DECAMERONE

coras
novella andreuccio da perugia scritto in italiano

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peduz91
Andreuccio, un giovane mercante di Perugia, si reca a Napoli, con 500 fiorini d'oro, per comprare dei cavalli. Ingenuamente, mentre è al mercato, egli mostra la borsa con i fiorini per dimostrare che era intenzionato a comprare nonostante la sua indecisione sull'oggetto dell'acquisto. Vedendo questo, una giovane prostituta siciliana decide di sottrargli i fiorini. Informatasi su Andreuccio per mezzo di una vecchia serva conoscente del giovane, la donna invita lo sprovveduto a casa propria e, fingendosi abilmente sua sorella, lo intrattiene per tutta la serata. Andreuccio viene convinto a restare anche per la notte, ma giunto il momento di andare "a deporre il superfluo peso del ventre", dopo essersi spogliato per il caldo, a causa di una tavola schiodata, egli cade nella "bruttura" in un chiassetto. La donna approfitta del momento per rubare gli averi di Andreuccio che non avrà più modo di riaverli né di farsi riaprire per rientrare in casa (almeno per recuperare gli indumenti).
Dopo le vicende che lo hanno visto protagonista e vittima nel quartiere di Malpertugio (il quartiere dove era situata la casa della giovane prostituta), Andreuccio si dirige verso il mare per lavarsi. Viste due figure procedere verso di lui, Andreuccio si rifugia in un casolare dove però la puzza che lo avvolgeva lo tradisce, facendolo scoprire dai due ladri (le due figure viste prima da Andreuccio). Sentita la storia della vicenda di Andreuccio, i due ladri propongono al giovane di unirsi a loro a "fare alcuna cosa la quale a fare" andavano promettendogli un guadagno (il progetto dei due ladri era quello di spogliare la salma dell'arcivescovo Minutolo). Andreuccio accetta e si incammina con i due. Andando verso la chiesa i tre trovano un pozzo dove Andreuccio viene calato (in assenza di un secchio per prendere l'acqua) affinché si lavi. Giungono al pozzo per bere alcuni gendarmi. Il loro arrivo provoca la fuga dei due ladri. Credendo essere il secchio appeso alla corda, i gendarmi tirano su quest'ultima e, trovatisi di fronte Andreuccio, scappano. Andreuccio riesce ad uscire dal pozzo e si incammina per la strada dove incontra i due ladri che erano tornati per tirarlo fuori dal pozzo. Giunti alla chiesa maggiore, i tre scoperchiano la tomba dell'arcivescovo. Costretto e pur se dubbioso, Andreuccio entra nell'arca e finge di non trovare il prezioso anello dell'arcivescovo. Improvvisamente i due ladri, rimasti all'esterno dell'arca, scappano chiudendo Andreuccio nella tomba.
Lasciato chiuso nell'arca, Andreuccio si dispera e crede di non uscire mai più. Sentendo il rumore di altre persone nella chiesa (persone venute per lo stesso motivo che aveva spinto lì Andreuccio e i due ladri),la sua paura aumenta. I nuovi venuti aprono l'arca e, dopo una lunga discussione, fanno entrare all'interno della tomba un prete. Vista l'occasione di salvezza, Andreuccio afferra le gambe del prete scatenando la fuga dei ladri. Andreuccio può così uscire dall'arca con il "suo" anello. Il giovane mercante torna quindi all'albergo dove l'oste, sentito tutto il racconto di Andreuccio, gli consiglia di lasciare subito Napoli. Andreuccio torna così a casa con l'anello.


Spero di esserti stato d'aiuto.

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