Domande Vero-Falso
sto preparando un esame di economia per ingegneria. Potete darmi una mano con queste domandine vero falso?
- ciascuna immobilizzazione finanziaria DEVE essere ammortizzata
V F
(io sarei per F perchè non credo si possano ammortizzare partecipazioni, crediti vs imprese collegate e/o controllate e altri titoli, giusto? D'altra parte so che tutte le immobilizzazioni sia esse materiali, immateriali che finanziarie sono da ammortizzare)
- i debiti commerciali sono solitamente debiti onerosi
V F
(F, perché ci sono anche altri debiti come quelli vs fornitori, giusto? Del resto, cosa sono i debiti onerosi? )
- il denaro speso per un progetto e non recuperabile qualunque sia la decisione circa la sua prosecuzione deve essere contemplato tra i flussi di cassa rilevanti per la valutazione del progetto stesso
V F
(qui non so proprio che pesci pigliare...se mi spiegaste in soldoni il significato della frase, sarebbe già tanto.)
GRazie a quelli che vorrano cimentarsi in queste domande.
Vi prego rispondetemi al più presto, non ho molto tempo...
Ciao.
- ciascuna immobilizzazione finanziaria DEVE essere ammortizzata
V F
(io sarei per F perchè non credo si possano ammortizzare partecipazioni, crediti vs imprese collegate e/o controllate e altri titoli, giusto? D'altra parte so che tutte le immobilizzazioni sia esse materiali, immateriali che finanziarie sono da ammortizzare)
- i debiti commerciali sono solitamente debiti onerosi
V F
(F, perché ci sono anche altri debiti come quelli vs fornitori, giusto? Del resto, cosa sono i debiti onerosi? )
- il denaro speso per un progetto e non recuperabile qualunque sia la decisione circa la sua prosecuzione deve essere contemplato tra i flussi di cassa rilevanti per la valutazione del progetto stesso
V F
(qui non so proprio che pesci pigliare...se mi spiegaste in soldoni il significato della frase, sarebbe già tanto.)
GRazie a quelli che vorrano cimentarsi in queste domande.
Vi prego rispondetemi al più presto, non ho molto tempo...

Ciao.
Risposte
Punto 1: quando ho letto la domanda, stavo per svenire.
Le immobilizzazioni finanziarie NON devono essere ammortizzate, per nessun motivo.
L'ammortamento esiste per i beni strumentali perchè la loro vita residua diminuisce con il passare del tempo per via dell'usura e dello sviluppo di nuove tecnologie.
Le immobilizzazioni finanziarie non hanno nulla a che vedere con questo (a meno che non siano partecipazioni Alitalia
).
Punto 2: La domanda è brutta. Solitamente, ogni debito è oneroso. Il significato di "oneroso" è che lo stesso è causa di interessi passivi.
Naturalmente, dipende dal tipo di contrattazione effettuata; la parola "solitamente" è del tutto fuori luogo.
Non esiste una risposta per questa domanda. Per quanto riguarda l'impresa per cui lavoro, direi di no, ma conosco altre imprese per cui è vero l'esatto opposto.
Punto 3: L'affermazione è vera.
Leggi con attenzione il soggetto: il denaro speso per un progetto e non recuperabile qualunque sia la decisione circa la sua prosecuzione.
Il fatto che sia speso, indica un flusso di cassa.
Il fatto che non sia recuperabile qualunque sia la decisione sulla sua prosecuzione indica proprio che questi costi sono sostenuti durante la fase di valutazione del progetto. Infatti, se il progetto viene approvato, i costi "operativi" sono recuperati attraverso i guadagni (o i minori costi) ottenuti grazie alla realizzazione del progetto.
Al contrario, se il progetto non viene sviluppato, significa che la valutazione su di esso è stata negativa.
Una cosa diversa è costituita nel caso in cui un progetto viene approvato, sviluppato in parte e poi abbandonato, ad esempio perchè già obsoleto.
Ad ogni modo, i costi entrano a far parte dell'esercizio in cui si verificano e non possono in alcun modo essere capitalizzati. Inoltre, se esistevano costi capitalizzati in precedenza, questi sono di competenza dell'esercizio in cui si manifesta l'evenienza (la decisione di interrompere il progetto avviato).
Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Se hai dei dubbi, scrivi.
Le immobilizzazioni finanziarie NON devono essere ammortizzate, per nessun motivo.
L'ammortamento esiste per i beni strumentali perchè la loro vita residua diminuisce con il passare del tempo per via dell'usura e dello sviluppo di nuove tecnologie.
Le immobilizzazioni finanziarie non hanno nulla a che vedere con questo (a meno che non siano partecipazioni Alitalia

Punto 2: La domanda è brutta. Solitamente, ogni debito è oneroso. Il significato di "oneroso" è che lo stesso è causa di interessi passivi.
Naturalmente, dipende dal tipo di contrattazione effettuata; la parola "solitamente" è del tutto fuori luogo.
Non esiste una risposta per questa domanda. Per quanto riguarda l'impresa per cui lavoro, direi di no, ma conosco altre imprese per cui è vero l'esatto opposto.
Punto 3: L'affermazione è vera.
Leggi con attenzione il soggetto: il denaro speso per un progetto e non recuperabile qualunque sia la decisione circa la sua prosecuzione.
Il fatto che sia speso, indica un flusso di cassa.
Il fatto che non sia recuperabile qualunque sia la decisione sulla sua prosecuzione indica proprio che questi costi sono sostenuti durante la fase di valutazione del progetto. Infatti, se il progetto viene approvato, i costi "operativi" sono recuperati attraverso i guadagni (o i minori costi) ottenuti grazie alla realizzazione del progetto.
Al contrario, se il progetto non viene sviluppato, significa che la valutazione su di esso è stata negativa.
Una cosa diversa è costituita nel caso in cui un progetto viene approvato, sviluppato in parte e poi abbandonato, ad esempio perchè già obsoleto.
Ad ogni modo, i costi entrano a far parte dell'esercizio in cui si verificano e non possono in alcun modo essere capitalizzati. Inoltre, se esistevano costi capitalizzati in precedenza, questi sono di competenza dell'esercizio in cui si manifesta l'evenienza (la decisione di interrompere il progetto avviato).
Spero di essere stato sufficientemente chiaro. Se hai dei dubbi, scrivi.
Grazie di aver risposto.
Suppongo che la seconda domanda sia F, perchè non è completamente vera proprio per via di quel "solitamente" che dice e non dice. insomma non è molto chiara la domanda.
Ho qui però altre domande a cui no so rispondere. Mi aiuteresti, per favore?
1) i costi affondati dovrebbero essere inclusi nei flussi di cassa rilevanti ai fini dell'analisi di un progetto di investimento.
V F
(cosa significa costi affondati?)
2) un aumento degli ammortamenti stanziati in esercizio migliora i risultati finanziari ma peggiora i risultati economici.
V F
(cosa si intende per risult finanz e risult economici?)
3) il denaro già speso per un progetto è non recuperabile qualunque sia la decisione circa la sua prosecuzione, deve essere contemplato tra fissi di cassa rilevanti per la cultazione del progetto stesso
V F
(Falso? Per quanto detto prima, è un flusso di cassa, nn un Fisso)
4) il TIR indica la redditività percentuale per unità di tempo di ciascun euro investito in un progetto di investimento
V F
Qui invece puoi dirmi se sono giuste le risposte?
a) la quota di ammortamento di competenza di un esercizio non ha alcun effetto sulla variazione di cassa
V
b) il valore da ammortizzare di un cespite dipende dal presunto valore di realizzo del cespite stesso
F
c) nel periodo di competenza t+1 il pagamento di dividendi comporta
- una riduzione della cassa
- una riduzione dell'utile dell'esercizio t (SI)
- una riduzione del capitale sociale
Grazie.
Suppongo che la seconda domanda sia F, perchè non è completamente vera proprio per via di quel "solitamente" che dice e non dice. insomma non è molto chiara la domanda.
Ho qui però altre domande a cui no so rispondere. Mi aiuteresti, per favore?
1) i costi affondati dovrebbero essere inclusi nei flussi di cassa rilevanti ai fini dell'analisi di un progetto di investimento.
V F
(cosa significa costi affondati?)
2) un aumento degli ammortamenti stanziati in esercizio migliora i risultati finanziari ma peggiora i risultati economici.
V F
(cosa si intende per risult finanz e risult economici?)
3) il denaro già speso per un progetto è non recuperabile qualunque sia la decisione circa la sua prosecuzione, deve essere contemplato tra fissi di cassa rilevanti per la cultazione del progetto stesso
V F
(Falso? Per quanto detto prima, è un flusso di cassa, nn un Fisso)
4) il TIR indica la redditività percentuale per unità di tempo di ciascun euro investito in un progetto di investimento
V F
Qui invece puoi dirmi se sono giuste le risposte?
a) la quota di ammortamento di competenza di un esercizio non ha alcun effetto sulla variazione di cassa
V
b) il valore da ammortizzare di un cespite dipende dal presunto valore di realizzo del cespite stesso
F
c) nel periodo di competenza t+1 il pagamento di dividendi comporta
- una riduzione della cassa
- una riduzione dell'utile dell'esercizio t (SI)
- una riduzione del capitale sociale
Grazie.
1) Costi affondati è la brutta traduzione italiana per sunk costs.
Si tratta di costi che vengono sostenuti indipendentemente dal risultato ottenuto (costi non recuperabili).
Ad esempio, i costi di valutazione di un progetto.
Da questa domanda, capisco il senso della domanda 3 nel tuo post precedente.
Se si tratta di una risposta aperta, rettifico in parte quanto detto in precedenza.
Ovvero, quanto detto in risposta alla 3 continua ad essere valido se si parla di principi contabili, pertanto di decidere dove collocare questi costi in termini contabili.
Al contrario, se devo valutare la fattibilità di un progetto, i costi di analisi del progetto non devono essere presi in considerazione poichè, in quanto sommersi (sunk), non dipendono dalla riuscita del progetto e sono comunque persi.
Quindi, la risposta a questa 1 è Falso. Di riflesso, credo che anche la risposta alla domanda 3 del post precedente debba essere Falso (presumendo che il contesto in cui si pone la domanda sia l'analisi del progetto e non le scritture contabili).
2) Certamente, peggiora i risultati economici, poiché aumenta la quantità di costi sostenuti nell'esercizio.
Per quanto riguarda i risultati finanziari, non sono molto convinto che porti un miglioramento.
Se l'ammortamento è fatto correttamente, si presuppone che l'effettivo valore dell'immobilizzazione si sia ridotto della quota corrispondente, pertanto si ha una maggiore perdita di valore del cespite. Quindi, non si può parlare di miglioramento.
Se l'ammortamento è appositamente accresciuto per consentire un minor guadagno durante l'esercizio, rinviando lo stesso ad esercizi successivi con il fine di pagare una minore quantità di imposte, il discorso cambia, ma si va sul difficile.
3) Mi piacerebbe conoscere la definizione data dal tuo prof di fissi e flussi di cassa.
Per me, un flusso di cassa è una qualsiasi movimentazione del conto cassa, indipendentemente dal resto.
Apparentemente, il tuo prof attribuisce nomi diversi a seconda che l'uscita di cassa sia dovuta a costi fissi o variabili.
Non ti posso aiutare su questioni così particolari.
4) Vero.
a) Vero.
b) Dipende dai principi contabili utilizzati.
Secondo i principi contabili italiani, questo è falso. Infatti, il principio contabile CNR-CNDC n°16, alla voce "valutazione", indica che le immobilizzazioni sono
iscritte al costo di acquisto o di produzione, più i costi diretti, più una ragionevole quota di costi indiretti.
Al contrario, le regole IASB (International Accounting Standard Boards) prevedono che le immobilizzazioni siano iscritte a bilancio per il loro "Fair Value", e che vengano rivalutate ogni anno. La differenza nella valutazione tra i due periodi costituisce la quota di ammortamento.
Suppongo che il tuo professore faccia riferimento ai principi contabili italiani, ma sappi che dal 1° gennaio 2005, le società italiane quotate in borsa sono obbligate ad utilizzare le regole IASB, mentre l'utilizzo da parte delle società non quotate è facoltativo.
c)1 Vero, i dividendi vengono pagati, pertanto comportano un'uscita di cassa.
2 Falso, l'utile è determinato sulla base dell'esercizio t, mentre la distribuzione dei dividendi è decisa nell'esercizio t+1.
Inoltre, se sono presenti riserve di utile, è possibile pagare con queste i dividendi anche se la società ha chiuso l'esercizio in perdita, purché questa sia stata interamente coperta.
3 Falso, il capitale sociale corrisponde al valore nominale dei conferimenti sottoscritti dai soci e delle riserve girate a capitale nel corso del tempo. Questo non viene toccato, ma ciò che diminuisce è il patrimonio netto.
Si tratta di costi che vengono sostenuti indipendentemente dal risultato ottenuto (costi non recuperabili).
Ad esempio, i costi di valutazione di un progetto.
Da questa domanda, capisco il senso della domanda 3 nel tuo post precedente.
Se si tratta di una risposta aperta, rettifico in parte quanto detto in precedenza.
Ovvero, quanto detto in risposta alla 3 continua ad essere valido se si parla di principi contabili, pertanto di decidere dove collocare questi costi in termini contabili.
Al contrario, se devo valutare la fattibilità di un progetto, i costi di analisi del progetto non devono essere presi in considerazione poichè, in quanto sommersi (sunk), non dipendono dalla riuscita del progetto e sono comunque persi.
Quindi, la risposta a questa 1 è Falso. Di riflesso, credo che anche la risposta alla domanda 3 del post precedente debba essere Falso (presumendo che il contesto in cui si pone la domanda sia l'analisi del progetto e non le scritture contabili).
2) Certamente, peggiora i risultati economici, poiché aumenta la quantità di costi sostenuti nell'esercizio.
Per quanto riguarda i risultati finanziari, non sono molto convinto che porti un miglioramento.
Se l'ammortamento è fatto correttamente, si presuppone che l'effettivo valore dell'immobilizzazione si sia ridotto della quota corrispondente, pertanto si ha una maggiore perdita di valore del cespite. Quindi, non si può parlare di miglioramento.
Se l'ammortamento è appositamente accresciuto per consentire un minor guadagno durante l'esercizio, rinviando lo stesso ad esercizi successivi con il fine di pagare una minore quantità di imposte, il discorso cambia, ma si va sul difficile.
3) Mi piacerebbe conoscere la definizione data dal tuo prof di fissi e flussi di cassa.
Per me, un flusso di cassa è una qualsiasi movimentazione del conto cassa, indipendentemente dal resto.
Apparentemente, il tuo prof attribuisce nomi diversi a seconda che l'uscita di cassa sia dovuta a costi fissi o variabili.
Non ti posso aiutare su questioni così particolari.
4) Vero.
a) Vero.
b) Dipende dai principi contabili utilizzati.
Secondo i principi contabili italiani, questo è falso. Infatti, il principio contabile CNR-CNDC n°16, alla voce "valutazione", indica che le immobilizzazioni sono
iscritte al costo di acquisto o di produzione, più i costi diretti, più una ragionevole quota di costi indiretti.
Al contrario, le regole IASB (International Accounting Standard Boards) prevedono che le immobilizzazioni siano iscritte a bilancio per il loro "Fair Value", e che vengano rivalutate ogni anno. La differenza nella valutazione tra i due periodi costituisce la quota di ammortamento.
Suppongo che il tuo professore faccia riferimento ai principi contabili italiani, ma sappi che dal 1° gennaio 2005, le società italiane quotate in borsa sono obbligate ad utilizzare le regole IASB, mentre l'utilizzo da parte delle società non quotate è facoltativo.
c)1 Vero, i dividendi vengono pagati, pertanto comportano un'uscita di cassa.
2 Falso, l'utile è determinato sulla base dell'esercizio t, mentre la distribuzione dei dividendi è decisa nell'esercizio t+1.
Inoltre, se sono presenti riserve di utile, è possibile pagare con queste i dividendi anche se la società ha chiuso l'esercizio in perdita, purché questa sia stata interamente coperta.
3 Falso, il capitale sociale corrisponde al valore nominale dei conferimenti sottoscritti dai soci e delle riserve girate a capitale nel corso del tempo. Questo non viene toccato, ma ciò che diminuisce è il patrimonio netto.