Confronto tra la concezione di manzoni e quella di brecht relati
Vorrei un confronto tra la concezione di manzoni e quella di brecht relativa al rapporto storia-umili...grazie
Bertolt Brecht scrisse una poesia che comincia con: Tebe dalle Sette Porte, chi la costrui?...magari potete trarre spunto da quella poesia
Bertolt Brecht scrisse una poesia che comincia con: Tebe dalle Sette Porte, chi la costrui?...magari potete trarre spunto da quella poesia
Risposte
figurati, quando hai bisogno posta pure
grazie mille
due opere ( I promessi sposi e la poesia di Brecht domande di un lettore operaio) sono esempi emblematici di un conflitto, tra umili e potenti, tra oppressi e oppressori, che si perpetua nei secoli.
Se nelle opere di Manzonigli umili diventano protagonisti, viceversa i "grandi", le autorità, ne escono ridimensionati, ritratti nella loro meschinità e nel loro cattivo uso del potere.
in Brecht sono destinati all'oblio.
Già...!!! Noi siamo ammaliati dai grandi spiriti, da chi ha successo, e non pensiamo mai che per ogni grande che ha dominato...per ogni uomo che ha scritto la sua leggenda...per ogni ascesa economica...esiste un'immensità di vinti, di schiavi, di dominati, di operai il cui nome non è scritto nei libri di storia e in memoria dei quali non sono stati eretti grandi monumenti...sono vittime dell'oblio.Questa poesia è dedicata agli operai di tutto il mondo,
destinati da sempre all'oblio,così come nella vecchia e grande Tebe rimasero i nomi dei Re,
e non quelli di coloro che trascinarono le pietre per costruirla!!!
Se nelle opere di Manzonigli umili diventano protagonisti, viceversa i "grandi", le autorità, ne escono ridimensionati, ritratti nella loro meschinità e nel loro cattivo uso del potere.
in Brecht sono destinati all'oblio.
Già...!!! Noi siamo ammaliati dai grandi spiriti, da chi ha successo, e non pensiamo mai che per ogni grande che ha dominato...per ogni uomo che ha scritto la sua leggenda...per ogni ascesa economica...esiste un'immensità di vinti, di schiavi, di dominati, di operai il cui nome non è scritto nei libri di storia e in memoria dei quali non sono stati eretti grandi monumenti...sono vittime dell'oblio.Questa poesia è dedicata agli operai di tutto il mondo,
destinati da sempre all'oblio,così come nella vecchia e grande Tebe rimasero i nomi dei Re,
e non quelli di coloro che trascinarono le pietre per costruirla!!!