Versione di latino (1918)
Qualcuno per caso mi puo passare la versione di Cicerone "Annibale e il filosofo Formione"?
Inizia con Cum Hannibal,Carthagine expulsus, Ephesum ad Antiochum venisset e finisce con id docent ceteros
Con le indicazioni date forse sarà difficile trovarla ma sono sicuro che qulcuno puo aiutarmi....
Inizia con Cum Hannibal,Carthagine expulsus, Ephesum ad Antiochum venisset e finisce con id docent ceteros
Con le indicazioni date forse sarà difficile trovarla ma sono sicuro che qulcuno puo aiutarmi....
Risposte
Bene ragazzi, siccome sono stati risolti tutti i dubbi chiudo il thread ;)!
grazie mille.....
Non preoccuparti dai, adesso sistemo ;)!
si...lo aperto....ma c'è il fatto che posso scrivere solo una volta e non due...ho risposto ad una cosa.... ed ora.... praticamente...non so + come far x dire qual'è laversione...oddio è la prima volt che faccio queste brutte figure in un forum scusate :cry
Dovresti aprire un tuo thread...
ragazzi....a che ci siete..mi trovata la versione di..Gellio...i libri sibillini :
inizia con : in antiquis annalibus memoria de librisi sibyllinis haec... e finisce con libri tres in sacrarium conditi "sibyllini" appellati sunt
per favore..è una cosa urgente..non voglio portarmi il debito in latino..e se..mi dicesse qualcosa..tipo i paradigmi e le regole..del genitivo o di altro...grazie
inizia con : in antiquis annalibus memoria de librisi sibyllinis haec... e finisce con libri tres in sacrarium conditi "sibyllini" appellati sunt
per favore..è una cosa urgente..non voglio portarmi il debito in latino..e se..mi dicesse qualcosa..tipo i paradigmi e le regole..del genitivo o di altro...grazie
mav :
Con le indicazioni date forse sarà difficile trovarla ma sono sicuro che qulcuno puo aiutarmi....
Ma certe robe le dici anche :|???!!!
Ormai lo sanno tutti che siamo in classe insieme...valà :lol...!!
Comunque ti posto anche la mia traduzione:
Annibale e il filosofo Formione
Cum Hannibal, Carthagine expulsus, Ephesum ad Antiochum venisset exul et invitatus esset ab hospitibus suis ut Peripateticum illum Phormionem audiret, locutus esse dicitur homo copiosus aliquot horas de imperatoris officio et de omni re militari. Tum, cum ceteri, qui illum audierant, vehementer essent delectati, quaerebant ab Hannibale quidnam ipse de illo philosopho iudicaret. Hic Poenus respondisse fertur multos se deliros senes saepe vidisse, sed qui magis quam Phormio deliraret, vidisse neminem. Neque mehercule iniuria. Quid enim adrogantius fieri potuit quam Hannibali, qui tot annis de imperio cum populo Romano omnium gentium victore certasset, Graecum hominem, qui numquam hostem, numquam castra vidisset, praecepta de re militari dare? Hoc mihi facere omnes isti videntur, qui de arte dicendi praecipiunt: quod enim ipsi experti non sunt, id docent ceteros.
Si narra che, quando l’esule Annibale, espulso da Cartagine, giunse ad Efeso presso Antioco e fu invitato dai suoi ospiti ad ascoltare il famoso peripatetico Formione, l’uomo facondo avesse parlato per alcune ore del dovere del comandante e di tutta l'arte della guerra. Allora, quando tutti gli altri, che lo avevano ascoltato, furono molto compiaciuti, chiedevano ad Annibale che cosa mai pensasse di quel filosofo. Si dice che a questo punto il Cartaginese abbia risposto che spesso aveva visto molti vecchi pazzi, ma che non aveva mai visto nessuno che delirasse più di Formione. E certamente ben a ragione. Infatti ad Annibale, che per molti anni aveva combattuto con il popolo romano, vincitore del mondo, per la supremazia, che cosa si sarebbe potuto fare di più arrogante dell’uomo greco, che non aveva mai visto un nemico, mai visto un accampamento, ma che da insegnamenti sull'arte della guerra? Mi sembra che facciano ciò tutti quelli che insegnano l’oratoria; infatti ciò che essi stessi non imparano a conoscere, insegnano agli altri.
annibale,cacciato da cartagine e recatosi in esilio a efeso,presso antioco,fu inviato dai suoi ospiti,per il fatto che il suo nome era celebre ovunque,ad ascoltare,se gli avesse fatto piacere,il filosofo che ho nominato.Poichè non rifiutò,si dice che quell'uomo facondo parlò per ore sui compiti di un comandante supremo e su ogni aspetto dell'arte militare.Alla fine,tutti gli altri uditori,vivamente compiaciuti,chiesero ad annibale che cosa pensasse di quel filosofo:il cartaginese,si dice,in un greco approssimativo ma tuttavia senza impaccio,rispose che aveva visto spesso vecchi pazzi,ma nessuno piu' pazzo di formione.Enon aveva torto,per ercole! cosa vi poteva essere di piu' presuntuoso e degno di un cianciatore del fatto che quel greco,senza aver mai visto nè un nemico nè un accampamento,senza aver mai avuto,in fine,minimamente a che fare con nessun incarico pubblico,si permettesse di dare insegnamenti sull'arte militare ad annibale,che per tanti anni aveva conteso il dominio al popolo romano,vincitore di tutte le genti?
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