Studiare all'estero

Mr.Mazzarr
Sono un po' di giorni (praticamente da quando sono tornato dal mare ed ho ripreso i libri in mano) che sono caduto in una profonda sensazione d'inappagamento. Credo sempre più che ciò che sto facendo nella mia vita sia sbagliato, che non mi darà mai le soddisfazioni che realmente cerco. Io sono uno studente d'ingegneria aerospaziale, che dopo un anno si sta chiedendo se ha fatto la scelta giusta.

Sento soprattutto che il paese in cui vivo non mi potrà mai dare nulla di buono. Più leggo su internet e più mi convingo che il futuro non sia qua, che qui c'è solo precarietà e tanta insoddisfazione. Perchè studiare 5-6 anni per poi guadagnare nemmeno € 1000 se tutto va bene? Perchè se tutto va male non trovo nemmeno lavoro.

Apro questo topic per raccogliere qualche testimonianza di studio all'estero. Quanto può costare ad un ragazzo italiano studiare altrove? Che so, Inghilterra, USA o qualsiasi altra parte. Leggo spesso di borse di studio, ma nel contempo leggo che per ottenerle ci vuole davvero tanta fortuna, impegno e qualche buona conoscenza. Come funziona esattamente?

Vi ringrazio per i futuri post.

Risposte
Mr.Mazzarr
Penso che continuare la triennale sia la scelta più saggia, rimandando tutti questi dubbi a dopo. Tanto alternative valide non ne vedo, e in assenza di esse è giusto rimanere qui dove almeno ho sbocchi lavorativi interessanti dopo la laurea.

Intermat
Comunque a meno che non ti sia accorto che proprio non è il corso di laurea per te...credo che la cosa migliore sia aspettare la fine della triennale. Sicuramente già al secondo anno vedrai materie di indirizzo che ti permetteranno di capire meglio se la materia ti piace e ti interessa veramente. Una volta finita la triennale comunque puoi sempre cambiare...tra le varie "ingegnerie" un eventuale cambio non credo ti porterebbe troppi debiti (o come si chiamano gli esami da dare prima della immatricolazione ad una magistrale diversa).

giuscri
"Mr.Mazzarr":
Ho svariate passioni nella mia vita, ma la maggior parte sono di passaggio.
Non riesco a capire cosa mi piaccia davvero e quindi cosa debba fare nel mio futuro.

Purtroppo credo troverai poco aiuto sia cercando qui che altrove: come dicono tutti, queste risposte puoi dartele tu solamente. Io mi concentrerei sul filo conduttore dei tuoi interessi e su eventuali scelte che alla fine del liceo non hai avuto coraggio di prendere.

Per il resto, mi trovo d'accordo con gli altri. Cambiare citta' o stato puo' arricchire il percorso, ma dubito tu possa trovare motivazione a proseguire gli studi superiori semplicemente respirando un po' d'aria diversa.

Mr.Mazzarr
Sì, ma non riesco a darmi una risposta.

Ho svariate passioni nella mia vita, ma la maggior parte sono di passaggio.
Non riesco a capire cosa mi piaccia davvero e quindi cosa debba fare nel mio futuro.

La scelta di ingegneria aerospaziale è stata più che altro per mancanza d'alternative, perchè davvero non saprei cos'altro scegliere.

giuscri
"Mr.Mazzarr":
Credo sempre più che ciò che sto facendo nella mia vita sia sbagliato, che non mi darà mai le soddisfazioni che realmente cerco.

Ti sei chiesto quali siano?

dzcosimo
Hai ancora 2 o 4 anni per decidere se andare all'estero.
Se in italia ti laurei in una buona università ti assicuro che all'estero sarai più che apprezzato.
Quindi in qualche modo quoto Delirium: in questa fase capisci se ami quello che fai, poi non ti preoccupare una volta laureato sarai opportunamente valorizzato, e avrai modo di decidere con coscienza di causa se preferisci il nostro bel paese o l'estero

Sk_Anonymous
"Mr.Mazzarr":
Il discorso è che credo che a 19 anni non si possa avere la presunzione di sapere punto e basta cosa fare nella vita. Il beneficio del dubbio è lecito, anche perchè essendo al primo anno studio materie generiche, che non trattano direttamente le tematiche di un ingegnere aerospaziale. [...]

No, ma quantomeno si dovrebbe avere una vaga idea intorno alle proprie inclinazioni. Per quanto mi riguarda, uno prima di pensare al lavoro dovrebbe pensare a passare gli esami... è inutile fare prospettive così a lungo termine; conviene piuttosto risolvere il problema nel momento in cui si porrà. Se il corso di ingegneria aerospaziale ti fa schifo qui, dubito fortemente che ti piacerà in Inghilterra, o in Francia.

Mr.Mazzarr
Il discorso è che credo che a 19 anni non si possa avere la presunzione di sapere punto e basta cosa fare nella vita. Il beneficio del dubbio è lecito, anche perchè essendo al primo anno studio materie generiche, che non trattano direttamente le tematiche di un ingegnere aerospaziale.

L'ipotesi di andare all'estero è dovuta al fatto che in Italia l'indotto aeronautico è in piena caduta. Ho letto di proposte lavorative da parte dell'Alenia a neo laureati: contratti determinati, con nessuna possibilità di scalata aziendale, a € 200 netti al mese più rimborso spese. Ma stiamo scherzando?! € 200 al mese non sono una miseria, sono semplicemente la fame. Scappare all'estero diventerà una necessità di questo passo, e l'idea di andare già a fare la magistrale altrove non mi fa affatto schifo.

Intermat
Mi intrometto...pur non potendo dare consigli (sto appena cominciando il 3° anno della triennale tra l'altro nella mia stessa città d'origine!) però data la somiglianza alla mia situazione mi fa piacere seguire attivamente questo topic!

Come Mr. Mazzar mi sono posto le stesse domande (ma dalla notte stessa in cui ho visto che mi avevano ammesso a Gestionale)...mi sono presi tanti dubbi alcuni in questi anni li ho chiariti ma molti altri no.

Come dice Delirium la prima cosa è capire veramente cosa si vuole fare in futuro (e già i dubbi affiorano)...io angosciato dal possibile errore (nonostante sia, se a settembre va tutto come deve andare, in pari con tutti gli esami e con una discreta media) ho cominciato a guardare tutte le opzioni.
Non conoscendoti e non avendo esperienze di studio all'estero l'unica cosa che posso dirti è questa...tutti i miei dubbi mi hanno portato a cercare ogni informazione (di ogni genere) riguardante la possibilità di andare all'estero. Dal futuro lavoro, alla possibile magistrale fino ad un ipotetico futuro PhD. Le risposte ancora (dopo due anni) non le ho ma forse piano piano arrivo a una conclusione. Gestionale mi interessa veramente? Forse no. Quale è la soluzione...andare all'estero? Non credo. Forse cercare in Italia, e nel mio caso a Roma, una magistrale (ormai la triennale la devo concludere!) che mi interessi di più sfruttando quello che in questi tre anni avrò imparato. Anche alla fine della magistrale si può andare all'estero...facendo all'estero un PhD (se si è bravi e si viene scelti) oppure iniziando in Italia il dottorato e sperando che l'università faccia effettivamemte fare almeno sei mesi (almeno a Tor Vergata c'è scritto così sulle pagine dei possibili dottorati) in un università estera con cui c'è una collaborazione. Se fosse possibile fare una di queste due cose un minimo di esperienza all'estero, come minimo per capire se "l'estero" è la soluzione, credo ci sia. Inoltre se il problema è il lavoro futuro...non è assolutamente detto che se ti laurei qui devi rimanere qui a lavorare. Proprio ieri, in segreteria all'università, c'era un ragazzo che finita la magistrale chiedeva dei documenti per poter andare in australia e avere il titolo valido.
Per il resto, oltre ad aspettare (e li attendo anche io!) altri commenti da qualcuno che queste situazioni le abbia già vissute, ti posso dare qualche link (sperando di non infrangere regole del forum!):
Per avere qualche idea sulla vita all'estero: http://www.italiansinfuga.com/
Per avere una idea sulle opzioni in Gran Bretagna: http://www.britishcouncil.org/higher-ed ... s-students e sui possibili "financial aid" http://www.educationuk.org/global/artic ... l-support/
Per avere una idea dei possibili (ovviamente non saranno mica tutti!) dottorati futuri: http://www.findaphd.com/student/ukstudy/ukstudy-1.asp
Io sono ancora fermo alla domanda "Gestionale ti interessa davvero?" La risposta certa la dovrò avere entro quest'anno...non so tu quante certezze abbia sulla stessa scelta formativa fatta...però come dice Delirium è proprio quella la prima domanda "Cosa voglio fare nella vita?" e quindi a ruota "La scelta fatta finora è quella giusta?".

Sk_Anonymous
Io, fossi in te, cercherei piuttosto di capire ciò che realmente voglio fare nella vita. Andare all'estero a caso senza avere le idee chiare equivale a rimanere qui, a mio parere.

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