[Libro] Mentire con le statistiche di Darrell Huff

hamming_burst
[size=150]Mentire con le statistiche[/size]
di Darrell Huff



Autore: Darrell Huff
Curatori: Giancarlo Livraghi e Riccardo Puglisi
Monti&Ambrosini Editori / 206 p. / 2007
Prezzo: 15 Euro
ISBN: 978-8889479-09-4
sito del libro con approfondimenti: http://gandalf.it/htlws/


uno statistico spiritoso dice che si può dimostrare qualsiasi cosa con i numeri
Thomas Carlyle - 1840

Come spiega Darrell Huff nella sua introduzione, e poi nel suo capitolo conclusivo, questo libro non è un manuale per gli imbroglioni. Né un trattato tecnico per gli “addetti ai lavori”. È uno di quei pochi e straordinari testi che spiegano con rigore scientifico, ma con chiarezza e semplicità di linguaggio, ciò che a tutti (comprese le persone che non si occupano abitualmente di statistiche) è utile sapere. Non perché sia sempre necessario difendersi da dati o deduzioni di dubbia credibilità. Ma perché è sempre opportuno diffidare di ogni informazione di cui non conosciamo chiaramente l’origine e il significato. [Giancarlo Livraghi]
...
L’inganno nell’uso dei dati statistici sta nel far credere che questi dati supportino una certa verità o interpretazione della verità, quando invece la verità è un’altra o ci sono altre dieci interpretazioni legittime alla luce di quegli stessi dati. Alla base di questo uso “improprio” della statistica vi è spesso e (mal)volentieri un intento doloso, ovvero la volontà ben formata di ingannare il destinatario del messaggio.

Altre volte non vi è dolo, ma colpa grave, cioè chi crea o utilizza il dato statistico ignora colpevolmente le proprietà e i limiti delle conclusioni che si possono trarre da quel dato.

A volte il confine tra dolo e colpa grave è assai incerto, poiché l’inconscio di chi usa dati statistici induce a sbagliare sempre nella direzione a lui più favorevole. Un po’ come nel caso del cassiere al supermercato (amabilmente citato da Huff) che – chissà perché – quando si sbaglia dà spesso meno resto del dovuto.

In altri casi poi chi presenta i dati statistici ha in mente una finalità diversa da quella di informare (non pochi giornalisti vogliono per esempio “fare sensazione” con i loro articoli), e l’effetto collaterale consiste nel fornire interpretazioni scorrette dei dati, perché esagerate in un senso o nell’altro, e che spesso si rivelano assurde. Soltanto però se si ha il tempo di dare una seconda occhiata.

Non bisogna dimenticare infine il rischio di una collaborazione al dolo o alla colpa da parte della stessa persona che legge un certo dato statistico e preferisce farsi ingannare, perché nel breve periodo è più felice così, sentendosi raccontare una storia che è più piacevole della verità.

In tutti questi casi il libro di Huff è prezioso perché fornisce un’arma di difesa contro gli usi dolosi o colposi della statistica. Le conoscenze tecniche che nel testo di Huff sono presentate nella forma divertente di esempi possono essere facilmente impiegate per dare una seconda occhiata al latinorum dei dati statistici, tradurlo in lingua corrente e capire in quale misura stiamo ricevendo informazioni utili o siamo vittima di un qualche inganno. Persino con la nostra stessa complicità.
...

Riccardo Puglisi

fonte

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.