CONFRONTO ADDIO MONTI , TRIESTE di UMBERTO SABA e GENOVA PER NOI di PAOLO CONTE
potete farmi un confronto tra addio monti , trieste di umberto saba e genova per noi di paolo conte? grazie.
GENOVA PER NOI
Con quella faccia un po'così
Quell'espressione un po'così
Che abbiamo noi prima d'andare a Genova
E ogni volta ci chiediamo
Se quel posto dove andiamo
Non c'inghiotte, e non torniamo più
Eppur parenti siamo in po'
Di quella gente che c'è lì
Che come noi è forse un po' selvatica ma
La paura che ci fa quel mare scuro
E che si muovo anche di notte
Non sta fermo mai
Genova per noi
Che stiamo in fondo alla campagna
E abbiamo il sole in piazza rare volte
E il resto è pioggia che ci bagna
Genova, dicevo, e un'idea come un'altra
Ma quella faccia un po'così
Quell'espressione un po'così
Che abbiamo noi
Mentre guardiamo Genova
Ed ogni volta l'annusiamo
E circospetti ci muoviamo
Un po'randagi ci sentiamo noi
Macaia, scimmia di luce e di follia
Foschia, pesci,…
TRIESTE
Ho attraversato tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta 1,
chiusa da un muricciolo 2:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia 3. Se piace,
è come un ragazzaccio 4 aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore 5
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro 6, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa 7
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.
GENOVA PER NOI
Con quella faccia un po'così
Quell'espressione un po'così
Che abbiamo noi prima d'andare a Genova
E ogni volta ci chiediamo
Se quel posto dove andiamo
Non c'inghiotte, e non torniamo più
Eppur parenti siamo in po'
Di quella gente che c'è lì
Che come noi è forse un po' selvatica ma
La paura che ci fa quel mare scuro
E che si muovo anche di notte
Non sta fermo mai
Genova per noi
Che stiamo in fondo alla campagna
E abbiamo il sole in piazza rare volte
E il resto è pioggia che ci bagna
Genova, dicevo, e un'idea come un'altra
Ma quella faccia un po'così
Quell'espressione un po'così
Che abbiamo noi
Mentre guardiamo Genova
Ed ogni volta l'annusiamo
E circospetti ci muoviamo
Un po'randagi ci sentiamo noi
Macaia, scimmia di luce e di follia
Foschia, pesci,…
TRIESTE
Ho attraversato tutta la città.
Poi ho salita un'erta,
popolosa in principio, in là deserta 1,
chiusa da un muricciolo 2:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia 3. Se piace,
è come un ragazzaccio 4 aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi
per regalare un fiore;
come un amore 5
con gelosia.
Da quest'erta ogni chiesa, ogni sua via
scopro 6, se mena all'ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l'ultima, s'aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa 7
un'aria strana, un'aria tormentosa,
l'aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.
Miglior risposta
Ciao, dovresti prima provare tu a fare un tentativo :hi:
Miglior risposta