Ingegneria gestionale, cosa ne pensate?
che giudizio dareste al corso di ingegneria gestionale, che vedo negli ultimi anni va parecchio di moda? a vedere il programma di studi dell'università di udine mi sembra un po' un miscuglio di corsi caratterizzanti altre ingegnerie con qualche esame di economia e qualche altro tipo strategia d'impresa, sociologia industriale e project management che non so come classificare...vedo anche che è una figura richiesta dal mondo del lavoro, ma denigrata (da molti ingegneri) in quanto una non ingegneria, si potrebbe definire il frutto di una scorporazione del corso di ing meccanica? se è stata istituita c'è un motivo valido o è solo un modo per catalizzare l'attenzione di un maggior numero di potenziali studenti?
Risposte

Vedo che siete anche permalosi

Ps: sono diplomato ragioniere, un minimo di economia la capisco anchio

"Blackorgasm":
e il più inutile
Non per essere scortese, ma quanti anni hai?
Parlando da persone serie, anche io frequento Ingegneria Gestionale, ma non voglio scrivere questo post cercando solamente di elogiare il mio corso di laurea e stimarlo al di sopra degli altri tipi di Ingegneria.
1. Per quanto riguarda l'occupazione, è oggettivamente accantonabile l'idea che i laureati in Ingegneria gestionale possano trovarsi in serie difficoltà una volta laureati: questo perchè l'organizzazione del management aziendale è materia sempre presente nella società contemporanea. Le aziende crescono sempre di più e dietro ci deve essere una struttura amministrativa ben organizzata e preparata. E' chiaro che la crisi non può non aver sfavorito anche l'ingresso nel mondo del lavoro dei gestionali, ma è chiaro che nel panorama della sempre maggior indecisione da parte delle principali aziende economiche internazionali la richiesta di persone che comprendano, analizzino ed interpretino i dati aziendali è sempre crescente. Trovo perciò improbabile che l'Ingegneria gestionale stia attraversando un periodo di "sboom" occupazionale.
2. Concordo tuttavia con chi dice che molti facciano ingegneria gestionale perchè sembrerebbe essere il corso di laurea ingegneristico dai soldi più facili. E' altresì vero che molti scelgono la strada dell'ingegneria gestionale perchè sia un corso di laurea con tante ragazze (che poi non è troppo vero, almeno qua a Bologna) e che ti offre una sorta di etichetta da "fighetto da ingegneria". Ma probabilmente chi compie queste scelte si troverà al primo esame o di Analisi o di Economia con le mani fra i capelli guardando De Morgan. Perciò la "selezione naturale" tipica di Ingegneria avviene anche da noi a gestionale come in qualsiasi altra facoltà.
3. Rispondo a Blackorgasm in una maniera più seria di quella che il suo post meriterebbe. Probabilmente tu gli insegnamenti di gestionale non li hai minimamente degnati d'un'occhiata, così come non hai mai parlato con qualcuno che ha dedicato la sua carriera di studi a questa professione e probabilmente nemmeno sai che cosa un ingegnere gestionale debba fare. Mi trovo completamente in disaccordo anche con chi dice che l'ingegneria gestionale sia un corso di laurea "meno tecnico" rispetto alle altre ingegnerie. Purtroppo il pregiudizio che vi spinge ad avanzare opinioni simili è l'intangibilità del prodotto dell'ingegnere gestionale. Per chiarirvi le idee, in sommi capi, vi riassumo che l'ingegnere gestionale produce sistemi matematici e schemi economico-finanziari che permettono ad un'azienda di perseguire una determinata operazione strategica. Questo rende l'attività gestionale difficilmente individuabile, ma il più delle volte è uno dei più importanti fattori che determinano la fortuna e il successo di un'attività aziendale, ancor più di un prodotto tecnico brevettato o progettato da altri tipi di ingegneri. A me, sinceramente, affascina tantissimo proprio questa immaterialità del prodotto gestionale; è un prodotto che si insinua in tutti gli strati dell'attività industriale e che la controlla completamente. Non a caso, in inglese, Ingegneria Gestionale passa sotto il nome di Management Engineering!

"non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire" a volte i proverbi sono proprio veri.
meno male che siamo in un forum di matematica, nel quale dovrebbero regnare la discussione e l'apertura mentale anzichè il dogmatismo universitario secondo il quale non esistono altri corsi di laurea degni di essere chiamati tali al di fuori di quelli della facolta di scienze mm.ff.nn o qualche ingegneria classica (meccanica, elettronica, informatica..) anche se forzatamente
veramente non riesco a capire lo scetticismo, la sfiducia, l'aria di sufficienza con la quale viene visto questo corso di laurea.
Sia chiaro, non voglio portare acqua al mio mulino perchè prima di essere (auspicabilmente) ing. gestionale sono una persona obiettiva che ama dire le cose come stanno:
vi sentite superiori perchè voi fate esami di matematica avanzata che i gestionali non fanno? considerate con aria di sufficienza questo corso di laurea perchè, senza esservi informati per bene ma comunque volendo dire la vostra opinione esprimete un commento populista del tipo "puah, ma cosa vogliono gestire questi? imparassero a fare qualcosa di concreto prima di aver pretese!", "ma chi sono questi? da dove arrivano? si fanno chiamare ingegneri e poi non sanno programmare/progettare e girano sempre in giacca e cravatta... abbassassero un po' la cresta"
a questo punto vi chiedo: sapete cos'è un business plan? sapete che tipo di lavoro producono le società di consulenza? sapete che tipo di competenze servono per lavorare in aziende che fanno parte del settore dei servizi (banche, società finanziarie, assicurazioni, consulenza) o nella divisione operations, logistica di un'azienda che produce beni? secondo voi cosa se ne fa una figura professionale che lavora in questi settori di nozioni di teoria dei segnali, ottica, fluidodinamica, ecc?
al 99% quelli che criticano l'ing. gestionale non sanno rispondere ad almeno una delle domande che vi ho rivolto.
Forse potrei essere d'accordo che la laurea triennale in ingegneria gestionale non produca una figura professionale altamente qualificata nel suo ambito, dal momento che nel corso della laurea triennale viene attuato quello che voi chiamate "miscuglio o miscela" ovvero si affrontano le classiche materie ingegneristiche di base (analisi1,2,statisticafisica, chimica, elettrotecnica,informatica,automatica,meccanica,meccanica razionale, fisica tecnica, scienze delle costruzioni) in modo da avere delle nozioni di base, come cultura generale. E' OVVIO che non vengano approfondite perchè nella maggior parte dei casi tutti questi esami nella realtà lavorativi saranno completamente inutili. Servono solo ad ottenere la forma mentis dell'ingegnere, un modo di fare, di pensare.
Ciò che contraddistingue veramente un ing. gestionale è la laurea specialistica, dato che ci sono tanti orientamenti diversi (logistica, organizzazione, gestione d'impresa, finanza, ecc..) e nei 2 anni di specialistica si affronteranno esami esclusivamente inerenti a questi ambiti.
Poi se pensate che esperti di logistica, produzione, flussi aziendali, operations, finanza (con un background ingegneristico alle spalle quindi tecnico anzichè economico quindi sociale) siano inutili, forse è il caso che vi facciate qualche domanda.
meno male che siamo in un forum di matematica, nel quale dovrebbero regnare la discussione e l'apertura mentale anzichè il dogmatismo universitario secondo il quale non esistono altri corsi di laurea degni di essere chiamati tali al di fuori di quelli della facolta di scienze mm.ff.nn o qualche ingegneria classica (meccanica, elettronica, informatica..) anche se forzatamente
veramente non riesco a capire lo scetticismo, la sfiducia, l'aria di sufficienza con la quale viene visto questo corso di laurea.
Sia chiaro, non voglio portare acqua al mio mulino perchè prima di essere (auspicabilmente) ing. gestionale sono una persona obiettiva che ama dire le cose come stanno:
vi sentite superiori perchè voi fate esami di matematica avanzata che i gestionali non fanno? considerate con aria di sufficienza questo corso di laurea perchè, senza esservi informati per bene ma comunque volendo dire la vostra opinione esprimete un commento populista del tipo "puah, ma cosa vogliono gestire questi? imparassero a fare qualcosa di concreto prima di aver pretese!", "ma chi sono questi? da dove arrivano? si fanno chiamare ingegneri e poi non sanno programmare/progettare e girano sempre in giacca e cravatta... abbassassero un po' la cresta"
a questo punto vi chiedo: sapete cos'è un business plan? sapete che tipo di lavoro producono le società di consulenza? sapete che tipo di competenze servono per lavorare in aziende che fanno parte del settore dei servizi (banche, società finanziarie, assicurazioni, consulenza) o nella divisione operations, logistica di un'azienda che produce beni? secondo voi cosa se ne fa una figura professionale che lavora in questi settori di nozioni di teoria dei segnali, ottica, fluidodinamica, ecc?
al 99% quelli che criticano l'ing. gestionale non sanno rispondere ad almeno una delle domande che vi ho rivolto.
Forse potrei essere d'accordo che la laurea triennale in ingegneria gestionale non produca una figura professionale altamente qualificata nel suo ambito, dal momento che nel corso della laurea triennale viene attuato quello che voi chiamate "miscuglio o miscela" ovvero si affrontano le classiche materie ingegneristiche di base (analisi1,2,statisticafisica, chimica, elettrotecnica,informatica,automatica,meccanica,meccanica razionale, fisica tecnica, scienze delle costruzioni) in modo da avere delle nozioni di base, come cultura generale. E' OVVIO che non vengano approfondite perchè nella maggior parte dei casi tutti questi esami nella realtà lavorativi saranno completamente inutili. Servono solo ad ottenere la forma mentis dell'ingegnere, un modo di fare, di pensare.
Ciò che contraddistingue veramente un ing. gestionale è la laurea specialistica, dato che ci sono tanti orientamenti diversi (logistica, organizzazione, gestione d'impresa, finanza, ecc..) e nei 2 anni di specialistica si affronteranno esami esclusivamente inerenti a questi ambiti.
Poi se pensate che esperti di logistica, produzione, flussi aziendali, operations, finanza (con un background ingegneristico alle spalle quindi tecnico anzichè economico quindi sociale) siano inutili, forse è il caso che vi facciate qualche domanda.
e il più inutile

dite tutto quello che volete, ma un fatto resta indiscutibile: l' ing. gestionale è al momento il neolaureato più cercato in assoluto.
fonte:
fonte:

ma non ci capisco granchè...proverò a scaricarmi appunti di lezioni a riguardo...
Se cerchi un approccio meno tecnico nell'ingegneria allora ing gestionale potrebbe fare al caso tuo; però ci sono esami di materie economiche (Economia e organizzazione aziendale etc) bisogna vedere se ti interessano ed altri tipo :
Ricerca operativa
Gestione aziendale
Sistemi integrati di produzione
Analisi dei processi industriali
E' un corso molto mirato per lavorare poi in una azienda nella parte organizzativa che prescinde un po' dal tipo di prodotto che si costruisce : questo può essere un vantaggio perchè avrai una gamma di scelte maggiori però non sarai mai veramente esperto in un campo specifico ( elettronico, meccanico , telecomunicazioni etc ) ma nella gestione dei processi.
Ricerca operativa
Gestione aziendale
Sistemi integrati di produzione
Analisi dei processi industriali
E' un corso molto mirato per lavorare poi in una azienda nella parte organizzativa che prescinde un po' dal tipo di prodotto che si costruisce : questo può essere un vantaggio perchè avrai una gamma di scelte maggiori però non sarai mai veramente esperto in un campo specifico ( elettronico, meccanico , telecomunicazioni etc ) ma nella gestione dei processi.
a pensarci bene progettare macchine non è la mia aspirazione di vita....anche in quest'ottica vedo gestionale: meno tecnica di altre ingegnerie...ma gli esami tecnici non mancano nenache lì...
va bè gli esami che hai citato sono solo una piccola parte e credo nemmeno caratterizzanti (soprattutto programmazione), bè a questi punti non sò quanto ti convenga cambiare; poi visto che ti piace anche elettromagnetismo, una specialistica nell'automazione non sarebbe male per te

sono...tutti, ma se dovessi fare una classifica metterei meccanica e elettromagnetismo al primo posto, termodinamica al secondo....la fisica moderna la trovo molto affascinante ma si fa solo in un corso di fisica. Ing. meccanica mi ha messo in crisi perchè non mi è parso il contesto adatto in cui formarmi, come ambiente intendo, esami come disegno tecnico industriale, programmazione e calcolo numerico, non mi sono piaciuti granchè...in ogni caso mi rendo conto che mi sono messo tardi a decidere cosa fare e un vero orientamento personale non lo ho fatto al liceo a tempo debito...
hai un pò di idee confuse si
comunque quali aspetti della fisica ti piacciono di più? insomma i corsi che offre ingegneria sono vasti e la fisica sta alla base, quindi problemi di scelta non ci dovrebbero essere. Come mai un anno di meccanica ti ha messo in crisi?

e un anno di ingegneria meccanica alle spalle superato bene, ma che mi ha messo in crisi, per questo sono un po' confuso sulla scelta, di sicuro ciò che mi piace di più è studiare matematica e fisica, per il resto non ho idee chiare sul mio futuro lavorativo, rimango sempre di aspettative vaghe, mi piace vedermi in un posto di responsabilità nel futuro, non so di preciso però in quale settore, in tal senso rimango sul superficiale, lo so...diciamo che quando parlo di ing. gestionale lo faccio alla luce della mia esperienza: non mi vedo sufficinetemente inquadrato per fare un corso come meccanica, elettronica, informatica ecc. mi vedo più portato per un corso interdisciplinare, trasversale, dove si affrontano argomenti di tipo diverso, ovviamente in ambito scientifico, le possibilità che sto vagliando sono ing.gestionale, bioingegneria, ing energetica e fisica. Ogni opzione ha i suoi pro e i suoi contro: nel caso in esame (gestionale), mi attira l'interdisciplinarietà (ma non so fino a che punto questo tipo di corso si possa dire interdisciplinare e non un fritto misto), d'altro canto però ciò che ha a che fare con l'economia non mi ha mai attirato particolarmente da dedicarci la mia vita professionale, anche se da un po' di tempo sono diventato più curioso, nel senso che il non avere nessuna conoscenza a riguardo rappresenta per me uno stimolo ad approfondire e misurarmi in questo campo del sapere (sono fatto così, mi piace avere una cultura più vasta possibile). se tutto va bene dovrei laurearmi a 26/27 anni senza ritardo, forse anche prima se mi riconoscono gli esami di meccanica, ma non so se sarei penalizzato una volta laureato per essere più vecchio di altri laureati (che credo siano comunque non pochi visto che è un corso abbastanza gettonato). Se dovessi inseguire la mia sola passione culturale invece sceglierei fisica. mi chiedo ora se la mia valutazione a riguardo sia obiettiva, quello che sento è che sono incuriosito dalle prospettive di questo corso ma non sono convinto del corso in sè, i dubbi e le perplessità li ho....
innanzitutto devi domandarti: "cosa mi piace?". Quali materie preferisco, quali sono i miei sogni ecc...se poi ingegneria gestionale rispecchia i tuoi gusti bene, altrimenti ce ne sono di ingegnerie; non guardare se ci sono femmine o gente più "figa" (quest'ultimi di solito sono le persone che non passano nemmeno un esame al primo anno ed abbandonano, oppure ci mettono una vita a laurearsi; e viste le tasse...)
come mi aspettavo....
nel mio caso gli esami di carattere economico-gestionale sono un'incognita, ho fatto uno scientifico del resto, non so se mi potrebbero piacere; leggendo i programmi dei corsi ci capisco ben poco, di conseguenza sarebbe un po' un salto nel buio...obiettivamente quello che mi attira è il ventaglio abbastanza ampio di opportunità che offre dopo nel mondo del lavoro. Quello che mi chiedo io è: fino a quando il mercato del lavoro saprà assorbire con queste statistiche questo tipo di ingegnere? anche quest'anno ho visto che al polimi è il corso con più iscritti (sul migliaio). Poi, giustamente, non bisogna guardare solo alle prospettive, prima viene lo studio, e si tratta pur sempre di un'ingegneria, insomma deve piacere quello che si studia, il problema è che personalmente non so se è il caso di giudicare per me congeniale un corso di laurea che non riesco ad inquadrare bene, lo vedo un po' un miscuglio (o miscela?:)) di esami caratterizzanti altri indirizzi, poi se mi sbaglio chi è interessato mi corregga....vorrei farmene un'idea chiara a riguardo.

Penso che per saper gestire qualcosa è prima necessario conscerla bene. La gestione fine a se stessa assomiglia alla medicina senza i malati. Inoltre, migliaia di anni di storia militare dimostrano che è necessario aver ubbidito non poco prima di poter comandare. Anche il capo di stato maggiore dell'esercito è stato tenente per un bel po'. Pertanto non esistono corsi di laurea che sfornano top managers, alla faccia di quanto venga spesso pubblicizzato.
Lasciando stare l'autoreferenzialtà di alcune istituzioni (della serie 'questo lo facciamo bene solo noi!'), il consiglio che potrei dare è: attenzione all'aria fritta. Da quanto ne so, dopo la fase di boom iniziale del gestionale, si sta andando verso lo 'sboom', e non certo perchè i corsi di laurea offerti dalle varie facoltà siano più difficili o selettivi degli altri.
Conoscendo i soggetti, e senza dare giudizi generali (tanto meno morali), i 'gestionali' in genere si distinguono 'antropologicamente' dagli altri ing. Insomma un po' uno ci deve essere nato per apprezzare quelle cose.
Lasciando stare l'autoreferenzialtà di alcune istituzioni (della serie 'questo lo facciamo bene solo noi!'), il consiglio che potrei dare è: attenzione all'aria fritta. Da quanto ne so, dopo la fase di boom iniziale del gestionale, si sta andando verso lo 'sboom', e non certo perchè i corsi di laurea offerti dalle varie facoltà siano più difficili o selettivi degli altri.
Conoscendo i soggetti, e senza dare giudizi generali (tanto meno morali), i 'gestionali' in genere si distinguono 'antropologicamente' dagli altri ing. Insomma un po' uno ci deve essere nato per apprezzare quelle cose.
"dzcosimo":
se quello che cerchi in un corso di laurea è, passatemi l'espressione, un po' di figa e tanti soldi...
... non fare ingegneria, che sia gestionale o altro. Io almeno l'avevo imparata così.
Ho letto anch'io la storia che ai politecnici viene fatta la "vera" gestionale, mentre altrove si fa una normale ingegneria industriale o dell'informazione con qualche esame di economia e affini. E' probabile che sia vero, nel senso che un politecnico ha un offerta formativa molto più ampia della facoltà italiana media.
Gli sbocchi lavorativi ci sono, però se scegli un ingegneria ti consiglio di puntare ad un settore che ti piace, altrimenti la faccenda si fa duretta. A Udine vedo che di fatto hai abbastanza tempo per decidere se preferisci argomenti da industriale o da elettronico. Se ti interessano le problematiche che ti ha indicato Camillo, potrebbe essere la strada giusta per te. Poi chissà: un ricercatore del settore Automatica del mio dipartimento è uscito proprio da quel CdL, quindi alla fine molto dipende da quelli che saranno i tuoi interessi ed i tuoi risultati.
concordo con dzcosimo
decisamente discutibile
è per gente come molti gestionali che tutti gli ingegneri vengono considerati dei minorati mentali imho
e non aggiungo altro
EDIT:
mi contraddico aggiungo quest'ultima cosa:
credo che il nostro "compagno forummista" abbia comunque dato un consiglio molto utile a tutti gli indecisi
fai gestionale se quello che cerchi in un corso di laurea è, passatemi l'espressione, un po' di figa e tanti soldi
fai altro (si noti che mi sono trattenuto dal dire "qualcosa di più serio") se ti interessa studiare
è per gente come molti gestionali che tutti gli ingegneri vengono considerati dei minorati mentali imho
e non aggiungo altro
EDIT:
mi contraddico aggiungo quest'ultima cosa:
credo che il nostro "compagno forummista" abbia comunque dato un consiglio molto utile a tutti gli indecisi
fai gestionale se quello che cerchi in un corso di laurea è, passatemi l'espressione, un po' di figa e tanti soldi
fai altro (si noti che mi sono trattenuto dal dire "qualcosa di più serio") se ti interessa studiare
"giovanta":
I motivi per cui è denigrata dagli altri ingegneri sono i seguenti:
[...]
-è frequentata da gente, passami l'espressione, "meno sfigata" rispetto alle altre ingegnerie e ci sono molte più ragazze
-nonostante tutto ciò è quella che offre una maggior remunerazione e prospettive di carriera migliori.
Quindi tutto sommato è questione di invidia.
Ti sei dimenticato di aggiungere all'inizio della tua analisi "Secondo me...", perché, se non aggiungi fonti, è solo una tua personale (e molto discutibile) opinione.
Io sto iniziando il secondo anno di ing. gestionale al politecnico di milano.
Il mio commento è frutto non di esperienza diretta, ma piuttosto di un approfondimento personale che ho fatto leggendo i siti delle varie università, forum, chiedendo a laureati, ecc. Infatti dopo aver fatto il primo anno non potrei dirti molto, dal momento che non sono ancora entrato nel vivo del corso di laurea: per ora ho fatto solo materie di base, ho poggiato i pilastri su cui costruire il mio bagaglio da ing. gestionale.
Negli ultimi anni va parecchio di moda perchè dati alla mano è il corso di laurea che permette l'inserimento nel mondo del lavoro nei tempi più rapidi in assoluto rispetto a tutti gli altri corsi di laurea.
Da quello che so però la vera ingegneria gestionale è quella dei politecnici di milano e torino e in pochi altri posti. Per vera intendo che i prof. sanno cos'è l'ingegneria gestionale. Infatti nella maggior parte degli atenei italiani non si ha ancora capito cosa si tratta questo corso di laurea. Come hai detto tu nella maggior parte dei casi si tratta di una semplificazione di meccanica con qualche esame di economia management o finanza in aggiunta.
I motivi per cui è denigrata dagli altri ingegneri sono i seguenti:
-è quella che permette di trovare lavoro più velocemenete
-è quella, sulla carta, meno tecnica
-dicono che non è un ingegneria: ti assicuro che le materie ingegneristiche di base (analisi1,2,statistica,fisica,informatica,automatica,elettrotecnica...) si fanno tutte allo stesso livello delle altre ingegnerie. Poi ovviamente vengono approfondite tematiche legate all'ambito economico.
-è frequentata da gente, passami l'espressione, "meno sfigata" rispetto alle altre ingegnerie e ci sono molte più ragazze
-nonostante tutto ciò è quella che offre una maggior remunerazione e prospettive di carriera migliori.
Quindi tutto sommato è questione di invidia.
Come dici tu se è stata istituita ormai da più di vent'anni ha il suo perchè di esistere.
Per maggiori informazioni ti invito a leggere la voce su wikipedia, che offre un quadro abbastanza completo su questa figura: http://it.wikipedia.org/wiki/Ingegneria_gestionale
Se poi vuoi approfondire basta digitare "ingegneria gestionale commenti/opinioni" su google e troverai moltissimi risultati
Il mio commento è frutto non di esperienza diretta, ma piuttosto di un approfondimento personale che ho fatto leggendo i siti delle varie università, forum, chiedendo a laureati, ecc. Infatti dopo aver fatto il primo anno non potrei dirti molto, dal momento che non sono ancora entrato nel vivo del corso di laurea: per ora ho fatto solo materie di base, ho poggiato i pilastri su cui costruire il mio bagaglio da ing. gestionale.
Negli ultimi anni va parecchio di moda perchè dati alla mano è il corso di laurea che permette l'inserimento nel mondo del lavoro nei tempi più rapidi in assoluto rispetto a tutti gli altri corsi di laurea.
Da quello che so però la vera ingegneria gestionale è quella dei politecnici di milano e torino e in pochi altri posti. Per vera intendo che i prof. sanno cos'è l'ingegneria gestionale. Infatti nella maggior parte degli atenei italiani non si ha ancora capito cosa si tratta questo corso di laurea. Come hai detto tu nella maggior parte dei casi si tratta di una semplificazione di meccanica con qualche esame di economia management o finanza in aggiunta.
I motivi per cui è denigrata dagli altri ingegneri sono i seguenti:
-è quella che permette di trovare lavoro più velocemenete
-è quella, sulla carta, meno tecnica
-dicono che non è un ingegneria: ti assicuro che le materie ingegneristiche di base (analisi1,2,statistica,fisica,informatica,automatica,elettrotecnica...) si fanno tutte allo stesso livello delle altre ingegnerie. Poi ovviamente vengono approfondite tematiche legate all'ambito economico.
-è frequentata da gente, passami l'espressione, "meno sfigata" rispetto alle altre ingegnerie e ci sono molte più ragazze
-nonostante tutto ciò è quella che offre una maggior remunerazione e prospettive di carriera migliori.
Quindi tutto sommato è questione di invidia.
Come dici tu se è stata istituita ormai da più di vent'anni ha il suo perchè di esistere.
Per maggiori informazioni ti invito a leggere la voce su wikipedia, che offre un quadro abbastanza completo su questa figura: http://it.wikipedia.org/wiki/Ingegneria_gestionale
Se poi vuoi approfondire basta digitare "ingegneria gestionale commenti/opinioni" su google e troverai moltissimi risultati