Libro di Fisica 2 Amaldi o Mazzoldi ?

fonseca1
Vorrei un consiglio da qualcuno esperto: posseggo già una vecchia edizione del Mencuccini e Silvestrini Fisica 2 (edizione pre riforma 3+2 che sfortunatamente ha qualche errore di stampa di troppo almeno nell'edizione che ho letto io) quindi cercavo un altro testo simile, che tratti la Fisica 2 con un approccio matematico e non fenomenologico, come fanno molti testi americani quali il Tippler, il Fishbane, o l'Hallyday. Tuttavia, non voglio arrivare a livelli di formalismo ipergalattici come con testi quali Landau, Jackson etc.
Ho visto l'Amaldi Bizzarri Pizzella Fisica Generale, Elettromagnetismo – Relatività – Ottica (sempre orientato a corsi pre riforma 3+2) che mi è sembrato molto simile al Mencuccini e Silvestrini
Del Mazzoldi Nigro Voci Fisica 2 Elettromagnetismo - Onde ne ho sentito parlare come di un libro altrettanto formale ma non l'ho mai visto, perciò non so se sia autonomo (nell'edizione da 800 pagine) o se faccia riferimento spesso a concetti espressi nel volume 1 e quindi necessiti anche del volume 1 per essere letto.

Voi cosa ne dite o mi consigliate?
Grazie, df

Risposte
wedge
ciao
premesso che non conosco l'Amaldi, credo che il Mencuccini sia buono. ti consiglio di dare un'occhiata anche a Foundations of Electromagnetic Theory di Reitz-Milford, secondo me è un ottimo testo non a livello del Jackson ma che ha sicuramente un qualcosa in più del Mazzoldi e dei vari "Fisica 2"

cosa intendi con la seconda domanda? mi sembra scontato che ogni testo di elettromagnetismo faccia riferimento anche a concetti di meccanica (potenza, lavoro, eccetera)

fonseca1
ciao innanzi tutto grazie per la risposta,

anch'io ritengo che il Mencuccini sia un buon testo, solo che nella mia edizione ho trovato alcuni errori da me defiiniti errori di stampa che tuttavia possono generare un po' di confusione rendendo poco chiari alcuni passaggi. Invece, in altri casi ho notato che la trattazione è a volte di tipo matematico classico mentre in altre s'introducono delle approssimazioni tipicamente fisiche che diventano uguaglianze. Da questo punto di vista l'Amaldi mi è sembrato ancora più chiaro e lineare puntualizzando sempre molto chiaramente le approssimazioni che fa.

Per quanto attiene alla seconda domanda: mi riferisco a delle convenzioni tipografiche, o a concetti, non di uso comune, che possono esser stati spiegati e introdotti nel volume 1. Alcuni testi fanno esplicitamente riferimento a formule, o espressioni particolari di formule, utilizzate nel vol 1, senza riprenderle nel vol 2. Pensa ad esempio al concetto di derivata di una funzione in coordinate curvilinee, (circolari, sferiche o cilindriche). se lo introduci nel vol 1 e nel vol 2 ti limiti a rimandare il lettore a quanto detto allora, lo costringi alla lettura anche dell'altro volume con le difficoltà che facilmente puoi immaginare.

Per quanto riguarda il Ritz, credo sia della stessa famiglia del Jackson, dove il formalismo matematico è molto spinto e va oltre le mie attuali conoscenze ed in generale ti faccia perdere del tutto il significato fisico fenomenologico degli argomenti. Non a caso sono testi orientati a chi è già in grado di districarsi tra le eq. di Maxwell con una certa semplicità avendo una buona comprensione del lato fenomenologico e del formalismo matematico ad esso associato.

cozzataddeo
Io ho utilizzato il Mencuccini-Silvestrini per fisica I ad ingegneria elettronica e non mi sono trovato granché bene. Forse non avevo ancora una sensibilità adeguata per apprezzarne le caratteristiche positive però dai ricordi che ho mi pareva frammentario, poco chiaro e con un apparato di esercizi non adeguato alle esigenze del corso.

Per fisica II invece ho utilizzato il Mazzoldi-Nigro-Voci e mi sono trovato molto bene. È un testo del tutto autonomo rispetto al primo volume, è chiaro, ricco di esempi svolti e di esercizi con soluzione. Penso che per un corso in una laurea tecnica come ingegneria, chimica, biologia, ecc. sia ampiamente sufficiente. Certo l'impostazione è quella di un manuale universitario per cui è possibile che uno studente di fisica o matematica possa apprezzare di piú un testo con un approccio piú generale, sia dal punto di vista del formalismo matematico utilizzato sia per quel che riguarda l'inquamento in un contesto piú ampio delle problematiche fisiche specificamente trattate.

Bob_inch
L'ho data pochi giorni fa combinando il Mencuccini e il Mazzoldi. Il Mencuccini è un ottimo testo imho.

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