Versione latino: Triste fine di Orfeo
Ciao a tutti, scusate il disturbo; qualcuno potrebbe tradurmi questa versione di latino per domani? Graziee Post eurydicis letum miser orpheus errat solus desperatusque per loca impervia et continenter cantat, postea in loca frigida atque longinqua confugit et tandem thraciam pervenit: hic sub gelidis antris flet, lyra canit et multa prodigia facit: beluas feras mollit atque etiam silvae arbores commovet. Sed Orphei tristitia non placatur. Olim feminae Thraciae dei Bacchi effrenatas cerimonias celebrant: Bacchus deus vini est et etiam Liber appellatur, quod vino animos a curis liberat. Orpheus, quia Bacchum colere non vult, a femminis Thraciis necatur. Eius membra dilaniatur et per agros sparguntur: eius caput a pelagi undis usque ad rivum Hebrum trahintur: hic etiam nunc Orphei vox amatae Eurydicis nomen repetit
Risposte
Dopo la morte di Euridice, l’infelice Orfeo vaga da solo e disperato per luoghi impervi e suona continuamente, poi si rifugia in luoghi freddi e lontani e infine giunge in Tracia; qui piange dentro fredde caverne, suona la lira e fa molti prodigi: placa le bestie feroci e commuove anche gli alberi del bosco. Ma la tristezza di Orfeo non si placa. Un giorno le donne della Tracia celebrano le sfrenate cerimonie del dio Bacco: Bacco è il dio del vino ed è chiamato anche Libero, perché con il vino libera gli animi dalle preoccupazioni. Orfeo, poiché non vuole venerare Bacco, viene ucciso dalle donne della Tracia. Le sue membra vengono dilaniate e sparpagliate per i campi: la sua testa viene portata dalle onde del mare fino al fiume Ebro: anche oggi qui la voce di Orfeo ripete il nome dell’amata Euridice.