Tesina sudafrica (67256)

silver 97
ciao, volevo sapere come collegare i crepuscolari di letteratura, con il sudafrica.Me l'ha detto il mio prof di fare i crepuscolari,grazie

Aggiunto 23 ore 30 minuti più tardi:

allora?

Aggiunto 21 ore 35 minuti più tardi:

allora?

Risposte
silver 97
grazie.. ma a me interessa sapere dei crepuscolari, non del futurismo!

raffosquilla
bo io ho quasi finito ma mi sembrea tutta una patacca se vuoi di do qualche spunto :
ade sn arrivato qui :
Letteratura

Il futurismo è un movimento artistico e culturale che sorge ufficialmente nel 1909 con il manifesto del futurismo di filippo tommaso marinetti pubblicato SUL al quale seguì nel 1912 il manifesto tecnico della letteratura futurista.Il futurismo esaltava il dinamismo e l’attivismo della civiltà moderna in contrapposizione ai valori tradizionali del passato ,espressioni d’ignoranza e superstizioni.I futuristi si fanno interpreti di una nuova concezione della vita basata sulla fede nel futuro e nel progresso tecnologico,esaltano gli ideali della velocità ,del dinamismo,della forza materiale,della guerra concepita come .Bisognava eliminare ogni legame col passato(era necessario distruggere ogni museo e biblioteca),dimenticare ogni insegnamento compreso quello della poetica ).alla riflessione poetica e al silenzio contrappongono lo slancio vitale aggressivo,il chiasso,la luce abbagliante.Per interpretare questi nuovi atteggiamenti i futuristi ricorrono ad un linguaggio caratterizzato dall’uso delle cosiddette "parole in libertà". Il paroliberismo si proponeva di liberare le parole da ogni collegamento logico e grammatikale ,eliminare i pronomi,le proposizioni,le congiunzioni gli awerbi,sostituire la punteggiatura con i simboli algebrici ridurre i verbi all’infinito.Il paroliberismo è il tentativo di riprodurre le sensazioni nel ritmo stesso incalzante del loro succedersi.

Artistica


Una tale rappresentazione si manifestò anche in campo artistico,dove lo sforzo di vedere le cose con gli occhi dell’uomo moderno e della civiltà tEcNoLoGiCa si realizzò nella scomposizione di oggetti e figure per rappresentarle in un movimento che crea una sensazione dinamica nell’osservatore, perciò gli oggetti ,le forme e gli spazi s’incastrano,si sovrappongono entrano uno nell’altro.Questo dinamismo è reso con l’uso di piani curvi e obliqui e con colori accesi.A questo proposito sono interessanti alcune affermazioni tratte dal ‘’manifesto della pittura FuTuRiStA ‘’:

-un cavallo in corsa non ha 4 zampe, ma 20.-

-lo spazio nn esiste +… il tram ke passa entra nelle case ke a loro volta si scaraventano sul tram e con lui si amalgamano-

-tutto si muove rapidamente… una figura nn è mai ferma…le cose in movimento si moltiplicano-

-un volto è giallo, rosso ,Verde, azzurro, viola, perkè la luce, muovendosi, porta con sé i colori-.

Oltre al ,furono pubblikati in campo artistiko :; , e .

I principali esponenti del futurismo nelle arti figurative sono:Boccioni, Balla, Carrà. Essi accolgono nelle loro ricerche elementi dell’arte cubista, conosciuti da Boccione e da Carrà durante il loro soggiorno a Parigi nell’autunno del 1911.Boccioni critica violentemente la scultura a lui contemporanea, ke accusa di monotonia e statiche imitazioini del passato.Nel teorizza il cosiddetto dinamismo plastico ke prevede la totale abolizione della linea finita e della statua chiusa per consentire l’espansione del volume nello spazio.In l’impetuoso avanzare di un uomo in marcia è rappresentato mediante la scomposizione della figura in piani curvilinei e ondeggianti.Tra le opere di Giacomo Balla è sorprendemente fotografico il taglio della composizione .

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Nel futurismo le arti avrebbero dovuto esprimere il nuovo ritmo dell’esistenza.Anche in campo musicale si ebbero dei cambiamenti.

Musica

In italia dopo la fine della prima guerra mondiale,si sviluppò una forte reazione a quella musica operistica che aveva caratterizzato tutto l’800 e si preferì prendere spunto dalla produzione italiana che aveva preceduto l’800 operistico ; nacquero cosi lavori ispirati nella struttura e nel carattere espressivo alle scale modali gregoriane,ai madrigali del ‘500 ,alle sonate e ai concerti grossi barocchi.Gli artisti che ricordiamo, noti piu comunemente furono Ottorino respighi,malpiero & casella.Tra questi il più importante fu sicuramente Respighi.respighi nacque a Bologna nel 1879 dove studia diplomandosi in violino. A 20 anni va a suonare in un’orchestra a san pietroburgo e successivamente suona come violinista in nel .A 34 anni si stabilisce a Roma e qui scriverà le sue opere tra cui quelle teatrali come belfagor e la fiamma e vari temi sinfonici ,ricordiamo i pini di Roma,feste romane e vetrate di chiesa.Respighi inoltre fu molto abile a trascrivere sempre per orchestra le musiche altrui come la rossiniana e le antiche danze. A Roma insegna composizione presso il conservatorio di s. Cecilia e una decina d’anni dopo ne diventa direttore .Morirà a 57 anni nel 1936 a roma.

Letteratura




Nel vario panorama musicale,artistico e letterario del ventennio possiamo collocare,scrittore ormai celebre ,luigi pirandello . La vita del pirandello va dal 1867 al 1936 anni in cui l’italia è attraversata da gravi problemi sociali,non risolti,attese e delusioni amare. La vita:il Pirandello nacque a Girgenti nel 1867,frequentò l’università di Palermo e di Roma laureandosi nel 1891 a Bonn dove rimase ancora per un anno come lettore d’italiano.Ritornato in Italia si stabilì a Roma dove si dedicò all’attività letteraria e all’insegnamento universitario presso la facoltà di Magistero.Intanto la malattia mentale della moglie e la grave crisi economica segnarono profondamente la vita dello scrittore. A partire dagli anni ’15 condusse una vita appartata e si dedicò soprattutto al teatro.Nel 1925 formò la compagnia teatrale ‘’dell’Arte di Roma’’ di cui assunse la direzione artistica.Nel 1934 vinse il premio Nobel per la letteratura.La sua produzione letteraria è stata molto vasta,molti dei suo romanzi riflettono la concezione della vita del Pirandello come Uno,nessuno e centomila e il Fu Mattia Pascal.Altre opere importanti sono Novelle per un anno(raccolta di novelle scritte e pubblicate in epoche diverse) e Maschere nude(tra cui Sei personaggi in cerca d’autore,Cosi è,Liolà,Enrico iv,questa Sera si recita a soggetto.). Pirandello interpreta la crisi dell’uomo contemporaneo:nel modo di vita proposto dall’industrialismo e dall’imperialismo,scorge le contraddizioni,le inquietudini e la problematicità dell’esistenza.Secondo la sua concezione il dramma dell’uomo nasce dall’impossibilità di conoscere con certezza la realtà;perché molteplice e illusoria tanto che ciascuno la interpreta in modo diverso.Anzi l’uomo non conosce neppure se stesso. Infatti,mentre crede di essere uno si accorge di essere centomila,perché di volta in volta è quello che gli altri vogliono che sia,ma a volte si sente nessuno,perché nessuna delle maschere che gli altri gli attribuiscono corrisponde a quello che l’uomo si sente di essere.Da qui nasce il suo stato di solitudine e incomprensione e di impotenza. Egli si accorge di vivere secondo lo schema che la società gli impone ,che quella vita ,quella professione e quella famiglia non hanno niente a che fare con il suo essere pIù profondo,ma si nasconde sotto una maschera come se interpretasse una parte .Questo è secondo il Pirandello il dramma dell’uomo,che egli esprime nelle sue opere ,dove i personaggi vivono situazioni paradossali osservate dal Pirandello con amara ironia o profonda pietà.Questi sentimenti caratterizzano le sue opere. L’altro tema fondamentale della poetica pirandelliana ,è quello che viene chiamato il sentimento del contrario ;cioè l’intervento critico della riflessione nel © stesso della creazione.Esiste un contrasto continuo tra la nostra illusione e una volontà beffarda che ci mostra il rovescio della medaglia.l’altra faccia delle cose degli uomini e quindi la deforma.Così ogni nostra illusione viene distrutta dall’implacabile apparire del suo contrario persino l’illusione di essere una sola persona. L’altro elemento presente nel pensiero pirandelliano è il sentimento della imprevedibilità o casualità delle vicende umane.La realtà intorno a noi muta continuamente.Da questa consapevolezza nasce la difficoltà che l’uomo ha di conoscere se stesso e la realtà e persino di comunicare con gli altri.Il linguaggio che il Pirandello adotta nelle sue opere tende alla ricerca di una lingua comune comprensibile al pubblico medio a cui si rivolge ,il Pirandello adotta quindi una prosa scarna che sottolinea anche la tensione drammatica della situazione. In questa visione della vita dove la consapevolezza della casualità e dell’imprevedibilità delle vicende umane genera inquietudini ,smaschera le illusioni crea un sentimento di impotenza ,sono riflesse le ragioni storiche della crisi profonda che si sviluppa in italia all’inizio del 900.

COLONIALISMO ITALIANO
Le origini della colonizzazione italiana in Africa vanno ricercate, da un lato, nel desiderio di non essere assenti dalla spartizione africana operata dalle grandi potenze, dall'altro dalla reale necessit di trovare uno sbocco alla sovrabbondanza della popolazione. Ma fu soprattutto lo stabilirsi del protettorato francese in Tunisia che, cancellando le speranze di una pacifica penetrazione italiana nel paese, spron i successivi governi a una pi energica azione nelle sole zone dell'Africa rimaste ancora fuori della sfera d'influenza delle maggiori potenze.
Questo episodio, noto come lo schiaffo di Tunisi, convinse il governo a iniziare una politica coloniale. Ma al momento non era possibile conquistare una delle vicine e ricche terre dell’Africa mediterranea. Perci l’Italia ne 1882 inizia la penetrazione in Eritrea, una lontana regione sulle coste del Mar Rosso. La conquista si arrester per quasi subito, perch l’Italia si trova di fonte l’Etiopia: non un gruppo di trib sparse ma un impero millenario ben oraganizzato.
Nel 1887 sal al potere Francesco Crispi. Al pugno di ferro in politica interna Crispi affianca una ripresa della politica coloniale perch vuole fare dell’Italia una grande potenza. Cos Crispi fa occupare nel 1889 la citt di Asmara che costituir il primo nucleo della colonia Eritrea. Favorisce poi l’ascesa di Menelik al trono imperiale d’Etiopia in cambio della concessione del protettorato, ossia della sottomissione coloniale del suo paese all’Italia. Infine, quando secondo Crispi, Menelik non rispetta gli accordi l’Italia gli muove guerra ma va incontro ad una tragitta sconfitta (Adua). E’ il 1896 e Crispi costretto a dimettersi.
Nel frattempo, fin dal 1890, l'Italia si era andata interessando alle coste somale e aveva proceduto con una serie di pacifiche penetrazioni, mediante trattati con i piccoli sultani locali. I limiti della penetrazione in Somalia ebbero nuova definitiva sanzione mediante una convenzione firmata con il sultano di Zanzibar (1892): in forza di questa veniva, sotto forma di affitto, attribuita all'Italia l'amministrazione dei porti. Solo nel 1905 l'intera zona fu riscattata dal governo italiano e form il nucleo principale della nuova colonia della Somalia italiana.
Al principio del XX sec. quindi, l'impero coloniale italiano aveva le modeste proporzioni delle colonie dell'Eritrea e della Somalia, povere di risorse naturali.

Nel frattempo una nuova fase espansionistica si apriva: dal 1925 ebbe cos inizio la conquista completa della Libia che si concluse nel 1934, con l’unione di Cirenaica e Tripolitania.
Nel 1935, Mussolini riprende la politica coloniale di Crispi e Giolitti e si lancia alla conquista dell'Etiopia. Il momento per lui favorevole: l’ Italia stimata e ammirata all’ estero ed garante della pace in Europa insieme alla Francia e alla Gran Bretagna.
Mussolini meditava da tempo quest’ impresa in Africa orientale e i motivi che lo spingono a riprendere la politica coloniale possono essere sintetizzati in 4 punti: aiutare la soluzione della crisi economica, conferire all’Italia il ruolo di grande potenza e permettere al popolo italiano di svolgere la sua missione civilizzatrice.
Nonostante l'opposizione della Societ delle Nazioni e delle grandi potenze, l'Italia inizi la penetrazione militare in Etiopia il 2 ottobre 1935. Occupata Addis Abeba il 5 maggio 1936, il 9 maggio Vittorio Emanuele III venne proclamato imperatore d'Etiopia e Mussolini proclamava ufficialmente l'"Impero". La stessa Societ delle Nazioni, piegandosi di fronte al fatto compiuto, abol il 4 luglio le sanzioni economiche che aveva precedentemente inflitto all’ Italia, questa cominci a inviare coloni nei nuovi possessi. In questo momento (1937-1940) l'Impero coloniale italiano contava oltre 15 milioni di abitanti, con 220.000 Italiani circa. L'Italia, nei pochi anni che ebbe a propria disposizione, costru buoni porti, un'ottima rete stradale, ospedali, acquedotti, scuole, e inoltre increment le costruzioni urbane, favorendo l'inizio dell'industrializzazione. Le vicende belliche fecero perdere all'Italia l'Impero coloniale.
(Maddalena Maccaferri, Enrico Spoletti, IV B)





                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    

                                                                                                                                                                          
Superficie: 1.134.181 Km²
Abitanti: 65.892.000 (stime 2001)
Densità: 58 ab/Km²
 
Lingua: Amharico (ufficiale), Tigré, Galla, Inglese
Religione: Cristiana ortodossa 40%, Musulmana 40%
Moneta: Birr etiope
 
Forma di governo: Repubblica federale
Capitale: Addis Abeba (2.430.000 ab.)
Altre città: Dire Dawa 100.000 ab.
Gruppi etnici: Amhara 30%, Oromo 26%, Somali 3%, altri 41%
Paesi confinanti: Eritrea a NORD, Sudan a OVEST, Kenya a SUD, Somalia a EST, Gibuti a NORD-EST
 
Monti principali: Ras Dascian 4620 m
Fiumi principali: Uebi Scebeli 1150 Km (tratto etiope, totale 2050 Km)
Laghi principali: Lago Tana 3630 Km², Lago Turkana (o Rodolfo) 6400 Km² (totale, compresa parte kenyana), Lago Abaya 1000 Km², Lago Stefania 800 Km²
Clima: Temperato - arido
 
L'Etiopia è uno stato dell'Africa orientale, che occupa gran parte delle alte terre comprese tra il Mar Rosso e la depressione nilotica. Il Paese  confina con il Sudan a Ovest, con l'Eritrea Nord, con la Somalia e la Repubblica di Gibuti a Est, con il Kenya a Sud. All'epoca coloniale si devono le modificazioni territoriali che hanno dato all'Etiopia la configurazione, nella quale era compresa l'Eritrea, paese che dopo una lunga lotta di liberazione ha conseguito l'indipendenza nel 1993. I confini con la Somalia sono a loro volta arbitrari: in nome dell'idea pansomala, sono contestati dalla Somalia che rivendica l'Ogadèn e l'Haud, regioni nelle quali nomadizzano cospicue minoranze somale. Tuttavia l'attuale territorio dell'Est corrisponde sostanzialmente a quello dei regni formatisi fin dai primi secoli d. C. e mantenutisi indipendenti, anche a prezzo di qualche concessione territoriale (tranne per il breve periodo di dominazione coloniale italiana dal 1935 al 1941). Questo costituisce un caso quasi unico in Africa, dove gli Stati attuali sono per lo più sorti in seguito all'espansionismo arabo e ad artificiali suddivisioni coloniali. L'Etiopia è riuscita a conservare la propria identità grazie a due fattori: il cristianesimo monofisita copto, che è il fattore legante le varie genti abitanti l'altopiano e le condizioni naturali del territorio, simile a un unico grande bastione difensivo. Per la sua antichità e il suo prestigio di Stato di lunga indipendenza, l'Etiopia ha così assunto nel contesto dell'Africa un ruolo politico di primo piano, confermato dalla presenza ad Addis Abeba degli organismi dell'O.U.A. (Organizzazione dell'Unità Africana)
libia

Nel paese esistono tre regioni naturali e storiche: la Tripolitania e la Cirenaica, che si affacciano sul Mediterraneo, e il Fezzan, nella zona sahariana.
La costa della Tripolitania, dal confine tunisino al capo Misurata, è in prevalenza piatta, così come quella, brulla e sabbiosa, della Sirtica fino a Bendasi (qui esiste tuttavia qualche ancoraggio). Tra Bendasi e Ras e Tin, con l’avvicinarsi al mare dell’altopiano, prevalgono rive a picco con profonde insenature. A est la costa procede bassa, uniforme, orlata da dune, fino al golfo di Tobruch, l’insenatura più ampia e profonda di tutta la costa libica.Oltre Tobruch torna ad essere alta e rocciosa, spesso a picco sul mare.
Il rilievo, salvo alcuni membri più meridionali (massiccio di Auenat, al confine con il Sudan 1.934 metri), si mantiene quasi sempre al di sotto dei 1.000 metri; ma mentre in Tripolitania esiste una pianura costiera (Gefara) abbastanza estesa e poi un rilievo che continua fino al Fezzan, in Cirenaica il rilievo si trova in vicinanza del mare. Nel retroterra, fino al Tibesti, non si superano i 250 metri; prevalgono aspetti desertici e le oasi costituiscono le uniche zone dove sia possibile la vita.
 
 
 
FIUMI
 

La Libia, regione arida o semi-arida, è quasi priva di corsi d’acqua permanenti; i numerosi uidian (Uadi) recano acqua per brevissimo tempo nel periodo delle piogge: sono perenni in Tripolitania il Ki’am e il Ramla, in Cirenaica il Derna, la cui conoide terminale costituisce l’oasi di Derna. Nell’interno l’acqua compare solo in occasione di acquazzoni eccezionali, ma esiste una falda acquifera che, poco profonda in vicinanza del mare (appena 3 metri nell’oasi di Tripoli e 30-35 metri nella Gefara), diventa sempre più profonda nell’interno.
 Condizioni più favorevoli presenta la Cirenaica, che ha nell’altopiano una complessa rete di acque sotterranee che sgorgano poi all’aperto in sorgenti carsiche. Nelle aree depresse (Giarabub, Cufra, solchi del Fezzan) esistono laghi di piccole dimensioni per lo più salati.
 
 
 
 
 
 
CLIMA
 
 
Il clima accentua i suoi caratteri desertici a mano a mano che dalle regioni costiere ( dove si risen

tono i benefici influssi del Mediterraneo) ci si spinge verso l’interno. La piovosità presenta valori bassi con notevolissime variazioni da un anno all’altro.
La costa ha temperature medie di 27°C in luglio e 14°C in gennaio e precipitazioni annue di 300-400 mm , concentrate nel semestre invernale.
Verso l’interno l’escursione diurna e annua, attenuata sulla costa dal mare, tende ad aumentare e la piovosità diminuisce (anche se resta un po’ più abbondante sull’altopiano).
Seguono aspetti predesertici, con temperature sempre più elevate, forti squilibri giornalieri e piogge sempre più scarse. Violento spira il  vento caldo e secco del sud che esercita un effetto deleterio sulla vegetazione.
 
 
 
 
 
 
 
 
FLORA E FAUNA

 
 
La vegetazione, a causa dell’aridità del clima, è scarsa: macchia mediterranea lungo la costa, con olivi viti, lentischi, mirti, carrubi, ginepri, cipressi, mentre verso l’interno prevalgono la steppa semidesertica e poi il deserto vero e proprio.
 
Nelle oasi crescono le palme da datteri. La fauna è ridotta: roditori del deserto, iene volpi, sciacalli; nelle zone meno aride vivono le gazzelle. Abbondano gli insetti (in particolare locuste e farfalle), gli uccelli e, nelle zone desertiche, i rettili.
 
 
 
POPOLAZIONE

La maggior parte della popolazione (80%) dei 5.605.000 abitanti trae origine dalla fusione degli invasori arabi del VII secolo d.C. con i preesistenti berberi, ma vi sono anche tribù di berberi non amalgamatesi (in Tripolitania e nelle oasi costiere), gruppi di arabi che hanno mantenuto i caratteri originari e popolazioni sahariane come i Tuareg, stanziati nelle oasi interne della Tripolitania e del Fezzan, e i Tebu delle oasi del sud. Numerosi gli stranieri (in primo luogo egiziani e sudanesi, ma anche ciadiani, maliani e tunisini), attirati fin dagli anni ’70 da una legislazione che favorisce l’immigrazione. La popolazione è in aumento, al ritmo del 1,9% annuo (1995-2000). Le condizioni socio-sanitarie sono migliorate: con una speranza di vita di 71 anni, una mortalità infantile del 19% e un alfabetismo al 19,9% la Libia si colloca tra i paesi a sviluppo umanitario intermedio e, grazie al reddito elevato, davanti agli altri paesi nordafricani. La densità media rimane molto bassa (tre abitanti per km2), e la popolazione si addensa lungo la costa, dove si contano oltre 200 abitanti per km2, nella piana di Gefara e in alcune oasi.
 
 
 
 
 
ECONOMIA
 
 

Fino agli anni ’50 considerata uno dei paesi più poveri del mondo, soprattutto a causa dell’improduttività del territorio, la Libia registrava già nel 1977 il reddito annuo pro capite più elevato del continente africano (posizione che conserva tuttora, con 6.510 dollari nel 1994), grazie allo sfruttamento dei grandi giacimenti di petrolio, iniziato nel 1959 e nazionalizzato dopo il 1969.
Oltre a nazionalizzare le principali risorse (il petrolio e il gas naturale in primo luogo) e le attività produttive il nuovo regime investì anche nello sviluppo dell’industria leggera e delle infrastrutture e nella modernizzazione dell’agricoltura, favorendo nel contempo l’immigrazione per sopperire alla scarsità di manodopera. La diminuzione dei prezzi del petrolio negli anni ottanta ha poi ridimensionato le possibilità di sviluppo del paese, al punto che il PIL ha fatto segnare in quel decennio un calo medio annuo del 5,4%; negli anni ’90 il quadro economico ha risentito delle sanzioni economiche imposte alla Libia dall’ONU nel 1991. La moneta è il dinaro libico.




English



Racism is the attitude of contempt and intolerance against other man or group.

One of people that fighted against racism in the politics in years ’60 was Martin Luther king. He was born in 1929 in Atlanta in the U.S.A. he was a church minister and he went into politics when a Negro woman was imprisoned because he had taken a seat reserved for white people on a bus. He thought this was injust but all black lived like this .black were tolerated only as servants.they were compelled to do the most humble jobs,they live in slums and they were not allowed to attend schools for

whites .Subsequently then people elected m.l.king as president of a protest committee and their organized a strike and refused to use the town buses for a whole year. they succeeded to win their battle because the segregation on buses was declared unconstitutional. But their struggle continued because they wanted to asset all their rights but with peaceful means against violence. M.l.king awarded the Nobel prize for peace. This battle wasn’t easy ,he was arrested 16 times .he obtained his objective when Kennedy ,before his death, proclaimed the law on civil rights. Unfortunately m.l.king was murdered in 1968 at Memphis .other man that fight without weapons and violence was Gandhi. He fight for the freedom for india. HE was born in west of India in 1869.he studied in England as a lawver but in 1891 he returned to India. HE went into politics when a year the peasant got almost nothing from their land but British government continued to ask for their taxes. Gandhi said to paesant not to pay,however they fight without weapons.now we call this fight .this fight wasn’t easy, Gandhi was arrested several times but he continued to preached peace and non violence. India obtain independence in 1947 but there not yet peace in India.the country was divided between Hindus and muslims.unfortunatly Gandhi was shot to death in 1948 but he didn’t die in vain because other man have followed his ideals of peace and non violence. this two men have fighted whitout violence for two motives: independence and racism. Unfortunately the racism ,partly, exist still today.(a francese)

francese

(da inglese) par exemple aussi en france il ya le racisme parce que ce sont très étrangers.ils represéntent ajourd’hui le 8% de la population totale.beaucoup d’étrangers sont des hommes seuls,qui ont laissè leur famille dans leur pays d’origine.Ils font généralement un travail dur, travail que peu de français acceptent de faire.les étrangers sont mal logés et mal acceptés par la . Ceux qui sont intégrés dans la sociètè sont une minorité.Ajoutè aux difficultés de leur vie et de leur travail,il y a le racisme de nombreux Français qui éclate dans la menace,souvent dans la violence :

-menaces,violences verbales , insultes, humilations...

-menaces,violences physiques, provocations et aggressions.

Mais beucoup de jeunes d’origine algèrienne, tunisienne, marocaine,etc.

Se sentent absolutament française.Mais ils sont souvent considérés comme de français de et ils subissent de discriminations :

-dans l’éducations

-dans l’emploi

-dans le logement.

Les jeunes beurs(que sont les arabes) bloquès dans les cités ghettos, inactif pour la plupart car chômeur ou sans emploi fixe,sans distractions et sans argent beaucoup sont entraînés vers la délinquance.alors,ils ,ils disent qu’il ont la haine.Un homme que a lottè contre le racism est harlem désir fondateur du movement ,devenu celebre pour son slogan et son simbol est la man levèe.

ma oltre al razzismo nella nostra società ci sono anche altri problemi tra cui una famosa malattia :

scienze
L’aids, malattia nata in Africa

Una malattia “nuova”

Il nome è formato dalle iniziali dell’espressione inglese Acquired Immuno-Deficiency Syndrome (sindrome da immuno-deficienza acquisita). La causa della malattia è un virus, l’HIV, che danneggia il sistema immunitario esponendo la persona colpita ad ogni tipo di infezione. Il virus invade e distrugge dei particolari linfociti T, i cosiddetti T4, di grande importanza per la difesa dell’organismo. La conseguenza è che il sistema immunitario della persona colpita non è più in grado di reagire né al virus invasore, né a qualsiasi altro agente patogeno. Microrganismi normalmente innocui approfittano della mancanza di difese e provocano le cosiddette infezioni opportunistiche;l’ammalato è perciò sempre più frequentemente colpito da numerose malattie.

Quando si manifesta l’Aids

Quando il virus viene a contatto con il sangue di una persona e comincia a invadere i suoi T4, i linfociti B producono anticorpi di difesa, che restano in circolo e per un certo tempo riescono a tenere il virus sotto controllo. Questo periodo è detto di sieropositività perché i sintomi della malattia non si manifestano.

Come si trasmette l’Aids

Il virus HIV vive nei liquidi biologici ed è presente in grandi quantità nel liquido seminale, nelle secrezioni vaginali e nel sangue di individui infetti. Nell’ambiente esterno esso è poco resistente e può essere ucciso con i comuni disinfettanti, quali candeggina o alcool, oppure con il riscaldamento a 60° C per 15-20 minuti. L’HIV può infettare una persona soltanto se viene a contatto con il suo sangue attraverso piccole ferite, anche invisibili ad occhio nudo. Pertanto il virus dell’Aids può essere trasmesso quasi unicamente attraverso rapporti sessuali o scambio di siringhe infette. I tossicodipendenti sono molto esposti al rischio poiché sono soliti scambiarsi le siringhe: se questa si sporcano con sangue infetto, porteranno l’infezione alla persona che successivamente le utilizzerà. Infine una madre infetta contagia frequentemente il feto o il neonato durante la gravidanza, durante il parto o raramente, attraverso l’allattamento.

Come si previene l’Aids

Oggi non esiste ancora un vaccino per l’Aids e neppure una terapia
definitiva. È dunque importante sapere come si può prevenire il contagio. Occorre rispettare scrupolosamente due regole elementari:
non scambiarsi le siringhe;
avere rapporti sessuali protetti con l’uso del preservativo.
Il contagio può avvenire attraverso l’uso di oggetti che possono venire a contatto con il sangue: forbici, lamette da barba, rasoi, spazzolini da denti. Si deve perciò, evitare di scambiarsi questi oggetti. Altre precauzioni consistono nello sterilizzare e/o disinfettare strumenti usati per l’agopuntura per le cure dentarie, per le punture dei lobi, per la manicure e per i tatuaggi

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