Ingegneria o Fisica ?

Polygon
Salve, penso che il titolo sia abbastanza esplicito del dilemma che mi sto ponendo in questo momento, passo ora ad una più precisa descrizione del problema...
Ho terminato il liceo scientifico un anno fa, con buoni risultati (non sono uno studente modello, ma rendo molto nelle materie scientifiche) in particolare in matematica e fisica. Personalmente la fisica mi ha sempre appassionato moltissimo, ben più della matematica ma nei risultati si vedeva l'opposto, in matematica prendevo sempre 9/10 mentre in fisica ero sempre tra il 7 ed il 9.
Come detto la fisica mi ha sempre appassionato di più ma sia per la mia predisposizione magggiore verso la matematica sia perché credevo molto al luogo comune "se fai fisica poi o insegni o fai ricerca" ho deciso di lanciarmi verso un corso di ingegneria, in particolare essendo vicino milano Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie al PoliMi.
Questo primo anno si è concluso con discreti risultati, che rispecchiano per lo più quelle che sono le mie attitudini, per esempio in Analisi 1 ho preso 30 mentre in Fisica Sperimentale 24, però non mi ha convinto per niente ingegneria in questo anno.
In particolare non mi è piaciuto per niente il modo di insegnare la fisica al politecnico, che mi sembra molto un "buttar li le conoscenze" per insegnarti a scaletta come risolvere problematiche, che va bene appunto per lavori da ingegneria ma a me piacerebbe fare ricerca nell'ambito delle nanotecnologie (il mio sogno è lavorare nello sviluppo di nanotecnologie nell'ambito medico).
Mi sono reso conto poi che a discapito di quanto mi era stato detto il mio corso non è nemmeno quello più appropriato di ingegneria per fare una cosa del genere, ma lo sarebbe appunto il corso di ingegneria fisica. Sono fortemente tentato di lasciare alle spalle questo anno di ingegneria, ed il mio dilemma è ora se passare ad ingegneria fisica restando al Poli o passare ad un corso di laurea in fisica.

Secondo voi, visto anche i miei interessi e le mie attitudini, cosa sarebbe meglio fare?

C'è da tener conto nella scelta anche del fatto che se andassi a far fisica non potrei farla in università prestigiose ma restando nella zona di Milano, che non mi pare spicchi per questi ambiti... La speranza sarebbe poi di riuscire a muovermi presso atenei con una fama migliore con progetti di mobilità come Erasmus.

Grazie della pazienza nel leggere tutto il mio poema e dell'interessamento :)

Risposte
Polygon
Giusto per aggiornarti, alla fine sono finito a fare Fisica a Pisa, e mi trovo benissimo dal punto di vista didattico, è stata una scelta rischiosa ma anche se forse è un po' presto per dirlo credo si sia rivelata quella giusta per le mie attitudini ed interessi.
Grazie della risposta :)

Resilienza1
Ciao,
il problema maggiore delle lauree quali Ingegneria dei Materiali o Ingegneria Biomedica è che sono relativamente nuove: ciò impone una disomogeneità tra i percorsi universitari nei programmi e nella qualità dell'insegnamento, e rende vulnerabili all'ignoranza dei datori di lavoro. L'unico rimedio è sfruttare il periodo di studio generale per fare stage o esperienze degne di essere poste in un CV, e per comprendere realmente quali siano le proprie attitudini nel settore (e.g. se si è maggiormente pratici con la chimica o l'elettronica, piuttosto che fisica o matematica) concludendo infine con una specializzazione.

Mi pare però di capire che i tuoi dubbi non siano tanto sulle reali possibilità lavorative, ma siano invece sull'idoneità di una laurea in Materiali per la bio-nanotecnologia. Ecco, penso di poterti rassicurare in merito: se il programma universitario copre campi quali chimica, elettronica, proprietà e meccanica dei materiali allora non ti devi preoccupare, perché queste sono le basi che utilizzerai in una posizione di ricerca o in un impiego industriale. Un successivo master sarebbe poi d'obbligo per essere realmente competente in una delle materie che avrai studiato, dato che l'interdisciplinarietà dell'istruzione che ricevi in una triennale serve più che altro per comunicare all'interno di una squadra o per ricoprire un ruolo normalmente non tuo in caso di necessità.

Secondo me la questione si riduce a se sei davvero convinto di apprezzare l'istruzione che ricevi, sia in quanto a strutture e professori, sia in quanto a campo di studio in sè. Se hai dei seri dubbi in merito e puoi cambiare fallo, altrimenti rimani e non buttar via un anno perché non ti ha convinto lo scarso formalismo della fisica in ingegneria.

Ti lascio un paio di link che puoi consultare per farti un'idea di cosa sia la ricerca moderna di questo particolare settore in campo accademico:
http://www.imperial.ac.uk/nano-at-imper ... echnology/
http://www.almquistlab.com/

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.