Matematica applicata vs. pura

chiara3231
Ciao a tutti, sono una studentessa del secondo anno in Matematica applicata (Verona).
Volevo esporre qui un dubbio che mi arrovella da qualche tempo, nella speranza che qualcuno del settore matematico possa darmi una sua opinione.

Dopo la maturità ero certa (e lo sono ancora!) di voler affrontare un cdl in Matematica (pura, applicata... non conoscevo bene la differenza) e ho iniziato a raccogliere un po' di informazioni in giro. Purtroppo, a causa della mia pigrizia (che difetto orribile :-) ), devo ammettere di non essermi informata benissimo e di non aver chiesto un parere alle persone più appropriate (chiamatemi pure irresponsabile :oops: ), e così mi sono iscritta a Verona. Qui mi sto trovando bene, si fa un po' di fatica (come ovunque del resto), ma i professori sono preparati (della serie "Mi inchino di fronte al Suo curriculum " :prayer: ) e molto disponibili.

Il problema è che ho sentito dire in giro che un cdl in Matematica applicata non ti prepara bene come quello in Matematica pura, e questo mi spaventa un po' dato che dopo la triennale vorrei fare la magistrale in Matematica (adoro l'algebra astratta :-D ).
C'è da dire che nella mia facoltà, il primo anno e il primo semestre del secondo sono praticamente uguali a quelli di Matematica pura, e a partire dal secondo semestre del secondo anno si può scegliere che percorso intraprendere tra economico-finanziario e modellistico-computazionale: io sceglierò quello modellistico-computazionale, che dovrebbe avere molte materie in comune con il cdl in Matematica pura, e farò più esami a scelta possibili in comune, o che si avvicinano, a quelli della pura.

Insomma, non vorrei che la mia scelta poco ponderata di due anni fa compromettesse il mio futuro accademico.
Chi di voi mi può dare una saggia opinione in proposito??
Grazie di avermi letto!! :D

Risposte
vict85
Sinceramente non credo che pisa sia tanto meglio di altre università italiane (a parte ‘tirarsela’ un po'). Per l'algebra, per esempio, trovo che Milano Statale e Padova siano migliori, specialmente considerando che c'é l'ALGANT.

Ti racconto un anedoto, qualche anno fa ho provato l'ammissione al quarto anno della normale senza successo (in realtà ho dovuto farla di fretta perché ho anche una laurea in altre cose e quindi ero all'ultimo anno possibile). In quel test moltissimi erano di Pisa (ovviamente non normalisti); l'unico matematico che ha passato gli scritti però era di Torino, che ti assicuro essere molto più applicata di Pisa e con meno pretese. Quello studente è poi andato alla SISSA (penso abbia finito). Quello che conta in sostanza è più la persona. Quello che ti manca lo puoi recuperare.

Detto questo penso che Il corso di Trento possa essere più adatto alla tua preparazione attuale.

avati91
Sinceramente ritengo che più difficile non voglia dire necessariamente meglio, una laurea più difficile può spaventarti troppo e bloccarti. Ritengo che, almeno all'inizio, un approccio più graduale sia da preferire.


Dici che sia meglio guardare ad una "via di mezzo" tipo Trento piuttosto che imbarcarsi in una cosa più grande di me (Pisa)?

vict85
"avati91":
Tanto per citarne una, guardando esami nel corso della triennale di Pisa, vedo che lì sono abituati fin dal 2°/3° anno ad avere a che fare con le forme differenziali (cosa di cui non siamo quasi del tutto all'oscuro).


In compenso hanno conoscenze informatiche e numeriche più limitate e non sanno applicare le loro conoscenze a molti settori che non siano la fisica come biologia o economia. Tu invece lo sai fare.

vict85
Il problema non è di qualità, ma al limite di argomenti. Il link che ha messo Leonardo sulla vera algebra è un po' eccessivo per molte lauree magistrale. Nel senso che queste cose si fanno ma in genere non si da per scontato che si conoscano all'accesso. Alcuni concetti astratti sembrano difficili solo perché non ne hai dimestichezza. Gli argomenti che si DEVONO conoscere per fare algebra a livello della magistrale sono in genere pochi perché le triennali generiche e pure tendono a concentrarsi su analisi e geometria limitando l'algebra e la logica al limite (ad esclusione di alcune università molto indirizzate all'algebra). Bisogna poi dire che anche alcuni aspetti più moderni della analisi e della geometria vengono fatti alla magistrale.

Sinceramente ritengo che più difficile non voglia dire necessariamente meglio, una laurea più difficile può spaventarti troppo e bloccarti. Ritengo che, almeno all'inizio, un approccio più graduale sia da preferire.

Detto questo il passaggio dalla triennale alla magistrale è sempre un salto di qualità. La teoria è più difficile e le cose si fanno più in fretta. Inoltre ci si aspetta di più da te.

avati91
Vorrei riprendere la discussione aperta da chiara323 (che tra l'altro ho scoperto essere mia compagna di corso :P ). Noi frequentiamo il corso di Matematica Applicata a Verona di cui allego il piano di studi:http://www.scienze.univr.it/fol/main?ent=oi&cs=418
Credo che, per entrambi, la più grossa perplessità riguardi il salto che vi è tra una triennale applicativa (in cui corsi come Calcolo Numerico e Programmazione valgono 12 cfu, mentre altri come Algebra, Analisi 3 o Geometria soltanto 6 cfu) e una magistrale di sola Matematica (pura).

Tanto per citarne una, guardando esami nel corso della triennale di Pisa, vedo che lì sono abituati fin dal 2°/3° anno ad avere a che fare con le forme differenziali (cosa di cui non siamo quasi del tutto all'oscuro).

Inoltre gli stessi Professori ci hanno informato del fatto che in facoltà molto "tradizionaliste" come Padova o Pisa l'ambiente è di una competitività sfrenata (forse a causa della presenza di "galileiani" e "normalisti", questo non lo so) e che si pretende un conoscenza molto più teorica (loro parlavano del fatto che si danno molti più esercizi di tipo teorico/dimostrazioni non presenti sui libri in sede di esame).

C'è qualcuno che ha un'esperienza diretta di questo "salto" di qualità? E se davvero esiste questa differenza?

Leonardo891
"chiara323":
conoscerai bene tutti i settori dell'algebra

Magari, guarda qui per avere un esempio di chi conosce realmente l'algebra.
"chiara323":
io parlo per l'esperienza che ho avuto fino adesso con questa materia, quindi quando dico che mi piace intendo dire che è il "settore" della matematica che desta in me il maggior interesse.

Infatti io chiedevo nello specifico in cosa consistesse questa esperienza: cioè quanti corsi di algebra hai seguito, qual era il programma a grandi linee, giusto per avere un'idea più precisa della tua situazione e poterti consigliare con maggiore precisione.

chiara3231
Grazie Leonardo89 della risposta.
Certamente tu sarai più avanti di me e conoscerai bene tutti i settori dell'algebra, io parlo per l'esperienza che ho avuto fino adesso con questa materia, quindi quando dico che mi piace intendo dire che è il "settore" della matematica che desta in me il maggior interesse.
E certo, avrò anche l'idea di spostarmi a Trento, ma non ricommetterò l'errore di non informarmi bene.
Grazie comunque, sei stato molto chiaro.

Leonardo891
Ciao chiara323
Intanto, da quanto dici, mi sembra di aver capito che nella tua facoltà, a Verona, per quanto riguarda la triennale, è presente sia il corso di laurea in matematica pura che quello in matematica applicata. Quindi, per passare a matematica pura non dovresti neppure cambiare città.

Comunque, dici di adorare l'algebra astratta. Domanda: quali corsi di algebra, geometria algebrica, topologia, topologia algebrica hai seguito per poter dir ciò? Sicura di sapere cosa ti aspetta?
Altra domanda: relativamente ai settori algebra, geometria algebrica, topologia, topologia algebrica che differenza c'è tra il corso in matematica pura e quello in matematica applicata? Quello in matematica pura permette un numero maggiore di esami in questi settori? Se sì e se questi settori ti piacciono, perché non passare subito a matematica pura?
Paura di perdere tempo? Molto probabilmente lo perderai comunque poi alla specialistica per recuperare il terreno perduto nei settori da me prima menzionati. Tanto vale perderlo subito.

Secondo me non devi considerare solo la preparazione generica in matematica: devi pensare anche alle specifiche conoscenze algebriche! Prova a dare un'occhiata agli esami algebrici previsti a Padova o a Roma 3 giusto per avere un'idea di cosa intendo!
Se anche tu avessi un'eccellente preparazione matematica ma le tue conoscenze algebriche fossero scarse dovresti comunque recuperare il terreno perduto per affrontare una specialistica rivolta all'algebra!

Poi dici di volerti spostare a Trento per la specialistica: perché proprio Trento? Non che Trento non possa andare bene, ma dovresti avere dei motivi ben precisi: ti sei studiata i piani di studio della triennale e della specialistica a Trento?
Giusto per capire: a Verona c'è adesso una specialistica in matematica pura? Tu a Verona sei una fuorisede o abiti proprio lì?
Considera che cambiare università tra triennale e specialistica potrebbe essere non esattamente indolore: potrebbero richiederti di recuperare vari esami della triennale e, in generale, potresti perdere un bel po' di tempo. Naturalmente se sei determinata e hai un motivo preciso per farlo ne vale la pena.

Un ultimo consiglio: metti da parte la pigrizia ed informati meglio che puoi: oltre che qualche anno di studi, è in ballo il tuo futuro lavorativo, non è una cosa di poco conto.

chiara3231
Anche se a distanza di qualche tempo, ringrazio tutti per le risposte :-) .
"Zero87":

Mah, secondo me dipende soprattutto dal "livello" di "applicazione", ma soprattutto dalla "qualità" dei professori che spiegano i corsi di base (tipo analisi I e geometria I tanto per intenderci).
Nel mio caso, dopo la triennale in matematica economica, alla magistrale di matematica (e basta! :D) non ci ho capito nulla di nulla... almeno fino a quando non sono andato a studiarmi analisi III, geometria II, geometria III...

Credo di star facendo questi corsi "di base" decentemente, anche perchè i professori migliori che ho insegnano queste materie. Inoltre, io non seguo l'indirizzo economico, quindi spero di trovarmi meglio di Zero87 se dovessi fare la magistrale in Matematica!
Nonostante tutto, sarei propensa a restare qui a Verona almeno per la triennale, per poi spostarmi, in caso, a Trento. Secondo voi posso farcela :D ?
Tuttavia, credo a partire dall'anno prossimo, anche a Verona dovrebbe partire una specialistica in Matematica interamente in inglese. Non so bene nemmeno io perchè vorrei andarmene, è come se volessi avere un pezzo dei due mondi, per poi un giorno non dovermi guardare indietro e dire: "Cavolo, ho sbagliato, dovevo andare là!" :roll: .

Zero87
"vict85":
A parte che non penso che il cambio tra i due corsi sia difficile o problematico, direi che un corso di matematica applicata ti prepara sufficientemente alla magistrale.


Mah, secondo me dipende soprattutto dal "livello" di "applicazione", ma soprattutto dalla "qualità" dei professori che spiegano i corsi di base (tipo analisi I e geometria I tanto per intenderci).
Nel mio caso, dopo la triennale in matematica economica, alla magistrale di matematica (e basta! :D) non ci ho capito nulla di nulla... almeno fino a quando non sono andato a studiarmi analisi III, geometria II, geometria III...
Però non contano solamente le basi, ma anche la "qualità" dei professori che te le danno: non intendo solamente se sappia o meno fare il suo lavoro, ma anche se renda interessante la materia. (uhm, ho detto un'ovvietà?)

Però nulla è impossibile, al massimo è solo maledettamente complicata ma è tutta questione di buona volontà.

godofmetal
Ciao io faccio il terzo anno di matematica a Pavia e ho avuto più o meno i tuoi stessi dubbi al momento della scelta del percorso e alla fine ho scelto quello applicativo, non so come sia da voi ma da noi la differenza è molto netta e i due percorsi hanno davvero poco in comune (solo un esame di analisi se non ricordo male), forse ora a causa dello sciopero dei ricercatori la varietà è un pò diminuita a causa dei molti corsi scomparsi ma personalmente credo che i due percorsi siano molto diversi, noi per esempio abbiamo molti esami in comune con gli ingenieri informatici mentre i "puristi" credo non abbiano mai avuto un corso con un computer.
Concordo con vict85 anche io credo che non ci siano problemi se dovessi cambiare corso tuttavia se vuoi fare da subito la scelta migliore l'unico consiglio che posso darti è quello più ovvio: fai quello che ti piace di più, non credo che la differenza di preparazione tra un percorso e l'altro sia davvero rilevante e in ogni caso è probabile che anche alla specialistica ci sia questa separazione e che quindi tu possa continuare il tuo percorso applicativo anche in futuro.
Spero di essere stato utile

vict85
A parte che non penso che il cambio tra i due corsi sia difficile o problematico, direi che un corso di matematica applicata ti prepara sufficientemente alla magistrale. Anche considerando che i programmi cambiano molto tra le varie università. In molte università non esiste neanche la separazione tra pura e applicata e io personalmente la ritengo un po’ fittizia: ci sono tantissime interconnessioni tra i vari ambiti.

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