Esercizio di inglese
...riguarda Robinson Crusoe
Sul mio libro c'è un racconto dove si dice che Robinson osserva da lontano un gruppo di indigeni che stanno tipo cuocendo della carne sul fuoco..dopo vede anche due persone che vengono trascinate dalla loro barca per essere uccise..io devo fare una breve composizione dove continuo il racconto, coinvolgendo Robinson nella scena.
Non ho idee vi prego aiutatemi :cry:cry mi servirebbe stasera
Sul mio libro c'è un racconto dove si dice che Robinson osserva da lontano un gruppo di indigeni che stanno tipo cuocendo della carne sul fuoco..dopo vede anche due persone che vengono trascinate dalla loro barca per essere uccise..io devo fare una breve composizione dove continuo il racconto, coinvolgendo Robinson nella scena.
Non ho idee vi prego aiutatemi :cry:cry mi servirebbe stasera
Risposte
si ma come posso continuare io? Posso scrivere che salva una persona o nn va bene perchè poi lui lo fa effettivamente? help me vi prego!!!! :cry
Il romanzo di narra la storia di Robinson Crusoe, uno spirito vagabondo che ignora i consigli del padre che gli intima di cercare una tranquilla vita borghese e sceglie di viaggiare. Suo padre rifiuta fermamente di acconsentire ad un tale proposito e si spinge sino al punto da sostenere che se Crusoe andrà per mare Dio non avrà pietà di lui. Quando i primi viaggi di Crusoe sembrano avverare questa profezia (a causa del primo per poco non perdeva la vita durante una tempesta e a causa dell'altro fu ridotto per un periodo di tempo in schiavitù), sembra che il protagonista dia retta all' ammonimento del padre e si stabilisce in Brasile dove acquista una piantagione di tabacco. Ma dopo breve tempo Robinson decide di mettersi al comando di una spedizione che avrebbe procurato a lui e ad altri coltivatori degli schiavi che potessero aiutarli nel loro faticoso lavoro ma, alla fine di questo viaggio, si ritrova ad essere l'unico superstite di un naufragio su un'isola deserta.
Grazie al suo ingegno e salvando tutto quello che può dalla nave, Crusoe riesce a sopravvivere sull’isola per ben 28 anni. Presto comincia a costruirsi utensili, ad addomesticare degli animali, a coltivare cereali e quindi in qualche modo a prosperare. All'inizio maledice il suo destino, ma poi, prendendo in mano una Bibbia che aveva recuperato dal naufragio, comincia a pensare in modo più profondo alla religione e alla Provvidenza e arriva a considerare il suo soggiorno sull'isola come una conseguenza della sua imprudenza.
Dopo diversi anni Crusoe scopre che l'isola non e' completamente disabitata: occasionalmente dei nativi vengono dal continente sull'isola per compiere dei riti cannibalistici. Così Robinson inizia a coltivare il sogno di poter avere un compagno sull’isola, magari salvando una delle vittime che i cannibali portano sull’isola per essere mangiate. L’occasione si presenta quando, durante una delle visite dei cannibali, Crusoe salva un giovane selvaggio ed egli, in cambio, promette di essergli servo fedele per sempre. Crusoe chiama il cannibale Venerdì, dal nome del giorno in cui l' ha salvato, e riesce a convertirlo alla religione Cristiana.
Alla fine, ventotto anni dopo il naufragio, si verifica un ammutinamento su una nave vicino all'isola e il capitano spodestato e altri due marinai vengono trasportati sull'isola per essere ivi abbandonati. Crusoe e Venerdì intervengono a favore del capitano aiutandolo a riconquistare la nave e chiedendo in cambio di essere portato in Inghilterra. Dopo un lungo viaggio arriva nella sua città ma scopre che i suoi genitori sono morti, così decide di tornare in Brasile alla sua piantagione e scopre che grazie a questa era diventato molto ricco ; così non volendo però rimanere lì decide di vendere la sua parte di terreno e di tornare in Inghilterra dove trova la salute, il matrimonio e una famiglia. Nonostante questo alla fine decide di rimettersi in viaggio sulla nave del nipote.
Analisi dei luoghi :
La storia, come si può dedurre dal riassunto, è ambientata principalmente sull’isola deserta in cui vive il protagonista. Si desume dal racconto che il naufragio e' avvenuto nel 1659 e che Robinson è rimasto sull'isola ventotto anni (il protagonista tiene il conto dei giorni facendo delle tacche sulla sua capanna che fungono da calendario). Il romanzo è caratterizzato da numerosi passaggi descrittivi, soprattutto all'inizio, quando in Robinson si trova a sopravvivere in un mondo totalmente estraneo a quello in cui trascorreva precedentemente la sua esistenza e cerca di capire bene come e' fatta l'isola esplorandola varie volte sia via mare che via terra.
Analisi dei personaggi :
Per quanto riguarda i personaggi possiamo capire facilmente l'indole del protagonista da come si comporta e dai suoi atteggiamenti: egli e' intelligente, ostinato, amante dell'avventura e ha una buona inventiva e senso pratico, infatti riesce a fabbricare senza utensili e con i pochi materiali che ci sono sull’isola molti oggetti a lui utili, inoltre riesce a sopravvivere trovando il modo per fare pane e formaggio grazie al grano che coltiva e al latte della capre che alleva.
Gli altri personaggi sono meno importanti e non sono descritti in un modo molto particolareggiato, tranne il selvaggio di Robinson, Venerdì, che è molto diligente, leale, perspicace e soprattutto sempre pronto a difendere il proprio padrone anche a costo della propria vita.
Messaggio dell’autore :
L ’isola dove si svolgono le avventure del naufrago Robinson rappresenta tutti i problemi e le contraddizioni di quel mondo moderno che, agli inizi del XVIII secolo, si andava delineando nel confronto tra l’Europa e le nuove terre scoperte.
Il romanzo può essere quindi considerato una sorta di “Odissea semplificata” degli albori della nostra epoca, con la stessa carica simbolica, la stessa ricchezza di allegorie.
Questo è il messaggio che l’autore vuole trasmettere attraverso questo romanzo e con il quale sono d’accordo. Non sono invece d’accordo con il consiglio che dà il padre a Robinson, ovvero quello di non partire in cerca di fortuna perché la sua condizione è la migliore in quanto egli non è né povero né troppo ricco; secondo me questa è una visione troppo statica della figura dell’uomo, infatti in questo modo i poveri sarebbero destinati a restare poveri e il denaro rimarrebbe nelle mani di coloro i quali appartengono alle famiglie ricche.
Commento :
Personalmente questo libro mi è piaciuto molto. A prima vista potrebbe sembrare una storia alquanto noiosa dato che il protagonista trascorre la maggior parte del tempo in un’isola deserta da solo, ma invece l’autore ha trovato il modo di rendere la storia molto interessante e entusiasmante in modo tale che essa non annoiasse il lettore.
A confronto con l’opera di Swift Robinson Crusoe è stato molto più coinvolgente dei Viaggi di Gulliver che ho trovato un po’ troppo prolisso e noioso, soprattutto nel modo di raccontare la storia che, a mio avviso, sarebbe stata molto più interessante se fosse stata raccontata in un modo diverso senza meno approfondimenti sulle abitudini dei paesi visitati da Gulliver.
Grazie al suo ingegno e salvando tutto quello che può dalla nave, Crusoe riesce a sopravvivere sull’isola per ben 28 anni. Presto comincia a costruirsi utensili, ad addomesticare degli animali, a coltivare cereali e quindi in qualche modo a prosperare. All'inizio maledice il suo destino, ma poi, prendendo in mano una Bibbia che aveva recuperato dal naufragio, comincia a pensare in modo più profondo alla religione e alla Provvidenza e arriva a considerare il suo soggiorno sull'isola come una conseguenza della sua imprudenza.
Dopo diversi anni Crusoe scopre che l'isola non e' completamente disabitata: occasionalmente dei nativi vengono dal continente sull'isola per compiere dei riti cannibalistici. Così Robinson inizia a coltivare il sogno di poter avere un compagno sull’isola, magari salvando una delle vittime che i cannibali portano sull’isola per essere mangiate. L’occasione si presenta quando, durante una delle visite dei cannibali, Crusoe salva un giovane selvaggio ed egli, in cambio, promette di essergli servo fedele per sempre. Crusoe chiama il cannibale Venerdì, dal nome del giorno in cui l' ha salvato, e riesce a convertirlo alla religione Cristiana.
Alla fine, ventotto anni dopo il naufragio, si verifica un ammutinamento su una nave vicino all'isola e il capitano spodestato e altri due marinai vengono trasportati sull'isola per essere ivi abbandonati. Crusoe e Venerdì intervengono a favore del capitano aiutandolo a riconquistare la nave e chiedendo in cambio di essere portato in Inghilterra. Dopo un lungo viaggio arriva nella sua città ma scopre che i suoi genitori sono morti, così decide di tornare in Brasile alla sua piantagione e scopre che grazie a questa era diventato molto ricco ; così non volendo però rimanere lì decide di vendere la sua parte di terreno e di tornare in Inghilterra dove trova la salute, il matrimonio e una famiglia. Nonostante questo alla fine decide di rimettersi in viaggio sulla nave del nipote.
Analisi dei luoghi :
La storia, come si può dedurre dal riassunto, è ambientata principalmente sull’isola deserta in cui vive il protagonista. Si desume dal racconto che il naufragio e' avvenuto nel 1659 e che Robinson è rimasto sull'isola ventotto anni (il protagonista tiene il conto dei giorni facendo delle tacche sulla sua capanna che fungono da calendario). Il romanzo è caratterizzato da numerosi passaggi descrittivi, soprattutto all'inizio, quando in Robinson si trova a sopravvivere in un mondo totalmente estraneo a quello in cui trascorreva precedentemente la sua esistenza e cerca di capire bene come e' fatta l'isola esplorandola varie volte sia via mare che via terra.
Analisi dei personaggi :
Per quanto riguarda i personaggi possiamo capire facilmente l'indole del protagonista da come si comporta e dai suoi atteggiamenti: egli e' intelligente, ostinato, amante dell'avventura e ha una buona inventiva e senso pratico, infatti riesce a fabbricare senza utensili e con i pochi materiali che ci sono sull’isola molti oggetti a lui utili, inoltre riesce a sopravvivere trovando il modo per fare pane e formaggio grazie al grano che coltiva e al latte della capre che alleva.
Gli altri personaggi sono meno importanti e non sono descritti in un modo molto particolareggiato, tranne il selvaggio di Robinson, Venerdì, che è molto diligente, leale, perspicace e soprattutto sempre pronto a difendere il proprio padrone anche a costo della propria vita.
Messaggio dell’autore :
L ’isola dove si svolgono le avventure del naufrago Robinson rappresenta tutti i problemi e le contraddizioni di quel mondo moderno che, agli inizi del XVIII secolo, si andava delineando nel confronto tra l’Europa e le nuove terre scoperte.
Il romanzo può essere quindi considerato una sorta di “Odissea semplificata” degli albori della nostra epoca, con la stessa carica simbolica, la stessa ricchezza di allegorie.
Questo è il messaggio che l’autore vuole trasmettere attraverso questo romanzo e con il quale sono d’accordo. Non sono invece d’accordo con il consiglio che dà il padre a Robinson, ovvero quello di non partire in cerca di fortuna perché la sua condizione è la migliore in quanto egli non è né povero né troppo ricco; secondo me questa è una visione troppo statica della figura dell’uomo, infatti in questo modo i poveri sarebbero destinati a restare poveri e il denaro rimarrebbe nelle mani di coloro i quali appartengono alle famiglie ricche.
Commento :
Personalmente questo libro mi è piaciuto molto. A prima vista potrebbe sembrare una storia alquanto noiosa dato che il protagonista trascorre la maggior parte del tempo in un’isola deserta da solo, ma invece l’autore ha trovato il modo di rendere la storia molto interessante e entusiasmante in modo tale che essa non annoiasse il lettore.
A confronto con l’opera di Swift Robinson Crusoe è stato molto più coinvolgente dei Viaggi di Gulliver che ho trovato un po’ troppo prolisso e noioso, soprattutto nel modo di raccontare la storia che, a mio avviso, sarebbe stata molto più interessante se fosse stata raccontata in un modo diverso senza meno approfondimenti sulle abitudini dei paesi visitati da Gulliver.