Meltemi pagina 386 n 436 "l'orgoglio, consolazione dal dolore"

NikkyBabbans
Urgente x domani,grazie mille

Miglior risposta
Tony83
È difficile certamente confortare coloro che si trovano in siffatti patimenti: infatti, i lutti non vengono placati né da un discorso né da un canto (legge) ma l’indole di ciascuno e l’amicizia nei confronti del morto determinano il limite del dolore (dell’essere addolorati). Tuttavia, bisogna aver coraggio e portar via parte del dolore per quanto è possibile e ricordare non solo la morte dei defunti ma anche il valore il cui esempio hanno lasciato. Se, infatti, hanno patito cose degne di lamenti funebri, allora si sono procurati grandi elogi. Se non presero parte ad una vecchiaia mortale, tuttavia, hanno ottenuto una gloria immortale e sono stati felici in tutto. Per quanti di loro, infatti, sono morti senza figli, gli elogi da parte dei Greci saranno i loro figli immortali. Per quanti, invece, hanno lasciato dei figli, la benevolenza della patria si farà tutore dei loro figli. Oltre a ciò, se il morire è uguale al non crescere, essi sono definitivamente liberi da malattie, dolore e dalle altre sciagure che capitano nella vita di un uomo.

;)
Miglior risposta
Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.