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elpidio
commento inno di mameli

Risposte
Francy1982
è bellissimo anche quello che ha fatto ieri sera Benigni!

ciroso
Il Canto degli Italiani
L'Inno nazionale italiano fu scritto in pieno Risorgimento (1847) da Goffredo Mameli un poeta che compose Il Canto degli Italiani , poesia meglio conosciuta con il titolo “Fratelli d'Italia” . Qui sotto puoi vedere il testo autografo scritto da Mameli.
Dopo aver scartato l'idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro Michele Novaro , che scrisse la musica.
Mancavano pochi mesi al celebre 1848 che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono. Dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le Cinque giornate di Milano , gli insorti lo intonarono a squarciagola: il canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.

Gli inni patriottici come l'inno di Mameli (sicuramente il più importante) ebbero il merito di propagandare gli ideali del Risorgimento e di incitare la popolazione all'insurrezione, senza di che certamente non sarebbe stato emanato lo Statuto albertino , né il re si sarebbe impegnato in un rischioso progetto di riunificazione nazionale che lo interessava poco. Quando l'inno si diffuse, le autorità cercarono di vietarlo, considerandolo eversivo (per via dell'ispirazione repubblicana e anti-monarchica del suo autore); visto il totale fallimento, tentarono di censurare almeno l'ultima parte, estremamente dura cogli Austriaci, al tempo ancora formalmente alleati, ma neanche in questo si ebbe successo.

Dopo la dichiarazione di guerra all'Austria, persino le bande militari lo suonarono senza posa, tanto che il Re fu costretto a ritirare ogni censura del testo, così come abrogò l'articolo dello Statuto albertino secondo cui l'unica bandiera del regno doveva essere la coccarda azzurra, rinunciando agli inutili tentativi di reprimere l'uso del tricolore verde, bianco e rosso, anch'esso impostosi come simbolo patriottico.

In seguito, fu intonando l'inno di Mameli che Garibaldi coi Mille intraprese la conquista dell'Italia meridionale e la riunificazione nazionale. Mameli era già morto, ma le parole del suo inno, che invocava un'Italia unita, erano più vive che mai. Anche l'ultima tappa di questo processo, la presa di Roma del 1870 , fu accompagnata da cori che lo cantavano accompagnati dagli ottoni dei bersaglieri.
Anche più tardi, per tutta la fine dell'Ottocento e oltre, Fratelli d'Italia rimase molto popolare come in occasione della guerra libica del 1911-12, che lo vide ancora una volta il più importante rappresentante di una nutrita serie di canti patriottici vecchi e nuovi. Lo stesso accadde durante la prima guerra mondiale: l'irredentismo che la caratterizzava, l'obiettivo di completare la riunificazione che infiammava molti uomini nutrendo così gli eserciti italiani, trovò facilmente ancora una volta un simbolo nel Canto degli italiani.
Q uello che segue è il testo completo della poesia originale scritta da Goffredo Mameli, tuttavia l'inno italiano, così come eseguito in ogni occasione ufficiale, è composto dalla prima strofa e dal coro, ripetuti due volte, e termina con un "Sì" deciso...............spero di esserti stato di aiuto!!

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