Come si fa l'analisi del testo di un testo poetico e di un brano?
Domani farò un compito di italiano e la prof ha detto che sarà sull analisi del testo e la comprensione di un testo poetico e di un brano.
Mi sapete dire come si fa la comprensione del testo e l'analisi del testo.??
Grazie in anticipo!!
Mi sapete dire come si fa la comprensione del testo e l'analisi del testo.??
Grazie in anticipo!!
Risposte
https://www.skuola.net/analisi-testo/strutture-testo-poetico.html
https://www.skuola.net/analisi-testo/analisi-poesia.html
https://www.skuola.net/analisi-testo/testo-poetico.html
https://www.skuola.net/analisi-testo/elementi-analisi-poesia.html
Vedi qui...
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-Analisi di un testo poetico
• Parafrasi: individuazione dei temi e loro articolazione nel testo
• Livello metrico ritmico: versi, strofe e rime
• Livello sintattico: struttura dei periodi
figure retoriche dell’ordine
• Livello lessicale: parole chiave
figure retoriche del significato
impasto linguistico
• Livello fonico: suoni predominanti
figure retoriche del significante
rapporto tra suono e senso
• Rapporti extratestuali ed intertestuali
Significante (elemento linguistico):livello metrico ritmico (verso, metro, rima,
strofa)
livello fonico (figure del suono)
Significato (contenuto): livello retorico stilistico (figure del significato e
dell’ordine)
livello lessicale sintattico (tipo di lessico e di sintassi)
livello tematico (nuclei tematici, riferimento al contesto)
FIGURE METRICHE
Sinalefe: è la fusione in un’unica sillaba metrica delle vocali finali di una parola con quella iniziale della parola successiva.
Dialefe: è il fenomeno inverso della sinalefe e si verifica quando la vocale finale di una parola e quella iniziale della parola successiva formano due sillabe separate. Si applica quando le due vocali o la prima di loro sono accentate.
Sineresi: consiste nel fondere in una sola sillaba all’interno di una parola due o più vocali vicine ma appartenenti a sillabe diverse.
Dieresi: è la figura metrica opposta alla sineresi in questo caso un dittongo si divide in due sillabe. Essa è segnata da due puntini che vengono posti sulle vocali più deboli.
TIPI DI VERSI
Trisillabo: tre sillabe
Quadrisillabo: quattro sillabe
Quinario: cinque sillabe
Senario: sei sillabe
Settenario: sette sillabe
Ottonario: otto sillabe
Novenario: nove sillabe
Decasillabo: dieci sillabe
Endecasillabo: undici sillabe
TIPI DI RIME
Baciata: AA BB CC
Ripetuta: ABC ABC
Alternata: ABAB
Incatenata: ABA BCB
Incrociata: ABBA
Invertita: ABC ACB
Interna: la parola finale di un verso rima con un’altra che si trova all’interno del verso successivo
TIPI DI STROFE
Distico: due versi
Terzina: tre versi
Quartina: quattro versi
Sestina: sei versi
Ottava: otto versi
FIGURE FONETICHE
Allitterazione: è la ripetizione degli stessi suoni all’inizio o nel corpo della frase.
Assonanza: si ha tra due o più parole quando a partire dalla vocale accentata sono uguali le vocali e diverse le consonanti.
Consonanza: si ha quando a partire dalla vocale accentata sono uguali le consonanti e diverse le vocali.
Onomatopea: è l’imitazione dei suoni naturali mediante parole.
Paronomasia: è l’accostamento di parole accompagnate da somiglianza di suono.
FIGURE DELL’ORDINE
Anafora: ripetizione di parole all’inizio di frasi o di versi.
Antitesi: accostamento di elementi contrastanti nella stessa frase.
Chiasmo: disposizione sintattica di quattro elementi in cui l’ordine delle parole nel secondo gruppo è invertito rispetto al primo.
Enumerazione: è un’elencazione di termini uniti per asindeto (senza congiunzione) o per polisindeto (con congiunzione).
Climax: tipo di enumerazione in cui i termini sono disposti in ordine d’intensità espressiva.
Iperbato, anastrofe o inversione: consiste nel rovesciare l’ordine abituale delle parole.
FIGURE DEL SIGNIFICATO
Similitudine: è un paragone tra due immagini introdotto da o .
Metafora: essa si può definire un paragone abbreviato tra due realtà idealmente lontane.
Ossimoro: è un accostamento di due parole di significato opposto per creare contrasto ed emozione.
Allegoria: è l’attribuzione ad un concetto di un significato diverso da quello letterale.
Aggiunto 3 minuti più tardi:
-Griglia generica di analisi del testo in prosa
CONTESTO
- titolo
- genere letterario
- luogo e data di pubblicazione
- informazioni sull’autore (secolo di appartenenza, corrente letteraria)
SENSO
- interpretazione dei periodi più complessi
- ricerca lessicale dei termini utilizzati
- breve sintesi della vicenda narrata
TRAMA
- divisione in sequenze
- ricostruzione della fabula: situazione iniziale, rottura dell’equilibrio, sviluppo della vicenda, Spannung, scioglimento
- rapporto fabula / intreccio: analessi / prolessi; struttura regressiva / progressiva; ad incastro, parallelismo
SPAZIO
- presenza / assenza di sequenze descrittive
- luoghi specifici / comuni
- spazi interni / esterni
- rapporto spazio / vicenda: le sequenze servono a creare un’ambientazione distensiva / suspense; per creare un‘ouverture / pausa emblematica; per far vedere qualcosa di importante
- rapporto spazio / messaggio: nella cultura occidentale spesso vale lo schema assiologico:
buono ó cattivo
interno ó esterno
basso ó alto
destra ó sinistra
TEMPO
- individuazione del tempo interno (durata della storia) e del tempo esterno (epoca di appartenenza)
a) ordine: presenza / assenza di flasback (analessi)
modalità:
investigazione nel passato ad opera del narratore
ricordi del protagonista
processo dialogico con il partner
finalità:
indagare i precedenti della storia
per fornire al lettore la massima comprensibilità dei fatti
b) durata: rapporto fra la durata del tempo della storia (TS) e il tempo del discorso (TD)
sommario (TS > TD), come Proust che riassume 12 anni in 3 righe
analisi (TS < TD), cioè una scena molto lenta
pausa (TS = 0), cioè una scena ferma, pausa narrativa
ellissi (TD = 0), cioè si omette di raccontare qualcosa
scena (TS = TD), che spesso equivale al dialogo
c) frequenza: quante volte il racconto riporta quanto avviene
Il più delle volte il racconto è singolativo, cioè racconta una volta ciò che è avvenuto una volta, ma può essere anche
- racconto singolativo anaforico = racconta tante volte quanto è accaduto tante volte
- racconto ripetitivo = racconta tante volte quanto è accaduto una volta
- racconto iterativo = racconta una volta quanto è accaduto tante volte
NARRATORE
a) prospettiva: è il punto di vista da cui si narra
Focalizzazione
- zero, se il narratore è onniscente (eterodiegetico, esterno)
- esterna, se il narratore ne sa meno del personaggio
- interna, se è il punto di vista di un narratore; può essere
fissa = un personaggio filtra tutti gli eventi
variabile = più personaggi focalizzati
multipla = più personaggi vedono lo stesso evento
b) voce: il narratore, istanza produttrice del discorso narrativo, può essere
eterodiegetico = se il narratore è assente dalla storia
omodiegetico = se è presente
- autodiegetico, se è il protagonista
- allodiegetico, se non è il protagonista
c) discorso
soliloquio = se si rivolge ad un destinatario (anche solo col pensiero)
monologo interiore = se non implica destinatario (è autoanalisi)
indiretto libero = se manca indicazione grafica
flusso di coscienza = magma confuso di immagini
dialoghi
PERSONAGGI
a) chi lo presenta?
- il narratore extradiegetico ( con immedesimazione, distacco o senza commento)
- si autopresenta da solo
- un altro personaggio (spesso con dialoghi)
b) individuare il sistema dei personaggi in rapporti funzionali tra loro
- protagonista
- antagonista
- aiutante / i
- oggetto del desiderio
c) Come viene presentato?
- statuto anagrafico = età, fisionomia, status socioeconomico
- carattere e psicologia = fisionomia psicologica
- azione = comportamenti, abitudini, lingua, gestualità
- valori = visione della vita, credenze
- volere e potere = bisogni, mancanze, doveri, abilità,
- moventi dietro le azioni che compie
- differenza fra essere e apparire
- sviluppo all’interno dell’opera
- quale tematica porta con sé nel corso del romanzo
• Parafrasi: individuazione dei temi e loro articolazione nel testo
• Livello metrico ritmico: versi, strofe e rime
• Livello sintattico: struttura dei periodi
figure retoriche dell’ordine
• Livello lessicale: parole chiave
figure retoriche del significato
impasto linguistico
• Livello fonico: suoni predominanti
figure retoriche del significante
rapporto tra suono e senso
• Rapporti extratestuali ed intertestuali
Significante (elemento linguistico):livello metrico ritmico (verso, metro, rima,
strofa)
livello fonico (figure del suono)
Significato (contenuto): livello retorico stilistico (figure del significato e
dell’ordine)
livello lessicale sintattico (tipo di lessico e di sintassi)
livello tematico (nuclei tematici, riferimento al contesto)
FIGURE METRICHE
Sinalefe: è la fusione in un’unica sillaba metrica delle vocali finali di una parola con quella iniziale della parola successiva.
Dialefe: è il fenomeno inverso della sinalefe e si verifica quando la vocale finale di una parola e quella iniziale della parola successiva formano due sillabe separate. Si applica quando le due vocali o la prima di loro sono accentate.
Sineresi: consiste nel fondere in una sola sillaba all’interno di una parola due o più vocali vicine ma appartenenti a sillabe diverse.
Dieresi: è la figura metrica opposta alla sineresi in questo caso un dittongo si divide in due sillabe. Essa è segnata da due puntini che vengono posti sulle vocali più deboli.
TIPI DI VERSI
Trisillabo: tre sillabe
Quadrisillabo: quattro sillabe
Quinario: cinque sillabe
Senario: sei sillabe
Settenario: sette sillabe
Ottonario: otto sillabe
Novenario: nove sillabe
Decasillabo: dieci sillabe
Endecasillabo: undici sillabe
TIPI DI RIME
Baciata: AA BB CC
Ripetuta: ABC ABC
Alternata: ABAB
Incatenata: ABA BCB
Incrociata: ABBA
Invertita: ABC ACB
Interna: la parola finale di un verso rima con un’altra che si trova all’interno del verso successivo
TIPI DI STROFE
Distico: due versi
Terzina: tre versi
Quartina: quattro versi
Sestina: sei versi
Ottava: otto versi
FIGURE FONETICHE
Allitterazione: è la ripetizione degli stessi suoni all’inizio o nel corpo della frase.
Assonanza: si ha tra due o più parole quando a partire dalla vocale accentata sono uguali le vocali e diverse le consonanti.
Consonanza: si ha quando a partire dalla vocale accentata sono uguali le consonanti e diverse le vocali.
Onomatopea: è l’imitazione dei suoni naturali mediante parole.
Paronomasia: è l’accostamento di parole accompagnate da somiglianza di suono.
FIGURE DELL’ORDINE
Anafora: ripetizione di parole all’inizio di frasi o di versi.
Antitesi: accostamento di elementi contrastanti nella stessa frase.
Chiasmo: disposizione sintattica di quattro elementi in cui l’ordine delle parole nel secondo gruppo è invertito rispetto al primo.
Enumerazione: è un’elencazione di termini uniti per asindeto (senza congiunzione) o per polisindeto (con congiunzione).
Climax: tipo di enumerazione in cui i termini sono disposti in ordine d’intensità espressiva.
Iperbato, anastrofe o inversione: consiste nel rovesciare l’ordine abituale delle parole.
FIGURE DEL SIGNIFICATO
Similitudine: è un paragone tra due immagini introdotto da o .
Metafora: essa si può definire un paragone abbreviato tra due realtà idealmente lontane.
Ossimoro: è un accostamento di due parole di significato opposto per creare contrasto ed emozione.
Allegoria: è l’attribuzione ad un concetto di un significato diverso da quello letterale.
Aggiunto 3 minuti più tardi:
-Griglia generica di analisi del testo in prosa
CONTESTO
- titolo
- genere letterario
- luogo e data di pubblicazione
- informazioni sull’autore (secolo di appartenenza, corrente letteraria)
SENSO
- interpretazione dei periodi più complessi
- ricerca lessicale dei termini utilizzati
- breve sintesi della vicenda narrata
TRAMA
- divisione in sequenze
- ricostruzione della fabula: situazione iniziale, rottura dell’equilibrio, sviluppo della vicenda, Spannung, scioglimento
- rapporto fabula / intreccio: analessi / prolessi; struttura regressiva / progressiva; ad incastro, parallelismo
SPAZIO
- presenza / assenza di sequenze descrittive
- luoghi specifici / comuni
- spazi interni / esterni
- rapporto spazio / vicenda: le sequenze servono a creare un’ambientazione distensiva / suspense; per creare un‘ouverture / pausa emblematica; per far vedere qualcosa di importante
- rapporto spazio / messaggio: nella cultura occidentale spesso vale lo schema assiologico:
buono ó cattivo
interno ó esterno
basso ó alto
destra ó sinistra
TEMPO
- individuazione del tempo interno (durata della storia) e del tempo esterno (epoca di appartenenza)
a) ordine: presenza / assenza di flasback (analessi)
modalità:
investigazione nel passato ad opera del narratore
ricordi del protagonista
processo dialogico con il partner
finalità:
indagare i precedenti della storia
per fornire al lettore la massima comprensibilità dei fatti
b) durata: rapporto fra la durata del tempo della storia (TS) e il tempo del discorso (TD)
sommario (TS > TD), come Proust che riassume 12 anni in 3 righe
analisi (TS < TD), cioè una scena molto lenta
pausa (TS = 0), cioè una scena ferma, pausa narrativa
ellissi (TD = 0), cioè si omette di raccontare qualcosa
scena (TS = TD), che spesso equivale al dialogo
c) frequenza: quante volte il racconto riporta quanto avviene
Il più delle volte il racconto è singolativo, cioè racconta una volta ciò che è avvenuto una volta, ma può essere anche
- racconto singolativo anaforico = racconta tante volte quanto è accaduto tante volte
- racconto ripetitivo = racconta tante volte quanto è accaduto una volta
- racconto iterativo = racconta una volta quanto è accaduto tante volte
NARRATORE
a) prospettiva: è il punto di vista da cui si narra
Focalizzazione
- zero, se il narratore è onniscente (eterodiegetico, esterno)
- esterna, se il narratore ne sa meno del personaggio
- interna, se è il punto di vista di un narratore; può essere
fissa = un personaggio filtra tutti gli eventi
variabile = più personaggi focalizzati
multipla = più personaggi vedono lo stesso evento
b) voce: il narratore, istanza produttrice del discorso narrativo, può essere
eterodiegetico = se il narratore è assente dalla storia
omodiegetico = se è presente
- autodiegetico, se è il protagonista
- allodiegetico, se non è il protagonista
c) discorso
soliloquio = se si rivolge ad un destinatario (anche solo col pensiero)
monologo interiore = se non implica destinatario (è autoanalisi)
indiretto libero = se manca indicazione grafica
flusso di coscienza = magma confuso di immagini
dialoghi
PERSONAGGI
a) chi lo presenta?
- il narratore extradiegetico ( con immedesimazione, distacco o senza commento)
- si autopresenta da solo
- un altro personaggio (spesso con dialoghi)
b) individuare il sistema dei personaggi in rapporti funzionali tra loro
- protagonista
- antagonista
- aiutante / i
- oggetto del desiderio
c) Come viene presentato?
- statuto anagrafico = età, fisionomia, status socioeconomico
- carattere e psicologia = fisionomia psicologica
- azione = comportamenti, abitudini, lingua, gestualità
- valori = visione della vita, credenze
- volere e potere = bisogni, mancanze, doveri, abilità,
- moventi dietro le azioni che compie
- differenza fra essere e apparire
- sviluppo all’interno dell’opera
- quale tematica porta con sé nel corso del romanzo