Lavorare come ingegnere studiando fisica
Sono al quarto anno di liceo scientifico ed è ora che inizi a pensare al mio futuro. Amo la matematica e la fisica e quindi sarei indirizzato verso fisica perchè sembra che questa tratti anche matematica, mentre la laurea in matematica non tratti per niente fisica. Tuttavia il mio sogno sarebbe di lavorare nell'automobilismo sportivo, nella robotica o nella progettazione di "veicoli" spaziali, che sono tutti elementi ingegneristici. Dovrei quindi frequentare un corso di ingegneria trascurando la mia passione per la matematica e la fisica o c'è possibilità di entrare in quei settori anche dopo una laurea in fisica?
altra domanda: se entrassi alla Sant'Anna per studiare ingegneria riuscirei ad approfondire le altre 2 materie con gli esami integrativi della Scuola?
altra domanda: se entrassi alla Sant'Anna per studiare ingegneria riuscirei ad approfondire le altre 2 materie con gli esami integrativi della Scuola?
Risposte
"Nickbru":
[quote="apatriarca"] sembra che tu non abbia le idee chiare su cosa davvero tu voglia fare. Sembra tu sia interessato ad approfondire la teoria della fisica e matematica, ma poi fare qualcosa di pratico. Perché pensi di voler poi cambiare? Fattori economici? Il desiderio di vedere risultati pratici dal tuo lavoro? Altro?
le materie tecniche ingegneristiche mi danno l'impressione di non approfondire adeguatamente la teoria e le spiegazioni. Vorrei tuttavia un lavoro più tecnico tipo ingegnere perchè la ricerca non mi appassiona.[/quote]
Le materie ingegneristche impostate come descrivi sono limitate a quelle al di fuori del percorso scelto e moto spesso non sono neanche presenti fra i moduli obbligatori. Posso citarti a titolo di esempio un corso di sistemi energetici affrontato ad ingegneria civile in cui alcuni passaggi verranno limitati non essendo il fine del cdl ; al contrario sistemi energetici affrontato ad ingegneria meccanica verrà impostato in modo differente.
Con ingegneria nucleare, al contrario di fisica dei sistemi complessi (se non aggiungi un anno di ingegneria) o fisica (in nessun caso) puoi sostenere l'esame di abilitazione alla professione di ingegnere sezione A, settore industriale. Titolo di studio molto apprezzato dalle aziende oltre al discorso della libera professione.
"anonymous_40e072":
Ing Fisica è più adatta se hai l'idea di specializzarti [...] in Tecnologie (vanno tantissimo le applicazioni medicali delle radiazioni).
Attenzione però: per lavorare negli ospedali (come fisico medico, ovvero la figura professionale atta a maneggiare "le radiazioni" nella sanità) è necessario possedere la Specializzazione post-laurea, a cui si accede soltanto con la laurea in fisica.
"Nickbru":
[quote="apatriarca"] sembra che tu non abbia le idee chiare su cosa davvero tu voglia fare. Sembra tu sia interessato ad approfondire la teoria della fisica e matematica, ma poi fare qualcosa di pratico. Perché pensi di voler poi cambiare? Fattori economici? Il desiderio di vedere risultati pratici dal tuo lavoro? Altro?
le materie tecniche ingegneristiche mi danno l'impressione di non approfondire adeguatamente la teoria e le spiegazioni. Vorrei tuttavia un lavoro più tecnico tipo ingegnere perchè la ricerca non mi appassiona.[/quote]
Questo è un desiderio senz'altro crescente, in cui mi ci ritrovo (o meglio, mi ci sono ritrovato), e a cui credo spesso sia l'offerta nel mondo lavorativo a non corrispondervi o in ogni caso l'offerta universitaria.
In Italia un cdl in Ingegneria approfondisce con il dovuto dettaglio la teoria, anche fin troppo. Se non ti interessano impianti, macchine, aerei, processi, semplicemente non scegliere una Ing nell'area industriale. Scegli Ing Fis, Ing Mat, Ing Materiali e Nanotech o l'area dell'Ing Informazione.
Se però non sei interessato a nessuna materia tecnica semplicemente iscriviti ad un cdl puro, in azienda applicherai.
Se ambisci ad una carriera manageri il discorso cambia. Credo in ogni caso sia meglio studiare qualcosa che appassioni, la carriera arriverà.
"apatriarca":
sembra che tu non abbia le idee chiare su cosa davvero tu voglia fare. Sembra tu sia interessato ad approfondire la teoria della fisica e matematica, ma poi fare qualcosa di pratico. Perché pensi di voler poi cambiare? Fattori economici? Il desiderio di vedere risultati pratici dal tuo lavoro? Altro?
le materie tecniche ingegneristiche mi danno l'impressione di non approfondire adeguatamente la teoria e le spiegazioni. Vorrei tuttavia un lavoro più tecnico tipo ingegnere perchè la ricerca non mi appassiona.
Sono una di quelle persone che hanno cambiato idea durante l'Università. Come ho già accennato ho infatti fatto una triennale in ingegneria (del cinema e dei mezzi di comunicazione) per poi passare a matematica con un anno e mezzo di debiti formativi per la laurea magistrale. Ora faccio ricerca e sviluppo (software) in una azienda che fa effetti speciali per i film. Ci sono persone che hanno anche cambiato idea completamente dopo la laurea. So per esempio di una animatrice alla Pixar che ha deciso di iniziare questa carriera dopo i 30.
Mi sembra che tu non abbia le idee chiare su cosa davvero tu voglia fare. Sembra tu sia interessato ad approfondire la teoria della fisica e matematica, ma poi fare qualcosa di pratico. Perché pensi di voler poi cambiare? Fattori economici? Il desiderio di vedere risultati pratici dal tuo lavoro? Altro?
Mi sembra che tu non abbia le idee chiare su cosa davvero tu voglia fare. Sembra tu sia interessato ad approfondire la teoria della fisica e matematica, ma poi fare qualcosa di pratico. Perché pensi di voler poi cambiare? Fattori economici? Il desiderio di vedere risultati pratici dal tuo lavoro? Altro?
"Nickbru":
[quote="anonymous_40e072"]Ing Fisica è più adatta se hai l'idea di specializzarti come 'Fisico dei Sistemi Nucleari' o in Tecnologie (vanno tantissimo le applicazioni medicali delle radiazioni). Dalle altre, fino a qualche anno fa, qualche debito poteva venir fuori. Ma indipendentemente che ti diano debiti o meno, per diretta esperienza personale, scegli una delle due se vuoi fare Ing Nucleare.
Di cosa si può occupare un fisico dei sistemi nucleari? C'è la possibilità di fare un dottorato dopo? é una strada che non vorrei escludere a priori.[/quote]
La specializzazione del Poli in Ing Nucleare - Fisica dei Sistemi Nucleari è abbastanza aperta. Di base, hai circa un 30 CFU liberi. La classe è abbastanza piccola, quindi è facile farsi consigliare dai Prof in base ai tuoi interessi. Il terzo anno Nucleare è proprio lì per permetterti di familiarizzare con le tematiche nucleari e quindi cominciare a capire cosa ti interessa e come vuoi specializzarti. Un consiglio che do a tutti è quello assolutamente di non cercare di preparsi la carriera accademica al liceo, cambierai idea, tante volte, e solo toccando con mano capirai cosa fa più per te.
Fisica dei Sistemi Nucleari è un percorso pensato per permettere ad un Ing Nucleare di integrare fortemente la sua formazione ingegneristica con una di fisica pura. I temi principali possono essere l'interazione radiazione materia, la fisica della materia, la fisica dei plasmi (fusione) e la neutronica (fissione), ma anche la radiochimica, per il post-processamento del combustibile esausto.
Senz'altro sì, è possibile continuare con un dottorato (ma questo vale per qualunque cdl), ma ribadisco il concetto di prima: capirai più avanti in che cosa. Al liceo, personalmente, è davvero troppo presto per farsi un'idea di cosa siano e sopratutto di come vengano trattati certi temi.
"Nickbru":
ottimo grazie. Dopo il dottorato immagino si apra la strada per la ricerca. si può sempre passare ad un lavoro più pratico?
Del mondo della ricerca ne hai già un assaggio alla tua tesi di laurea magistrale. Durante il tuo dottorato farai a tutti gli effetti ricerca, con l'obiettivo di arrivare a preparare una tesi di dottorato che proponga qualcosa di "nuovo". Dopo il dottorato, potrai decidere se proseguire con un post-doc e quindi intraprendere la carriera accademica. Ultimamente l'industria sta cominciando a dare più valore ai dottorati (in Italia ti direi che l'unico mercato decente in questo senso è a Milano), quindi ti direi assolutamente sì, sei sempre in tempo a tornare in industria. L'estero, allo stato delle cose, con un dottorato in mano, ti offrirà opportunità migliori. Dal mio punto di vista il dottorato ha un "costo" in termini di carriera (non è detto, parlo in generale, la carriera dipenderà sempre e solo da te e non dal pezzo di carta che ti prendi), nel senso che potresti ricevere proposte economiche poco superiori a chi si laurea magistrale, ma ha l'enorme pregio di poterti permettere di studiare, e al contempo essere remunerato, di dedicarti con passione a temi che ti interessano.
ottimo grazie. Dopo il dottorato immagino si apra la strada per la ricerca. si può sempre passare ad un lavoro più pratico?
"Nickbru":
[quote="anonymous_40e072"]Ing Fisica è più adatta se hai l'idea di specializzarti come 'Fisico dei Sistemi Nucleari' o in Tecnologie (vanno tantissimo le applicazioni medicali delle radiazioni). Dalle altre, fino a qualche anno fa, qualche debito poteva venir fuori. Ma indipendentemente che ti diano debiti o meno, per diretta esperienza personale, scegli una delle due se vuoi fare Ing Nucleare.
Di cosa si può occupare un fisico dei sistemi nucleari? C'è la possibilità di fare un dottorato dopo? é una strada che non vorrei escludere a priori.[/quote]Si, puoi proseguire con un dottorato in fisica oppure in scienze e tecnologie nucleari parlando del polimi. A dire il vero un utente del forum, ingegnere meccanico, aveva fatto la tesi ed il tirocinio presso il dipartimento di ingegneria nucleare. Successivamente ha proseguito con un dottorato negli USA sulla fisica dei plasmi.
"anonymous_40e072":
Ing Fisica è più adatta se hai l'idea di specializzarti come 'Fisico dei Sistemi Nucleari' o in Tecnologie (vanno tantissimo le applicazioni medicali delle radiazioni). Dalle altre, fino a qualche anno fa, qualche debito poteva venir fuori. Ma indipendentemente che ti diano debiti o meno, per diretta esperienza personale, scegli una delle due se vuoi fare Ing Nucleare.
Di cosa si può occupare un fisico dei sistemi nucleari? C'è la possibilità di fare un dottorato dopo? é una strada che non vorrei escludere a priori.
"civamb":Per quanto riguarda fisica dei sistemi complessi a Torino sicuramente puoi accedere senza debiti formativi con ingegneria fisica e matematica per l'ingegneria (scegliendo il percorso al secondo anno che include meccanica quantistica e fisica dei sistemi complessi).
[quote="Nickbru"]vi ringrazio. Un'ultima domanda: Per una magistrale in fisica dei sistemi complessi o ing nucleare quali sono le triennali che ne permettono l'accesso senza dover recuperare troppi esami?
Per ingegneria nucleare a Milano puoi accedere senza debiti con le lauree in ingegneria fisica, ingegneria matematica, ingegneria dei materiali, ingegneria chimica e, se non ricordo male, ingegneria elettrica ; tutte con un terzo anno dedicato.[/quote]
Parlo per il PoliMi: più o meno. Le due lauree triennali consigliate per Ing Nucleare sono Ing Fisica e Ing Energetica. Non sono le lauree di base consigliate a caso. Ing Energetica è più adatta se la tua idea è di specializzarti in Impianti Nucleari (siano essi a fissione o fusione). Ing Fisica è più adatta se hai l'idea di specializzarti come 'Fisico dei Sistemi Nucleari' o in Tecnologie (vanno tantissimo le applicazioni medicali delle radiazioni). Dalle altre, fino a qualche anno fa, qualche debito poteva venir fuori. Ma indipendentemente che ti diano debiti o meno, per diretta esperienza personale, scegli una delle due se vuoi fare Ing Nucleare.
"Nickbru":Per quanto riguarda fisica dei sistemi complessi a Torino sicuramente puoi accedere senza debiti formativi con ingegneria fisica e matematica per l'ingegneria (scegliendo il percorso al secondo anno che include meccanica quantistica e fisica dei sistemi complessi).
vi ringrazio. Un'ultima domanda: Per una magistrale in fisica dei sistemi complessi o ing nucleare quali sono le triennali che ne permettono l'accesso senza dover recuperare troppi esami?
Per ingegneria nucleare a Milano puoi accedere senza debiti con le lauree in ingegneria fisica, ingegneria matematica, ingegneria dei materiali, ingegneria chimica e, se non ricordo male, ingegneria elettrica ; tutte con un terzo anno dedicato.
vi ringrazio. Un'ultima domanda: Per una magistrale in fisica dei sistemi complessi o ing nucleare quali sono le triennali che ne permettono l'accesso senza dover recuperare troppi esami?
Fisica dei sistemi complessi del PoliTo su tutte vista la massiccia presenza di fisica teorica. Questo aspetto la distingue nettamente da tutte le lauree magistrali in ingegneria. Nel percorso internazionale di eccellenza c'è anche la Sissa in partnership ed altri dipartimenti di fisica europei. Dopo la LM di cui sopra metterei ingegneria nucleare indirizzo "fisico dei sistemi nucleari" del polimi. A seguire ingegneria dei materiali-nanotecnologie, ingegneria elettronica e ingegneria chimica per quanto riguarda la fisica moderna.
Fisica moderna ad Ingegneria direi che si tratta esclusivamente a Ing Nucleare e Ing Fisica. In ogni caso minimamente non al livello di dettaglio, e sopratutto, la metodologia di un cdl in Fisica. Qualcosa si fa anche a Ing Materiali e Nanotech e Ing Chimica (al Politecnico di Milano). Nelle Ing industriali c'è tanta Fisica Matematica sopratutto se ci si specializza in Fluidodinamica o Termofluidodinamica. Gli sbocchi che cerchi tu sono senz'altro sbocchi che una laurea in Ingegneria apre.
Vi ringrazio per le risposte.
Con approfondire facevo riferimento agli esami integrativi a scelta delle scuole di eccellenza.
Sapreste dirmi quali sono in genere i percorsi di laurea di ingegneria con meno materie tecniche e più materie di base? avevo visto per esempio che il CdL di fisica dei sistemi complessi al PoliTo è una via di mezzo tra fisica e ingegneria, ma, in quel caso, avrei dei dubbi sugli sbocchi lavorativi.
Con approfondire facevo riferimento agli esami integrativi a scelta delle scuole di eccellenza.
Sapreste dirmi quali sono in genere i percorsi di laurea di ingegneria con meno materie tecniche e più materie di base? avevo visto per esempio che il CdL di fisica dei sistemi complessi al PoliTo è una via di mezzo tra fisica e ingegneria, ma, in quel caso, avrei dei dubbi sugli sbocchi lavorativi.
Non ho mai frequentato a fisica, per cui mi baso su quello che ho appreso da persone che sono passate da fisica a matematica nella specialistica. Ho tuttavia seguito un corso triennale di ingegneria (a Torino) e triennale/specialistica di matematica (sempre a Torino).
Sia in fisica che in ingegneria la matematica è uno strumento di lavoro piuttosto che un argomento di ricerca. Molti settori matematici, alcuni dei quali trattati già nel primo anno di matematica, non sono quindi mai trattati né citati in questi corsi. Alcuni vengono trattati solo in corsi specialistici (a volte a scelta). La qualità dei corsi dipende molto dall'Università e dal preciso corso che stai seguendo. Nonostante il mio corso di ingegneria fosse tra quelli probabilmente meno matematici, posso assicurarti che le dimostrazioni facevano comunque parte dei corsi matematici.
Anche la quantità di fisica varia tantissimo ad ingegneria. Non ce ne era molta nel mio corso, ma in altri corsi era MOLTO più presente. Credo esista anche un corso chiamato Ingegneria Fisica che tratta anche argomenti di fisica più moderna. Dopotutto ci sono settori ingegneristici in cui gli effetti quantistici o nuovi materiali hanno un effetto importante.
Non sono sicuro che cosa tu intenda con approfondimenti (il curriculum dei corsi è fissato - se vuoi approfondire sei libero di farlo ovunque). Immagino di aver solo incrementato i tuoi dubbi riguardo alla scelta, ma credo tu debba chiarire meglio quali sono i tuoi interessi e obiettivi. Per esempio è utile capire quali sono gli argomenti e settori della fisica che vorresti approfondire e quali quelli matematici. Puoi poi andare sui siti dei vari corsi di laurea e guardare il curriculum proposto ed eventualmente fare domande a studenti o professori di tali corsi.
Sia in fisica che in ingegneria la matematica è uno strumento di lavoro piuttosto che un argomento di ricerca. Molti settori matematici, alcuni dei quali trattati già nel primo anno di matematica, non sono quindi mai trattati né citati in questi corsi. Alcuni vengono trattati solo in corsi specialistici (a volte a scelta). La qualità dei corsi dipende molto dall'Università e dal preciso corso che stai seguendo. Nonostante il mio corso di ingegneria fosse tra quelli probabilmente meno matematici, posso assicurarti che le dimostrazioni facevano comunque parte dei corsi matematici.
Anche la quantità di fisica varia tantissimo ad ingegneria. Non ce ne era molta nel mio corso, ma in altri corsi era MOLTO più presente. Credo esista anche un corso chiamato Ingegneria Fisica che tratta anche argomenti di fisica più moderna. Dopotutto ci sono settori ingegneristici in cui gli effetti quantistici o nuovi materiali hanno un effetto importante.
Non sono sicuro che cosa tu intenda con approfondimenti (il curriculum dei corsi è fissato - se vuoi approfondire sei libero di farlo ovunque). Immagino di aver solo incrementato i tuoi dubbi riguardo alla scelta, ma credo tu debba chiarire meglio quali sono i tuoi interessi e obiettivi. Per esempio è utile capire quali sono gli argomenti e settori della fisica che vorresti approfondire e quali quelli matematici. Puoi poi andare sui siti dei vari corsi di laurea e guardare il curriculum proposto ed eventualmente fare domande a studenti o professori di tali corsi.
Inoltre, la quantità di fisica e matematica varia anche in base al corso di ingegneria che consideri.
Varie persone mi hanno detto che matematica e fisica vengono trattate solo in parte in ingegneria. Di fisica non si parla mai di fisica moderna e fisica quantistica, matematica viene trattata tralasciando dimostrazioni e approfondimenti. é vero?
A dire la verità io sono abbastanza convinto di voler studiare fisica o matematica, ma dopo non vorrei operare nel mondo della ricerca o in settori completamente diversi in cui le due materie sono importanti come magari finanza.
A dire la verità io sono abbastanza convinto di voler studiare fisica o matematica, ma dopo non vorrei operare nel mondo della ricerca o in settori completamente diversi in cui le due materie sono importanti come magari finanza.
Non ho modo di rispondere alla domanda sulla scuola Sant'Anna, ma ho certamente conosciuto dei fisici che hanno seguito una carriera ingegneristica. Ovviamente dipende un po' anche dal tipo di lavoro che hai in mente. Ci sono lavori ingegneristici in cui l'esame di stato e l'iscrizione al relativo albo sono importanti. Si tratta però principalmente di lavori relativi all'ingegneria civile e non tanto nel campo dell'ingegneria meccanica o aeronautica o ..
Ma credo tu non abbia del tutto chiaro che cosa si faccia all'Università. Ci sono esami di fisica e matematica in tutti i corsi da te elencati. La principale differenza risiede nella loro quantità e in parte dal punto di vista adottato. In molti corsi di laurea è poi possibile scegliere dei corsi a scelta per approfondire materie affini. Che cosa speri di trovare di fisica e matematica all'Università?
Ma credo tu non abbia del tutto chiaro che cosa si faccia all'Università. Ci sono esami di fisica e matematica in tutti i corsi da te elencati. La principale differenza risiede nella loro quantità e in parte dal punto di vista adottato. In molti corsi di laurea è poi possibile scegliere dei corsi a scelta per approfondire materie affini. Che cosa speri di trovare di fisica e matematica all'Università?