L'azienda (economia aziendale)
ki mi dice qualcosa sull'AZIENDA(in economia aziendale) è urgente è per l'esame!!!
Risposte
grazieeeeeee
https://www.skuola.net/economia-diritto-alberghiero/gestione-aziendale.html
qui c'è un mio scritto, comunque se vuoi controlla anche l'intera sezione
https://www.skuola.net/economia-diritto-alberghiero/
ci sono un pò di miei appunti riguardo l'azienda. Spero di esserti stato d'aiuto
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L’azienda
Le aziende sono organizzazioni stabili in cui le persone contribuiscono allo svolgimento dei processi di trasformazione di risorse per produrre beni o servizi.
A volte il termine “azienda” viene utilizzato come sinonimo di “impresa”. In realtà il termine “azienda” si riferisce alla dimensione organizzativa e operativa tramite cui si realizza il progetto di impresa che sta alla base.
Per beni appartenenti all’azienda si intendono non solo quelli materiali, ma anche quelli immateriali e i servizi che un’azienda può offrire o i servizi di cui può usufruire. Questi beni, inoltre, vengono definiti economici.
I beni immateriali sono i costi che danno il diritto per usufruire di un servizio. I beni materiali, invece, sono i costi che danno il diritto di acquistare le risorse.
L’azienda è un sistema, cioè è l’insieme degli elementi collegati dalle relazioni di interdipendenza in funzione di obiettivi comuni, quindi è unica e indivisibile.
La missione di un’azienda è l’insieme delle scelte che l’azienda fa per raggiungere il proprio obiettivo (reddito). Un’azienda produce reddito se è efficiente ed efficace.
Per efficienza si intende l’obiettivo o gli obiettivi che l’azienda fissa quando si costituisce (produrre reddito); l’efficacia, invece, rappresenta i mezzi materiali che un’azienda usa per raggiungere gli obiettivi.
È importante decidere dove costituire l’azienda, infatti, le grandi aziende pongono la propria sede lungo le principali vie di comunicazione, in modo tale da ridurre i costi del servizio di trasporto.
L’economicità di un’azienda consiste nella capacità di un’azienda di riuscire ad ottenere un flusso di ricavi attraverso il sostenimento di costi.
Per entrata e uscita di monete (ogni mezzo di pagamento), si intendono i valori finanziari materiali.
I costi e i ricavi sono, invece, i valori economici astratti.
I costi si hanno quando si deve sostenere una spesa di beni o di servizi. Il costo, inoltre, misura un’uscita di denaro immediata o futura.
Il ricavo è il corrispettivo che si ottiene dalla vendita di un bene o di un servizio.
La struttura organizzativa di un’azienda indica la modalità con cui i compiti e le responsabilità vengono distribuiti tra i soggetti interni all’azienda.
Gli organi che si posizionano il vertice della struttura organizzativa dell’azienda sono chiamati organi istituzionali, seguiti dagli organi direttivi e infine dagli organi operativi.
Per convenzione gli organi istituzionali si dividono in tre principali forme: le aziende individuali, le società di persone e le società di capitali.
Le aziende individuali sono aziende di piccole dimensioni, che appartengono ad un unico proprietario, la cui responsabilità per i debiti dell’azienda si estende anche al patrimonio personale.
Nelle società di persone prevale l’elemento personale rispetto a quello patrimoniale.
Hanno un’autonomia patrimoniale imperfetta, cioè i soci rispondono dei debiti contratti dalla società anche con i propri beni. Si dice quindi che hanno responsabilità illimitata.
Le società di capitali, invece, sono dotate di personalità giuridica e quindi di autonomia patrimoniale perfetta. Ciò significa che i soci rispondono dei debiti dell’azienda solo nei limiti delle quote conferite.
Nella categoria delle aziende che hanno forma di società vi sono anche le cooperative. Secondo le motivazioni per cui vengono costituite, si distinguono in cooperative di consumo, di lavoro, edilizie, sociali, ecc….
A seconda delle dimensioni di un’azienda l’organizzazione cambia.
Gli aziendalisti hanno individuato quattro modelli organizzativi: elementare o gerarchico, funzionale, funzionale modificato o misto e divisionale.
Il modello elementare o gerarchico ha forma piramidale. È composto da tre parti: alla sommità c’è il vertice strategico o organo volitivo, successivamente c’è lo staff o linea intermedia o organo direttivo, e infine c’è il nucleo operativo o organo esecutivo.
Questo modello è indicato per le imprese di piccole dimensioni, perché nelle imprese di piccole dimensioni ci sono solo l’imprenditore e pochi collaboratori.
I vantaggi e gli svantaggi del modello elementare o gerarchico sono principalmente due: le decisioni vengono prese da un’unica persona (l’imprenditore) e se viene a mancare una persona le altre la possono sostituire.
Lo svantaggio principale, invece, è che le informazioni circolano lentamente all’interno dell’azienda.
Il modello funzionale, al contrario, è creato per le imprese di medie dimensioni e si dividono per aree.
Ogni area dell’azienda è collegata alla direzione, ma ogni area prende le decisioni che la riguardano e la comunicano solo alla direzione.
Il vantaggio principale del modello funzionale è che i settori diventano specializzati, quindi ha come svantaggio che i dipendenti non si possono sostituire tra loro.
Il modello funzionale modificato o misto ha una struttura funzionale e ogni area direzionale ha al suo interno una struttura elementare o gerarchica.
Il modello divisionale è complesso e viene adottato dalle aziende di grandi dimensioni che operano a livello internazionale. In questo modo la struttura divisionale permette di gestire i mercati di vari Paesi con specifiche divisioni.
Queste aziende, grazie all’autonomia di cui godono, sono in grado di adattare la proposta aziendale alle caratteristiche dei mercati locali, senza compromettere l’unità dell’azienda.
SE NON TI BASTA FAMMI SAPERE
CIAO CIAO
Le aziende sono organizzazioni stabili in cui le persone contribuiscono allo svolgimento dei processi di trasformazione di risorse per produrre beni o servizi.
A volte il termine “azienda” viene utilizzato come sinonimo di “impresa”. In realtà il termine “azienda” si riferisce alla dimensione organizzativa e operativa tramite cui si realizza il progetto di impresa che sta alla base.
Per beni appartenenti all’azienda si intendono non solo quelli materiali, ma anche quelli immateriali e i servizi che un’azienda può offrire o i servizi di cui può usufruire. Questi beni, inoltre, vengono definiti economici.
I beni immateriali sono i costi che danno il diritto per usufruire di un servizio. I beni materiali, invece, sono i costi che danno il diritto di acquistare le risorse.
L’azienda è un sistema, cioè è l’insieme degli elementi collegati dalle relazioni di interdipendenza in funzione di obiettivi comuni, quindi è unica e indivisibile.
La missione di un’azienda è l’insieme delle scelte che l’azienda fa per raggiungere il proprio obiettivo (reddito). Un’azienda produce reddito se è efficiente ed efficace.
Per efficienza si intende l’obiettivo o gli obiettivi che l’azienda fissa quando si costituisce (produrre reddito); l’efficacia, invece, rappresenta i mezzi materiali che un’azienda usa per raggiungere gli obiettivi.
È importante decidere dove costituire l’azienda, infatti, le grandi aziende pongono la propria sede lungo le principali vie di comunicazione, in modo tale da ridurre i costi del servizio di trasporto.
L’economicità di un’azienda consiste nella capacità di un’azienda di riuscire ad ottenere un flusso di ricavi attraverso il sostenimento di costi.
Per entrata e uscita di monete (ogni mezzo di pagamento), si intendono i valori finanziari materiali.
I costi e i ricavi sono, invece, i valori economici astratti.
I costi si hanno quando si deve sostenere una spesa di beni o di servizi. Il costo, inoltre, misura un’uscita di denaro immediata o futura.
Il ricavo è il corrispettivo che si ottiene dalla vendita di un bene o di un servizio.
La struttura organizzativa di un’azienda indica la modalità con cui i compiti e le responsabilità vengono distribuiti tra i soggetti interni all’azienda.
Gli organi che si posizionano il vertice della struttura organizzativa dell’azienda sono chiamati organi istituzionali, seguiti dagli organi direttivi e infine dagli organi operativi.
Per convenzione gli organi istituzionali si dividono in tre principali forme: le aziende individuali, le società di persone e le società di capitali.
Le aziende individuali sono aziende di piccole dimensioni, che appartengono ad un unico proprietario, la cui responsabilità per i debiti dell’azienda si estende anche al patrimonio personale.
Nelle società di persone prevale l’elemento personale rispetto a quello patrimoniale.
Hanno un’autonomia patrimoniale imperfetta, cioè i soci rispondono dei debiti contratti dalla società anche con i propri beni. Si dice quindi che hanno responsabilità illimitata.
Le società di capitali, invece, sono dotate di personalità giuridica e quindi di autonomia patrimoniale perfetta. Ciò significa che i soci rispondono dei debiti dell’azienda solo nei limiti delle quote conferite.
Nella categoria delle aziende che hanno forma di società vi sono anche le cooperative. Secondo le motivazioni per cui vengono costituite, si distinguono in cooperative di consumo, di lavoro, edilizie, sociali, ecc….
A seconda delle dimensioni di un’azienda l’organizzazione cambia.
Gli aziendalisti hanno individuato quattro modelli organizzativi: elementare o gerarchico, funzionale, funzionale modificato o misto e divisionale.
Il modello elementare o gerarchico ha forma piramidale. È composto da tre parti: alla sommità c’è il vertice strategico o organo volitivo, successivamente c’è lo staff o linea intermedia o organo direttivo, e infine c’è il nucleo operativo o organo esecutivo.
Questo modello è indicato per le imprese di piccole dimensioni, perché nelle imprese di piccole dimensioni ci sono solo l’imprenditore e pochi collaboratori.
I vantaggi e gli svantaggi del modello elementare o gerarchico sono principalmente due: le decisioni vengono prese da un’unica persona (l’imprenditore) e se viene a mancare una persona le altre la possono sostituire.
Lo svantaggio principale, invece, è che le informazioni circolano lentamente all’interno dell’azienda.
Il modello funzionale, al contrario, è creato per le imprese di medie dimensioni e si dividono per aree.
Ogni area dell’azienda è collegata alla direzione, ma ogni area prende le decisioni che la riguardano e la comunicano solo alla direzione.
Il vantaggio principale del modello funzionale è che i settori diventano specializzati, quindi ha come svantaggio che i dipendenti non si possono sostituire tra loro.
Il modello funzionale modificato o misto ha una struttura funzionale e ogni area direzionale ha al suo interno una struttura elementare o gerarchica.
Il modello divisionale è complesso e viene adottato dalle aziende di grandi dimensioni che operano a livello internazionale. In questo modo la struttura divisionale permette di gestire i mercati di vari Paesi con specifiche divisioni.
Queste aziende, grazie all’autonomia di cui godono, sono in grado di adattare la proposta aziendale alle caratteristiche dei mercati locali, senza compromettere l’unità dell’azienda.
SE NON TI BASTA FAMMI SAPERE
CIAO CIAO