Difficoltà in economia politica (microeconomia)

vincenzocallari
Salve, mi scuso a priori per la mia poca dimestichezza con la scienza matematica ed economica.
Sono uno studente di giurisprudenza e sto studiando economia politica. Riesco, finora, ad acquisire i concetti senza particolari difficoltà, ma ho invece problemi a comprendere alcuni simboli. Se non chiedo troppo, conscio della banalità del quesito, vorrei chiedere la vostra collaborazione.
In particolare vorrei capire cosa significa il segno = con un terzo trattino sopra e come si legge il simbolo p (o qualsiasi altra lettera) elevato a *
Grazie

Risposte
*v.tondi
Il segno $=$ accompagnato sopra da un terzo trattino non mi torna in economia politica. Per quanto riguarda questo simbolo $p^(*)$ (prendilo per buono quel puntino, non me lo fa vedere l'asterisco ma è sempre quello), si tratta del prezzo di equilibrio in un sistema di assi cartesiani dove vengono rappresentate le curve della domanda (pendenza negativa) e dell'offerta (pendenza positiva).
Ciao.

Fioravante Patrone1
Immagino che il simbolo [tex]\equiv[/tex] possa essere usato nel significato che assume frequentemente in matematica: ad esempio, [tex]f \equiv 3[/tex] sta ad indicare che la funzione [tex]f[/tex] è "identicamente uguale a 3". Ovvero che è una funzione costante, il cui valore è sempre 3.
Ti suggerirei di contestualizzare la domanda, per [sperare di] avere risposte più precise.


Su "come si legge" p*, io lo leggerei: "p asterisco" (o anche "p star", all'inglese).

vincenzocallari
Vi ringrazio per le cordiali risposte.
Allora i tre trattini sono utilizzati per indicare in termini formali la funzione indice di utilità del consumatore:

U = U(X,Y) con DeltaU/DeltaX (3 trattini) MUx uguale o maggiore a 0 e DeltaU/DeltaY (3 trattini) MUy uguale o maggiore 0

MUx è l'utilità marginale del bene X e MUy è l'utilità marginale del bene Y.

Purtroppo non riesco a riportare l'esatta simbologia.
Grazie ancora.

Fioravante Patrone1
Da quello che dici, [tex]\equiv[/tex] va interpretato come: "uguale per definizione a".

Cioè, MUx è per definizione, la DeltaU/DeltaX.

vincenzocallari
Ok. Ti ringrazio di cuore.

vincenzocallari
Per quanto riguarda il caso dei beni perfetti sostituti ho qualche dubbio.
Mettiamo che X e Y siano beni perfetti sostituti, quindi U=aX+bY
Se voglio risolvere questa equazione procedo:
U-aX=bY; quindi divido ambedue i membri per b e ottengo
Y= (U/b) - (a/b)X
Da questa equazione il libro poi giunge a questa soluzione: deltaY/deltaX = -(a/b)
ed afferma che essendo a e b due costanti, anche il SMS sarà costante.
Non comprendo come si giunga dalla equazione Y= (U/b) - (a/b)X a deltaY/deltaX = -(a/b)
Qualcuno può darmi delucidazioni?
Grazie

vincenzocallari
Vincolo di bilancio intertemporale:
Potreste illustrarmi dettagliatamente i passaggi per la risoluzione dell'equazione p1R1 + (p0R0 - p0X0)(1+i)=p1X1
Esplicitando per X1 si ottiene:
X1=R1 + (p0/p1)R0(1+i) - (p0/p1)X0(1+i)

Non capisco come faccia ad arrivare a questo risultato.

p0 = prezzo monetario del bene X nel periodo di tempo t0;
R0 = ammontare di risorse economiche di cui si dispone in t0;
X0 = quantità del bene X consumata in t0;
S0 = risparmio in t0.

I parametri con 1 si riferiscono al secondo periodo T1.

Grazie

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