Onde elettromagnetiche
che cosa sono le onde elettro magnetiche?
Risposte
Guarda questo link:
http://www.scienzagiovane.unibo.it/scienziati/onda-em.html
Spero di esserti stato d'aiuto.
http://www.scienzagiovane.unibo.it/scienziati/onda-em.html
Spero di esserti stato d'aiuto.
Cerco di spiegarti in breve. Innanzitutto valgono due semplici regole fisiche
regola 1. Quando una carica elettrica si muove, genera un campo magnetico (se provi ad avvicinare una calamita e un filo percorso da corrente vedrai che lo attrae).
regola 2. Quando il campo magnetico (cioè, dicendola proprio brutta, "l'intensità del magnetismo in un dato punto") varia, allora viene creata una carica elettrica (corrente autoindotta. Se prendi una calamita e la avvicini a un filo, ci sarà una corrente elettrica piccolissima che attraverserà il filo.
Chiare queste due regole? Bene. Adesso considera una carica elettrica che si muove "con velocità variabile", una carica elettrica soggetta ad accelerazione. Puoi magari immaginare un filo circolare percorso da corrente elettrica.
1). La carica elettrica dentro il filo genera un campo magnetico di direzione variabile (regola 1) (+)
2). Il campo magnetico di direzione variabile genera una corrente elettrica indotta (regola 2), sempre di direzione variabile. (-)
3). La carica elettrica indotta variando genera un campo magnetico di direzione variabile (+)
4). Il campo magnetico di direzione variabile genera una corrente indotta (-)
E così via.
Si forma così un onda +-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+- che si propaga nello spazio alla velocità di circa 300.000 km/s. Questa si chiama ONDA ELETTROMAGNETICA.
Quando quest'onda ha una particolare frequenza il tuo occhio la "percepisce!" come luce.
regola 1. Quando una carica elettrica si muove, genera un campo magnetico (se provi ad avvicinare una calamita e un filo percorso da corrente vedrai che lo attrae).
regola 2. Quando il campo magnetico (cioè, dicendola proprio brutta, "l'intensità del magnetismo in un dato punto") varia, allora viene creata una carica elettrica (corrente autoindotta. Se prendi una calamita e la avvicini a un filo, ci sarà una corrente elettrica piccolissima che attraverserà il filo.
Chiare queste due regole? Bene. Adesso considera una carica elettrica che si muove "con velocità variabile", una carica elettrica soggetta ad accelerazione. Puoi magari immaginare un filo circolare percorso da corrente elettrica.
1). La carica elettrica dentro il filo genera un campo magnetico di direzione variabile (regola 1) (+)
2). Il campo magnetico di direzione variabile genera una corrente elettrica indotta (regola 2), sempre di direzione variabile. (-)
3). La carica elettrica indotta variando genera un campo magnetico di direzione variabile (+)
4). Il campo magnetico di direzione variabile genera una corrente indotta (-)
E così via.
Si forma così un onda +-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+-+- che si propaga nello spazio alla velocità di circa 300.000 km/s. Questa si chiama ONDA ELETTROMAGNETICA.
Quando quest'onda ha una particolare frequenza il tuo occhio la "percepisce!" come luce.
grz :) davvero chiaro ;)
ho sentito dire che le onde elettromagnetiche è l'unica cosa che vediamo chi mi sa spiegare il xké? :scratch
chiaramente grazie :hi
chiaramente grazie :hi
Non è corretto…
Le onde elettromagnetiche (in realtà cariche elettriche oscillanti nel tempo e generanti un campo magnetico perpendicolare alla direzione di propagazione) vanno a comporre quello che è detto "spettro elettromagnetico", ovvero un insieme di onde ordinate in base alla loro lunghezza d'onda.
Noi vediamo solo una parte dello spettro elettromagnetico, la cosiddetta zona del visibile, che comprende tutte le onde elettromagnetiche che formano i colori e quindi la luce. In altre parole, noi vediamo perché le onde elettromagnetiche della zona del visibile stimolano delle cellule sensibili presenti nei nostri occhi e il nostro cervello in questo modo crea l'immagine.
Agli estremi del visibile ci sono l'infrarosso (che noi non vediamo, ma che i corpi caldi emettono e questo viene sfruttato per esempio dai militari per fare i visori notturni) e l'ultravioletto.
Altre onde elettromagnetiche che noi non vediamo sono i raggi x, i raggi gamma, le microonde, le onde radio e quelle utilizzate per le comunicazioni tv e cellulari. Queste onde possono essere grandi anche quanto un palazzo.
Tra l'altro, chi di voi approfondirà gli studi di fisica, scoprirà che in realtà non è corretto neanche dire che le onde elettromagnetiche sono l'unica cosa che vediamo, in quanto per spiegare alcuni effetti ottici è stato necessario introdurre il cosiddetto "dualismo onda-particella", per cui la luce può essere vista anche sotto un punto di vista corpuscolare (fotone), ma qui le cose si complicano e quindi, è un'altra storia. Chi vivrà… vedrà.
Le onde elettromagnetiche (in realtà cariche elettriche oscillanti nel tempo e generanti un campo magnetico perpendicolare alla direzione di propagazione) vanno a comporre quello che è detto "spettro elettromagnetico", ovvero un insieme di onde ordinate in base alla loro lunghezza d'onda.
Noi vediamo solo una parte dello spettro elettromagnetico, la cosiddetta zona del visibile, che comprende tutte le onde elettromagnetiche che formano i colori e quindi la luce. In altre parole, noi vediamo perché le onde elettromagnetiche della zona del visibile stimolano delle cellule sensibili presenti nei nostri occhi e il nostro cervello in questo modo crea l'immagine.
Agli estremi del visibile ci sono l'infrarosso (che noi non vediamo, ma che i corpi caldi emettono e questo viene sfruttato per esempio dai militari per fare i visori notturni) e l'ultravioletto.
Altre onde elettromagnetiche che noi non vediamo sono i raggi x, i raggi gamma, le microonde, le onde radio e quelle utilizzate per le comunicazioni tv e cellulari. Queste onde possono essere grandi anche quanto un palazzo.
Tra l'altro, chi di voi approfondirà gli studi di fisica, scoprirà che in realtà non è corretto neanche dire che le onde elettromagnetiche sono l'unica cosa che vediamo, in quanto per spiegare alcuni effetti ottici è stato necessario introdurre il cosiddetto "dualismo onda-particella", per cui la luce può essere vista anche sotto un punto di vista corpuscolare (fotone), ma qui le cose si complicano e quindi, è un'altra storia. Chi vivrà… vedrà.
grazie sei stato molto chiaro :hi