URGENTE FRASI GRECO
ES. 14 PAG 403 POTRESTE AIUTARMI NON RIESCO A TRADURLE
Risposte
Grazie mille
1. Una cicala cantava su di un alto albero, una volpe la voleva divorare.
2. Indirizzate i più giovani alla virtù, non solo esortandoli ma anche mostrando loro le azioni degli uomini onesti.
3. Terribile male [è] la calunnia, poiché nelle leggi non è prevista una pena per essa.
4. Sbagli se pensi che le guerre siano utili alla città: infatti proprio a causa delle guerre i cittadini corrono pericolo per le cose più care.
5. Poiché i nemici si avvicinavano, i cittadini nascondevano tutte le loro cose nello stesso luogo.
6. Non sono i poeti coloro che dicono ciò, ma è il dio in persona colui che [lo] dice.
7. Vedo che uomini cresciuti negli stessi usi e costumi differiscono molto tra loro quanto a coraggio.
8. Sul far del giorno lo stesso Ciro inviava al re d'Armenia un messaggero, dicendogli di dire quanto segue: "Ciro, o re d'Armenia, ti ordina di partire al più presto con (ἔχοντα) il tributo e l'esercito".
9. Siamo così sconsiderati ( lett. "stiamo così sconsideratamente" ), signori Ateniesi, che lo stesso giorno non votiamo le stesse cose riguardo alle stesse questioni.
2. Indirizzate i più giovani alla virtù, non solo esortandoli ma anche mostrando loro le azioni degli uomini onesti.
3. Terribile male [è] la calunnia, poiché nelle leggi non è prevista una pena per essa.
4. Sbagli se pensi che le guerre siano utili alla città: infatti proprio a causa delle guerre i cittadini corrono pericolo per le cose più care.
5. Poiché i nemici si avvicinavano, i cittadini nascondevano tutte le loro cose nello stesso luogo.
6. Non sono i poeti coloro che dicono ciò, ma è il dio in persona colui che [lo] dice.
7. Vedo che uomini cresciuti negli stessi usi e costumi differiscono molto tra loro quanto a coraggio.
8. Sul far del giorno lo stesso Ciro inviava al re d'Armenia un messaggero, dicendogli di dire quanto segue: "Ciro, o re d'Armenia, ti ordina di partire al più presto con (ἔχοντα) il tributo e l'esercito".
9. Siamo così sconsiderati ( lett. "stiamo così sconsideratamente" ), signori Ateniesi, che lo stesso giorno non votiamo le stesse cose riguardo alle stesse questioni.