Quale ramo di ingegneria prendere?
Ciao a tutti, sono uno studente del primo anno di ingegneria elettronica a Firenze. Entro il prossimo anno devo scegliere il ramo da prendere tra: elettronica, telecomunicazioni, elettrica e automazione, biomedica.
A me piace moltissimo la matematica, ma anche la fisica e l'informatica. Ho scelto elettronica e non informatica proprio perché avrei potuto sì programmare ma fare anche altro. In fin dei conti mi piacerebbe scegliere un settore vivo, che dia una grande possibilità di ricerca, in cui ci possa essere tanta matematica, ma anche un po' di programmazione (q.b).
Per come ho visto i vari settori:
-Elettronica: credo che (ovviamente) sia un po' troppo orientata all'hardware. E credo anche che come settore sia un po' in stallo.
-Telecomunicazioni: credo ci sia più software e anche abbastanza matematica, a quanto dicono è un settore in espansione. OK.
-Automazione: tantissima matematica. OK! Però mi sembra forse un po' troppo legata strettamente all'ambiente industriale (sempre per quello che ci possa capire io). Mio zio (vecchio) ingegnere elettronico me la sconsiglia: dice che tanto finirei a fare automazione industriale (carrelli ecc.)
-Biomedica: mi attira e non mi attira. Mi ero informato molto a riguardo tempo fa, forse troppo settoriale.
A me piace moltissimo la matematica, ma anche la fisica e l'informatica. Ho scelto elettronica e non informatica proprio perché avrei potuto sì programmare ma fare anche altro. In fin dei conti mi piacerebbe scegliere un settore vivo, che dia una grande possibilità di ricerca, in cui ci possa essere tanta matematica, ma anche un po' di programmazione (q.b).
Per come ho visto i vari settori:
-Elettronica: credo che (ovviamente) sia un po' troppo orientata all'hardware. E credo anche che come settore sia un po' in stallo.
-Telecomunicazioni: credo ci sia più software e anche abbastanza matematica, a quanto dicono è un settore in espansione. OK.
-Automazione: tantissima matematica. OK! Però mi sembra forse un po' troppo legata strettamente all'ambiente industriale (sempre per quello che ci possa capire io). Mio zio (vecchio) ingegnere elettronico me la sconsiglia: dice che tanto finirei a fare automazione industriale (carrelli ecc.)
-Biomedica: mi attira e non mi attira. Mi ero informato molto a riguardo tempo fa, forse troppo settoriale.
Risposte
No ma infatti io intendevo l'usare i sensori più che progettarli. Tuttavia a me piacerebbe un'automazione con schede elettroniche piuttosto che con gli ingranaggi, tutto qui. Per le telecomunicazioni invece cosa dici? Lunedì mi iniziano le lezioni, un corso nuovo è un laboratorio di programmazione (c++) applicata alle telecomunicazioni. (http://www.ingegneria.unifi.it/p-ins2-2013-372007.html)
(Parzialmente OT)
L'uso del galleggiante dello sciacquone rimane l'esempio capisaldo in ogni corso di automatica che si rispetti!
(Fine OT)
La sensoristica sencondo me è un'altra cosa rispetto alla robotica. Un conto è decidere quali e quanti sensori implementare per avere chiaro il flusso "Input" "blackbox" "output", un conto è progettarli. E non credere che un ing. dell'automazione passa il suo tempo con degli ingranaggi in mano: semmai implementa i gradi di libertà di tale ingranaggio in software che ne controllano e modellizzano il movimento!
L'uso del galleggiante dello sciacquone rimane l'esempio capisaldo in ogni corso di automatica che si rispetti!
(Fine OT)
La sensoristica sencondo me è un'altra cosa rispetto alla robotica. Un conto è decidere quali e quanti sensori implementare per avere chiaro il flusso "Input" "blackbox" "output", un conto è progettarli. E non credere che un ing. dell'automazione passa il suo tempo con degli ingranaggi in mano: semmai implementa i gradi di libertà di tale ingranaggio in software che ne controllano e modellizzano il movimento!

No vabbé la meccanica come branca della fisica mi piace, mi piacerebbe meno lavorare con ingranaggi e cose simili. Ad un incontro sull'automazione mi parlarono di teoria del feedback e fecero l'esempio del galleggiante dello sciacquone. A me piacerebbe più lavorare magari progettare che so un braccio robotico, magari lavorando e programmando il circuito con tutti i sensori...
Guarda, così nel dettaglio non mi sono addentrato nei CdL da te citati. Per esperienze di vari miei amici posso solo dirti che è rarissimo affrontare l'automazione senza "beccarsi" (metto le virgolette perchè per me costituisce un valore aggiunto mentre per altri può essere una mannaia) tanta tanta Meccanica Razionale e tanta Teoria del Controllo - Teoria della Stabilità - Teoria dei sistemi.
Non so cosa intendi tu con "affrontare l'automazione dal punto di vista elettronico", quindi più di così non ti posso dire nulla
Non so cosa intendi tu con "affrontare l'automazione dal punto di vista elettronico", quindi più di così non ti posso dire nulla

Ma da un punto di vista pratico un ingegnere dell'automazione cosa si trova a fare? A me piacerebbe automazione più da un punto di vista elettronico più che meccanico. Come lavoro un telecomunicazionista cosa si ritrova a fare di preciso?
La sotto-specializzazione nella triennale nella maggior parte dei casi influisce poco o nulla. Molto più invece influiscono la propria passione e la capacità di mettersi in grado di ricevere i giusti stimoli dai corsi.
Automazione non implica necessariamente progettare carrelli; inoltre sappi che nel dipartimento di Matematica del PoliTo ci sono tantissimi Elettrici (che dalla mia PERSONALE esperienza sono tra gli ingegneri più dotati di risorse matematiche e più propensi a proseguire col dottorato, anche in ambiti dove i circuiti e l'hardware in se' e per se' non contano più di tanto: ad esempio un corso di Sistemi Elettrici Non Lineari e Teoria della Stabilità mi è stato tenuto da un dottorando di Elettronica che ora sta studiando tra le altre cose il sistema nervoso).
Non imporre limiti alle tue scelte, specialmente ora che la scelta della triennale già la hai inquadrata! Non si tratta di "non andare a fare Lettere perchè non trovi lavoro", si tratta della scelta di un curriculum all'interno di un CdL già impostato
Lì almeno la scelta deve essere libera e personale IMHO.
In bocca al lupo per tutto!
Automazione non implica necessariamente progettare carrelli; inoltre sappi che nel dipartimento di Matematica del PoliTo ci sono tantissimi Elettrici (che dalla mia PERSONALE esperienza sono tra gli ingegneri più dotati di risorse matematiche e più propensi a proseguire col dottorato, anche in ambiti dove i circuiti e l'hardware in se' e per se' non contano più di tanto: ad esempio un corso di Sistemi Elettrici Non Lineari e Teoria della Stabilità mi è stato tenuto da un dottorando di Elettronica che ora sta studiando tra le altre cose il sistema nervoso).
Non imporre limiti alle tue scelte, specialmente ora che la scelta della triennale già la hai inquadrata! Non si tratta di "non andare a fare Lettere perchè non trovi lavoro", si tratta della scelta di un curriculum all'interno di un CdL già impostato

In bocca al lupo per tutto!