Oi ellenes 2 pag 271 n 136

NikkyBabbans
L'avversione di Catone nei riguardi della cultura greca

Ὀ Κάτων φησὶ τὸν Σωκράτη λάλον γενόμενον καὶ βίαιον ἑπιχειρεῖν, ᾦ τρόπῳ δυνατός ἧν, τῆς πατρίδος τυραννεῖν, τὰ ἕθη καταλύοντα καὶ πρὸς ἑναντίας τοῖς νόμοις δόξας ἔλκοντα καὶ τοὺς πολίτας μεθιστάντα. Ὀ δὲ, τὴν τοῦ Ἱσοκράτους διατριβὴν ἑπισκώπτων, ἕλεγε τοὺς μαθητὰς παῥ αὑτῷ γερᾶν, ὠς (come se) ἑν Ἄδου παρὰ Μίνῳ τοῖς τέχναις χρησομένους καὶ δίκας ἑποῦντας.
Τὸν δὲ παῖδα πρὸς τὰ Ἐλληνικὰ διαβάλλων, φωνῇ τοῦ γέρως θρασυτέρᾳ κέχρηται, ᾖ προυμάντευεν ὄτι οἰ Ρωμαῖοι τὰ πράγματα (il dominio del mondo) ἁπολοῦσιν, γραμμάτων Ἐλληνικῶν ἁναπλησθέντες (protasi di un periodo ipot. della eventualità)

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Tony83
L'avversione di Catone nei riguardi della cultura greca
Catone dice che Socrate essendo ciarlone e prepotente cercava, per quanto poteva, di diventare il tiranno della patria, distruggendone i costumi e spingendo e conducendo i cittadini ad opinioni contrarie alle leggi. Egli, inoltre, deridendo l'insegnamento di Isocrate, diceva che gli allievi invecchiavano al suo fianco come se avessero dovuto servirsi delle loro arti nell'Ade davanti a Minosse e pronunciare sentenze. Poi, distogliendo il figlio dalla letteratura greca adoperava un tono della voce più alto di un vecchio con cui profetizzava che i Romani avrebbero perso il dominio nel mondo se fossero stati contaminati dalla cultura ellenica.
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