P.Mastrocola, Togliamo il disturbo, Guanda 2011

Cmax1
A Natale mi è stato regalato questo libro (il titolo completo è Togliamo il disturbo. Saggio sulla libertà di non studiare), uscito a febbraio 2011 e di cui avevo sentito parlare in vari blog. Anche se parte da opinioni condivisibili (la situazione critica della scuola è manifesta), mi ha lasciato perplesso per la superficialità, approssimazione, e, diciamolo pure, impreparazione con cui mi sembra scritto. Tuttavia ha avuto un buon successo, e mi è venuto il dubbio se questo disappunto sia dovuto ad una leggera intossicazione alimentare conseguenza delle cene del periodo. Scherzi a parte, qualcun altro dei frequentatori del forum l'ha letto? Nel caso, sono l'unico a cui il libro ha lasciato una simile impressione?

Risposte
Zero87
"Cmax":
Anche se parte da opinioni condivisibili (la situazione critica della scuola è manifesta), mi ha lasciato perplesso per la superficialità, approssimazione, e, diciamolo pure, impreparazione con cui mi sembra scritto. Tuttavia ha avuto un buon successo, e mi è venuto il dubbio se questo disappunto sia dovuto ad una leggera intossicazione alimentare conseguenza delle cene del periodo.


Ne ho sentiti tanti di libri sulla situazione della scuola (italiana) o altre tematiche simili. Uno dei più famosi era "perle ai porci, un anno di cattedra" o una cosa simile.
Sinceramente non ne ho letto nessuno di questi e non credo che intendo farlo in futuro. Per quanto riguarda la situazione dell'istruzione, cosa c'è da dire oltre tutte le maldicenze (tutte vere, magari!) che sono state già dette in passato? :D

EDIT. Pensavo che l'intossicazione alimentare fosse degli altri, non la tua :D

Cmax1
Intendevo dire una mia intossicazione alimentare, leggera ma fastidiosa (ma mi accorgo di essermi espresso male), che forse mi ha maldisposto verso qualsiasi cosa leggessi ...
A parte questo biasing natalizio, il risultato della lettura del libro mi ha incuriosito perché è stato considerato da diverse parti come una specie di manifesto del recupero del rigore e della serietà scolastica, mentre io l'ho trovato intriso della superficialità e rappresentativo della inadeguatezza tipiche del liceo che da decenni rendono difficili agli studenti i primi anni universitari (una specie di Novella 2000 in cattedra ...).
Mi è quindi rimasto il dubbio di non aver scelto il momento opportuno per leggerlo, o forse non l'ho capito.

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