La legalità

srturt
avete un tema o qualsiasi altra informazione sulla legalità?

Risposte
mitraglietta
ciao srturt io ho gia fatto l'anno scorso un tema sulla legalità se vuoi eccolo:
Spero che ti possa essere d'aiuto non è tanto ma 1 aiuto è sempre ben gradito.


Con il termine legalità si intende l'osservanza delle leggi, cioè il rispetto delle norme democratiche che regolano la vita civile. Lo stato deve essere il primo garante della legalità, praticando quei comportamenti corretti che poi si esigono dai cittadini e assicurando alla giustizia i criminali. La legalità ha bisogno di ragioni più profonde per affermarsi e, tra queste, una delle più importanti è che essa conviene alla società. Nella società attuale ci sono molte regole da rispettare.
Purtroppo abbiamo la testimonianza che le leggi non si rispettano; negli anni ‘80 l'uccisione di Pier Santi Mattarella, suscitò il forte desiderio di partire nella lotta contro la mafia. La mafia è un atteggiamento, una malattia dell’animo umano, che, in determinate condizioni economiche e culturali, diventa una malattia sociale. Tra le diverse origini del termine mafia, sembra che le ipotesi più attendibili siano quelle che lo fanno risalire a 2 vocaboli di origine araba: Mu'afah (protezione ) o Mahyas (garantire qualcuno da qualcosa). La mafia, come fenomeno, ebbe origine in una particolare zona della Sicilia, compresa tra Palermo, Trapani e Agrigento , dove, fin dal tempo dei Normanni, si era diffuso il latifondo. La mafia, dopo qualche anno, assumeva il carattere di associazione per delinquere con l'uso incontrastato della violenza e si andò affermando il principio fondamentale del codice mafioso, in base al quale la vera legge è quella degli " amici degli amici "; la legge dello stato non serve e, davanti a un magistrato che la rappresenta, bisogna stare zitti.
Con l'Unità d'Italia, la mafia si inserì nel gioco politico, contribuendo all'elezione di questo o quel candidato. Il primo vero capo mafioso fu don Vito Cascio Ferro, il quale perfezionò quella pratica mafiosa per cui ogni commerciante, se non voleva vedere il proprio negozio distrutto, doveva pagare la protezione, versando un tributo periodico all'esattore mafioso. La mafia si diffuse anche in America prendendo il nome di "mano nera". Nel 1909 venne ucciso a Palermo Joe Petrosino, un poliziotto Italo-Americano, venuto per fare indagini sui dirigenti della "mano nera". Nel frattempo la mafia subì una battuta d'arresto, ma tornò a far sentire la sua influenza nel 1943, quando favorì lo sbarco Anglo Americano in Sicilia. Gli anni ‘50 segnarono una svolta qualitativa nei metodi delle attività mafiose. L'onorata società si dedicò ad altre attività , alla riscossione di imposte ; si inserì nelle strutture degli enti bancari, conquistò il mercato del pesce e arrivò allo spaccio di stupefacenti. Nel 1956 si scontrarono all'improvviso la nuova e la vecchia mafia. Con la vittoria delle nuove cosche più rapide e sbrigative nei metodi, nacque il fenomeno della nuova mafia. Durante la lunga lotta delle istituzioni contro "Cosa nostra", si sono registrate molte perdite tra i poliziotti , i giudici , i testimoni e tutti coloro che si sono messi contro la mafia.
Bisogna tra l'altro aggiungere che questi ragazzi, i quali sicuramente costituiscono una minoranza critica e consapevole, hanno spesso rimproverato alle generazioni che si sono susseguite dal dopoguerra in poi, di essersi adattate a vivere in un'Italia in cui la logica del favore soppiantava sempre più quella del diritto. A mettere in crisi la cultura del favore è esploso infatti, nel '92, lo scandalo di Tangentopoli che, con l'inchiesta Mani Pulite, ha finalmente fatto emergere l'immoralità e l'arroganza di un potere politico di cui sono state denunciate, in non pochi casi, la corruzione se non le connivenze col potere mafioso. In questo clima di legittima indignazione contro partiti e uomini politici corrotti e impudenti, il ruolo che i giovani possono svolgere è importantissimo. Essi, infatti, non contaminati dalla rassegnazione che talvolta ha caratterizzato l'atteggiamento degli adulti, sono meglio in grado di ribellarsi con intransigenza, senza cedere a ricatti nè a comode meditazioni. L'individuo può cioè reclamare i propri diritti quando ha assolto i suoi doveri di cittadino. E' anzi la colpevolezza di aver rispettato la legge, trascurando il proprio angusto interesse, che può renderlo deciso nel pretendere la stessa osservazione da parte di tutta la collettività.

principexalexandra
su questo sito puoitrovare qualcosina..credo che puoi parlare della mafia e quindi di Borsellino...e quindi dello soettacolo essendo stato che parla proprio di paolo borsellino..
spero ti sia si aiuto..

Pebla
questo pezzo ti potrà aiutare:

La legalità può sembrare una parola complicata e i suoi principi difficili da concretizzare. Essa è essenzialmente l'insieme di regole che se eseguite correttamente portano ad una buona convivenza civile. Ciò puo accadere in qualunque proporzione, che si tratti di singoli individui, famiglie o addirittura nazioni. Al contrario l'illegalità è il non rispetto delle leggi, ke puo manifestarsi in tante sfaccettature.
Nell'epoca moderna l'uomo ha una predilezione per tutto ciò ke è illegale e ciò si riscontra maggiromente nella società che è ormai cambiata in confronto agli anni passati, perdendo molti valori: alcune delle consequenze sono la violenza e le violazione dei diritti altrui.

spero di averti aiutato bye bye

sbardy
se qui non c'e' no https://www.skuola.net/list.php?c=temi_saggi

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