How to Read Mathematics
Segnalo, soprattutto per i maturandi ed i giovani iscritti in Matematica, Fisica, Ingegneria, questo interessante articolo di Shai Simonson & Fernando Gouvea intitolato How to Read Mathematics.
Molto spesso, ultimamente, mi sto rendendo conto che la difficoltà in Matematica delle matricole è conseguenza del fatto che essi non hanno la benché minima idea né di cosa voglia dire né di come si faccia a leggere un testo matematico. A volte sembrano quei copisti medioevali che, incontrando un paragrafo in greco, scrivevano “graeca sunt, non leguntur”, perché la difficoltà è proprio nell’interpretare i simboli; altre volte, invece, la difficoltà è di interpretazione del testo in sé (praticamente, analfabetismo matematico), poiché non si riconoscono i ruoli delle variabili nel discorso, o non si riconosce la differenza tra variabili quantificate universalmente o esistenzialmente, oppure non si riconosce la struttura logica del testo, ovvero non si riconoscono le regole di deduzione di base e perciò non si comprendono gli enunciati dei teoremi e/o le dimostrazioni.
Questo fenomeno ovviamente non coinvolge unicamente gli studenti, ma anche molti adulti (cfr. questo thread in Secondaria di Primo Grado ed il mio post lì).
L’unico modo per porre rimedio è trovare il tempo per proporre letture simili a quelle segnalate, che, nella loro semplicità, cercano di spiegare come affrontare la lettura di un testo matematico.
Buona lettura.
Molto spesso, ultimamente, mi sto rendendo conto che la difficoltà in Matematica delle matricole è conseguenza del fatto che essi non hanno la benché minima idea né di cosa voglia dire né di come si faccia a leggere un testo matematico. A volte sembrano quei copisti medioevali che, incontrando un paragrafo in greco, scrivevano “graeca sunt, non leguntur”, perché la difficoltà è proprio nell’interpretare i simboli; altre volte, invece, la difficoltà è di interpretazione del testo in sé (praticamente, analfabetismo matematico), poiché non si riconoscono i ruoli delle variabili nel discorso, o non si riconosce la differenza tra variabili quantificate universalmente o esistenzialmente, oppure non si riconosce la struttura logica del testo, ovvero non si riconoscono le regole di deduzione di base e perciò non si comprendono gli enunciati dei teoremi e/o le dimostrazioni.
Questo fenomeno ovviamente non coinvolge unicamente gli studenti, ma anche molti adulti (cfr. questo thread in Secondaria di Primo Grado ed il mio post lì).
L’unico modo per porre rimedio è trovare il tempo per proporre letture simili a quelle segnalate, che, nella loro semplicità, cercano di spiegare come affrontare la lettura di un testo matematico.
Buona lettura.
Risposte
Si, non posso che essere d'accordo.
L"insegnamento della matematica nelle scuole, vissuto ovviamente in prima persona, e' un grosso problema.
Chi riesce con successo, e' fondamentalmente perche' si arrangia e fa da se.
L"insegnamento della matematica nelle scuole, vissuto ovviamente in prima persona, e' un grosso problema.
Chi riesce con successo, e' fondamentalmente perche' si arrangia e fa da se.
Come si insegna a leggere e a scrivere del testo in italiano, si dovrebbe fare lo stesso in Matematica, la quale è un linguaggio. Purtroppo le scuole superiori sono sorde e insensibili a questa visione.
"Quinzio":Sarebbe bello che qualcuno guidi, che la conoscenza non sia perpetuata dai soliti quattro gatti...
Chi riesce con successo, è fondamentalmente perché si arrangia e fa da sé.