Il fisico che visse due volte

Cmax1
F. Toscano, Il fisico che visse due volte. I giorni straordinari di Lev Landau, genio sovietico, Sironi 2008.
Landau è stata una figura mitica per chi ha studiato fisica negli anni ottanta (forse anche prima e dopo), quando il suo Corso di Fisica Teorica costituiva un testo praticamente obbligatorio per tutti gli indirizzi. Tuttavia della sua vita era noto soltanto quello che veniva riportato nell'introduzione al volume Meccanica, e certi aspetti rimanevano sconosciuti.
Questo libro è un tentativo non completamente riuscito di presentare Landau in maggior dettaglio. L'intenzione di rivolgersi ad un pubblico più ampio e frequenti excursus storici e filosofici lo fanno assomigliare troppo ad una ricerca scolastica, lo stile rimane piatto e didascalico ed il contributo scientifico del fisico sovietico rimane descritto sommariamente, tuttavia vale la pena di leggerlo per i capitoli dedicati al rapporto tra Landau ed il potere sovietico, in particolare la sua detenzione nelle carceri della Lubjanka, circostanza che nell'introduzione al Corso, scritta da Lifsic, è elegantemente e completamente ignorata.
Altri artifici narrativi sono probabilmente discutibili, e forse più adatti a lettori in età liceale. Per esempio, il libri inizia con una descrizione dell'incidente automobilistico del 1962 in cui Landau rimase gravemente ferito, e dopo una melodrammatica elencazione delle complicazioni mediche termina con la frase ad effetto «Ed il cuore cessò di battere». In realtà, come poi nello stesso libro è riportato dopo una paio di centinaia di pagine e passa, Landau morì sei anni dopo, il 1 aprile 1968, senza essersi completamente rimesso.

Risposte
wedge
"Cmax":
F. Toscano, Il fisico che visse due volte. I giorni straordinari di Lev Landau, genio sovietico, Sironi 2008.
Landau è stata una figura mitica per chi ha studiato fisica negli anni ottanta (forse anche prima e dopo)


anche dopo, confermo :wink:

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