Ingegneria Vs Tutti
In molti topic, si inizia discutendo di un argomento, ed alla fine, si finisce con il solito scontro fra ingegneri e laureti in scienze pure... Senza inondare quei topic di frasi inutili, direi di crearne uno apposito per la discussione dell'argomento...
Come al solito ci vuole una frase di lancio che susciti reazioni, perciò vi riporterò alcune barzellette che ho trovato in rete... Iniziate a discutere partendo da queste...
Nel considerare il comportamento di un cannone:
* Un matematico sarà in grado di calcolare dove la palla atterrerà
* Un fisico sarà in grado di spiegare come la palla ci arriva
* Un ingegnere sarà là a tentare di prenderla
Un ingegnere, un fisico e un matematico sono rinchiusi ognuno in una stanza con una scorta di scatolette di cibo, ma senza apriscatole. Dopo un mese le porte delle tre stanze vengono aperte. L'ingegnere e' bello grasso e tutte le scatolette sono state aperte. Alla richiesta di come abbia fatto, risponde che ha usato la fibbia della cintura per farsi un apriscatole. Anche il fisico se l'e' cavata: circa la meta' delle scatolette e' stata aperta. La sua risposta alle domande dei ricercatori e' un lungo panegirico a base di "Applicando il vettore forza alla...", "considerando l'energia potenziale del contenuto della scatoletta...". Comunque in realta' le scatolette sono state aperte a furia di botte sul muro. Infine e' aperta la porta della stanza del matematico: questi e' paurosamente magro e denutrito; tutte le scatolette sono chiuse. Il poveraccio ne tiene una scatoletta nella mano rinsecchita e la regge a pochi centimetri dal viso, la fissa con occhi spiritati e mormora: "Supponendo, per assurdo, che sia aperta..."
Domanda posta ad un ingegnere: - Quanti lati ha un cerchio? - Due, uno interno e uno esterno!
Due ingegneri passeggiano per una via del centro quando uno dei due dice all'altro, ammirato: "Dove hai trovato quella bici?" Il secondo gli risponde: "In realta', mentre passeggiavo, ieri, ed ero assorto nei miei pensieri, ho incontrato una bellissima ragazza in bici che si ferma davanti a me, posa la bici in terra, si spoglia completamente e mi dice: "Prendi quello che vuoi" Il primo annuisce e gli dice: "Hai fatto bene, i vestiti sarebbero stati sicuramente troppo stretti"
Un fisico un ingegnere ed un matematico stanno viaggiando nella campagna scozzese quando vedono una pecora nera. Il fisico esclama: "Pero'... non sapevo che le pecore scozzesi fossero nere!". L'ingegnere precisa: "In realtà possiamo dire solo che alcune pecore scozzesi sono nere!". E il matematico: "Tutto ciò che sappiamo è che in Scozia esiste almeno una pecora con uno dei due lati nero!"
Non sottovalutate queste frasi, in quanto barzellette... Hanno tutte un profondo significato di fondo...
Come al solito ci vuole una frase di lancio che susciti reazioni, perciò vi riporterò alcune barzellette che ho trovato in rete... Iniziate a discutere partendo da queste...
Nel considerare il comportamento di un cannone:
* Un matematico sarà in grado di calcolare dove la palla atterrerà
* Un fisico sarà in grado di spiegare come la palla ci arriva
* Un ingegnere sarà là a tentare di prenderla
Un ingegnere, un fisico e un matematico sono rinchiusi ognuno in una stanza con una scorta di scatolette di cibo, ma senza apriscatole. Dopo un mese le porte delle tre stanze vengono aperte. L'ingegnere e' bello grasso e tutte le scatolette sono state aperte. Alla richiesta di come abbia fatto, risponde che ha usato la fibbia della cintura per farsi un apriscatole. Anche il fisico se l'e' cavata: circa la meta' delle scatolette e' stata aperta. La sua risposta alle domande dei ricercatori e' un lungo panegirico a base di "Applicando il vettore forza alla...", "considerando l'energia potenziale del contenuto della scatoletta...". Comunque in realta' le scatolette sono state aperte a furia di botte sul muro. Infine e' aperta la porta della stanza del matematico: questi e' paurosamente magro e denutrito; tutte le scatolette sono chiuse. Il poveraccio ne tiene una scatoletta nella mano rinsecchita e la regge a pochi centimetri dal viso, la fissa con occhi spiritati e mormora: "Supponendo, per assurdo, che sia aperta..."
Domanda posta ad un ingegnere: - Quanti lati ha un cerchio? - Due, uno interno e uno esterno!
Due ingegneri passeggiano per una via del centro quando uno dei due dice all'altro, ammirato: "Dove hai trovato quella bici?" Il secondo gli risponde: "In realta', mentre passeggiavo, ieri, ed ero assorto nei miei pensieri, ho incontrato una bellissima ragazza in bici che si ferma davanti a me, posa la bici in terra, si spoglia completamente e mi dice: "Prendi quello che vuoi" Il primo annuisce e gli dice: "Hai fatto bene, i vestiti sarebbero stati sicuramente troppo stretti"
Un fisico un ingegnere ed un matematico stanno viaggiando nella campagna scozzese quando vedono una pecora nera. Il fisico esclama: "Pero'... non sapevo che le pecore scozzesi fossero nere!". L'ingegnere precisa: "In realtà possiamo dire solo che alcune pecore scozzesi sono nere!". E il matematico: "Tutto ciò che sappiamo è che in Scozia esiste almeno una pecora con uno dei due lati nero!"
Non sottovalutate queste frasi, in quanto barzellette... Hanno tutte un profondo significato di fondo...
Risposte
Va che sfortuna, io sono un theorico.
Pensa che a volte arrivo in ritardo a lezione perché non riesco a giustificare il fatto di scendere con uno dei due piedi e non con l'altro.
Pensa che a volte arrivo in ritardo a lezione perché non riesco a giustificare il fatto di scendere con uno dei due piedi e non con l'altro.
Ribadisco: a parte l'aspetto formale non colgo il senso della risposta (se è una risposta)!
Scusate ma sono un pratico!
ciao, ciao
Scusate ma sono un pratico!
ciao, ciao
ingegneria OR (Fisica AND Matematica)
cattivoooo
cattivoooo
C++
"Maxos":
Ingegneria || (Fisica && Matematica)
scusami, ma se era una risposta non l'ho capita!
Ingegneria || (Fisica && Matematica)
ingegneria vs fisica vs matecatica?
oppure ingegnere vs fisico vs matematico?
oppure ingegnere vs fisico vs matematico?
Caro Maxos
la tua analisi è degna di un libro di storia della scienza un po' dogmatico!
Penso che tu stia scherzando!
Posto che fa veramente Fisica solo una esigua minoranza di laureati in Fisica (oltre che una minoranza di laureati in Matematica e Ingegneria) e che moltissimi si occupano invece di tecnologia (se non insegnano), le differenze che tu descrivi (se mai ce ne sono state) non hanno alcun senso storico.
Le vere differenze sono nella preparazione e nel tipo di studi. Inoltre gli studi non si esauriscono sui banchi ma durano per tutta la vita per chi fa ricerca (più o meno applicata).
Io direi che il (neo)laureato in ingegneria è educato molto più del (neo)lauretao in fisica ad affrontare problemi legati ai tempi, ai costi e all'impiego delle risorse, mentre il secondo (generalmente allettato da problemi generali e sovvenzionato da fondi pubblici a lungo termine, soprattutto da noi) snobba queste problematiche 'da vile meccanico' di manzoniana memoria.
Per quanto riguarda quello che fanno i fisici con le 'mani' nei loro laboratori.... beh potrei scrivere un libro per raccontare di quante volte sono riusciti a 're-inventare l'ombrello', ignorando l'esistenza di processi tecnologici specifici. Oppure potrei citare gli esorbitanti costi di certe attrezzature, realizzate in unico esemplare con i metodi dell'orologiaio quando esistono componenti commerciali e procedimenti produttivi specifici e a basso costo per fare le stesse cose! (Del tipo: dottori in fisica che lavorano boccole al tornio o saldano a stagno componenti su circuiti stampati). Questi problemi, i Fisici avveduti (e non dogmatici) li affrontano cercando le appropriate sinergie con gli esperti del settore.
Da qualche mese ho proposto sul sito un problema che ha risvolti tipici per
matematici
fisici
ingegneri
https://www.matematicamente.it/f/viewtop ... ght=#62674
Le prime due risposte (di tipo teorico-deduttivo) sono più o meno arrivate... la terza (di tipo pratico-induttivo) latita: come mai?
Senza polemica ... ciao
la tua analisi è degna di un libro di storia della scienza un po' dogmatico!
Penso che tu stia scherzando!
Posto che fa veramente Fisica solo una esigua minoranza di laureati in Fisica (oltre che una minoranza di laureati in Matematica e Ingegneria) e che moltissimi si occupano invece di tecnologia (se non insegnano), le differenze che tu descrivi (se mai ce ne sono state) non hanno alcun senso storico.
Le vere differenze sono nella preparazione e nel tipo di studi. Inoltre gli studi non si esauriscono sui banchi ma durano per tutta la vita per chi fa ricerca (più o meno applicata).
Io direi che il (neo)laureato in ingegneria è educato molto più del (neo)lauretao in fisica ad affrontare problemi legati ai tempi, ai costi e all'impiego delle risorse, mentre il secondo (generalmente allettato da problemi generali e sovvenzionato da fondi pubblici a lungo termine, soprattutto da noi) snobba queste problematiche 'da vile meccanico' di manzoniana memoria.
Per quanto riguarda quello che fanno i fisici con le 'mani' nei loro laboratori.... beh potrei scrivere un libro per raccontare di quante volte sono riusciti a 're-inventare l'ombrello', ignorando l'esistenza di processi tecnologici specifici. Oppure potrei citare gli esorbitanti costi di certe attrezzature, realizzate in unico esemplare con i metodi dell'orologiaio quando esistono componenti commerciali e procedimenti produttivi specifici e a basso costo per fare le stesse cose! (Del tipo: dottori in fisica che lavorano boccole al tornio o saldano a stagno componenti su circuiti stampati). Questi problemi, i Fisici avveduti (e non dogmatici) li affrontano cercando le appropriate sinergie con gli esperti del settore.
Da qualche mese ho proposto sul sito un problema che ha risvolti tipici per
matematici
fisici
ingegneri
https://www.matematicamente.it/f/viewtop ... ght=#62674
Le prime due risposte (di tipo teorico-deduttivo) sono più o meno arrivate... la terza (di tipo pratico-induttivo) latita: come mai?
Senza polemica ... ciao
L'ingegneria ha raggiunto il suo picco dal punto di vista della "dignitas" relativa all'interno delle discipline scientifiche nel corso del '700 con l'illuminismo, che pretendeva di realizzare (e realizzò) una "Encyclopédie, ou Dictionnaire Raisonné des Sciences, des Arts et des Métiers", andando di persona nelle botteghe ad apprendere le tecniche produttive e via dicendo.
Era al massimo perché tra i tre fondamenti delle scienze fisiche galileiani (matematica-metodo sperimentale-finalità di predizione), l'utilitarismo ottimista giusnaturalista Voltaire-rousseauiano vedeva solo la seconda.
L'italiano Lagrange, uno dei più grandi Fisici-Matematici di sempre a 19 anni insegnava alla scuola d'artiglieria di Torino, la vocazione ingegneristica è palese.
L'atteggiamento del "noi guardiamo la praticità" puzza di utilitarismo americano dei primi del novecento, sono passati 100 anni!
Ricorda che è passata la grande Matematica e Fisica teorica tedesca nel frattempo.
E poi che importa se sapete aprire le scatole? Noi nei dipartimenti di Fisica ci costruiamo anche i computer e gli apparati sperimentali, abbiamo tutte le abilità pratiche che voi vantate, l'unica vostra "superiorità" sta nella tecnologia industriale, dal punto di vista artigianale sappiamo sporcarci le mani quando serve, e quando non serve non facciamo panegirici con i vettori.
Ingegneri e Fisici-Matematici però si punzecchiano per due ordini di ragioni:
1) Per una pretesa, un po' sciocca in verità, di aristocrazia dell'intelletto da parte dei secondi.
2) Soprattutto per la qualità e le modalità dello svolgimento di lezioni ed esami, e per la passione e capacità del milieu che frequenta le aule dei primi, e per i vantaggi economici di questi che sono percepiti da Fisici e Matematici come profondamente ingiusti.
Era al massimo perché tra i tre fondamenti delle scienze fisiche galileiani (matematica-metodo sperimentale-finalità di predizione), l'utilitarismo ottimista giusnaturalista Voltaire-rousseauiano vedeva solo la seconda.
L'italiano Lagrange, uno dei più grandi Fisici-Matematici di sempre a 19 anni insegnava alla scuola d'artiglieria di Torino, la vocazione ingegneristica è palese.
L'atteggiamento del "noi guardiamo la praticità" puzza di utilitarismo americano dei primi del novecento, sono passati 100 anni!
Ricorda che è passata la grande Matematica e Fisica teorica tedesca nel frattempo.
E poi che importa se sapete aprire le scatole? Noi nei dipartimenti di Fisica ci costruiamo anche i computer e gli apparati sperimentali, abbiamo tutte le abilità pratiche che voi vantate, l'unica vostra "superiorità" sta nella tecnologia industriale, dal punto di vista artigianale sappiamo sporcarci le mani quando serve, e quando non serve non facciamo panegirici con i vettori.
Ingegneri e Fisici-Matematici però si punzecchiano per due ordini di ragioni:
1) Per una pretesa, un po' sciocca in verità, di aristocrazia dell'intelletto da parte dei secondi.
2) Soprattutto per la qualità e le modalità dello svolgimento di lezioni ed esami, e per la passione e capacità del milieu che frequenta le aule dei primi, e per i vantaggi economici di questi che sono percepiti da Fisici e Matematici come profondamente ingiusti.