Chimica;
Ragazzi spero ke voi i possiate aiutare..io di fisica sono negato uff...comunque oggi violevo preparami bene x il compito di domani,leggendo e rileggendo tra gli appunti ci ho capito ben poco..il mio profe fa sempre cose contorte nn dice mai formule esplicite problemi ke avolte manco lui riesce a fare.son in seconda e il saggio è su:Bilanciare reazioni chimiche
.mole e peso atomico relatico e assoluto
.L'avanzare in g d una soluzione unomolare
.legge di proust e di lavoisier..spero in un vostro aiuto per farmi chiarire le ideee semmai con esempio so che siete molto gentili.Grazie Simone sono in seconda
.mole e peso atomico relatico e assoluto
.L'avanzare in g d una soluzione unomolare
.legge di proust e di lavoisier..spero in un vostro aiuto per farmi chiarire le ideee semmai con esempio so che siete molto gentili.Grazie Simone sono in seconda
Risposte
Grazie a te ho inziato a capire qualcosina e ho preso 7 grazie!cmq ora usiamo
avogadro e doma ho la relazione su il calcolo di avogadro ma nn so trovarlo ciopè calcolarlo ha detto ke i dati sono 98 cc d acqua e due cc d acido oleico..difficile
avogadro e doma ho la relazione su il calcolo di avogadro ma nn so trovarlo ciopè calcolarlo ha detto ke i dati sono 98 cc d acqua e due cc d acido oleico..difficile
Difficile? E' un gioco di proporzioni...
HCl
V=200 cc
M=3 molare
Sai che
quindi
HCl
V=200 cc
M=3 molare
Sai che
[math]M=\frac{n moli}{V}[/math]
quindi [math]nmoli=M \times V[/math]
. Da qui puoi calcolare quante moli di HCl sono disciolte in 200 cm^3 (ricorda le equivalenze).[math]1 cm^3= m^3[/math]
??[math]1cm=10^{-2}m -> 1cm^3=(10^{-2})^3 m^3[/math]
quindi
[math]1 cm^3= 10^{-6}m^3[/math]
[math]200 cm^3= 200 \times 10{-6} m^3[/math]
[math]V=200 \times 10^{-6} m^3[/math]
[math]M=3 M[/math]
[math]nmoli=200 \times 10^{-6} m^3 \times 3=0.6 \times 10^{-3} moli [/math]
MOlte grazie Ipplala...nn so come ringraziarti cmq ke palle il mio profe l'ha fatta ultradifficile la verifica con problemi difficilissimi ti porto coem sesempio un problema
"Si prendono 200 cc di soluzione 3molare di HCl e vi si immergano 30 g di Fe
Avviene la reazione:
Hcl +Fe=FeCl2 + h2
Bilancia la reazione e afferma quanto sale e quanto idrogeno si produce. e quale reagente avanza mi potest aiutare???
io son arrivata solo a bilanciare la reazione in 2HCL + 2FE=FECL2 + H2"GRAZIE TANTISSIME ORA IL CONCETTO DI MOLE E LE LEGGI PONDERALI MI SONO CHIARE
"Si prendono 200 cc di soluzione 3molare di HCl e vi si immergano 30 g di Fe
Avviene la reazione:
Hcl +Fe=FeCl2 + h2
Bilancia la reazione e afferma quanto sale e quanto idrogeno si produce. e quale reagente avanza mi potest aiutare???
io son arrivata solo a bilanciare la reazione in 2HCL + 2FE=FECL2 + H2"GRAZIE TANTISSIME ORA IL CONCETTO DI MOLE E LE LEGGI PONDERALI MI SONO CHIARE
Allora: quando lo zolfo S reagisce con l'ossigeno possiamo ottenere:
1) anidride solforosa
2) anidride solforica
in base alla valenza che usa lo zolfo nei composti.
Anidride solforosa:
Anidride solforica:
Da qui la risposta alla prima domanda: i rapporti ponderali saranno, per l'anidride solforosa 1:2 e per l'anidride solforica 1:3. E attraverso la mia spiegazione puoi rispondere a quasi tutte le domande fino al quesito d
Per l'ultimo devi fare una semplicissima proporzione:
32 g di zolfo possono reagire con 32 g di ossigeno o 48 g di ossigeno dando luogo a due composti diversi.
Calcoliamo i pesi molecolari dello zolfo e dell'ossigeno
Cos'è il peso atomico (anche se è più corretto dire MASSA ATOMICA)? e' la massa che indica quante volte l'atomo preso in considerazione è più grande di un atomo di idrogeno o di un protone. Quindi quando diciamo che per esempio lo zolfo ha peso atomico pari a 32 u.m.a (nonchè 32 g) vuol dire che un atomo di zolfo è 32 volte più grande di un protone o di un atomo di idrogeno. RICORDA CHE IL PESO ATOMICO DI CUI SI PARLA è DETTO RELATIVO.
Si prende in considerazione un atomo di idrogeno e questo viene paragonato ad un protone perchè l'isotopo più comune dell'H, ciò quello che noi conosciamo, presenta nella propria struttura un protone nel nucleo e un elettrone sull'orbitale s del primo e unico livello energetico. Ma poichè la massa di un elettrone è tanto piccola da essere trascurabile (
Ecco la definizione che riporta Wiki
Il peso atomico assoluto invece è dato dal rapporto del peso atomico relativo e il n di avogrado
Lo stesso discorso vale per le molecole: peso molecolare assoluto e relativo e si paragona la grandezza di una molecola e non di un atomo rispetto all'atomo di idrogeno o protone.
S seconda delle condizioni sperimentali, 32 g di zolfo possono reagire con 32 g di ossigeno o 48 g di ossigeno dando luogo a due composti diversi
Prendiamo in considerazione il primo caso:
32 g di S
32 g di O
Ti dico che c'è una mole di S e due di O e ora ti spiego anche perchè; calcoliamo il peso atomico dello S e dell'O.
Partiamo dalla definizione di mole: la mole è la quantità definita e costante di sostanza che contiene un numero fisso di particelle. Questo numero è il n di avogrado
Ok?
Se io vado in laboratorio e mi serve una mole di una sostanza per esempio lo zolfo, dovrò prendere una quantità di quella sostanza PARI AL PESO ATOMICO ESPRESSO IN GRAMMI. Così sono sicura di aver preso 1 mole, cioè
Ci siamo?
http://it.wikipedia.org/wiki/Mole
Se 1 mole di solfo pesa 32 g e io 32 g quante moli ho?
Se 1 mole di ossigeno pesa 16 g e io ho 32 g, quanti moli ho?
Nel secondo caso hai comunque 1 mole di S e quanto O?
Se 1 mole di ossigeno pesa 16 g e io ho 48 g, quanti moli ho?
OSSERVA TUTTO CIò CHE TI HO DETTO: NON HAI NOTATO CHE I RAPPORTI PONDERALI SONO UGUALI ALLE MOLI COINVOLTE??
1) anidride solforosa
2) anidride solforica
in base alla valenza che usa lo zolfo nei composti.
Anidride solforosa:
[math]SO_2[/math]
e lo zolfo utilizza valenza 4 numero di ossidazione +4 essendo l'ossigeno più elettronegativo[math]SO_2[/math]
[math]x+2(-2)=0[/math]
[math]x-4=0[/math]
[math]x=4[/math]
Anidride solforica:
[math]SO_3[/math]
e lo zolfo utilizza valenza 6 numero di ossidazione +6 essendo l'ossigeno più elettronegativo[math]SO_3[/math]
[math]x+3(-2)=0[/math]
[math]x-6=0[/math]
[math]x=6[/math]
Da qui la risposta alla prima domanda: i rapporti ponderali saranno, per l'anidride solforosa 1:2 e per l'anidride solforica 1:3. E attraverso la mia spiegazione puoi rispondere a quasi tutte le domande fino al quesito d
Per l'ultimo devi fare una semplicissima proporzione:
32 g di zolfo possono reagire con 32 g di ossigeno o 48 g di ossigeno dando luogo a due composti diversi.
Calcoliamo i pesi molecolari dello zolfo e dell'ossigeno
Cos'è il peso atomico (anche se è più corretto dire MASSA ATOMICA)? e' la massa che indica quante volte l'atomo preso in considerazione è più grande di un atomo di idrogeno o di un protone. Quindi quando diciamo che per esempio lo zolfo ha peso atomico pari a 32 u.m.a (nonchè 32 g) vuol dire che un atomo di zolfo è 32 volte più grande di un protone o di un atomo di idrogeno. RICORDA CHE IL PESO ATOMICO DI CUI SI PARLA è DETTO RELATIVO.
Si prende in considerazione un atomo di idrogeno e questo viene paragonato ad un protone perchè l'isotopo più comune dell'H, ciò quello che noi conosciamo, presenta nella propria struttura un protone nel nucleo e un elettrone sull'orbitale s del primo e unico livello energetico. Ma poichè la massa di un elettrone è tanto piccola da essere trascurabile (
[math]9,10 \times 10^{-31} kg[/math]
) allora la massa di un atomo di idrogeno è dettata dalla massa del protone che si trova nel nucleo.Ecco la definizione che riporta Wiki
Il peso atomico relativo (da non confondere col numero di massa A) o massa atomica M è la massa di un atomo di un dato elemento. In questo caso si parla spesso impropriamente di peso atomico assoluto e viene espresso in grammi o kg:
Il peso atomico assoluto invece è dato dal rapporto del peso atomico relativo e il n di avogrado
[math]6,022 \times 10^{23}[/math]
.Lo stesso discorso vale per le molecole: peso molecolare assoluto e relativo e si paragona la grandezza di una molecola e non di un atomo rispetto all'atomo di idrogeno o protone.
S seconda delle condizioni sperimentali, 32 g di zolfo possono reagire con 32 g di ossigeno o 48 g di ossigeno dando luogo a due composti diversi
Prendiamo in considerazione il primo caso:
32 g di S
32 g di O
Ti dico che c'è una mole di S e due di O e ora ti spiego anche perchè; calcoliamo il peso atomico dello S e dell'O.
[math]S = 32 u.m.a = 32g[/math]
[math]O = 16 u.m.a = 16 g[/math]
Partiamo dalla definizione di mole: la mole è la quantità definita e costante di sostanza che contiene un numero fisso di particelle. Questo numero è il n di avogrado
[math]6,022 \times 10^{23}[/math]
. Quindi vuol dire che TUTTE LE MOLECOLE CONTENGONO UN N FISSO DI PARTICELE. una molecola di S contiene [math]6,022 \times 10^{23}[/math]
particelle ; una molecola di ossigeno ne contiene [math]6,022 \times 10^{23}[/math]
; uno di azoto lo stesso. Tutto uguale.Ok?
Se io vado in laboratorio e mi serve una mole di una sostanza per esempio lo zolfo, dovrò prendere una quantità di quella sostanza PARI AL PESO ATOMICO ESPRESSO IN GRAMMI. Così sono sicura di aver preso 1 mole, cioè
[math]6,022 \times 10^{23}[/math]
particelle.Ci siamo?
http://it.wikipedia.org/wiki/Mole
Se 1 mole di solfo pesa 32 g e io 32 g quante moli ho?
[math]1mole:32g=x moli:32g[/math]
[math]x=1 mole[/math]
Se 1 mole di ossigeno pesa 16 g e io ho 32 g, quanti moli ho?
[math]1mole:16g=x moli:32g[/math]
[math]x=2 moli[/math]
Nel secondo caso hai comunque 1 mole di S e quanto O?
Se 1 mole di ossigeno pesa 16 g e io ho 48 g, quanti moli ho?
[math]1mole:16g=x moli:48g[/math]
[math]x=\frac{1mole\times48g}{16g}=\3moli[/math]
OSSERVA TUTTO CIò CHE TI HO DETTO: NON HAI NOTATO CHE I RAPPORTI PONDERALI SONO UGUALI ALLE MOLI COINVOLTE??
sisi ragazzi ho capito grazie mille site stati molto gentili puoi continuare..siccome ho il pc sequestrato lo uso di nascosto e ieri ho dovuto staccarlo e nn utilizzaro fino a oggi!!grazie comunque se potete aiutarmi a svolgere questi due esercizi semmai con gli esempi ve ne arei molto grato giusto per farmi capire...
S seconda delle condizioni sperimentali, 32 g di zolfo possono reagire con 32 g di ossigeno o 48 g di ossigeno dando luogo a due composti diversi.Indica:
a) i rapporti ponderali O/S per ciascun composto
b) rapporti semplici con la legge di dalton
c) quanti atomi di ossigeno si legano a ogni atomo di zolfo
d) quali sono le formule dei due composti
e) quante moli si formano nei due casi
:-)..l'altro cerkerò di capirlo da solo se ci son problemi..io alle 6 ragazzi nn c sono più e domani è il giorno del saggio.
S seconda delle condizioni sperimentali, 32 g di zolfo possono reagire con 32 g di ossigeno o 48 g di ossigeno dando luogo a due composti diversi.Indica:
a) i rapporti ponderali O/S per ciascun composto
b) rapporti semplici con la legge di dalton
c) quanti atomi di ossigeno si legano a ogni atomo di zolfo
d) quali sono le formule dei due composti
e) quante moli si formano nei due casi
:-)..l'altro cerkerò di capirlo da solo se ci son problemi..io alle 6 ragazzi nn c sono più e domani è il giorno del saggio.
Se hai capito queste cose posso andare avanti, altrimenti come faccio a spiegarti i bilanciamenti (che sono giustificati dalla Legge di Lavosier) e la mole?!
Le leggi alla base della chimica sono chiamate leggi ponderali, ponderali perchè in un certo senso tu valuti la massa delle sostanze per esempio di una reazione.
Le prime tre leggi sono:
- la legge di conservazione della massa, nonchè legge di Lavoisier.
- la legge delle proporzioni costanti, nonchè legge di Proust
- la legge di Dalton, o legge delle proporzioni multiple
La legge di Lavoisier, alla base del bilanciamento delle reazioni chimiche (reazione chimica-> processo durante la quale, partendo da sostanze iniziali dette reagenti, si formano sostanze finali DIVERSE da quelle iniziali chiamate prodotti di reazione. Ricorda che c'è una trasformazione chimica della materia, quindi della configurazione atomica degli elementi coinvolti), afferma che IN UNA REAZIONE CHIMICA LA SOMMA DELLE MASSE DEI REAGENTI è UGUALE ALLA SOMMA DELLE MASSE DEI PRODOTTI DI REAZIONE. Ciò vuol dire che la materia non si crea e non si distrugge ed è costante.
Legge della conservazione della massa (Lavoisier, 1789): in una reazione chimica la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti.
La legge di Proust, nonchè legge delle proporzioni costanti o definite, afferma che IN UNA REAZIONE CHIMICA, GLI ELEMENTI CHE SI COMBINANO TRA LORO PER FORMARE UN COMPOSTO, LO FANNO SECONDO RAPPORTI E PROPORZIONI DEFINITE E COSTANTI.
Legge delle proporzioni definite (Proust, 1799): in un composto, gli elementi che lo costituiscono sono presenti secondo rapporti in peso definiti e costanti.
La legge di Dalton invece afferma che IN UNA REAZIONE CHIMICA QUANDO DUE ELEMENTI SI COMBINANO PER FORMARE UN COMPOSTO O PIU' COMPOSTI, LE QUANTITAì' IN PESO DEGLI ELEMENTI CHE SI COMBINANO TRA LORO STANNO IN UN RAPPORTO ESPRIMIBILE CON NUMERI INTERI E MAI FRAZIONARI.
ANDIAMO PER GRADI: CI SEI FINO A QUI?
Le prime tre leggi sono:
- la legge di conservazione della massa, nonchè legge di Lavoisier.
- la legge delle proporzioni costanti, nonchè legge di Proust
- la legge di Dalton, o legge delle proporzioni multiple
La legge di Lavoisier, alla base del bilanciamento delle reazioni chimiche (reazione chimica-> processo durante la quale, partendo da sostanze iniziali dette reagenti, si formano sostanze finali DIVERSE da quelle iniziali chiamate prodotti di reazione. Ricorda che c'è una trasformazione chimica della materia, quindi della configurazione atomica degli elementi coinvolti), afferma che IN UNA REAZIONE CHIMICA LA SOMMA DELLE MASSE DEI REAGENTI è UGUALE ALLA SOMMA DELLE MASSE DEI PRODOTTI DI REAZIONE. Ciò vuol dire che la materia non si crea e non si distrugge ed è costante.
Legge della conservazione della massa (Lavoisier, 1789): in una reazione chimica la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti.
La legge di Proust, nonchè legge delle proporzioni costanti o definite, afferma che IN UNA REAZIONE CHIMICA, GLI ELEMENTI CHE SI COMBINANO TRA LORO PER FORMARE UN COMPOSTO, LO FANNO SECONDO RAPPORTI E PROPORZIONI DEFINITE E COSTANTI.
Legge delle proporzioni definite (Proust, 1799): in un composto, gli elementi che lo costituiscono sono presenti secondo rapporti in peso definiti e costanti.
La legge di Dalton invece afferma che IN UNA REAZIONE CHIMICA QUANDO DUE ELEMENTI SI COMBINANO PER FORMARE UN COMPOSTO O PIU' COMPOSTI, LE QUANTITAì' IN PESO DEGLI ELEMENTI CHE SI COMBINANO TRA LORO STANNO IN UN RAPPORTO ESPRIMIBILE CON NUMERI INTERI E MAI FRAZIONARI.
ANDIAMO PER GRADI: CI SEI FINO A QUI?
Ciao simone :hi
Queste non mi sembrano affatto cose contorte, tutt'altro: devi sapere che sono la base della chimica e della fisica.
Se vuoi ti aiuto io.
Le leggi alla base della chimica sono chiamate leggi ponderali, ponderali perchè in un certo senso tu valuti la massa delle sostanze per esempio di una reazione.
Le prime tre leggi sono:
- la legge di conservazione della massa, nonchè legge di Lavoisier.
- la legge delle proporzioni costanti, nonchè legge di Proust
- la legge di Dalton
Queste non mi sembrano affatto cose contorte, tutt'altro: devi sapere che sono la base della chimica e della fisica.
Se vuoi ti aiuto io.
Le leggi alla base della chimica sono chiamate leggi ponderali, ponderali perchè in un certo senso tu valuti la massa delle sostanze per esempio di una reazione.
Le prime tre leggi sono:
- la legge di conservazione della massa, nonchè legge di Lavoisier.
- la legge delle proporzioni costanti, nonchè legge di Proust
- la legge di Dalton