Ingegneria chimica
Ciao a tutti...
per favore qualcuno può illustrarmi i più comuni sbocchi occupazionali per un ingegnere chimico in Italia? Forse chiedo troppo... la remunerazione in rapporto a quella media degli ingegneri è = < o >?
GRAZIe
per favore qualcuno può illustrarmi i più comuni sbocchi occupazionali per un ingegnere chimico in Italia? Forse chiedo troppo... la remunerazione in rapporto a quella media degli ingegneri è = < o >?
GRAZIe
Risposte
Facendo io ingegneria chimica mi permetto di farvi notare una cosa: a differenza dei chimici industriali noi facciamo anche i classici esami di scienza delle costruzioni, macchine, costruzione di macchine, ingegneria elettrica, fluidodinamica etc motivo per cui abbiamo una preparazione impiantistica leggermente diversa da quella dei chimici industriali, infatti è una preparazione di natura ingegneristica.
"wedge":
ma cavolo, tu impari a guidare a Milano/Genova/Torino o a Bangkok/Mumbai/PhnomPenh?
gli utenti di questo forum imparano la chimica a Milano/Genova/Torino o Monaco/Zurigo/Dubna?
Guarda, sarebbe meglio imparare a Zurigo, almeno prima di consegnare la patente verificano che un aspirante guidatore sia in grado di controllare la vettura ad alte velocità ( in pista ), con le relative manovre.

E un master? E un dottorato di ricerca? E una doppia laurea all'estero?
Il discorso è nato per via delle sostanziali differenze che rigurda l'ingegneria chimica italiana e quella presente all'estero, ma non solo a Monaco, Parigi, Losanna e Zurigo perchè se consulti il sito del Caltech ( e molte altre università americane ) noterai che ingegneria chimica è legata a chimica pura, sia come dipartimento, sia come ricerca e didattica. La materia stessa è considerata una scienza! Questa diversità si nota anche a "pochi" Km dai nostri confini, ad esempio all'EPFL, dove un ingegnere chimico è un chimico "triennale" con un master in ingegneria chimica e può contare su una preparazione veramente interdisciplinare. Lo stesso dottorato è in "chimica ed ingegneria chimica".
Se compariamo il percorso di studi di un ingegnere civile, di un architetto, di un elettronico, di un nucleare, rispetto a quello di un collega francese, svizzero, americano o tedesco non ci sono sensibili differenze di impostazione. Al contrario nelle lauree ad alto contenuto scientifico come ing chimica, fisica, matematica ed informatica le differenze sono veramente notevoli. E l'eccezione, in questi CDL è Italia!
"mircoFN":
Questi riferimenti a premi Nobel per qualificare gli studi universitari sono ridicoli! Non penserete forse che uno si laurea e, solo per questo, l'anno dopo prende il Nobel!?
Ho forse detto questo

"tecnos":
[quote="mircoFN"]Questi riferimenti a premi Nobel per qualificare gli studi universitari sono ridicoli! Non penserete forse che uno si laurea e, solo per questo, l'anno dopo prende il Nobel!?
Ho forse detto questo

certo che no! Quello l'ho detto io

"tecnos":
Se compariamo il percorso di studi di un ingegnere civile, di un architetto, di un elettronico, di un nucleare, rispetto a quello di un collega francese, svizzero, americano o tedesco non ci sono sensibili differenze di impostazione. Al contrario nelle lauree ad alto contenuto scientifico come ing chimica, fisica, matematica ed informatica le differenze sono veramente notevoli. E l'eccezione, in questi CDL è Italia!
Ragazzi, ma qui veramente stiamo svalvolando!
Intanto vorrei capire come un elettronico o un nucleare non siano da considerarsi 'ad alto contenuto scientifico': cos'è, una nuova tassonomia?
E poi, veramente, ma cosa significa confrontare i 'percorsi di studi'? Confrontare l'elenco dei corsi su Internet?
E' forse ora di chiedersi se oltre ai 'contenuti' non si debba anche preoccuparsi dei 'metodi'.
ciao
"mircoFN":
[quote="tecnos"]
Se compariamo il percorso di studi di un ingegnere civile, di un architetto, di un elettronico, di un nucleare, rispetto a quello di un collega francese, svizzero, americano o tedesco non ci sono sensibili differenze di impostazione. Al contrario nelle lauree ad alto contenuto scientifico come ing chimica, fisica, matematica ed informatica le differenze sono veramente notevoli. E l'eccezione, in questi CDL è Italia!
Ragazzi, ma qui veramente stiamo svalvolando!
Intanto vorrei capire come un elettronico o un nucleare non siano da considerarsi 'ad alto contenuto scientifico': cos'è, una nuova tassonomia?
E poi, veramente, ma cosa significa confrontare i 'percorsi di studi'? Confrontare l'elenco dei corsi su Internet?
E' forse ora di chiedersi se oltre ai 'contenuti' non si debba anche preoccuparsi dei 'metodi'.
ciao[/quote]
Non ho detto che ingegneria nucleare ed elettronica non comprendono una preparazione scientifica di alto livello! Dove lo hai letto?? Inoltre, mi sa che ""svalvoli"" tu ( che bel termine, un po' da meccanico di paese, ma lo passiamo )! Ho scritto "come" non "le uniche"...
Ma non significa valutarli limitando il confronto ai singoli piani di studio! Semplicemente hanno un impostazione diversa e lo puoi notare anche dalle presentazioni ( per quello che valgono ), dagli argomenti e dai corsi che propongono, dalla ricerca che viene svolta nei dipartimenti! Sui 'metodi', dipende molto dai singoli docenti.
a casa mia 'al contrario' significa al contrario....
Comunque va bene la rettifica!
Lo svalvolare è tipico di un motore che va fuori giri!
ciao
Comunque va bene la rettifica!
Lo svalvolare è tipico di un motore che va fuori giri!
ciao
"tecnos":
..... dagli argomenti e dai corsi che propongono, dalla ricerca che viene svolta nei dipartimenti! Sui 'metodi', dipende molto dai singoli docenti.
Ti invidio la capacità di comprendere i contenuti e la qualità delle ricerche svolte in tutti i settori scientifico-tecnici di tutte le maggiori università del modo.
Perché non ti proponi come valutatore universale?
ciao
"mircoFN":
a casa mia 'al contrario' significa al contrario....
Anche a casa mia, ammetto che la fase può essere interpretata in modi diversi, ma preciso che intendevo i CDL composti dal termine ingegneria + scienza, non era mia intenzione fare una classifica, ma una distinzione.
"mircoFN":
Lo svalvolare è tipico di un motore che va fuori giri!
Lo so, Mirco

"mircoFN":
[quote="tecnos"]
..... dagli argomenti e dai corsi che propongono, dalla ricerca che viene svolta nei dipartimenti! Sui 'metodi', dipende molto dai singoli docenti.
Ti invidio la capacità di comprendere i contenuti e la qualità delle ricerche svolte in tutti i settori scientifico-tecnici di tutte le maggiori università del modo.
Perché non ti proponi come valutatore universale?
ciao[/quote]
Figuriamoci, ci pensano già alcune università, quotidiani e fondazioni a fare valutazioni in ambito internazionale.
Però se un corso di laurea ( master o dottorato...) è basato sulla chimica molecolare ed un altro sugli impianti chimici e sono chiamati entrambi ingegneria chimica...beh, la differenza si vede.
Sinceramente non vedo dove sia il problema se alcuni politecnici offrono ai propri studenti percorsi formativi composti da una laurea tirennale in chimica pura e un master in ingegneria chimica, o viceversa. Sono contraddistinti da una concreta apertura verso la scienza di base e presentano una buona interdisciplinarità, utile sia nella professione, sia nei dottorati di ricerca in chimica attivati congiuntamente dai politecnici che hanno scelto il "modello formativo" descritto in precedenza.