Versioni di greco V ginnasio
Ciao, potreste aiutarmi con la traduzione di questi brani? In modo tale da poterli confrontare con i miei. Grazie mille.
https://lookaside.fbsbx.com/file/2Fgreco.doc?token=AWx2yMs40CYvmmREbRCc5tkn9w5xjElNgHcKUiyP5RS5LJ6rgz03oQictWDSXMlB3KXgxPBeOFZ_nPemZsF58hbnnFCaC5Y2As-rG0B1j609gvwce5-2e81DbNRBEnw-2ysTk8fTFV-nFMXX9iWE8x8CY30run3uQOYA787eihI1mQ
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Un gesto di signorilità di Senofonte nei confronti dei commilitoni
Senofonte, passando a cavallo, incitava: "Uomini, pensate che ora gareggiate per la Grecia, ora per i figli e le mogli, ora, soffrendo un po’, marceremo per il restante tempo senza dover combattere". Ma Soterida di Sicione disse: "Non siamo mica alla pari, Senofonte: Tu, infatti, ti sposti a cavallo, io fatico fortemente a portare lo scudo". E quello, avendo ascoltato queste cose, essendo sceso dal cavallo, lo trasse fuori dallo schieramento e, dopo avergli sottratto lo scudo, marciava, con esso (lett. “avendolo”), più velocemente che poteva: ma aveva ancora addosso la corazza da cavaliere: di modo che era oppresso. A quelli che erano davanti ordinava di proseguire la marcia, a quelli che erano in coda di superarlo, visto che procedeva a stento. Allora, gli altri soldati percuotono, colpiscono e insultano Soterida, finché non lo costringono, avendo preso lo scudo, a marciare. Senofonte, allora, montato a cavallo, finché (la strada) era praticabile, avanzò a cavallo, poi, quando il terreno divenne impraticabile, smontato da cavallo si affrettò piedi. E giungono sulla vetta prima dei nemici.
Senofonte, passando a cavallo, incitava: "Uomini, pensate che ora gareggiate per la Grecia, ora per i figli e le mogli, ora, soffrendo un po’, marceremo per il restante tempo senza dover combattere". Ma Soterida di Sicione disse: "Non siamo mica alla pari, Senofonte: Tu, infatti, ti sposti a cavallo, io fatico fortemente a portare lo scudo". E quello, avendo ascoltato queste cose, essendo sceso dal cavallo, lo trasse fuori dallo schieramento e, dopo avergli sottratto lo scudo, marciava, con esso (lett. “avendolo”), più velocemente che poteva: ma aveva ancora addosso la corazza da cavaliere: di modo che era oppresso. A quelli che erano davanti ordinava di proseguire la marcia, a quelli che erano in coda di superarlo, visto che procedeva a stento. Allora, gli altri soldati percuotono, colpiscono e insultano Soterida, finché non lo costringono, avendo preso lo scudo, a marciare. Senofonte, allora, montato a cavallo, finché (la strada) era praticabile, avanzò a cavallo, poi, quando il terreno divenne impraticabile, smontato da cavallo si affrettò piedi. E giungono sulla vetta prima dei nemici.
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