Trovare un piano b, da non giovane

Gfackerman
Buon giorno a tutti. Mi sono già presentato più volte.
Allo stato attuale sto facendo una seconda laurea magistrale in matematica (ne ho già una) lavorando nel frattempo come docente. Il mio sogno e obiettivo è quello di provare un dottorato (settore analisi).
Gli esami ad oggi stanno andando bene ma non ho un grande ritmo nel darli. In più ho 26 quasi 27 anni.
Pertanto dovrò pensare ad un piano b.
Il dottorato richiede sicuramente capacità creative e non so se le possiedo a sufficienza, quindi non so se potrà bastare la mia passione (enorme, starei a dimostrare teoremi o fare esercizi teorici tutto il giorno).
L insegnamento non mi piace per nulla , mi sento soffocato perché non uso per nulla questa mia inclinazione e soprattutto vieni trattato male e umiliato, in più non ho la personalità.
Ho avuto un esperienza in azienda di consulenza non entusiasmante.
Che consiglio mi date per un piano b al dottorato?
Dite possa essere una buona idea un master in ambito matematico? Esistono? Nel caso possono garantire un discreto lavoro anche in tarda età?
Vorrei un consiglio.
Vi ringrazio e mi scuso per il disturbo. Buon weekend a voi.

Risposte
gabriella127
"Gfackerman":
Ho colleghi di italiano ad esempio che scrivono (anche in modo amatoriale) o fanno progetti didattici o cose già più stimolanti.

Scusa se mi intrometto, ma la didattica della matematica è un campo importante, e a me sembra anche più interessante ripetto ad altri campi della didattica, ad esempio perché legato a questioni di psicologia, anche a partire dal bambino, le questioni dello sviluppo cognitivo sono di estremo interesse.
Si può fare ricerca seria e di grande interesse nel campo.
Ma il fatto è che la didattica non ti piace, quindi non ti piacerà neanche occuparti di didattica della matematica.

Gfackerman
Più che altro matematica è una materia molto specifica in cui anche un docente può fare fondamentalmente solo quello. Ho colleghi di italiano ad esempio che scrivono (anche in modo amatoriale) o fanno progetti didattici o cose già più stimolanti.
Un docente di matematica finisce per fare quelle cose in modo continuo e fuori da scuola ha poco da dare.
Premetto che a me non piace l insegnamento, però è fattuale anche questa cosa.

"Gfackerman":

Premettendo che preferisco di gran lunga l'idea di studiare e dimostrare teoremi, però sono certo che un ingegnere normalissimo sia molto più appetibile di un matematico per un azienda.
Io su linkedin praticamente non ho proposte di lavoro.


Da persona esterna, l'impressione che ho tratto da vari commenti/feedback di chi ha fatto percorsi scientifici è che la laurea in matematica sia tra le più difficili da prendere (seconda solo a fisica, IMHO), ma per converso il valore della bontà/precisione che in media i matematici hanno nel razionalizzare processi, usare la logica o anche solo formalizzare la struttura di un problema non sia compreso (e dunque valorizzato) fino in fondo da chi ha alle spalle un percorso diverso. Tra gli sbocchi, noto che il più comune tra insegnamento e ricerca è senz'altro il primo e poi è vero che in matematica già a 50 anni si diventa quasi obsoleti come ricercatori, se già non si sono raggiunti risultati di qualche tipo.
Per le aziende, pare che gli ingegneri siano le figure più ricercate, seguite a ruota da chi ha studiato economia e sono entrambe (specie economia) facoltà molto più semplici e applicate rispetto a matematica... un po' come voler diventare GM di scacchi e ritrovarsi poi a guadagnare molto meno di un calciatore medio che milita in Lega Pro. Gioca a scacchi chi ama studiarli, agli altri forse converrebbe provare a inseguire, in calzoncini corti, una sfera che rotola sull'erba.

Gfackerman
Non ho competenze di programmazione se non le basilari C Java python (che ad un azienda seria non servono ), niente strutture dati, niente machine learning, niente librerie.
Premettendo che preferisco di gran lunga l'idea di studiare e dimostrare teoremi, però sono certo che un ingegnere normalissimo sia molto più appetibile di un matematico per un azienda.
Io su linkedin praticamente non ho proposte di lavoro.

sazassa
Intervengo anche se sono un fisico quindi non so dirti troppo per matematica, però sono anche io laureato in ritardo e quindi magari può consolarti.

Comunque, io mi sono iscritto in triennale a 29 anni, e finita la triennale ho fatto varie cazzatine e alla fine ho trovato impiego in una azienda molto distante da casa (trasferendomi); sebbene non giovane sono stato assunto e ora sono indeterminato.
Tra l'altro in un ambito non mio, mai studiato design circuitale se non solo nella mia tesi e ora progetto in vhdl/verilog. Nel frattempo sto finendo la magistrale che ho iniziato ulteriormente dopo.

Mi sembra strano che, un matematico, non possa trovare in azienda anche se il dottorato non dovesse andare: lo finirai addirittura prima di quando io mi sono iscritto alla triennale.
Se avrai voglia di spostarti, troverai a mio avviso.

ghira1
"megas_archon":

https://it.wikipedia.org/wiki/Settore_s ... sciplinare


Grazie. Gfackerman: e quindi??

megas_archon
"ghira":
[quote="Gfackerman"]Con "probabilità" intendo quella categoria chiamata MAT/06.

E chevvordì?[/quote]
https://it.wikipedia.org/wiki/Settore_s ... sciplinare

ghira1
"Gfackerman":
Con "probabilità" intendo quella categoria chiamata MAT/06.

E chevvordì?

Gfackerman
Con "probabilità" intendo quella categoria chiamata MAT/06.
Sta di fatto che i matematici che trovano in azienda sono o persone con dottorato (pertanto con spiccate doti intellettive) oppure matematici applicati.
Personalmente anche guardando i miei ex compagni di corso nessuno ha ricevuto chissà che offerte da aziende private.
Io ora provo a vedere fin dove riesco a studiare per riuscire ad entrare in un dottorato. La mia domanda era appunto... Finita questa seconda laurea avrò 28 anni... C'è modo di reinventarsi in un ambito diverso dalla scuola qualora il dottorato non dovesse andare?

ghira1
"Gfackerman":
quelle puramente matematiche (dove metto analisi, algebra, geometria, fisica matematica, logica e probabilità)


La probabilità è puramente matematica?? Insomma. Nella "vita reale" ho dovuto fare calcoli probabilistici relativamente spesso.

hydro1
"Gfackerman":
In alternativa ci sono le aziende di consulenza... Guarda che le aziende preferiscono giustamente un ingegnere che ha la stessa attitudine logica di un matematico puro e in più è calato nella realtà.


Ma figurati. A meno che non siano aziende che operano in campi specifici dell’ingegneria il fatto che tu abbia una laurea in matematica invece che in ingegneria conta piu’ o meno come l’avere dei jeans invece che dei pantaloni in velluto: l’importante è che tu non vada al colloquio di lavoro in mutande.

Gfackerman
In alternativa ci sono le aziende di consulenza... Guarda che le aziende preferiscono giustamente un ingegnere che ha la stessa attitudine logica di un matematico puro e in più è calato nella realtà. Si sottovaluta molto ma è così. Ok un matematico applicato specializzato in calcolo numerico o che, però da certi punti di vista sono rami della matematica quasi più "ingegneristici". Più vicini alle discipline ingegneristiche che a quelle puramente matematiche (dove metto analisi, algebra, geometria, fisica matematica, logica e probabilità)

12provaCiao
"Gfackerman":

Ho in mano una magistrale in matematica che però praticamente mi permette solo di insegnare

Ma non è vero!

Luca.Lussardi
"Gfackerman":
non so se potrà bastare la mia passione (enorme, starei a dimostrare teoremi o fare esercizi teorici tutto il giorno).

Questo è già sufficiente, solo chi si sacrifica arriva dove vuole, non sarà facile ma se hai vera passione ce la farai, questo è il piano a. Non esiste il piano b.

Gfackerman
Ho 26 anni, quasi 27. Sto facendo una seconda magistrale e ho già un po' di esami convalidati.
Sto dando circa 2 esami a sessione (sperando 3 tra giugno e luglio). In realtà un docente mi ha già proposto di fare la tesi con lui. Però prima devo finire gli esami (e di alcuni ho basi scricchiolanti che devo riprendere) e ho paura di fargli aspettare troppo tempo (è successa la stessa cosa nella scorsa laurea, ma per problemi psicologici miei).
Quindi diciamo che sono in una situazione strana.
Ho in mano una magistrale in matematica che però praticamente mi permette solo di insegnare e non so questo nuovo percorso cosa possa portare.
L'ho scelto ma sento che la possibilità che sia un buco nell acqua è consistente.

megas_archon
Iniziare un dottorato a trentacinque anni è certamente possibile, sebbene non la norma. Pensa a un piano b dopo un intero anno di fallimenti nel trovare un posto, e intanto cerca di farti amico un docente della tua università che possa dire "nonostante abbia qualche anno in più, Gfackermann è un ottimo studente"

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