VERSIONE GRECO URGENTE 765
eccola:
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Questa stessa (αὐτή: in posizione attributiva, lt. idem) regina escogitò anche un inganno così grande. Sulla porta più frequentata della città si fece costruire una tomba sospesa (μετέωρον: aggettivo) proprio (αὐτῶν: in posizione predicativa, lt. ipse) al di sopra (ἐπιπολῆς: genitivo avverbiale) della porta, e sulla tomba fece incidere un'iscrizione che diceva < queste cose, τάδε > : " Qualora uno di coloro che saranno (presente) re di Babilonia dopo di me sia a corto di denaro,dopo aver aperto la tomba, prenda quanto denaro voglia (periodo ipotetico dell'eventualità); ma (μέντοι) non [la] apra o (γε) se non ha bisogno (participio congiunto) [di denaro] o (γε) per un'altra ragione (ἄλλως): infatti non [sarebbe] meglio. " Questa tomba era intatta fino a quando il regno passò a Dario. A Dario sembrava che fosse assurdo sia non usare per nulla quella porta sia, poiché c'era denaro e la stessa iscrizione invitava [a farlo], non prenderlo. Dopo aver aperto la tomba trovò non il denaro, ma il cadavere e un'iscrizione che diceva < queste cose, τάδε > : "Se non fossi insaziabile di denaro e ignobilmente avido, non apriresti le tombe dei morti (periodo ipotetico dell'irrealtà)." Così (τοιαύτη τις) si dice dunque che fosse questa regina.
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