Metodo di studio per fisica e matematica

Diplomacy1
Oggi abbiamo avuto una conversazione abbastanza interessante a scuola. Si parlava di metodi di studio, durante l'ora di economia aziendale (la discussione era improntata sul perfezionamento del metodo di studio in vista dell’università). Abbiamo analizzato tutte le materie che facciamo (economia aziendale, diritto, scienze delle finanze, matematica, inglese, francese, italiano, storia, religione e educazione fisica), discutendo su come studiare al meglio per le singole materie.
Ora, salto tutte le materie e arrivo al punto che mi interessa: matematica (abbiamo fatto anche una digressione sul metodo di studio della fisica, in quanto il mio profe era iscritto a fisica all’uni e poi ha cambiato perché, parole sue, non andava bene come voti).
Allora, il mio profe diceva che secondo lui l’unico modo per studiare matematica e fisica è di prendere appunti, scrivendo tutto quello che dice il profe, e una volta finita la lezione, fare una montagna di esercizi a casa.
Io non sono molto d’accordo.
Secondo me, un buon metodo (sottolineo che un metodo di studio è soggettivo; però ci sono delle indicazioni che vanno bene più o meno per tutti) è di arrivare in classe con un quaderno grande (composto da fogli A3, che sono grandi come i fogli a protocollo aperti, o composto da fogli A2, che sono lunghi come i fogli a protocollo ma alti il doppio) e creare una mappa (stile mappe mentali/concettuali) di ciò che viene fatto in aula. Accanto a questa mappa, è utile tenere un quaderno dove fare le dimostrazioni. Lo scopo della mappa è quello di scrivere tutti gli argomenti (in modo da evidenziare quelli più importanti E QUELLI PREFERITI DAL PROFESSORE, che sappiamo essere importanti per ottenere buoni voti) e avere già pronta una mappa concettuale/mentale per lo studio a casa, senza dover usare troppo tempo per riorganizzare gli appunti. Fondamentale nella mappa, è il fatto di scrivere i RAGIONAMENTI (i ragionamenti delle dimostrazioni matematiche, così come la logica che lega un fenomeno fisico alla formula che lo descrive) e tralasciare momentaneamente formule e calcoli (quelli fondamentali o particolarmente difficili possono essere presi nel quaderno delle dimostrazioni). Formule e calcoli li si può trovare anche sui libri. I ragionamenti anche, ma sono più difficili da scovare. A mio parere è più semplice, per capire le cose, ascoltare con molta attenzione il professore. Una volta arrivati a casa, è cosa buona riguardare tutta la mappa, consultare i libri, e concentrarsi sulla dimostrazione delle formule e dei teoremi.

Solo dopo essersi impossessati delle dimostrazioni, e averle capite a fondo, si può passare a fare la montagna di esercizi che è ovviamente necessaria per la buona riuscita in questo corso di laurea.

Cosa ne pensate?

Risposte
Diplomacy1
Diciamo che essendo un ingegneria può avere dei risvolti sul mondo del lavoro migliori di quelli di fisica (fisica da questo punto di vista non è male, ma comunque dati alla mano ingegneria in genere permette un lavoro più stabile).

In più, il corso non mi dispiace.. Dopo fisica è quello che mi interessa di più ora come ora.

Possiamo però dire, 85% fisica, 15% ingegneria fisica.

ms941
Perché ingegneria fisica?

Diplomacy1
Fisica (non so ancora dove.. Ma credo Trento). Ho qualche indecisione con Ingegneria Fisica (la farei al POliMi).

ms941
"vict85":

Un solo commento finale. Non dare per scontato che ci sia un libro del corso. Insomma, certamente per lo meno nella triennale ci sono libri che contengono quelle formule e quei calcoli, ma il corso potrebbe tranquillamente non seguire nessun libro particolare oppure saltare da uno all'altro a seconda del teorema o dell'argomento.


Verissimo. All'inizio questa cosa è molto fastidiosa, però aiuta molto.

Cosa vai a studiare diplomacy :?:

vict85
Più tu dai attenzione ai tuoi appunti e meno capisci, quindi a rigore meno sono utili i tuoi appunti. Ovviamente se tu non prendi appunti, massimizzi la tua comprensione ma al contempo rendi più complicato il ripasso. In teoria vi è quindi un punto di ottimo tra i due estremi (che dipende dalla persona). Io in genere non prendo appunti, ma ho una buona memoria (anche se non posso dire di essere uno studente modello).

La scelta di prendere o meno appunti, e quanto tempo dedicarci dipende quindi da vari fattori. Il primo è sostanzialmente se il professore/professoressa fornisce materiale agli studenti, dalla qualità dello stesso e dalla loro completezza. Ci sono professori che vanno molto rapidi ma praticamente copiano dai loro appunti. Quindi scrivere ciò che c'è scritto sulla lavagna è inutile mentre è essenziale ascoltare e fare domande. Fare domande è MOLTO importante, anche se non sempre amato dai compagni di classe[nota]Specialmente da quelli che praticamente tendono a copiare a macchinetta dalla lavagna.[/nota].
Gli altri fattori sono già stati enunciati.

Sinceramente comunque ho qualche difficoltà a comprendere cosa tu intenda con fare mappe mentale/concettuale di un corso di matematica. In generale matematica è piuttosto lineare all'interno di una singola lezione, quindi è inutile farti la mappa concettuale durante la lezione, tanto vale farla a casa dopo che si è compreso il tutto. Insomma, un'intera lezione di matematica potrebbe essere dedicata ad una singola dimostrazione.


Un solo commento finale. Non dare per scontato che ci sia un libro del corso. Insomma, certamente[nota]per lo meno nella triennale.[/nota] ci sono libri che contengono quelle formule e quei calcoli, ma il corso potrebbe tranquillamente non seguire nessun libro particolare oppure saltare da uno all'altro a seconda del teorema o dell'argomento.

Sk_Anonymous
"ms94":
treni che passano una volta ogni ora

E lamentati. :-D

ms941
"Diplomacy":
è davvero così poco il tempo a disposizione?

Dipende da molte cose: dagli orari che hai, dal tipo di professore e dal tempo che impieghi per arrivare all'università.

Ci sono delle università (come la mia) che non ti mettono nelle condizioni di studiare, specialmente se sei pendolare. Lezioni che iniziano alle 4 del pomeriggio e finiscono alle 6 della sera, treni che passano una volta ogni ora, quindi per arrivare alle 4 devi partire alle 2 ecc...
Senza contare i professori, ci sono quelli che hanno fretta di finire il programma e ti spiegano una valanga di cose in due ore, ovviamente non capisci niente a lezione e a casa ti trovi in difficoltà perché hai preso pochi appunti.

In ogni caso quello che hai intenzione di fare tu è impossibile e veramente inutile secondo me, prendi appunti normalmente comprati un bel libro e fai tanti esercizi (senza guardare le soluzioni).

Sk_Anonymous
"Diplomacy":
Sarà meglio rivedere le mie idee.. :-D

E perché mai?

Diplomacy1
Sarà meglio rivedere le mie idee.. :-D

Sk_Anonymous
"Diplomacy":
è davvero così poco il tempo a disposizione?

Anche meno. :-D
Io in un corso ho rinunciato a prendere appunti, non stavo dietro nemmeno a copiare quello che il professore scriveva alla lavagna.

Diplomacy1
è davvero così poco il tempo a disposizione?

Intermat
Credo che tu non stia tenendo in considerazione i tempi a disposizione durante una spiegazione all'Università. Io ho abbandonato la penna rossa per i titoli, figurati se avrai il tempo di scrivere su un foglio f3 la mappa e contemporaneamente le dimostrazioni sul quaderno! Inoltre i banchi sono spesso molto sottili, tipo la metà dei banchi del liceo...quindi non avrai tanto spazio proprio fisicamente! Detto questo io credo, almeno per me, che la cosa migliore sia scrivere tutti i passaggi con le relative spiegazioni cercando, allo tempo, di capire la logica di quello che il professore sta facendo. Purtroppo non sempre ci si riesce!

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