Versione per domanii
Versione per domaniii
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Ciro, dunque, era impegnato in queste cose; il re armeno, come seppe dal messaggero le parole provenienti da Ciro, fu colpito, pensando che era in torto sia perché tralasciava (di pagare) il tributo sia perché non inviava l'esercito, e temeva che Ciro pensasse che egli fosse un traditore perché stava per costruire la reggia affinché fosse in grado di combattere dall'alto. Dunque, indugiando per tutte queste cose, da un lato inviava emissari a raccogliere la sua armata, dall'altro inviava sulle montagne il più giovane figlio Sabari e le mogli, la propria e quella del figlio, e le figlie; e insieme inviò sia i preziosi sia le suppellettili, quelli di maggior rilievo, avendo dato a loro delle scorte. Egli stesso, da un lato, inviava alcuni ad osservare che cosa facesse Ciro, dall'altro, schierava quelli che sopraggiungevano degli Armeni: e rapidamente altri vennero a riferire che lui in persona era vicino. Allora, non ebbe più il coraggio di venire allo scontro, ma si ritirò.
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