Aiutooo!!!...domanda..
ciao tutti ..domani devo consegnare delle risposte di filosofia...ma non sono riuscita a rispondere a questa.. qualcuno mi potrebbe aiutare a rispondere?
Platone non può essere interpretato e compreso adeguatamente se non in antitesi ai sofisti. Analizza le ragioni che stanno alla base di questa asserzione...
grazie mille...:thx
Platone non può essere interpretato e compreso adeguatamente se non in antitesi ai sofisti. Analizza le ragioni che stanno alla base di questa asserzione...
grazie mille...:thx
Risposte
prego ciao chiudo alla prossimaaaaa!!!!
ok...eri già stata chiarissima!!
thanks!!...:hi
thanks!!...:hi
pregoooooooooooooooooooooooo
cmq per farla breve te la spiego in termini più semplici per farti capire il senso: Socrate a cui Platone si rifa parla di un bene ma nn dice cosa esso sia, i sofisti parlano di un bene che cambia sempre non è mai fisso ed è relativo, per non rischiare di far accusare anche Socrate di inconcludenza Platone colloca il Bene in un mondo fisico il Bene è smepre lo stesso e sovrasta tutte le altre idee....
cmq per farla breve te la spiego in termini più semplici per farti capire il senso: Socrate a cui Platone si rifa parla di un bene ma nn dice cosa esso sia, i sofisti parlano di un bene che cambia sempre non è mai fisso ed è relativo, per non rischiare di far accusare anche Socrate di inconcludenza Platone colloca il Bene in un mondo fisico il Bene è smepre lo stesso e sovrasta tutte le altre idee....
grazie grazie !!!... :hi
Allora pensa che i sofisti sono quasi l'antitesi di Platone: per i sofisti la retorica serviva ad uno scopo essenzialmente utilitaristico, ovvero attraverso il discorso ben fatto posso attirarmi il piacere delle masse, posso cambiare l'opinione delle persone circa una certa cosa (immagina che i discorsi di retorica erano usati soprattutto in campo politico) e l'educazione sofista era possibile dietro compensa. Questi primi punti gia vedi come vanno contro a Platone, secondo cui un discorso non puo cambiare i criteri di verità, che nn sono mobili, come per i sofisti (i sofisti credevano che non poteva esistere una realtà fissa), ma qui sono sempre gli stessi. Per Plaotne infatti esiste una dottrina ed è sempre quella ed esiste un BENE collocato in un mondo sovrasensibile che è sempre quello e che è l'idea di bene perfetta a cui tutto il mondo ideale sottostà e di cui il nostro mondo è copia imperfetta. Tale idea di bene l'uomo la può conoscere (se l'ha vista quando sotto forma di anima era nel mondo delle idee), compito del dialogo Platonico è proprio quello di istigare l'animo umano alla reminiscenza ovvero a ricordare ciò che l'anima ha visto prima di incarnarsi.
Inoltre Platone critica il compenso richiesto dai sofisti perchè il sapere doveva essere disinteressato.
Inoltre Platone critica il compenso richiesto dai sofisti perchè il sapere doveva essere disinteressato.
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