Matematica o Fisica?

Carlidel
Salve a tutti,
è da almeno tre anni che mi pongo più o meno sempre la stessa domanda: laurea in matematica o laurea in fisica?
In entrambi i casi mi iscriverò all'università di Bologna.
Il mio dubbio è dovuto a molteplici fattori:
A favore di matematica ho sempre provato grande passione per le scienze e i giochi logici, non mi è mancato anche partecipare alle olimpiadi di matematica da solo e in squadra, e avendo scoperto nell'ultimo anno le scienze algoritmiche grazie alle olimpiadi di informatica mi ispira abbastanza l'idea di approfondirle con degli studi matematici.
Tuttavia non posso negare la mia passione per le applicazioni pratiche, mi è sempre piaciuto eseguire lavori e studi in laboratorio e temo che con matematica questo aspetto venga troppo escluso per i miei gusti.
A favore di fisica, come tanti, sono interessato alle ultime ricerche nel campo della fisica avanzata, in particolare mi intrigano molto i possibili studi sui computer quantici, che ultimamente sembrano diventare sempre più attuabili. Ho frequentato un campo estivo nella facoltà di Modena nella quale mi hanno fatto una infarinatura di fisica computazionale e mi hanno fatto utilizzare un microscopio a effetto tunnel e la cosa mi ha appassionato molto.
Tuttavia non mi sembra di riuscire a brillare molto nelle scienze fisiche, non mi appassiono molto alla fisica che faccio al liceo in quanto al momento sembra essere molto focalizzata sull'apprendimento di tante tante nozioni e nomenclature seguite da formule che spesso vanno memorizzate e basta. Mi hanno detto e ripetuto che la fisica universitaria non è così, ma un velo di inquietudine mi rimane lo stesso.

Quello che a me al momento intriga è la ricerca, lo sviluppo e l'applicazione di nuove tecnologie come i computer quantici per la risoluzione di problemi sperimentali e pratici, al momento escludo ingegnerie informatiche e simili perché non desidero specializzarmi in una materia singola ma preferisco piuttosto mantenere una apertura maggiore alle possibilità che potrei incontrare nell'ambiente universitario.

In sostanza, è vero che con matematica si esclude ogni possibile "applicazione pratica" delle teorie matematiche? Con una laurea in fisica quanto si è aperti nei vari settori della ricerca? Si è obbligati a dedicarsi a ricerche sulla materia e l'universo o può anche essere un propedeutico per altre materie?

Spero di aver esposto chiaramente i miei dubbi (a volte non li espongo per bene nemmeno a me stesso :roll: )
Se qualcosa non vi è chiaro non esitate a dirlo.

Vi ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità e le vostre risposte. :D

Risposte
PadreBishop
Anche nella triennale di matematica si riesce (anche se un po' a fatica) a metterci un taglio applicativo.
Dipende dai singoli corsi e dai curriculum, ma ad esempio investire i crediti liberi in esami ingegneristici e/o di programmazione, oppure buttarsi sulla crittografia, o ancora sulla finanza, o sulla fisica, è possibile. In genere una triennale in matematica è vista abbastanza bene per chi vuole fare specialistiche diverse, e se ce la fai nel cambiamento non dovresti perdere piu' di mezzo anno di esami e corsi. Dipende sempre da quanto uno si vuole riallacciare con le altre discipline e mantenere uno spirito applicativo. Io ad esempio ero visto dai miei colleghi piu' intransigenti come un "alieno" in quanto appassionato di fluidodinamica e meccanica classica in generale, ed ora infatti sto finendo (si spera XD) la specialistica dentro Ingegneria.

Zero87
Non quoto quello che hai scritto, ma comunque ti dico la mia. :wink:

I giochi matematici con la matematica che si fa all'università non c'entrano granché e se vuoi "applicazioni" troverai senz'altro più soddisfacente la fisica. In fisica, però, i primi 2 anni si tratta di teoria e molta meccanica classica (per questo non ho scelto astrofisica all'epoca :-D ).

Per il resto, la fisica che si fa al liceo diciamo che al massimo la ritrovi nell'esame di Fisica I (se fai matematica, nel cdl di fisica non so come si chiama) e non in molti altri corsi. Al liceo si tratta solo di moti vari, equilibri e tante altre cose che mi hanno fatto tirare un sospiro di sollievo alla maturità per essermele tolte.
Tremendamente noiose (ovviamente gusti personali).
Tra l'altro, come dici anche tu, la fisica liceale - parlo dello scientifico (dopo questo post vado a salutarti nella sezione delle presentazioni ;-) ) - richiede anche molta memoria che all'epoca le leggi della dinamica me le sognavo di notte. Per non parlare di tutti quegli esercizi con le carrucole... tutti uguali... :smt015

Detto questo, conosco gente che ha fatto la triennale in ingegneria per poi proseguire con la magistrale in matematica. Se si possono fare queste mescolanze potrebbe andare una triennale in fisica con una magistrale in informatica/matematica applicata (dove ci sono molti corsi di complessità computazionale e computazione quantistica)?

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