Curva di offerta dell'impresa e curva di domanda dell'impres

michele.c.-votailprof
Ciao a tutti, qualcuno può chiarirmi in parole povere la differenza che c'è tra la curva di domanda dell'impresa in relazione ad un dato prezzo di mercato, e la curva di offerta di tale impresa? Non dovrebbero essere la stessa cosa, giusto?

Risposte
adaBTTLS1
io non mi intendo di quest'argomento, però ho presente un diagramma cartesiano in cui nell'asse x sono reppresentati i prezzi, e nell'asse y i due insiemi di valori della domanda e dell'offerta: la domanda è una funzione decrescente e l'offerta è una funzione crescente; il prezzo di equilibrio si trova dall'intersezione dei due grafici... ciao.

michele.c.-votailprof
Mmmm mi disp, non era proprio questo quello che volevo sapere.... Il mio libro distingue domanda del consumatore (domanda di mercato), offerta dell'impresa e domanda dell'impresa....Dice che la domanda dell'impresa è quanto l'impresa vende ad un dato prezzo di mercato comportandosi da price-taker, ovvero accettando i prezzi delle altre imprese come dati in un mercato concorrenziale. Il problema è che io ho sempre pensato che tale definizione fosse della funzione di offerta di mercato dell'impresa!!!INVECE NEL MIO LIBRO PARLA DI DOMANDA!

Grazie cmq Per gli aiuti che fino ad adesso mi hai dato, sei molto gentile.

adaBTTLS1
prego. mi dispiace se non posso aiutarti in quest'occasione. hai cercato nel web?

michele.c.-votailprof
Eh si sto cercando ma niente.......Intanto vado a studiare. Ciao e buona notte a tutto il forum...

PS:Se c'è qualche economista professionista, lasci un responso :D:D

adaBTTLS1

michele.c.-votailprof
Eccellente!!! Al secondo link c'è il grafico sulla domanda dell'impresa pari pari al mio libro...Secondo me a Roma utilizzano il Varian. Il grafico è quello a pagina 57, se qualcuno conosce il significato è pregato di farmelo sapere....Grande ADAAA...Ora comunque continuo a controllare tra i vari link.

michele.c.-votailprof
Ok riporto un passo pari pari...

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<<è possibile descrivere la relazione tra prezzo e quantità per un'impresa perfettamente concorrenziale come nel grafico 22.1 (identico a quello in questo link a pag 57 http://www.dis.uniroma1.it/~sestini/micro5AT.pdf). Come si vede questa curva di domanda è molto semplice (per il Varian ma non per me). Un'impresa ritiene che, se si fissasse un prezzo più elevato deol prezzo di mercato non potrebbe vendere nulla. Vendendo al prezzo di mercato, l'impresa potrebbe vendere vendere qualsiasi quantità di prodotto, mentre al di sotto del prezzo di mercato, essa potrebbe aggiudicarsi l'intera domanda di mercato (a me sembra una cosa parecchio strana).
Questa curva di domanda può essere interpretata in 2 modi. Se la quantità è considerata funzione del prezzo, la curva stabilisce che è possibile vendere qualsiasi quantità del prodotto al prezzo di mercato o ad un prezzo inferiore. Se invece il prezzo è considerato in funzione della quantità, risulta che, quale che sia la quantità venduta, il prezzo di mercato non dipende dalle vendite.>>

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FONTE : "MICROECONOMIA" di HAL R VARIAN

michele.c.-votailprof
"Sergio":
[quote="esteta_edonista"]Mmmm mi disp, non era proprio questo quello che volevo sapere.... Il mio libro distingue domanda del consumatore (domanda di mercato), offerta dell'impresa e domanda dell'impresa....Dice che la domanda dell'impresa è quanto l'impresa vende ad un dato prezzo di mercato comportandosi da price-taker, ovvero accettando i prezzi delle altre imprese come date in un mercato concorrenziale. Il problema è che io ho sempre pensato che tale definizione fosse della funzione di offerta di mercato dell'impresa!!!INVECE NEL MIO LIBRO PARLA DI DOMANDA!


c) "curva di domanda dell'impresa", da intendere come "curva (retta) di domanda per l'impresa": se l'impresa opera in regime di concorrenza (e siamo nel breve periodo), allora è price-taker; quindi non esiste per lei una vera e propria "curva" di domanda" (che invece esiste per l'impresa in monopolio), ma esiste solo la retta orizzontale del prezzo dato, che è appunto la "curva" di domanda per l'impresa.

Edit: visto ora il messaggio circa il secondo link. Direi che ci avevo preso ;-) Se hai altri dubbi....[/quote]

Ma perché si chiama curva di domanda se è l'impresa ad OFFRIRE il bene??? A me sembra quasi un controsenso...L'impresa offre, il consumatore domanda un certo bene perché è l' acquirente... E poi quella quantità di domanda che il libro sostiene essere la quantità effettivamente venduta (ovvero quel segmento che parte dal prezzo di mercato e unisce la curva di domanda di mercato in parallelo all'asse orizzontale), non si può definire quantità offerta dall'impresa al consumatore ad un dato prezzo di equilibrio?

michele.c.-votailprof
Grazie Sergio, le tue risposte sono state molto utili. Adesso ho capito un sacco di cose in più!!! A me basta aver capito l'essenziale e il succo del discorso (cioè il fatto che la domanda per l'impresa indica la quantità venduta di una singola impresa, considerandola influenzata dall'intero mercato di offerte aggregate, a differenza di quanto accade nella domanda di mercato).

Stare a ragionare su tutte le puntualità e sfumature(che sono tantissime:d'altronde micro è una materia vastissima se fatta bene), tipo quel discorso sulla funzione di domanda inversa $p=f(q)$ richiede molto tempo ( mi sembrano anche cose piuttosto profonde). Purtroppo in questo momento devo andare avanti con lo studio rapidamente per un ritardo di organizzazione. Comunque mi studierò tutto il possibile che hai scritto per approfondimento culturale quando ci sarà per me un attimo di respiro...Se avrò qualche dubbio molto prossimamente a riguardo degli approfondimenti che hai gentilmente riportato, spero che mi chiarirai.

michele.c.-votailprof

PS: Si deve anche distingue (sopra l'ho fatto) tra la curva di offerta del mercato e quella dell'impresa, ma la prima - nel breve periodo - non è altro che la somma delle curve di domanda delle singole imprese. Le curve di domanda del mercato e per l'impresa sono invece diverse: decrescente la prima (all'aumentare della quantità complessivamente offerta), costante la seconda (per l'impossibilità della singola impresa di incidere significativamente sulla quantità complessivamente offerta dalle imprese).



QUESTA PARTE mi ha illuminatooo!!!!GRANDEEE! Era tutto quello che volevo sapere in quel momento...Anche se ora con i tuoi approfondimenti mi hai stimolato ancora di più la curiosità...Ma andrò a fondo.

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