Sono molto indeciso su cosa fare l'anno prossimo.

Raam
Salve. Mi sono iscritto proprio oggi in questo sito perché ho un disperato bisogno di consigli riguardo l'università (purtroppo il tempo stringe).
Io ho finito la ragioneria l'anno scorso (corso programmatore) e quest'anno mi sono preso il sabatico per diversi motivi, ma proprio come prima sono ancora fortemente indeciso sulla strada che dovrei fare.
L'indecisione nasce dal fatto che sono fortemente interessato a numerose discipline, spesso completamente diverse tra loro.
La paura di sbagliare non sta però soltanto nella difficoltà che potrei incontrare nel corso, piuttosto ho paura che ciò che scelgo in realtà non mi piace e sono costretto a cambiare, avendo speso tempo, soldi e tanto altro inutilmente.
Inoltre, poi mi sentirei in dovere di andare fino in fondo alla strada scelta, dovendo necessariamente accantonare tutte le altre mie passioni: questo mi provoca i forti dubbi perché ho bisogno di capire qual è la mia vera passione.

Purtroppo come si evince sono fortemente confuso e indeciso e non so neppure cosa voglio fare nella vita.

Le alternarive sono le seguenti:
- Informatica. Ho fatto il corso programmatore e sono sempre stato un passo avanti alla mia classe perché da sempre ho approfondito per conto mio diversi argomenti. Inoltre ho una quasi totale comprensione di testi informatici in lingua inglese.

- Ingegneria informatica. Da quanto ne so ci sono più opportunità di lavoro per un ingegnere che per un informatico. Se dovessi scegliere tra le due sceglierei comunque questa perché mi dà una preparazione più ampia e variegata, studierei matematica e fisica e anche altre cose nuove come l'elettronica.

- Matematica. Sin dall'alba dei tempi della mia nascita sono stato un appassionato di matematica, anche molto più dell'informatica. Non sono un genio, non riesco a fare le potenze a mente ad esempio, ma mi piace molto l'analisi che purtroppo ho dovuto studiare da autodidatta per mia spontanea curiosità. Oserei dirlo, ma la scuola mi ha insegnato solo le frazioni e il calcolo letterale, il resto l'ho fatto quasi tutto da solo.
Le lezioni di matematica mi procurano un indescrivibile senso di eccitazione; è stato raro alle superiori, ma all'università riproverò ben presto quella sensazione.

- Fisica. Questa è un'idea molto recente. Alla ragioneria non ho fatto fisica, ma per rimediare (qualsiasi cosa scelgo ce n'è sempre un po') ho iniziato a studiarne da solo qualcosina con un libro che mi sono procurato su internet (Halliday Resnik Krane).
Sto incontrando delle difficoltà, ma mi rendo conto che le scienze della natura mi hanno sempre appassionato.
Per me, comunque, sarebbe una scelta coraggiosa andare a fare fisica (anche se mi piacerebbe).

Infine mi sarebbe piaciuto anche medicina (per fare poi psichiatria), ma non mi piace l'idea di studiare 10 anni.

Andrò probabilmente a Messina per non allontanarmi molto di casa, anche se mi sarebbe piaciuto spostarmi più in alto, tipo a Pisa.

Risposte
Raam
Tra qualche giorno incontrerò un amico che ha molta esperienza nel settore informatico. Spero che la chiacchierata con lui porrà definitivamente fine a tutti i miei dubbi.

Adesso ho un'ultima richiesta. Poiché per tutto quest'anno rimarrò senza fare granché, mi chiedevo se ci fosse un modo per sapere quali sono i libri di testo che vengono adottati all'università di Pisa per le diverse facoltà e le diverse materie.
Dove posso trovare tali informazioni?

Emar1
"Raam":
Innanzitutto vi sono periodi in cui mi concentro più sulla matematica e periodi in cui passo più tempo con l'informatica.

Leggere i tuoi messaggi mi riporta indietro di qualche anno quando al tuo posto ero io a dover compiere l'ardua scelta universitaria. Anch'io come te ero appassionato di programmazione, anch'io preferivo C e C++ ma conoscevo molto altro e anch'io utilizzai per un periodo le Win32 Api in combinazione con il C (altro che disegnare comodamente le finestre! :-D ). Potrei proseguire ancora, ma mi fermo.
Aggiungo solo che anch'io alternavo periodi di programmazione a periodi più matematici e fisici (soprattutto in quinta superiore). Insomma, credo di capirti bene :lol:

Alle domande hai risposto praticamente a tutte positivamente quindi sei proprio un caso cronico :-D Anch'io ero così. Sono sempre stato molto curioso e, a priori, mi sarebbe piaciuto conoscere tutto.

Ero sempre stato convinto di fare informatica, o ingegneria informatica, ma verso la fine delle superiori la mia passione per la programmazione lasciò spazio a quella per la matematica e la fisica. Alla fine, bene o male, la programmazione la conoscevo già e preferivo approfondire qualcosa di più "profondo" (scusa il gioco di parole) su cui alla fine, si basa anche l'informatica: la matematica. Ero indeciso tra matematica e ingegneria dell'informazione (informatica pura l'avevo esclusa perché preferivo l'approccio più generale e hardware-oriented di ing. informazione con la possibilità dopo di poter scegliere la specializzazione tra telecomunicazioni, elettronica e informatica). Alla fine scelsi ing. matematica che è un po' un connubio ingegneria dell'informazione e matematica. Sono relativamente soddisfatto ma sto sputando sangue con esami di cui, alla fine, mi interessa poco niente tipo chimica ed economia. Io studio per passione e studiare roba che non mi piace non mi riesce :-D

Tornando a te, in parole moooolto spicce:
- Informatica se vuoi diventare informatico puro, un po' di matematica e poi un viaggio nel mondo dei calcolatori con un particolare accento alla programmazione software
- Ing. dell'Informazione per avere uno spettro più ampio e conoscere le basi di elettronica, teoria dei segnali, etc più le materie di tipiche di ingegneria (elettrotecnica, chimica, economia, etc) senza comunque dimenticare la programmazione
- Matematica "se vuoi vedere quanto è fonda la tana del bianconiglio" (cit. Morpheus) tralasciando un po' la programmazione ma senza precludere la scelta di lavorare in quel settore (i matematici sono molto richiesti nel settore)

Sono partito con molte cosa da dirti ma me le sono dimenticate per strada... Ci sarebbe tanto da dire ma alla fine la scelta è solo tua :-D

Studiati per bene i vari piani di studio dei vari corsi e vedi :wink:

PS: Non se di dove sei ma guardati bene nell'università che vorresti frequentare se c'è anche l'opzione ing. dell'informazione

Epimenide93
Se posso darti un consiglio, non preoccuparti troppo del lavoro che hai fatto finora. Tutto quello che hai fatto alle superiori sarà indubbiamente servito per la tua formazione come studente, ma tra lo studiare qualcosa di "nuovo" ed il partire da quanto hai già costruito c'è una distanza molto minore di quanto tu possa immaginare. Al termine del primo anno di università avrai visto (o rivisto da un punto di vista più maturo) una grande quantità di informazioni che non sono neanche lontanamente paragonabili alle conoscenze che avevi al momento in cui ti sei iscritto, e questo vale anche se sei uno studente che è andato molto più a fondo del programma previsto nel suo percorso di studi. Con questo non intendo neppure dire che quel che hai fatto è inutile, come ho detto ti ha formato; ma il metodo che hai acquisito ed il confronto che hai avuto con varie materie ti saranno più utili in questa scelta delle conoscenze che hai acquisito. Per studiare qualcosa serve una certa "predisposizione". Non voglio discutere cosa significhi la parola predisposizione o quale sia la natura di essa, prendi il termine in un'accezione più leggera rispetto a quel che significa di solito. In realtà potrebbe trattarsi solo di cosa ti attira e cosa no (certo non significa avere doti innate, intendo un qualcosa di inerente all'atteggiamento ed al metodo). L'esempio solito è quello dell'approccio pratico degli ingegneri e di quello astratto dei matematici. Ma in entrambi i casi le loro conoscenze di analisi matematica apprese alle superiori non saranno sufficienti e dovranno essere integrate con delle nuove già nel primo anno del loro corso di studi. Quindi secondo me più che preoccuparti di non sprecare il lavoro che hai fatto dovresti preoccuparti di capire quale dei lavori che hai fatto è stato per te più appagante/divertente. Saper impostare un problema con l'occhio del programmatore ti sarà utile un po' ovunque, stesso dicasi per l'analisi che hai visto (che molto probabilmente è solo la parte che nel sistema anglofono viene detta Calculus, e non l'Analysis vera e propria), tornerà utile in ogni caso. Mi trovo d'accordo con quanto ti è stato detto, occhio che Informatica potrebbe essere più astratta di come la immagini (e se questo sia un bene o un male dipende solo da te), e non escludere Fisica solo perché non l'hai fatta alle superiori.

Da studente di Matematica posso dirti che quel che serve è solo l'interesse per l'astrazione. La voglia di trovare analogie laddove sembra non ce ne possano essere, l'interesse nel procedere in maniera cauta e rigorosa in un mondo esplorabile solo con la mente per cercare di spingersi il più in là possibile. Serve immaginazione per capire e scoprire, rigore per fare e comunicare e senso estetico per capire in che direzione muoversi. Se del Teorema Fondamentale del Calcolo Integrale (tanto per fare un esempio) ti affascina più la dimostrazione e la tesi come scritta nell'enunciato che le sue applicazioni negli esercizi, il corso di Matematica potrebbe fare al caso tuo, se dopo aver visto la teoria senti il bisogno di mettere a tutti i costi le mani in pasta con qualche applicazione empirica di quanto studi, probabilmente no (non che non se ne vedano, anzi, solo non è su esse che viene posto l'accento[nota]Anche questo non è del tutto vero, esistono indirizzi come la Matematica Fisica o la stessa Matematica Numerica che vivono in simbiosi con le applicazioni, ma sempre con un approccio matematico, quel che dico vale ai fini di una prima scrematura e non è da considerarsi categorico[/nota]). Non aspettarti che sia un proseguimento della "matematica" vista alle superiori (tanti calcoli poco significativi, finalizzare il tutto alla risoluzione di esercizi del tipo traccia-risultato...).

Prova a parlare con studenti dei vari corsi che ti interessano e che sono soddisfatti della loro scelta e chiedi loro cos'è che apprezzano del loro corso. Se le cose di cui parlano non ti attirano, quello è un indizio del fatto che tu possa essere più portato per un altro corso.

In ogni caso, in bocca al lupo per tutto! ;-)

My two cents :smt023

Raam
Grazie ancora per le risposte, soprattutto a Emar.
Risponderò anche alle tue domande e spero che mi puoi essere più d'aiuto.

Innanzitutto vi sono periodi in cui mi concentro più sulla matematica e periodi in cui passo più tempo con l'informatica.
In questo momento, da qualche mese, ho lasciato perdere la programmazione e adesso passo un po' di tempo con un libro "Elementary Calculus, Infinitesimal Approach" di Jerome Keisler.
Qualche settimana fa stavo leggendo Halliday Resnik Krane, Fisica I.

Per rispondere alle tue domande devo trasportare la mia mente all'indietro, a quando ero più a contatto con la programmazione.

- Ti piace conoscere molti linguaggi per scrivere al volo applicazioni/script che facciano ciò che vuoi?
Si, perché no? Preferisco il C e il C++, ma a seconda delle esigenze posso usarne un paio d'altri. In ogni caso non mi è mai capitato di scrivere programmi davvero utili: solo programmini, cose da studenti, qualche libreria, un pochettino di WINAPI. Conosco un po' anche il PHP, HTML, SQL, ecc...
Una volta preferivo Linux, ma adesso per comodità sono nuovamente su Windows. Molto flessibile su questo punto.

- Ti piace programmare?
Ci metto anima e corpo quando sono in vena.

- Ti interessa cosa c'è sotto il cofano (tipo elettronica, telecomuncazioni, etc...)?
Sono molto curioso, non sarebbe male sapere come è fatto ciò che uso. Ma ho una gran carenza nella parte hardware.

- Ti piacciono gli aspetti molto teorici come teoria dell'informazione, macchine di Turing, crittografia, etc?
Non mi è capitato di approfondire, ma penso che vale la stessa cosa di prima. Sono molto curioso.

- Ti piacerebbe ottimizzare il tuo codice per le massime prestazioni e applicarlo, magari, al calcolo numerico?
Ogni tanto mi capita di pormi l'obbiettivo di scrivere il codice affinché abbia le maggiori prestazioni possibili.

- Ti piace organizzare il codice in classi e moduli affinché sia facilmente mantenibile e modificabile?
Non sono il massimo nella OOP, ma di certo cerco di scrivere il codice nella maniera più pulita possibile.


Il tempo stringe, non so come sia nata tutta questa indecisione, ma la mia idea è quella di usare ciò che ho a disposizione: molta analisi matematica e molta informatica (ma la prima forse prevale).

Emar1
Di quelle che hai citato, quella che è più varia è ing. informatica (o dell' informazione). Faresti un bel po' di matematica "continua", Analisi per capirci, che a informatica pura faresti fatica a vedere. Attenzione però che come a matematica è raro trovare un numero (e non è un eufemismo!) ad ing. inf. è (quasi) raro vedere una riga di codice. In compenso imparerai bene a conoscere il Sig. Fourier e la sua analisi armonica e tante altre belle cosuccie.

Ho tanti amici sia ing. informatici che informatici e ti posso dire che mediamente i secondi sono molto più allegri, spensierati e soddisfatti della loro scelta, i primi un po' meno. Purtroppo tutte le ingegnerie sono, in primis, ingegneria (=chimica,matematica,fisica,automatica,etc) e possono spesso risultare poco interessanti a chi ha un preciso interesse.

L'informatica è un area molto grande. Se specifichi meglio qual'è la parte che preferisci ti potrei dare qualche consiglio migliore. Ad esempio:
- Ti piace conoscere molti linguaggi per scrivere al volo applicazioni/script che facciano ciò che vuoi?
- Ti piace programmare?
- Ti interessa cosa c'è sotto il cofano (tipo elettronica, telecomuncazioni, etc...)?
- Ti piacciono gli aspetti molto teorici come teoria dell'informazione, macchine di Turing, crittografia, etc?
- Ti piacerebbe ottimizzare il tuo codice per le massime prestazioni e applicarlo, magari, al calcolo numerico?
- Ti piace organizzare il codice in classi e moduli affinché sia facilmente mantenibile e modificabile?

Al momento non mi viene altro ma in base a queste risposte ci sono delle precise strade da imboccare (a parer mio!).

Saluti e buone feste

vict85
Mio fratello (aptriarca) è un programmatore di professione ed ha una triennale di ingegneria dell'informazione (in realtà del cinema e dei mezzi di comunicazione) e una magistrale di matematica.

Sk_Anonymous
"Raam":

D'altro canto, se andassi in fisica o in matematica, tutto il tempo che ho trascorso a studiare informatica significherebbe un po' sprecato.

Al contrario, spesso diventano programmatori di professione.

Raam
Mi sono accorto che il bagaglio che ho accumulato in questi anni sull'analisi è molto più ampio di quanto mi aspettassi.
Non posso negare che provo un senso di forte eccitazione quando faccio esercizi su argomenti un po' avanzati (certe volte mi capitano equazioni differenziali da internet, poco fa su yahoo answers ho beccato un integrale triplo).

Quando dico che non voglio gettare al vento tutto ciò che ho fatto in questi anni intendo proprio questo: se andassi a fare informatica tutta questa analisi che ho studiato non mi servirebbe a nulla.
D'altro canto, se andassi in fisica o in matematica, tutto il tempo che ho trascorso a studiare informatica significherebbe un po' sprecato.

Per questo credo che ingegneria informatica sia l'unica buona via di mezzo.

In ogni caso sto continuando a studiare un po' sull'halliday resnik krane e poi magari darò uno sguardo alla fisica di Feynman (che è online gratuitamente).

Intermat
Io ho degli amici che fanno Ing. Informatica ed un altro che fa Informatica. Ti posso dire, da quello che mi dicono, che informatica è molto più incentrata sulla programmazione, sul laboratorio insomma è più vicina all'idea classica di informatica. Ing. Informatica ha si corsi di programmazione ma non tanti come Informatica. Considera che idealmente l'ing. informatico dovrebbe essere quello che progetta e immagina un sistema, magari ampio e complesso, che poi verrà scritto e realizzato da programmatori o da informatici. Quindi concettualmente sono due futuri sbocchi diversi. Detto questo, a seguito di incontri fatti con aziende presso l'università, ho visto che spesso per loro non è molto vincolante il tipo di laurea che hai. Se sei interessato alla produzione vera e propria ma sei laureato in ing. informatica o in informatica e per loro risulti avere le skills giuste allora il titolo non ti preclude nulla. Ovviamente senza distaccarsi eccessivamente da ciò che si è fatto all'università. Il tuo dubbio Fisica vs Informatica è ampio...però se ti piace veramente fisica e se continuassi di tuo a studiare informatica (nel tempo libero) alla fine potresti fare fisica e comunque avere abilità extra che farebbero comunque curriculum.

Raam
Intanto grazie per i consigli e le opinioni.

Purtroppo cambio idea troppo rapidamente: un giorno mi convinco di una cosa, il giorno seguente di un'altra.
Mi sembra una cattiva idea quella di buttare al vento tutto quello che ho fatto in questi anni (con la scuola e da solo).
Ho fatto molto di informatica, ma prima ancora anche di matematica.
L'ideale sarebbe, anche per un capriccio personale, di riuscire ad approfondirle entrambe, magari in futuro.
Da un punto di vista quindi obbiettivo, la sfida FISICA VS INFORMATICA è vinta dall'informatica, ma resta da decidere se fare informatica pura o ingegneria informatica.

Ingegneria, come ho già spiegato, mi insegnerà tante cose nuove e mi farà utilizzare tutta quella matematica che ho studiato in questi anni (per non rendere vano l'impegno che ci ho messo, anche se era di più per passare il tempo).
Ma da quel che leggo sul percorso didattico (o almeno, io ho letto quello di Pisa), pare che informatica faccià più al caso mio.

Voi che ne dite?

vict85
Penso anche io che ingegneria fisica e matematica possano essere delle buone scelte. Sono lauree focalizzate a formare persone in grado di applicare strumenti fisico-matematici complessi alle più disparate applicazioni. Eventualmente ti specializzi dopo.

Comunque sono tutte buone scelte, non ve n'è una giusta o sbagliata.

iMaster
Ciao,
Guarda, personalmente ti consiglio di escludere l'idea di voler fare qualcosa nell'ottica di fare un certo lavoro. Nel 90% dei casi, una volta laureati, non si sa dove si finisce. Nello specifico ho colto questo modus di pensiero quando hai citato medicina. Il consiglio che ti posso dare è: focalizzati sugli oggetti di studio che più ti appassionano. Anche sui i singoli argomenti, ripercorrendo gli studi che più ti sono piaciuti.
Detto questo ti consiglio di dare un occhio al percorso di studi in Ing Matematica al PoliMi. La triennale ti permetterebbe poi di accedere a parecchie magistrali senza debiti, tra cui Nucleare, se capissi che hai una passione spropositata per la fisica. Infine, frequentare un corso in Ingegneria vuol dire comunque avere una propensione al concreto, in sostanza, voler vedere l'applicazione dei concetti visti nella teoria. Questo significa che in qualunque corso in Ingegneria troverai corsi che si rifanno a specifici contenuti tecnici, concreti, costruttivi. Sicuramente sono corsi molto vari e caratterizzati da una forte multidisciplinarietà. Con tutto ciò volevo anche dirti: occhio a Ing Informatica, potrebbe non essere proprio quello che ti aspetti.

Fonte: studente PoliMi 3º anno Ing Energetica-Nucleare

VINX89
Nel tuo caso specifico, Ingegneria Informatica 10,100,1000 volte senza pensarci neanche un microsecondo.

Sk_Anonymous
"Raam":

- Informatica. Ho fatto il corso programmatore e sono sempre stato un passo avanti alla mia classe perché da sempre ho approfondito per conto mio diversi argomenti.

L'informatico da cui andavo a ripetizione soleva dirmi cento volte al giorno che informatica!=programmazione.

Inoltre ho una quasi totale comprensione di testi informatici in lingua inglese.

:smt023 È importante.

- Ingegneria informatica. Da quanto ne so ci sono più opportunità di lavoro per un ingegnere che per un informatico.

Gli informatici, anche puri, sono ovviamente molto richiesti. Il tipo in questione ha rifiutato una decina di proposte (senza che lui cercasse lavoro) perché voleva iscriversi al dottorato. Ripeto: dieci offerte senza cercare.

Se dovessi scegliere tra le due sceglierei comunque questa perché mi dà una preparazione più ampia e variegata, studierei matematica e fisica e anche altre cose nuove come l'elettronica.

Non so quanto sia un bene. Se vuoi fare informatica, fai informatica senza buttarti in cose ibride solo per sentito dire. Ah, ad informatica si studia anche matematica, e tanta, ovviamente.

- Matematica.[...]non riesco a fare le potenze a mente ad esempio

A matematica è quasi raro vedere un numero. :-D

ma mi piace molto l'analisi che purtroppo ho dovuto studiare da autodidatta per mia spontanea curiosità. Oserei dirlo, ma la scuola mi ha insegnato solo le frazioni e il calcolo letterale, il resto l'ho fatto quasi tutto da solo.

Chiediti: "Mi piace studiare le dimostrazioni dei teoremi? Trovo gusto nel tentare di ricostruirle?" Se sì, allora potresti prenderla in considerazione.

- Fisica. Questa è un'idea molto recente. Alla ragioneria non ho fatto fisica

Un mio docente di fisica all'università (faccio Fisica) è diplomato in ragioneria.

Infine mi sarebbe piaciuto anche medicina (per fare poi psichiatria), ma non mi piace l'idea di studiare 10 anni.

Non so se lo sai, ma esiste la Fisica Medica; anche se per diventare fisico medico dovresti studiare nove anni...

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