Scelta

nomen1
Ciao a tutti... sono una stdentessa del quarto anno di Liceo Classico. Ho deciso di iscrivermi alla facoltà di ingegneria al polimi. Non so però quale tipo di ingegneria. Voi cosa mi consigliate?

Risposte
tecnos1
Queste sono le statistiche del corso del politecnico di Torino, considera che la triennale di Torino è un corso di scienze matematiche, ma a parte una ventina di crediti matematici in più nel 3+2 è molto simile ad ing.matematica del politecnico di Milano :

http://calvino.polito.it/~laurea/statistiche_occ.html

nomen1
quali sono gli sbocchi professionali per Ingegneria Matematica? Le statistiche, i numeri cosa dicono?

Marco831
Tornando alla vera ragione del topic, direi che le scelte proposte sono abbastanza disparate, ma la maggior parte di esse sono nella sezione ingegneria dell'informazione e ingegneria dei sistemi, ad esclusione di ingegneria aerospaziale che è parte di ingegneria industriale.

A questo punto ribadisco la domanda fatta da qualcun'altro: c'è qualcosa che ti esalta quando ci pensi? Ti vedi a discutere, e far conti sui flussi attorno ad un'oggetto? Ti vedi di più a discutere su come codificare un messaggio e ricostruirlo con un'algoritmo comutazionalmente efficiente? Ti vedi a modellizzare il mercato finanziario e provare a simulare l'andamento delle stock options?

Insomma, cos'è che ti attira?

tecnos1
Esatto, oramai l'ingegnere chimico si occupa non solo di impianti ma anche di molte altre problematiche...i corsi a scelta a cui mi riferivo sono in gran parte a gruppi. Non sono i 4-6 esami a scelta libera nell'intero 3+2.
Io queste differenze rispetto ad un corso tradizionale non le vedo, magari nel vecchio ordinamento " erano presenti ma per quanto mi riguarda non le ho rilevate, anzi, alcuni degli esami più difficili erano a scelta!
Per quanto riguarda il 4+2 ti posso dire che ad ing.astronautica a Roma esiste un 3+2+2.
Sinceramente non parlerei di danni, se ti riferisci al 3+2. Se consideri solo la triennale posso anche darti parzialmente ragione.
Per quanto riguarda il disegno, a ing.chimica di Genova nell'anno 2006/2007 è previsto al 1° anno ( è stata ridotta economia e i crediti di inglese ), aspettiamo anche Torino e Milano quando saranno attivati i piani 2006/2007.

mircoFN1
La differenza delle nostre posizioni è proprio questa: ci sono delle competenze che io ritengo necessarie per un ing. e invece che tu ritieni si possano avere opzionalmente da esami a scelta. Ti faccio notare che ci sono moltissime differenze tra un esame obbligatorio e uno a scelta e non mi basterebbe una pagina nemmeno per elencarne le principali.
Personalmente credo che gli esami a scelta siano più adatti a facoltà con struttura monografica (come lettere) oppure che vadano bene nei master e nei dottorati e che la facoltà di ing. sia da configurarsi più come una scuola di ingegneria.
Però devo riconoscere che molti la pensano come te, anche in ambito accademico e molti piani di studio che si vedono in giro lo rivelano. Personalmente credo che questo sia stato uno dei principali elementi deboli della applicazione della riforma 3+2 (l'altro è che per ing. serviva il 4+2) e i danni si vedranno tra qualche anno.

ciao

tecnos1
Beh, ci sono diversi orientamenti e magari in quello impiantistico sicuramente è cosi', ma l'ingegnere chimico si occupa anche di processi ed ultimamente anche di branche della chimica come quella ambientale,chimica-fisica, catalisi,elettrochimica, modellistica, teoria dei processi chimici, poi trovi sicuramente in tutti gli orientamenti gli esami di fisica tecnica e moduli di termodinamica....
In particolare nella laurea 3+2 del polimi puoi scegliere una settantina di crediti fra esami a libera scelta e a gruppi, quindi puoi privilegiare diverse possibilità, una di queste è quella impiantistica.

mircoFN1
"tecnos":
Sono io il primo ad avertelo fatto notare! Beh, allora peggio anche per i chimici di Genova e del politecnico di Torino e molti altri....

Affermativo :!:
A differenza di un Chimico, un ing. Chimico credo che dovrebbe occuparsi di impianti. Ora, non sapere nulla su come funziona un recipiente in pressione, una saldatura o una flangia mi sembra un po' rischioso, non credi?
Forse quelle cose le fanno sotto altri nomi! Almeno me lo auguro per loro ma anche per noi!

ciao

tecnos1
Sono io il primo ad avertelo fatto notare! Beh, allora peggio anche per i chimici di Genova e del politecnico di Torino e molti altri....

mircoFN1
"tecnos":
Si, ma gli stessi esami li trovi anche a civile...sono i 4-5 esami comuni a tutti i corsi di laurea in ingegneria che non rientrano nella "categoria 1".
Comunque al politecnico i chimici non fanno ne costruzioni meccaniche ne tecnologia meccanica....


Beh, vorrai che rimanga almeno qualcosa che permetta agli ingegneri di avere qualcosa in comune, a parte il titolo sul biglietto da visita!

Per i Chimici del politecnico.... peggio per loro!

ciao

tecnos1
Si, ma gli stessi esami li trovi anche a civile...sono i 4-5 esami comuni a tutti i corsi di laurea in ingegneria che non rientrano nella "categoria 1".
Comunque al politecnico i chimici non fanno ne costruzioni meccaniche ne tecnologia meccanica....

mircoFN1
Considerando pure il fatto che ing. Chimica è per tradizione un po' diversa dal resto delle industriali, perchè è molto caratterizzata (ovviamente), tuttavia vi sono molti argomenti in comune sul piano tecnico (tralascio ovviamente le materie di base) anche tra Elettrica e Chimica, almeno negli atenei dove non si rincorre l'iperspecializzazione:

Fisica tecnica, Elettrotecnica, Meccanica applicata, Disegno industriale, Tecnologia meccanica, Scienza delle costruzioni, Costruzioni meccaniche, Controlli-automazione (più di 60 crediti ovvero più di 1 anno). Sono di fatto, a parte il nome delle singole materie, le basi culturali comuni di un ing. industriale....

ciao

tecnos1
In parte perchè il mio discorso era focalizzato nel settore industriale dove troviamo corsi come ingegneria elettrica e ingegneria chimica. Quello che dici tu a proposito della diversità fra ingegneria civile ed elettrica confrontando due settori differenti, lo posso dire io a proposito di ingegneria chimica e ingegneria elettrica visto che non hanno praticamente nessun corso in comune pur essendo nello stesso settore..

mircoFN1
Scusa ma non fai che confermare la mia posizione!
La distinzione tra civile e ambientale c'è ed è ovvio, tuttavia è molto minore che tra civile e elettrica!
La classificazione storica che è recepita dall'ordine professionale e su cui si basa anche l'ordinamento degli studi 3+2 avrà una ragione!?
Se poi vuoi dire cha all'interno uno può ancora scegliere OK, è vero, infatti io sono convinto che una volta scelta la macrodivisione è ancora opportuno stare attenti e scegliere l'indirizzo più generale in modo da non iperspecializzarsi da subito.

ciao

tecnos1
Per ragioni storiche può anche essere vero ma nel profilo didattico non sono pienamente daccordo perchè le strutture didattiche di cui parli sono semplicemente le sezioni dell'ordine degli ingegneri che si divide in civile-ambientale - industriale - informazione.
Nel settore civile-ambientale troviamo ing.civile e ing.ambientale che sono corsi sostanzialmente differenti, lo stesso nel settore industriale dove "convivono" ingegneria meccanica, elettrica, chimica, nucleare...
E' una distinzione troppo generica....
L'unico che rispecchia una certa coerenza con la realtà universitaria è il settore dell'informazione, ma anche in questo caso ingegneria gestionale è profondamente differente da ing.informatica o elettronica. La mia classificazione era in base alla quantità di materie ingegneristiche che è evidentemente ridotta in un corso in ingegneria matematica rispetto ad ingegneria civile o meccanica!

mircoFN1
Non condivido questa classificazione che è molto personale.
Anche per ragioni storiche, ma soprattutto di struttura didattica, ci sono tre anime di ing.:

-civile
-industriale
-dell'informazione.

All'interno di questi ambiti ci sono poi vari corsi di laurea di tipo più di base o più specifici.
La prima distinzione fondamentale è fondamentale e si riferisce al tipo di soggetto di cui si desidera occuparsi: l'ing. in primo luogo è un soggetto che si occupa di progettare 'cose nuove' (anche se poi nell'attività professionale non tutti lo faranno) e quindi deve prima decidere che tipo di progetti vuole fare.
Le distinzioni più specifiche (es: elettronica, telecomunicazioni, informatica....) sono importanti ma sono successive.

Per uno che sceglie, questa distinzione è però fondamentale perchè è difficile poi passare da una all'altra.

Attenzione a non diventare ne carne ne pesce.

ciao

tecnos1
Si,ma per la precisione aggiungiamo che il mondo dell'ingegneria è vastissimo e si possono classificare diversi gruppi :

il primo quello di ingegneria matematica, matematica per le scienze dell'ingegneria, Ingegneria dei modelli e dei sistemi ( IMS ), ingegneria fisica e scienze per l'ingegneria.

Il secondo è quello interdisciplinare cioè ingegneria dell'ambiente e ingegneria gestionale, ( ci metterei anche informatica ).

Il terzo quello aerospaziale-astronautico

Il quarto consiste nei corsi tradizionali ovviamente suddivisi in "sottoinsiemi".

diciamo che nell'ultimo gruppo si fa molta più ingegneria.

son Goku1
comunque vorrei ricordare che ingegneria è studio di modelli fisico-matematici che non si studiano a fisica e matematica

mircoFN1
"fireball":

Aggiungiamo anche che "a Ingegneria si studia ANCHE la Fisica"...


si aggiungiamo :!: ... ma soprattutto diciamo che a ingegneria si studia ingegneria! E' questo che molti studenti liceali non sanno!

fireball1
"wedge":


scommettiamo che scriverà che matematica ha pochi sbocchi professionali? :wink:


In realtà già l'aveva detto!
Aggiungiamo anche che "a Ingegneria si studia ANCHE la Fisica"...

mircoFN1
"wedge":

scommettiamo che scriverà che matematica ha pochi sbocchi professionali? :wink:


E' possibile, ma forse sbaglia. Le possibilità devono essere sempre commisurate con il numero di persone che si laureano. Posto che per quelli bravi nelle materie tecniche-scientifiche il lavoro si trova (in generale, almeno per ora), prevedo che ci saranno molti laureati in ingegneria che non faranno gli ingegneri nel prossimo futuro.

ciao

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