L'università deve piacere per forza
So che questo non è un counseling psicologico però io vedo molta gente che risponde anche garbatamente e quindi mi chiedevo se qualcuno potesse aiutarmi. Ho avuto non pochi dubbi quando l'anno scorso dovetti scegliere un corso di laurea, mi piaceva il disegno così come la matematica e la fisica, e alla fine dello scientifico mi sono iscritto a informatica (seems legit). In famiglia qualche informatico ce l'abbiamo e quindi anche spinto dalla curiosità ho detto: beh cavolo, è interessante e ha tanti sbocchi, perchè no. Adesso io sono ancora al primo anno, però mi rendo conto che non mi trovo benissimo e le materie più corpose come programmazione (in C) non dico che non mi piacciano ma i professori che abbiamo avuto ce l'hanno messa tutta per farmi passare la voglia.. comprendo bene che un corso di laurea deve dare delle basi agli studenti, ma molte volte io mi sento solo costretto a fare le cose come vogliono i prof e la voglia passa da 1000 a 0 in un istante, a volte sono criptici loro da capire, assegnano cose che non riesco a portare a termine e mi demoralizzo. Forse è solo il primo anno, sento che appena finiti questi corsi, che spero di passare, me ne fregherò altamente e inizierò a informarmi per davvero su come fare le cose. bene o male ma so che sarà per mia volontà. D'altra parte però so che vivrò molti corsi con questa mentalità e non è affatto bello quindi non so darmi una risposta.
Risposte
"shinesm":
però mi rendo conto che non mi trovo benissimo [...] assegnano cose che non riesco a portare a termine e mi demoralizzo.
a cui aggiungo
me ne fregherò altamente e inizierò a informarmi per davvero su come fare le cose. bene o male ma so che sarà per mia volontà. D'altra parte però so che vivrò molti corsi con questa mentalità e non è affatto bello quindi non so darmi una risposta.
Premesso che il primo anno è duro per tutti, devi fare quello che ti piace. Lascia perdere gli sbocchi lavorativi, in Italia è probabile che con una laurea in lettere trovi lavoro come programmatore o come operaio...

Anche se faccio un lavoro che non c'entra un tubone con la laurea, io ho voluto fare matematica, ho sputato sangue tra la triennale e la magistrale - ne sa qualcosa soprattutto gugo82 che ringrazierò sempre - ma non mi sono mai scoraggiato e mi sono impegnato fino a ogni goccia d'energia perché facevo una cosa che mi piaceva e rifarei sempre la stessa scelta. Questo è il nodo gordiano (e per questo ho sottolineato).
Avessi fatto ingegneria o economia per gli sbocchi lavorativi probabilmente starei ancora a dormire sui banchi.