Spiegazione:Relative proprie e improprie
Potete x favore spiegarmele e distinguermele?:S..:Sgrazie!
Risposte
Le proposizioni relative sono introdotte da:
- pronomi relativi come qui, qualis, quantus, quot;
- avverbi relativi come ubi, unde, quo, qua;
- pronomi o avverbi relativi indefiniti come quicumque, quisquis, quotcumque, quotquot, ubicumque...
In base alla funzione si possono dividere in:
- relative attributive o proprie, se hanno funzione di attributo o apposizione di un nome o di un pronome;
- relative avverbiali o improprie, se hanno funzione di proposizione avverbiale: finale, consecutiva, causale...
Le proposizioni relative attributive hanno di solito il verbo all'indicativo:
Caesar omnes eos qui in monte consederant, in planitem descendere iussit.
Cesare fece scendere nella pianura tutti quelli che si erano accampati sui monti.
Il pronome relativo concorda in genere e numero con il termine della reggente cui si riferisce; il caso è invece determinato dalla funzione logica che esso ha nella frase di cui fa parte.
Le proposizioni relative avverbiali hanno il verbo al congiuntivo e possono fungere da proposizioni avverbiali di ogni tipo.
- funzione finale:
Legatos Romam, qui auxilium a senatu peterent, misere.
Mandarono a Roma gli ambasciatori per chiedere aiuto al senato.
- funzione consecutiva:
Nulla est tam stulta civitas quae non imperare malit.
Non c'è nessuna città così stolta che non preferisca comandare.
- funzione causale
Miseret tui me qui hunc tantum hominem facias inimicum tibi.
Ho compassione di te che (=poiché) riesci a farti nemico un uomo così potente.
- funzione ipotetica
Haec qui videat, nonne cogatur confiteri deos esse?
Chi (=Se uno) vedesse queste cose, non sarebbe costretto ad ammettere che gli dei esistono?
- funzione concessiva
Egomet, qui sero ac leviter Graecas litteras attigissem, tamen Graece locutus sum.
Io, sebbene mi sia accostato allo studio delle lettere greche tardi e superficialmente, tuttavia riuscii a parlare in greco.
- funzione avversativa
Hic postulat se Romae absolvi, qui in sua provincia iudicaverit absolvi se nullo modo posse.
Costui a Roma pretende di essere assolto, mentre nella sua provincia era convinto di non poter essere assolto in nessun modo.
- pronomi relativi come qui, qualis, quantus, quot;
- avverbi relativi come ubi, unde, quo, qua;
- pronomi o avverbi relativi indefiniti come quicumque, quisquis, quotcumque, quotquot, ubicumque...
In base alla funzione si possono dividere in:
- relative attributive o proprie, se hanno funzione di attributo o apposizione di un nome o di un pronome;
- relative avverbiali o improprie, se hanno funzione di proposizione avverbiale: finale, consecutiva, causale...
Le proposizioni relative attributive hanno di solito il verbo all'indicativo:
Caesar omnes eos qui in monte consederant, in planitem descendere iussit.
Cesare fece scendere nella pianura tutti quelli che si erano accampati sui monti.
Il pronome relativo concorda in genere e numero con il termine della reggente cui si riferisce; il caso è invece determinato dalla funzione logica che esso ha nella frase di cui fa parte.
Le proposizioni relative avverbiali hanno il verbo al congiuntivo e possono fungere da proposizioni avverbiali di ogni tipo.
- funzione finale:
Legatos Romam, qui auxilium a senatu peterent, misere.
Mandarono a Roma gli ambasciatori per chiedere aiuto al senato.
- funzione consecutiva:
Nulla est tam stulta civitas quae non imperare malit.
Non c'è nessuna città così stolta che non preferisca comandare.
- funzione causale
Miseret tui me qui hunc tantum hominem facias inimicum tibi.
Ho compassione di te che (=poiché) riesci a farti nemico un uomo così potente.
- funzione ipotetica
Haec qui videat, nonne cogatur confiteri deos esse?
Chi (=Se uno) vedesse queste cose, non sarebbe costretto ad ammettere che gli dei esistono?
- funzione concessiva
Egomet, qui sero ac leviter Graecas litteras attigissem, tamen Graece locutus sum.
Io, sebbene mi sia accostato allo studio delle lettere greche tardi e superficialmente, tuttavia riuscii a parlare in greco.
- funzione avversativa
Hic postulat se Romae absolvi, qui in sua provincia iudicaverit absolvi se nullo modo posse.
Costui a Roma pretende di essere assolto, mentre nella sua provincia era convinto di non poter essere assolto in nessun modo.
grazie sei stata gentilissima...:hi
La proposizione subordinata relativa propria precisa un nome della reggente cui è collegata mediante un pronome o un avverbio relativi (qui-quod-quoniam), ad esempio Ho letto il libro CHE mi hai regalato. Generalmente è all'indicativo quindi qui-quod-quoniam + indicativo
la relativa impropria è introdotta anch'essa da quid-quod-quoniam questa volta seguito dal congiuntivo può avere funzione finale causale temporale consecutiva e concessiva
spero di esserti stata d'aiuto se non capisci ancora comunque prova a leggere qui http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080317114158AAUUc5I comunque ricorda in una è presente l'indicativo nell'altra il congiuntivo :hi
la relativa impropria è introdotta anch'essa da quid-quod-quoniam questa volta seguito dal congiuntivo può avere funzione finale causale temporale consecutiva e concessiva
spero di esserti stata d'aiuto se non capisci ancora comunque prova a leggere qui http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080317114158AAUUc5I comunque ricorda in una è presente l'indicativo nell'altra il congiuntivo :hi