Meccanica dei fluidi
In occasione della commemorazione di Enrico Marchi, ingegnere ed Accademico dei Lincei, vi è una breve riflessione sulla meccanica dei fluidi :
http://www.dicat.unige.it/documents/com ... marchi.pdf
http://www.dicat.unige.it/documents/com ... marchi.pdf
Risposte
E' stato accolto come un grande risultato matematico e basta nel senso che i flussi 1d
viscosi vengono modellati ingegneristicamente con il flusso di Fanno il quale produce
EDO che alla fine sono gestibilissime e funzionano bene.
Speriamo tanto che passino al 3d rapidamente.
In Coppa America cmq lavorano ovviamente in incomprimibile con modelli testati ed
efficienti: Quarteroni/Parolini nel 2003 hanno usato il k-eps. standard e per la sfida di quest'anno
il modello di Menter-----------> Non mi ispira fino in fondo!
Di Idraulica marittima c'è un prof. nella mia facoltà che se ne occupa... proviene
dalla scuola di Genova: Brocchini! che però sta nell'istituto di Idraulica.
(non so se si occupa di tsunami però è uno molto in gamba)
viscosi vengono modellati ingegneristicamente con il flusso di Fanno il quale produce
EDO che alla fine sono gestibilissime e funzionano bene.
Speriamo tanto che passino al 3d rapidamente.
In Coppa America cmq lavorano ovviamente in incomprimibile con modelli testati ed
efficienti: Quarteroni/Parolini nel 2003 hanno usato il k-eps. standard e per la sfida di quest'anno
il modello di Menter-----------> Non mi ispira fino in fondo!
Di Idraulica marittima c'è un prof. nella mia facoltà che se ne occupa... proviene
dalla scuola di Genova: Brocchini! che però sta nell'istituto di Idraulica.
(non so se si occupa di tsunami però è uno molto in gamba)
"Valerio_D":
Per gli esami nel dottorato dipende dalla scuola di dottorato da 0 tanti. Cioè può anche essere
che venga ritenuto sufficiente la frequenza in corsi di alta formazione.
Al Polito sono abbastanza seri su sta cosa (almeno dall'esterno) e cmq anche nel dip. di fisica
della mia facoltà vogliono che vengano fatti degli esami. (i fisici fanno pochissime consulenze....
in qualche modo devono pur impegnare il loro tempo)
Inoltre, penso che l'abbondanza degli esami presenti nel dottorato in fisica sia dovuta al fatto che il corso è la normale continuazione del 3+2 in ingegneria fisica e probabilmente integrano alcune conoscenze teoriche non trattate nelle lauree, visto che parecchi indirizzi di ricerca sono teorici....
Apparentemente ing fis al polito non è impostata come i corsi attivi all'EPFL o al politecnico di Monaco ( molto teorico ) e nella laurea approfondisce maggiormente gli aspetti applicativi.
"Valerio_D":
Sul dopo avrei intenzione di dedicarmi alla ricerca in senso lato (dove nn è importante
purchè si lavori bene nn c'è problema) cmq sul CFD.... non amo molto la parte sperimentale.
Ultimamente mi sto occupando un po' degli effetti di comprimibilità sui flussi turbolenti....
ci sono diversi buchi e strade ancora da percorrere, letteratura scarnissima: non è male
come settore anche non ci sono proprio tantissimi cultori qua in italia.
E' un settore molto interessante e ricchissimo di applicazioni, dall'ambiente alla Coppa America. Con poca letteratura la sfida dovrebbe essere ancora più interessante, sacrifici a parte. A me interessa molto la parte di idraulica marittima, compresa la formazione di tsunami ecc, peccato che la ricerca in questi fenomeni sia poco nota, specialmente in Italia...
Come ultima cosa ti volevo chiedere come è stata accolta, nell'ambiente della meccanica dei fluidi, la scoperta di Bianchini del 2004?
Ah no io nn faccio riferimento a quel dipartimento. Quello è solo il sito del mio ex prof. che veramente
ha tantissime attrezzature in lab. e tanti contatti internazionali. Loro per la Vibrometria Laser-Doppler
sono praticamente uno dei primi gruppi al mondo...hanno loro stesso concepito vibrometri molto innovativi ecc..
Quando organizzano la loro conferenza biennale (l'ultima c'è stata l'anno scorso) viene davvero gente da tutto
il mondo....roba che nella mia facoltà nn si verifca mai.
Poi si occupano di tutto: fluidodinamica, meccanica delle vibrazioni, acustica, bioingegneria, misure IR
ultrasuoni......
Per il suo esame oltre all'ovvio orale vuole che venga condotta una tesina cioè devi andare in lab. e fare
misure su un qlcs (a me capitò l'analisi modale di un freno a disco tramite SLDV) e ti assicuro che è
un'esperienza molto interessante.
Io non ho scelto di proseguire in quell'ambiente perchè è molto disorganizzato (anche se dall'esterno
non sembra sicuramente) e molto dispersivo.....praticamente è una giungla.
Già passare l'esame è un'impresa epica perchè il corso è tenuto male (ti possono capitare una decina
di assistenti diversi a lezione) e problemi vari poi
ti capita vedere dottorandi che si litigano brutalmente la testa laser in lab.ecc. ecc.
Per gli esami nel dottorato dipende dalla scuola di dottorato da 0 tanti. Cioè può anche essere
che venga ritenuto sufficiente la frequenza in corsi di alta formazione.
Al Polito sono abbastanza seri su sta cosa (almeno dall'esterno) e cmq anche nel dip. di fisica
della mia facoltà vogliono che vengano fatti degli esami. (i fisici fanno pochissime consulenze....
in qualche modo devono pur impegnare il loro tempo)
Sul dopo avrei intenzione di dedicarmi alla ricerca in senso lato (dove nn è importante
purchè si lavori bene nn c'è problema) cmq sul CFD.... non amo molto la parte sperimentale.
Ultimamente mi sto occupando un po' degli effetti di comprimibilità sui flussi turbolenti....
ci sono diversi buchi e strade ancora da percorrere, letteratura scarnissima: non è male
come settore anche non ci sono proprio tantissimi cultori qua in italia.
ha tantissime attrezzature in lab. e tanti contatti internazionali. Loro per la Vibrometria Laser-Doppler
sono praticamente uno dei primi gruppi al mondo...hanno loro stesso concepito vibrometri molto innovativi ecc..
Quando organizzano la loro conferenza biennale (l'ultima c'è stata l'anno scorso) viene davvero gente da tutto
il mondo....roba che nella mia facoltà nn si verifca mai.
Poi si occupano di tutto: fluidodinamica, meccanica delle vibrazioni, acustica, bioingegneria, misure IR
ultrasuoni......
Per il suo esame oltre all'ovvio orale vuole che venga condotta una tesina cioè devi andare in lab. e fare
misure su un qlcs (a me capitò l'analisi modale di un freno a disco tramite SLDV) e ti assicuro che è
un'esperienza molto interessante.
Io non ho scelto di proseguire in quell'ambiente perchè è molto disorganizzato (anche se dall'esterno
non sembra sicuramente) e molto dispersivo.....praticamente è una giungla.
Già passare l'esame è un'impresa epica perchè il corso è tenuto male (ti possono capitare una decina
di assistenti diversi a lezione) e problemi vari poi
ti capita vedere dottorandi che si litigano brutalmente la testa laser in lab.ecc. ecc.
Per gli esami nel dottorato dipende dalla scuola di dottorato da 0 tanti. Cioè può anche essere
che venga ritenuto sufficiente la frequenza in corsi di alta formazione.
Al Polito sono abbastanza seri su sta cosa (almeno dall'esterno) e cmq anche nel dip. di fisica
della mia facoltà vogliono che vengano fatti degli esami. (i fisici fanno pochissime consulenze....
in qualche modo devono pur impegnare il loro tempo)
Sul dopo avrei intenzione di dedicarmi alla ricerca in senso lato (dove nn è importante
purchè si lavori bene nn c'è problema) cmq sul CFD.... non amo molto la parte sperimentale.
Ultimamente mi sto occupando un po' degli effetti di comprimibilità sui flussi turbolenti....
ci sono diversi buchi e strade ancora da percorrere, letteratura scarnissima: non è male
come settore anche non ci sono proprio tantissimi cultori qua in italia.
"Valerio_D":
Curricula:
Misure Elettriche ed Elettroniche
Misure Termiche e Meccaniche
Sicurezza Industriale ed Analisi dei Rischi
.....è un dottorato di misure... hanno solo messo il nome ad effetto.
Infatti, ho indicato questo dottorato perchè credevo che avessi qualche contatto anche con loro, visto il tuo dipartimento

Di norma, quanti esami si devono sostenere in un dottorato? Ho visto che in quello in fisica, sempre al polito, sono veramente tanti :
http://didattica.polito.it/pls/portal30 ... 0Formativa
Ho dato uno sguardo al sito che mi hai indicato,è veramente interessante il tipo di ricerca che svolgi. Dopo hai intenzione di dedicarti alla ricerca universitaria o miri alle gallerie del vento della F1 ( o altre..)?
http://qn.quotidiano.net/coppa_america2 ... nghi.shtml
Curricula:
Misure Elettriche ed Elettroniche
Misure Termiche e Meccaniche
Sicurezza Industriale ed Analisi dei Rischi
.....è un dottorato di misure... hanno solo messo il nome ad effetto.
Misure Elettriche ed Elettroniche
Misure Termiche e Meccaniche
Sicurezza Industriale ed Analisi dei Rischi
.....è un dottorato di misure... hanno solo messo il nome ad effetto.
La denominazione mi pare un po' strana:
METROLOGIA: SCIENZA E TECNICA DELLE MISURE E SICUREZZA INDUSTRIALE E ANALISI DEI RISCHI”
perchè praticamente è un misto fra la cattreda di misure e quella di impianti meccanici industriali a quanto
sembra anche dai temi assegnati.
Cioè generalmente sono due settori separati. Il nome metrologia è cmq molto esotico.
Mi sembra serio perchè i quesiti d'esame non sono vaghi anche se non è si
deve parlare dei più avanzati sistemi di misura ottici ecc. ecc. ma proprio dei fondamenti
delle misure in generale.
Cmq si va a lavorare in un gruppo di misure è molto importante valutare le attrezzature
del gruppo piuttosto che altro quindi una valutazione così non è facile.
METROLOGIA: SCIENZA E TECNICA DELLE MISURE E SICUREZZA INDUSTRIALE E ANALISI DEI RISCHI”
perchè praticamente è un misto fra la cattreda di misure e quella di impianti meccanici industriali a quanto
sembra anche dai temi assegnati.
Cioè generalmente sono due settori separati. Il nome metrologia è cmq molto esotico.
Mi sembra serio perchè i quesiti d'esame non sono vaghi anche se non è si
deve parlare dei più avanzati sistemi di misura ottici ecc. ecc. ma proprio dei fondamenti
delle misure in generale.
Cmq si va a lavorare in un gruppo di misure è molto importante valutare le attrezzature
del gruppo piuttosto che altro quindi una valutazione così non è facile.
"Valerio_D":
Figurati...è un piacere!
Il gruppo di ricerca di cui ti parlavo io dell'Imperial College
è quello che fa riferimento a Gossman ed è del dip. di ing. meccanica.
Che ha la piccola caratteristica di aver introdotto i metodi ai volumi
finiti ed il k-eps.
Attualmente quel gruppo si occupa molto di LES in processi di combustione
(praticamente bazzecole).
Mentre il mio ex-prof. di misure ha dei contatti con il gruppo di
dinamica strutturale (ha mandato diversi ragazzi a fare il dottorato
a londra, ecc.)
ti mando il link del suo sito:
http://mm.univpm.it/dipartimento/
Ok, grazie

L'Imperial College è veramente valido per l'ingegneria, indubbiamente una delle migliori scuole. Ti riporto un aneddoto : un mio amico, geologo con i 5 anni, aveva intenzione di fare il dottorato nella facoltà inglese e si è trovato di fronte due "sorprese" non proprio comuni.
1) Che il corso di laurea in geologia e geofisica ( i migliori in assoluto, USA compresi ) è offerto dalla facoltà di ingegneria, credo sia l'unico caso al mondo...
2) Che i 5 anni di geologia svolti in Italia vengono rapportati alle lauree undergraduate di 3-4 anni, quindi senza MSci !
Inoltre, cosa ne pensi del dottorato di ricerca in metrologia del politecnico di Torino?
http://didattica.polito.it/pls/portal30 ... _dottorato
Figurati...è un piacere!
Il gruppo di ricerca di cui ti parlavo io dell'Imperial College
è quello che fa riferimento a Gossman ed è del dip. di ing. meccanica.
Che ha la piccola caratteristica di aver introdotto i metodi ai volumi
finiti ed il k-eps.
Attualmente quel gruppo si occupa molto di LES in processi di combustione
(praticamente bazzecole).
Mentre il mio ex-prof. di misure ha dei contatti con il gruppo di
dinamica strutturale (ha mandato diversi ragazzi a fare il dottorato
a londra, ecc.)
ti mando il link del suo sito:
http://mm.univpm.it/dipartimento/
Il gruppo di ricerca di cui ti parlavo io dell'Imperial College
è quello che fa riferimento a Gossman ed è del dip. di ing. meccanica.
Che ha la piccola caratteristica di aver introdotto i metodi ai volumi
finiti ed il k-eps.
Attualmente quel gruppo si occupa molto di LES in processi di combustione
(praticamente bazzecole).
Mentre il mio ex-prof. di misure ha dei contatti con il gruppo di
dinamica strutturale (ha mandato diversi ragazzi a fare il dottorato
a londra, ecc.)
ti mando il link del suo sito:
http://mm.univpm.it/dipartimento/
"Valerio_D":
Sul discorso "epistemologico" del prof. Seminara penso che tempo fa
ho avuto esattamente la stessa raccomandazione dall'ing. Massai che sicuramente
conosci visto che il tuo avatar è uno dei suoi prodotti.
Certamente

"Valerio_D":
Lui ha definito gli ingegneri moderni: "...ingegneri power point...".
Ovviamente è un fatto puramente generazionale, cioè loro è praticamente
obbligati ad avere un fortissimo senso fisico da sfruttare nella semplificazione dei modelli
analitici per ottenere uno straccio di soluzione che in fluidodinamica soprattutto
è sempre un problema atroce.
Ed è solo dal '70, in alcuni posti di elite i modelli erano già numerici
(in Italia nn so dove è iniziata per prima l'attività numerica
e ne sono anche abbastanza curioso), .... e capisci che i tempi
calcolo erano un problema nn trascurabile quindi più semplici erano le eq. e meglio era.
E' un aspetto che si va perdendo soprattutto fra i numerici (come praticamente
dice pure Seminara).
Gli sperimentali mantengono un forte senso fisico del problema però praticamente rigettando
la parte teorica (cioè a loro basta tirar fuori un numero con PIV, LDA, HWA ecc.).
Il fatto che il numerico trascuri quest'aspetto (su cui pure io sono abbastanza latente) non è
una bella cosa perchè tanto dal codice di calcolo vengono sempre (e sottolineo sempre)
fuori dei risultati, ammesso che giri, però questi sono una soluzione delle NS (i teoremi di
esistenza ed unicità non ce l'abbiamo ed i matematici faticano alla grande)
....ma è fisicamente significativa????
E' una banalità però quando vedi che si richiedono validazione di risultati assurdi in Galleria
del Vento (che si fa sempre perchè praticamente tutti credono troppo al loro lavoro)
la domanda sorge spontanea.
Il punto che riguarda la ricerca fine a se stessa....sono breve va condannata visto che
si parla di ricerca ingegneristica.
Grazie per la risposta, molto completa. Tempo fa mi parlavi di un gruppo di ricerca dell' Imperial College, è forse all'interno di ingegneria civile? Potresti farmi qualche nome?
Per chi non lo sapesse :
http://www.galileonet.it/primo-piano/54 ... i-da-podio[/quote]
Sul discorso "epistemologico" del prof. Seminara penso che tempo fa
ho avuto esattamente la stessa raccomandazione dall'ing. Massai che sicuramente
conosci visto che il tuo avatar è uno dei suoi prodotti.
Lui ha definito gli ingegneri moderni: "...ingegneri power point...".
Ovviamente è un fatto puramente generazionale, cioè loro è praticamente
obbligati ad avere un fortissimo senso fisico da sfruttare nella semplificazione dei modelli
analitici per ottenere uno straccio di soluzione che in fluidodinamica soprattutto
è sempre un problema atroce.
Ed è solo dal '70, in alcuni posti di elite i modelli erano già numerici
(in Italia nn so dove è iniziata per prima l'attività numerica
e ne sono anche abbastanza curioso), .... e capisci che i tempi
calcolo erano un problema nn trascurabile quindi più semplici erano le eq. e meglio era.
E' un aspetto che si va perdendo soprattutto fra i numerici (come praticamente
dice pure Seminara).
Gli sperimentali mantengono un forte senso fisico del problema però praticamente rigettando
la parte teorica (cioè a loro basta tirar fuori un numero con PIV, LDA, HWA ecc.).
Il fatto che il numerico trascuri quest'aspetto (su cui pure io sono abbastanza latente) non è
una bella cosa perchè tanto dal codice di calcolo vengono sempre (e sottolineo sempre)
fuori dei risultati, ammesso che giri, però questi sono una soluzione delle NS (i teoremi di
esistenza ed unicità non ce l'abbiamo ed i matematici faticano alla grande)
....ma è fisicamente significativa????
E' una banalità però quando vedi che si richiedono validazione di risultati assurdi in Galleria
del Vento (che si fa sempre perchè praticamente tutti credono troppo al loro lavoro)
la domanda sorge spontanea.
Il punto che riguarda la ricerca fine a se stessa....sono breve va condannata visto che
si parla di ricerca ingegneristica.
ho avuto esattamente la stessa raccomandazione dall'ing. Massai che sicuramente
conosci visto che il tuo avatar è uno dei suoi prodotti.
Lui ha definito gli ingegneri moderni: "...ingegneri power point...".
Ovviamente è un fatto puramente generazionale, cioè loro è praticamente
obbligati ad avere un fortissimo senso fisico da sfruttare nella semplificazione dei modelli
analitici per ottenere uno straccio di soluzione che in fluidodinamica soprattutto
è sempre un problema atroce.
Ed è solo dal '70, in alcuni posti di elite i modelli erano già numerici
(in Italia nn so dove è iniziata per prima l'attività numerica
e ne sono anche abbastanza curioso), .... e capisci che i tempi
calcolo erano un problema nn trascurabile quindi più semplici erano le eq. e meglio era.
E' un aspetto che si va perdendo soprattutto fra i numerici (come praticamente
dice pure Seminara).
Gli sperimentali mantengono un forte senso fisico del problema però praticamente rigettando
la parte teorica (cioè a loro basta tirar fuori un numero con PIV, LDA, HWA ecc.).
Il fatto che il numerico trascuri quest'aspetto (su cui pure io sono abbastanza latente) non è
una bella cosa perchè tanto dal codice di calcolo vengono sempre (e sottolineo sempre)
fuori dei risultati, ammesso che giri, però questi sono una soluzione delle NS (i teoremi di
esistenza ed unicità non ce l'abbiamo ed i matematici faticano alla grande)
....ma è fisicamente significativa????
E' una banalità però quando vedi che si richiedono validazione di risultati assurdi in Galleria
del Vento (che si fa sempre perchè praticamente tutti credono troppo al loro lavoro)
la domanda sorge spontanea.
Il punto che riguarda la ricerca fine a se stessa....sono breve va condannata visto che
si parla di ricerca ingegneristica.
"Valerio_D":
Grande Ennio Marchi!!!
A mio modo di vedere, non so che ne pensate voi e cmq sono curioso di saperlo,
è stato il più grande in Italia nel settore idraulica al fianco di Napolitano della
Federico II nel settore dell'aerodinamica.
Sono daccordo con te, Valerio, Marchi è stato indubbiamente uno dei migliori nell'idraulica, senza dubbio. Cosa ne pensi del discorso ricerca nella meccanica dei fluidi, teorica, introdotto nel pdf, in particolare del paragone passato/presente? Se non sbaglio fai ricerca in questo campo...
Grande Ennio Marchi!!!
A mio modo di vedere, non so che ne pensate voi e cmq sono curioso di saperlo,
è stato il più grande in Italia nel settore idraulica al fianco di Napolitano della
Federico II nel settore dell'aerodinamica.
A mio modo di vedere, non so che ne pensate voi e cmq sono curioso di saperlo,
è stato il più grande in Italia nel settore idraulica al fianco di Napolitano della
Federico II nel settore dell'aerodinamica.