L'apparato digerente
l'assorbimento chilo avviene nel'intestino tenue per effeto spugna o pompa?
Risposte
Ciao haz1
L'ultima fase della digestione si chiama assorbimento, è il passaggio nel sangue, attraverso le pareti intestinali, delle sostanze ottenute dalla digestione delle macromolecole contenute negli alimenti: principalmente glucosio (derivato da amido e saccarosio), amminoacidi (derivati delle proteine), glicerolo e acidi grassi (derivati dai grassi), vitamine e sali minerali. Gran parte dell'assorbimento ha luogo attraverso le pareti del digiuno e dell'ileo. Per aumentare la superficie di assorbimento, le pareti dell'intestino tenue sono tutte sollevate in pieghe o pliche a loro volta ricoperte da migliaia di sottili estroflessioni a forma di dito, i villi. Ogni villo è lungo circa 1 mm e ce ne sono circa 3000 per ogni centimetro quadrato. La superficie di ogni villo è ulteriormente aumentata perché le cellule che lo formano hanno la loro stessa membrana sollevata in migliaia di microvilli. Le molecole passano attraverso la membrana dei microvilli. Ogni villo è percorso all'interno da una rete di capillari in cui scorre il sangue e qui, nel sangue, si riversano il glucosio, gli amminoacidi, i sali e le vitamine. I capillari intestinali convergono infine in un vaso sanguigno, la vena porta epatica, che entra nel fegato. I grassi seguono un'altra via. Dopo aver superato la membrana dei microvilli, il glicerolo e gli acidi grassi si riuniscono e formano di nuovo i trigliceridi, che vanno infine in un piccolo condotto, un vaso linfatico in cui scorre la linfa. La linfa è un liquido che ha una composizione simile al sangue, ma senza globuli rossi. Essa scorre in un sistema di tubicini, i vasi linfatici. Dopo un certo percorso i vasi linfatici confluiscono in un unico condotto che termina nel torrente circolatorio. La linfa si unisce quindi al sangue e in quest'ultimo arrivano, direttamente o indirettamente, tutte le molecole provenienti dalla digestione del cibo. Il contenuto intestinale, dopo l'assorbimento nell'intestino tenue, prosegue lentamente il suo cammino nell'intestino crasso.
:hi
L'ultima fase della digestione si chiama assorbimento, è il passaggio nel sangue, attraverso le pareti intestinali, delle sostanze ottenute dalla digestione delle macromolecole contenute negli alimenti: principalmente glucosio (derivato da amido e saccarosio), amminoacidi (derivati delle proteine), glicerolo e acidi grassi (derivati dai grassi), vitamine e sali minerali. Gran parte dell'assorbimento ha luogo attraverso le pareti del digiuno e dell'ileo. Per aumentare la superficie di assorbimento, le pareti dell'intestino tenue sono tutte sollevate in pieghe o pliche a loro volta ricoperte da migliaia di sottili estroflessioni a forma di dito, i villi. Ogni villo è lungo circa 1 mm e ce ne sono circa 3000 per ogni centimetro quadrato. La superficie di ogni villo è ulteriormente aumentata perché le cellule che lo formano hanno la loro stessa membrana sollevata in migliaia di microvilli. Le molecole passano attraverso la membrana dei microvilli. Ogni villo è percorso all'interno da una rete di capillari in cui scorre il sangue e qui, nel sangue, si riversano il glucosio, gli amminoacidi, i sali e le vitamine. I capillari intestinali convergono infine in un vaso sanguigno, la vena porta epatica, che entra nel fegato. I grassi seguono un'altra via. Dopo aver superato la membrana dei microvilli, il glicerolo e gli acidi grassi si riuniscono e formano di nuovo i trigliceridi, che vanno infine in un piccolo condotto, un vaso linfatico in cui scorre la linfa. La linfa è un liquido che ha una composizione simile al sangue, ma senza globuli rossi. Essa scorre in un sistema di tubicini, i vasi linfatici. Dopo un certo percorso i vasi linfatici confluiscono in un unico condotto che termina nel torrente circolatorio. La linfa si unisce quindi al sangue e in quest'ultimo arrivano, direttamente o indirettamente, tutte le molecole provenienti dalla digestione del cibo. Il contenuto intestinale, dopo l'assorbimento nell'intestino tenue, prosegue lentamente il suo cammino nell'intestino crasso.
:hi
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