Geometria sferica e probabilità (non troppo difficile)
Un curioso problema, sia geometrico che probabilistico,
Data una sfera di raggio $r$ siano fissati a caso sulla sua superficie due punti $A$ e $B$, dato $d<=pi r$ qual è la probabilità che la distanza di $A$ e $B$ sulla sfera, cioè l'arco minimo di cerchio massimo passante per $A$ e $B$, sia $<=d$?
Ciao!
Data una sfera di raggio $r$ siano fissati a caso sulla sua superficie due punti $A$ e $B$, dato $d<=pi r$ qual è la probabilità che la distanza di $A$ e $B$ sulla sfera, cioè l'arco minimo di cerchio massimo passante per $A$ e $B$, sia $<=d$?
Ciao!

Risposte
La probabilità è:
$P=(1-cos(d/r))/2$
$P=(1-cos(d/r))/2$
"MaMo":
La probabilità è:
$P=(1-cos(d/r))/2$
devi dimostrarlo....
Mi sa che sia un problema falso facile
. Ha l'aspetto di uno di quei problemi basilari di probabilità in spazi campionari non numerabili che talvolta fregano.
Una soluzione, ma sono convinto che non è l'unica anche se forse è la più facile da ottenere, potrebbe essere questa (e non richiede la geometria sferica):
1) assumo A come polo (nord) della sfera
2) B può essere preso su un qualunque meridiano
3) mi metto sul meridiano di B
4) la distanza sul meridiano di tutti i punti validi deve essere minore di $d$
5) la latitudine è equiprobabile quindi la probabilità è $fracd(\pir)
ciao

Una soluzione, ma sono convinto che non è l'unica anche se forse è la più facile da ottenere, potrebbe essere questa (e non richiede la geometria sferica):
1) assumo A come polo (nord) della sfera
2) B può essere preso su un qualunque meridiano
3) mi metto sul meridiano di B
4) la distanza sul meridiano di tutti i punti validi deve essere minore di $d$
5) la latitudine è equiprobabile quindi la probabilità è $fracd(\pir)
ciao
"carlo23":
devi dimostrarlo....
assumendo per $A$ il polo nordo, affinchè la distanza di $B$ da $A$ sia minore di $d$, la quota di $B$ deve essere compresa tra $r+r cos (d/r)$ e $2r$. Quindi la probabilità è il rapporto tra a lunghezza dell'intervallo in cui la quota di $B$ può variare, cioè $(2r)-(r+r cos (d/r))$, e il dimametro $2r$.
Quindi $P=(r(1-cos (d/r)))/(2r)=(1-cos (d/r))/2$
"ficus2002":
[quote="carlo23"]
devi dimostrarlo....
assumendo per $A$ il polo nordo, affinchè la distanza di $B$ da $A$ sia minore di $d$, la quota di $B$ deve essere compresa tra $r+r cos (d/r)$ e $2r$. Quindi la probabilità è il rapporto tra a lunghezza dell'intervallo in cui la quota di $B$ può variare, cioè $(2r)-(r+r cos (d/r))$, e il dimametro $2r$.
Quindi $P=(r(1-cos (d/r)))/(2r)=(1-cos (d/r))/2$[/quote]
è giusto

"mirco59":
Ha l'aspetto di uno di quei problemi basilari di probabilità in spazi campionari non numerabili che talvolta fregano.
La particolarità di questo tipo i problemi è proprio che si usano spazi non numerabili, quindi nei ragionamenti non si può dare un peso 1 a ogni combinazione degli elementi, si deve dargli un peso infinitesimo, si avrà quindi a che fare con lunghezze superfici e volumi.
Ciao

Ciao
OK Carlo, ma allora cosa c'è di sbagliato nella mia soluzione che è diversa e si basa sulla stessa ipotesi di equiprobabilità nel continuo?
ciao

OK Carlo, ma allora cosa c'è di sbagliato nella mia soluzione che è diversa e si basa sulla stessa ipotesi di equiprobabilità nel continuo?
ciao
"mirco59":
Ciao![]()
OK Carlo, ma allora cosa c'è di sbagliato nella mia soluzione che è diversa e si basa sulla stessa ipotesi di equiprobabilità nel continuo?
ciao
è sbagliata la variabile che hai scelto, devi usare la quota come nelle soluzioni già proposte, è un pò difficile da spiegare se non hai un'idea delle coordinate sferiche, rileggi le dimostrazioni efai una picola ricerca sulle coordinate sferiche.
Ciao ciao!

Credo di aver capito che il tuo metodo consiste nel fare il rapporto tra l'area della calotta (fino a $d$) e quella della sfera. Tuttavia non riesco a trovare la ragione per cui la mia scelta delle coordinate sia bagliata: Mi puoi chiarire?
Grazie
Grazie
"mirco59":
......
5) la latitudine è equiprobabile quindi la probabilità è $fracd(\pir)
ciao
L'errore è questo. La latititudine non è equiprobabile in quanto la lunghezza dei paralleli è variabile.
Grazie.
In effetti la probabilità è proporzionale alla distanza dall'asse polare (lunghezza del parallelo su cui si trova il punto generico) e quindi è chiaro il procedimento.
Il mio errore derivava dal ricordo di questo simile 'semplice' problema che vi lascio:
Data un corda qualunque AB di un cerchio, determinare la probabilità che la sua lunghezza sia maggiore del lato del triangolo equilatero inscritto.
Ciao a tutti
In effetti la probabilità è proporzionale alla distanza dall'asse polare (lunghezza del parallelo su cui si trova il punto generico) e quindi è chiaro il procedimento.
Il mio errore derivava dal ricordo di questo simile 'semplice' problema che vi lascio:
Data un corda qualunque AB di un cerchio, determinare la probabilità che la sua lunghezza sia maggiore del lato del triangolo equilatero inscritto.
Ciao a tutti