Ingegneria fisica/matematica opinioni

Donnie1
Salve a tutti, ho visto che ci son diversi post su ingegneria fisica e ingegneria matematica,ma vorrei ugualmente porvi una domanda personale (e senza offesa per nessuno). Ho sentito pareri discordanti su qursti corsi, alcuni (anche immatricolati di fisica o matematica "normali") la ritengono un ottimo e utilissimo ibrido, altri invece (come per esempio un mio professore) pensano siano "inutili" in quanto non danno nè una vera base ingegneristica nè una di ragionamento puro, tipica invece delle scienze dure.

Che ne pensate? :)

Risposte
civamb
Presumo che tu stia facendo energetica giusto? Anche io trovo estremamente interessante ingegneria matematica e forse ancora di piú matematica per l'ingegneria attivata al polito. Lo stesso vale per ingegneria fisica e fisica dei sistemi complessi. Giustamente sono corsi orientati alla ricerca ma certe competenze possono essere spese anche il alcune realtà industriali - R&D di alto livello.
In ogni caso l'approccio pragmatico dell' ingegneria permette di sviluppare una sensibilità determinante nella trattazione dei problemi "reali" durante la professione. Con le dovute distinzioni, vedi argomenti centrali per alcuni cdl "classici" come la fluidodinamica per gli aerospaziali/aeronautici, la meccanica dei solidi per i civili e branche di fisica della materia- dei reattori per i nucleari che vengono trattate in modo completo dal punto di vista teorico ed applicativo. Sono scelte....

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"civamb":
Sono d'accordo, in parte. Ingegneria matematica ha un terzo anno specifico per ingegneria nucleare in cui vengono inseriti fisica atomica e fisica del nucleo. L'orientamento piú adatto a chi proviene da ing matematica (e ing fisica) é senza dubbio "fisica per i sistemi nucleari" in cui c'è solo un insegnamento di impianti.


Non sapevo avessero attivato questa cosa anche per Ing Mtm.
Devo dire che è davvero molto attraente Ing Mtm. Sopratutto la triennale. Fai un po' di tutto e lo fai in maniera ordinata.
Il fatto di avere sempre e solo 3 corsi da 10 con i parziali permette di organizzare molto bene lo studio.

D'altra parte però, arrivato ormai alla fine del mio 6° anno al Politecnico, devo dire che le cose nella realtà funzionano in maniera un po' diversa da quello che pensavo. E ho notato come tante cose si facciano arrangiandosi, con poca teoria e molta pratica. Si costruisce il modello di prova, lo si testa, lo si analizza. Funziona? Sì, Cosa succede? Boh. Me ne frega? No.
Personalmente a me questo approccio non piace affatto, sia bene.
Però bisogna dire che alcune cose è necessario trattarle un po' così. Sento di tanti Ing Mtm come descrivano certi problemi in maniera poco concreta, o comunque poco coerente a quanto viene fatto nella realtà lavorativa. Per l'amor del cielo, sono un pischello pur io ancora, ma posso dire che la mia impressione è che il modo di ragionare sia molto da ricercatore e poco da ingegnere.
In Industriale c'è il problema opposto, la gente non va a fondo nei problemi, non si fa troppe domande, smanetta all'esaurimento con qualunque cosa a costo di farla tornare in qualche modo.
Arrivo un po' al punto: ogni metodo ha le sue weaknesses e strenghts, così come ogni corso ha la sua natura. E' importante capire la propria natura, al fine di fare le scelte giuste ma anche al fine di affrontare con carattere le sfide che magari non sono proprio nella nostra indole.
Personalmente ho avuto un percorso molto duro dentro al Polimi. L'approccio industriale non fa certo parte di me. Alla fine però, devo ammettere che non avrei mai imparato più di quanto ho imparato qui dentro, proprio perchè non era esattamente nelle mie corde.

civamb
Sono d'accordo, in parte. Ingegneria matematica ha un terzo anno specifico per ingegneria nucleare in cui vengono inseriti fisica atomica e fisica del nucleo. L'orientamento piú adatto a chi proviene da ing matematica (e ing fisica) é senza dubbio "fisica per i sistemi nucleari" in cui c'è solo un insegnamento di impianti.

Studente Anonimo
Studente Anonimo
"civamb":
Una piccola curiosità. Sia ingegneria fisica che ingegneria matematica al politecnico di Milano permettono di accedere senza debiti formativi al CdL magistrale in ingegneria nucleare, una delle lauree piú interessanti e complete offerte dal polimi con 3 indirizzi :

Nuclear Plants
The NP programme addresses the key issues and the perspectives of innovation in nuclear energy. The students will find courses enabling to face topics like: new generation nuclear reactors, safety strategies and assessment, risk and reliability of plants and complex systems, radiochemistry for waste and fuel management, waste repositories and decommissioning, radiation protection and contaminants, nuclear materials.
Moreover, lectures and experimental experiences will be performed on the TRIGA research reactor at LENA lab.

Nuclear Technologies
The NT programme is devoted mainly to non-energetic applications of nuclear engineering, such as medical and industrial applications, radiation protection, dosimetry and nuclear electronics. These applications involve radiation fields from particle accelerators, isotopic sources and research nuclear reactors.
Radiation detection and dosimetry together with their associated electronics are relevant topics in the framework of this programme, since they play a fundamental role for the characterization of these radiation fields.

Nuclear Systems Physics
The NSP programme aims at covering all the most important subjects in Physics having relevance in Nuclear Engineering. Depending on the specific student’s choices, a list of such topics – by no means exhaustive – includes: physics of matter and nanostructures, physics of nuclear materials, plasma physics, nuclear physics, accelerator physics and more, also thanks to the inclusion of selected courses from other MsC programmes @ Polimi and from other Universities.


In verità i percorsi propedeutici "naturali" sono Ing Fisica e Ing Energetica. Il problema di chi viene da Ing Fisica/Matematica è che non è assolutamente preparato per capire la parte impiantistica. Lo so perchè ci ho fatto un semestre in Nucleare al Polimi e ho direttamente conosciuto gli Ing Fisici. D'altra parte loro sostenevano fortemente come non esista nulla di peggio della triennale in Ing Fisica e quindi dicevano di non essere affatto spaventati.....
Personalmente trovo che l'idea di unire la forma mentis ingegneristica e le hard skills delle pure sciences sia una bella idea. Ma sopratutto "matchi" bene le esigenze di alcuni studenti.
Credo che per rendere il corso competitivo bisogni evitare di avere il corso di laurea come un agglomerato di corsi scollegati.
Se vogliamo il problema sta proprio nel metodo di valutazione, non nei contenuti offerti.... Ma qui è il discorso è complesso.

Credo che questa sia invece la cosa più apprezzata. Da laureato in ingegneria matematica ti posso confermare che molte aziende mi hanno contattato anche per ruoli non strettamente pertinenti alla mia formazione, e che ci sono aziende che espressamente non vogliono ingegneri perché non piace il loro modo di ragionare.


Credo che questa sia invece la cosa più apprezzata. Da laureato in ingegneria matematica ti posso confermare che molte aziende mi hanno contattato anche per ruoli non strettamente pertinenti alla mia formazione, e che ci sono aziende che espressamente non vogliono ingegneri perché non piace il loro modo di ragionare.

Secondo me ing mtm [non so molto di ing fis] colma un divario che negli ultimi anni è diventato molto evidente, e produce figure con forte conoscenza teorica e capacità di ragionamento che però hanno anche idea di cosa significhi lavorare con "cose che esistono". La versatilità è una delle nostre armi migliori, che rende molto facile prenderci e riassegnarci da un lavoro ad un altro anche molto diverso, cosa comune per chi fa consulenza.


Insomma, mi sembra un punto di vista un po' di parte.
C'è davvero un'immensità di cose che non fate di "Ingegneria". Te lo dico perchè ho un caro amico Ing Mat.
Farsi un'idea pratica delle cose è molto difficile. E voi toccate troppi aspetti qui e là per farvela. Ma, sopratutto, non affrontate mai, mai, durante il vostro corso di studi niente di realmente pratico.
Che sia un impianto, una turbomacchina, un qualunque tipo di aggeggio.
Non basta il metodo e qualcuno che scassa un po' più i maroni sui conti o sulle unità di misura.
E' il senso critico.
E, perdonami, ma è quel senso critico proprio di chi ha fatto l'Ingegnere (ben prima che Ing Mtm e Fis esistessero) che ha permesso a tanti Ing ti eccellere nei campi più disparati e, sopratutto, come Managers.

civamb
Una piccola curiosità. Sia ingegneria fisica che ingegneria matematica al politecnico di Milano permettono di accedere senza debiti formativi al CdL magistrale in ingegneria nucleare, una delle lauree piú interessanti e complete offerte dal polimi con 3 indirizzi :

Nuclear Plants
The NP programme addresses the key issues and the perspectives of innovation in nuclear energy. The students will find courses enabling to face topics like: new generation nuclear reactors, safety strategies and assessment, risk and reliability of plants and complex systems, radiochemistry for waste and fuel management, waste repositories and decommissioning, radiation protection and contaminants, nuclear materials.
Moreover, lectures and experimental experiences will be performed on the TRIGA research reactor at LENA lab.

Nuclear Technologies
The NT programme is devoted mainly to non-energetic applications of nuclear engineering, such as medical and industrial applications, radiation protection, dosimetry and nuclear electronics. These applications involve radiation fields from particle accelerators, isotopic sources and research nuclear reactors.
Radiation detection and dosimetry together with their associated electronics are relevant topics in the framework of this programme, since they play a fundamental role for the characterization of these radiation fields.

Nuclear Systems Physics
The NSP programme aims at covering all the most important subjects in Physics having relevance in Nuclear Engineering. Depending on the specific student’s choices, a list of such topics – by no means exhaustive – includes: physics of matter and nanostructures, physics of nuclear materials, plasma physics, nuclear physics, accelerator physics and more, also thanks to the inclusion of selected courses from other MsC programmes @ Polimi and from other Universities.

civamb
Il punto é che ormai le varie ingegnerie hanno pochi esami (parlo di quelli ingegneristici) in comune e non é facile definire il professionista ingegnere.

Ps

Le società di consulenza sono piene di ingegneri...

Raptorista1
"Donnie":
altri invece (come per esempio un mio professore) pensano siano "inutili" in quanto non danno nè una vera base ingegneristica nè una di ragionamento puro, tipica invece delle scienze pure.

Credo che questa sia invece la cosa più apprezzata. Da laureato in ingegneria matematica ti posso confermare che molte aziende mi hanno contattato anche per ruoli non strettamente pertinenti alla mia formazione, e che ci sono aziende che espressamente non vogliono ingegneri perché non piace il loro modo di ragionare.

Secondo me ing mtm [non so molto di ing fis] colma un divario che negli ultimi anni è diventato molto evidente, e produce figure con forte conoscenza teorica e capacità di ragionamento che però hanno anche idea di cosa significhi lavorare con "cose che esistono". La versatilità è una delle nostre armi migliori, che rende molto facile prenderci e riassegnarci da un lavoro ad un altro anche molto diverso, cosa comune per chi fa consulenza.

@melia
Fino a quasi 60 anni fa la laurea in matematica si distingueva in
Laurea in Matematica Pura e
Laurea in Matematica e Fisica

civamb
A dire il vero già decenni fa erano attivi dei percorsi misti ad indirizzo fisico o matematico. Se non sbaglio per ingegneria elettronica al politecnico di Milano.
Questi corsi sono perfetti per chi ama la scienza e l'ingegneria visto che permettono di caratterizzare il percorso di studi in modo piuttosto semplice.

wanderer1
Io penso invece che rispondano a cambiamenti dell'industria e del mercato del lavoro che, però, hanno investito solo marginalmente l'Italia (per vari motivi socioeconomici che non mi ritengo in grado di analizzare in modo soddisfacente).
Questo spiegherebbe anche perché all'estero (penso soprattutto allo UK e agli USA) proliferino corsi di laurea veramente "ibridi", che a noi possono sembrare "né carne né pesce", ma che trovano un loro specifico collocamento all'interno di un mercato del lavoro molto diverso dal nostro... Questa, per lo meno, è la mia (forse semplicistica) opinione.

donald_zeka
Io penso non siano né carne né pesce.

civamb
Già la domanda é mal posta in quanto i corsi di Milano e Torino sono impostati diversamente e nel caso del triennio matematico del polito parliamo di un CdL in scienze matematiche.
Comunque... a mio parere sono ottimi corsi visti i numeri post laurea e le varie esperienze documentate.

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