Informazioni su ingegneria fisica

matteofiorillo117
Salve, sono nuovo :D , mi chiamo Matteo, ho compiuto oggi 17 anni e sto iniziando ad interessarmi circa cosa fare all'università.

Il mio dubbio iniziale era: fisica o ingegneria? e girando un po' per il web sono venuto a conoscenza della facoltà di ingegneria fisica che mi sembra un ottimo compromesso tra le due facoltà per i seguenti motivi:

-mantiene gli sbocchi occupazionali di ingegneria
-ha ampi settori di interesse e di ricerca (e qui vi chiederei quali esattamente essi siano)
-è l'ingegneria che più "assomiglia" alla fisica "moderna", o almeno credo.

vorrei saperne qualcosa di più da voi tipo appunto gli esatti settori di competenza, I LATI NEGATIVI (magari è una laurea ibrida che non porta a niente) e quanto sarebbe difficile un passaggio da ingegneria fisica a fisica sperimentale (delle particelle). Grazie

Risposte
matteofiorillo117
sentite, invece un corso di fisica elettronica e cibernetica si avvicina a quello di ingegneria fisica? Magari con una parte teorica più curata e con un parte pratica più trascurata. Se no, potreste darmi qualche informazione generale su fisica elettronica e la vostra opinione a riguardo?

civamb
Non a caso in questo forum si consiglia ingegneria fisica e fisica dei sistemi complessi del poli di Torino dove, specialmente nella laurea magistrale viene dato ampio spazio alla fisica teorica. Lo stesso vale per il dottorato di ricerca.
Trovo molto interessante invece ingegneria nucleare a milano, specialmente nell'orientamento fisico per i sistemi nucleari.

redlex91-votailprof
Premesso che non ho letto tutti i messaggi del thread, io mi sono laureato a settembre in ing. fisica (triennale) al PoliMi. La mia opinione (ci tengo ad evidenziare che è personale e soggettiva) sul corso è negativa... il piano di studi è troppo frammentario e non mi piace come sono tenuti i corsi di fisica: la maggior parte di miei docenti di fisica è laureata in ing. elettronica/nucleare e ha poi preso il dottorato in fisica del PoliMi... il punto di vista è sempre sulle applicazioni e si vede solo il lato fenomenologico, banalizzando/trascurando quello teorico; di fatto nel dipartimento di Fisica del PoliMi non esiste un settore dedicato alla fisica teorica o a quella delle alte energie, si studia solo la fisica della materia (fotonica, fisica delle superfici, fisica dei solidi, nanotecnologie, spintronica, spettroscopie elettroniche, impulsi ultrabrevi, ottica biomedica, semiconduttori, superconduttività...).

Il corso della triennale termina con la redazione di un breve elaborato sperimentale: per intenderci, ho dedicato qualche giorno alla raccolta dei dati in uno dei laboratori del Politecnico, quindi ne ho fatto l'analisi e poi ho scritto una breve relazione[nota]Per capire di che genere è la tesi puoi trovare qui la mia.[/nota]. L'argomento di tesi è da scegliersi da un elenco che ti viene proposto e l'assegnazione avviene in base alla tua media e al numero di esami sostenuti.

Io ho deciso di cambiare corso e sono passato a Fisica in Bicocca (inizierò il 3/11): a me non hanno chiesto di recuperare degli esami, ma questo dipende dall'università. Realisticamente gli esami che ti servono per fare il cambio di corso sono quelli che ti ha detto giuliofis, io sto cercando di recuperare da solo prima dell'inizio delle lezioni Meccanica Analitica e qualche approfondimento di Meccanica Quantistica (qualcosa ho già fatto nei corsi di Fondamenti di Fisica Quantistica, Struttura della Materia e Fisica del Nucleo)... ovviamente rispetto a un laureato in Fisica parto pesantemente svantaggiato, per cui il mio consiglio è di valutare bene se ti interessa più l'ingegneria o la fisica perché i corsi di ing. fisica e quello di fisica in comune hanno solo la parola fisica nel nome :smt012

Per correttezza ti dico che molti miei colleghi di ing. fisica sono contenti del loro percorso; mi sembra anche giusto riportare il fatto che molti di questi sono convinti che al termine dei loro studi (3+2+dottorato in Fisica al PoliMi) saranno equiparabili a un dottore in Fisica (propriamente detto).

sapo931
"Diplomacy":
A quel corso ci puoi andare anche dopo una triennale in Matematica o Fisica.

Parole di Pelizzola, un docente di quel corso di studi del PoliTo.


Peccato che tu debba andare in giro per il mondo, altrimenti sarebbe molto più fattibile

Diplomacy1
A quel corso ci puoi andare anche dopo una triennale in Matematica o Fisica.

Parole di Pelizzola, un docente di quel corso di studi del PoliTo.

matteofiorillo117
Vorrei per prima cosa ringraziarvi entrambi per le informazioni che mi state dando :prayer:

"civamb":

Detto questo, che non si possa fare ricerca in fisica con ingegneria fisica è una falsità. Nei settori della scienza di interesse ingegneristico elencati in precedenza come fisica della materia condensata, plasmi, biofisica, materiali, nanotecnologie ed elettronica il 3+2 in ingegneria fisica - fisica dei sistemi complessi di Torino impartisce una preparazione (ci sono moduli di fisica nucleare, meccanica quantistica e analitica, quest'ultimo a scelta) ottima ed internazionale, con diversi esami di fisica teorica. Il corso di Milano mi convince di meno nel 3+2 in ing fisica mentre a mio parere è eccellente nell'opzione triennale in ingegneria fisica e magistrale in ingegneria nucleare indirizzo "fisico per i sistemi nucleari" in cui ci sono degli ottimi corsi di fisica atomica, dei reattori nucleari, dei plasmi e della materia in generale. Non a caso diversi professori di fisica del Polimi hanno questa formazione. A livello di dottorato quello del politecnico di Torino mi sembra impostato meglio perchè ti permette di scegliere il percorso fra le varie branche della fisica, a livello teorico (ricerca di base) o applicativo (ricerca applicata). A Milano certi settori della fisica (vedi stato solido) vengono studiati nel dottorato in energetica. Anche per quanto riguarda ingegneria matematica ci sono delle differenze analoghe fra i due politecnici.


Mi sembra di capire che il corso del politecnico di torino sia appena un poco sopra rispetto a quello di milano. Vorrei sapere qualcosina di più riguardo il corso di fisica dei sistemi complessi: in questo corso studierei approfonditamente argomenti come fisica quantistica e biofisica che poi applicherò alla tecnologia grazie alle conoscenze ottenute nel triennio? Mi sbaglio?

Intermat
"civamb":

Il prof. con cui ho parlato mi ha detto che ad esempio nello studio dei materiali saresti anche portato ad ideare dei sensori o degli strumenti utili a raccogliere dei dati o magari ad elaborarli. Più di questo però non so, immagino comunque che molto dipenda dal gruppo di ricerca in cui poi uno si andrebbe a trovare.


Magari nel suo corso è così e proprio per questo io ci girerei alla larga. Considera che alla fine del triennio in ingegneria civile ambientale una delle proposte di tesi nell'ambito della fisica tecnica riguardava proprio una serie di sensori dell'acceleratore di particelle del cern. Ripeto...civile ambientale triennale. La vita lavorativa è varia per carità, ma se il suo corso prepara a quello tanto vale fare ingegneria elettronica.



Io ho semplicemente riportato quello che mi ha detto il coordinatore del corso di laurea. Il quale mi ha detto che ricerca la si può fare affiancando dei fisici e sottolineando che molto dipende anche dal dottorato. In ogni caso mi ha detto che nello studio dei materiali l'ing. matematico può lavorare. Dal suo punto di vista però in un ottica più ingegneristica che non fisica.

PS: Civamb, una curiosità, cosa non ti convince del corso di ing. matematica di Tor Vergata? Teoricamente non c'è un corso di laurea propedeutico ad ing. matematica però il "suo omologo" alla trienanle è Engineering Sciences ma si può entrare anche con una laurea in Fisica o Matematica.

civamb
"Intermat":
Io ti posso dire che parlando con il prof. che coordina ing. matematica a Tor Vergata lui mi ha detto di non pensare assolutamente che con una laurea di questo tipo si possa fare ricerca in fisica. Io me lo immaginavo e sinceramente non era quello il mio interesse, però dato il tuo dubbio ti consiglierei di valutare bene. Ho letto che tu non ti riferisci a ing. matematica ma il discorso non credo cambi molto anche perché a Tor Vergata ing. matematica è fortemente orientata alla modellistica-fisica. Pensa bene a cosa vuoi fare (non che tu non possa cambiare durante la triennale o alla fine): se vuoi fare ricerca in fisica fai Fisica, se vuoi studiare dei modelli matematico-fisici applicati ai fluidi o a varie altre cose (tra le quali la finanza) allora scegli ingegneria matematica o ingegneria fisica.

Il vero consiglio che mi sento di darti è questo: manda una email al coordinatore di corso e chiedigli un appuntamento per farti chiarire i dubbi. Non aver timore di fare domande, nella stragrande maggioranza dei casi i professori sono molto disponibili a dare questi chiarimenti! Quindi prova a contattare sia il coordinatore a fisica sia ad ingegneria fisica, chiedi gli sbocchi e chiedi di spiegarti un pochino cosa si studia. Se proprio dovessi aver difficoltà ad andare a parlarci di persona prova a scrivergli alcune domande per email. Sicuramente ti risponderanno!


Per quanto riguarda il corso di Roma a mio parere è una forzatura chiamarlo così. Stiamo parlando di un biennio che non si avvicina lontanamente a quelli di ingegneria matematica dei politecnici che non a caso sono preceduti da un triennio in scienze matematiche in un caso e ingegneria matematica nell'altro.
Detto questo, che non si possa fare ricerca in fisica con ingegneria fisica è una falsità. Nei settori della scienza di interesse ingegneristico elencati in precedenza come fisica della materia condensata, plasmi, biofisica, materiali, nanotecnologie ed elettronica il 3+2 in ingegneria fisica - fisica dei sistemi complessi di Torino impartisce una preparazione (ci sono moduli di fisica nucleare, meccanica quantistica e analitica, quest'ultimo a scelta) ottima ed internazionale, con diversi esami di fisica teorica. Il corso di Milano mi convince di meno nel 3+2 in ing fisica mentre a mio parere è eccellente nell'opzione triennale in ingegneria fisica e magistrale in ingegneria nucleare indirizzo "fisico per i sistemi nucleari" in cui ci sono degli ottimi corsi di fisica atomica, dei reattori nucleari, dei plasmi e della materia in generale. Non a caso diversi professori di fisica del Polimi hanno questa formazione. A livello di dottorato quello del politecnico di Torino mi sembra impostato meglio perchè ti permette di scegliere il percorso fra le varie branche della fisica, a livello teorico (ricerca di base) o applicativo (ricerca applicata). A Milano certi settori della fisica (vedi stato solido) vengono studiati nel dottorato in energetica. Anche per quanto riguarda ingegneria matematica ci sono delle differenze analoghe fra i due politecnici.

Il prof. con cui ho parlato mi ha detto che ad esempio nello studio dei materiali saresti anche portato ad ideare dei sensori o degli strumenti utili a raccogliere dei dati o magari ad elaborarli. Più di questo però non so, immagino comunque che molto dipenda dal gruppo di ricerca in cui poi uno si andrebbe a trovare.


Magari nel suo corso è così e proprio per questo io ci girerei alla larga. Considera che alla fine del triennio in ingegneria civile ambientale una delle proposte di tesi nell'ambito della fisica tecnica riguardava proprio una serie di sensori dell'acceleratore di particelle del cern. Ripeto...civile ambientale triennale. La vita lavorativa è varia per carità, ma se il suo corso prepara a quello tanto vale fare ingegneria elettronica.

La denominazione "modellistica matematico-fisica per l'ingegneria" è stata creata per l'impossibilità di far rientrare certi cdl nel campo dell'ingegneria pura. Non fossilizzatevi sui nomi, altrimenti potreste pensare che con ingegneria civile idraulica vi insegneranno a progettare impianti per il bagno di casa, mentre l'ingegnere civile idraulico è uno dei massimi esperti di fluidodinamica con competenze ricercate anche nella f1 ed in coppa america...

Si, lo so che tu non lo hai mai detto, e infatti non sto certo dicendo questo, dico solo che mi pare che ci sia questa filosofia di pensiero secondo la quale i fisici pensano e gli ingegneri fanno; sicuramente mi sbaglio ma volevo accertarmi di ciò


Questa è pura idiozia.

matteofiorillo117
"Intermat":


Ma io non ho assolutamente detto che sarai il "servetto del fisico", ci lavorerai insieme. Tu avrai un approccio più ingegnerisitico mentre lui più fisico. Immagino, ma questa è una mia idea non confermata da nessuna conoscenza, che il rapporto sia circa paritario, lavorereste insieme magari lui ti potrebbe fare delle richieste e tu con le tue conoscenze ingegneristiche dovresti cercare delle soluzioni. Il prof. con cui ho parlato mi ha detto che ad esempio nello studio dei materiali saresti anche portato ad ideare dei sensori o degli strumenti utili a raccogliere dei dati o magari ad elaborarli. Più di questo però non so, immagino comunque che molto dipenda dal gruppo di ricerca in cui poi uno si andrebbe a trovare.


Si, lo so che tu non lo hai mai detto, e infatti non sto certo dicendo questo, dico solo che mi pare che ci sia questa filosofia di pensiero secondo la quale i fisici pensano e gli ingegneri fanno; sicuramente mi sbaglio ma volevo accertarmi di ciò

Intermat
"iMatteo1":
[quote="Intermat"]Diplomacy io non metto in dubbio che un ingegnere fisico o ing. matematico guadagni bene. Spesso però cambiano, grazie alla forte base matematica che hanno, completamente settore. Un ing. matematico e credo anche un ing. fisico hanno ottime basi per occuparsi di modellistica matematica nell'ambito della finanza, quindi in quel campo guadagnerebbero sicuramente bene.


Io continuo ad essere della mia idea, se lui vuole fare ricerca in fisica faccia Fisica, se invece pensa che la modellistica matematico-fisica gli piace di più allora meglio ing. fisica o ing. matematica. In ogni caso non credo gli sia preclusa la ricerca è solo che è una via, a mio modesto parere, più contorta.



a me la ricerca in senso "classico" non interessa molto,mi interessa più l'applicazione della fisica moderna nella tecnologia ma non per questo vorrei essere soltanto il "servetto" del fisico che mi dice "costruisci questo, non mi importa come, basta che lo fai". Sicuramente non mi interessa il settore della finanza, il mio sogno (forse un po' ingenuo) è diventare una specie di inventore, ovvero un ingegnere che di certo non può arrivare al livello di un fisico ma che può avvicinarcisi in alcuni campi.

[/quote]

Ma io non ho assolutamente detto che sarai il "servetto del fisico", ci lavorerai insieme. Tu avrai un approccio più ingegnerisitico mentre lui più fisico. Immagino, ma questa è una mia idea non confermata da nessuna conoscenza, che il rapporto sia circa paritario, lavorereste insieme magari lui ti potrebbe fare delle richieste e tu con le tue conoscenze ingegneristiche dovresti cercare delle soluzioni. Il prof. con cui ho parlato mi ha detto che ad esempio nello studio dei materiali saresti anche portato ad ideare dei sensori o degli strumenti utili a raccogliere dei dati o magari ad elaborarli. Più di questo però non so, immagino comunque che molto dipenda dal gruppo di ricerca in cui poi uno si andrebbe a trovare.

matteofiorillo117
"Intermat":
Diplomacy io non metto in dubbio che un ingegnere fisico o ing. matematico guadagni bene. Spesso però cambiano, grazie alla forte base matematica che hanno, completamente settore. Un ing. matematico e credo anche un ing. fisico hanno ottime basi per occuparsi di modellistica matematica nell'ambito della finanza, quindi in quel campo guadagnerebbero sicuramente bene.


Io continuo ad essere della mia idea, se lui vuole fare ricerca in fisica faccia Fisica, se invece pensa che la modellistica matematico-fisica gli piace di più allora meglio ing. fisica o ing. matematica. In ogni caso non credo gli sia preclusa la ricerca è solo che è una via, a mio modesto parere, più contorta.



a me la ricerca in senso "classico" non interessa molto,mi interessa più l'applicazione della fisica moderna nella tecnologia ma non per questo vorrei essere soltanto il "servetto" del fisico che mi dice "costruisci questo, non mi importa come, basta che lo fai". Sicuramente non mi interessa il settore della finanza, il mio sogno (forse un po' ingenuo) è diventare una specie di inventore, ovvero un ingegnere che di certo non può arrivare al livello di un fisico ma che può avvicinarcisi in alcuni campi.

"Intermat":


Non è che non si può fare ricerca in fisica se studi ingegneria fisica, semplicemente non in tutta la fisica.
Sarai infatti abbastanza preparato (su alcuni aspetti anche più di un fisico) per fare ricerca su:
fisica della materia condensata (in particolare sullo stato solido)
plasmi
biofisica
materiali
nanotecnologie
elettronica (dal punto di vista fisico, soprattutto sui semiconduttori, microelettronica ed elettronica dello stato solido)

mentre ovviamente non saprai mai nulla di teoria quantistica dei campi (se non le poche nozioni di formalismo che vedi in fisica della materia condensata) o di relatività generale.


ciò che ora vorrei chiedere, in questi argomenti potrei fare sia ricerca che applicazione?

Diplomacy1
"Intermat":

Io continuo ad essere della mia idea, se lui vuole fare ricerca in fisica faccia Fisica, se invece pensa che la modellistica matematico-fisica gli piace di più allora meglio ing. fisica o ing. matematica. In ogni caso non credo gli sia preclusa la ricerca è solo che è una via, a mio modesto parere, più contorta.


E su questo sono d'accordo.

Semplicemente, come già detto prima, io non voglio fare polemiche sui soldi e sul guadagno, volevo semplicemente dare informazioni all'utente che come a me, dovendo scegliere l'università, è venuto il dubbio che ing mat e ing fis siano delle lauree ibride che non portano a nulla.

Intermat
Diplomacy io non metto in dubbio che un ingegnere fisico o ing. matematico guadagni bene. Spesso però cambiano, grazie alla forte base matematica che hanno, completamente settore. Un ing. matematico e credo anche un ing. fisico hanno ottime basi per occuparsi di modellistica matematica nell'ambito della finanza, quindi in quel campo guadagnerebbero sicuramente bene. Terrei divise la due questioni: "ambito della ricerca" e "l'ing. fisico guadagna bene".
Se uno dovesse ragionare in questo modo allora un ing. gestionale triennale sarebbe il top dato che avrebbe basi più che sufficienti per lavorare in azienda, infatti chi smette di studiare un lavoro lo trova. Inoltre vedendo le statistiche di almalaurea gli ing. matematici e fisici sono quelli che hanno un po' più di difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro. Dico "un po' di più" perchè comunque a 5 anni lavora circa il 90% dei laureati contro il 96% di ing. gestionale o il 95% di molte altre ingegnerie.
Io continuo ad essere della mia idea, se lui vuole fare ricerca in fisica faccia Fisica, se invece pensa che la modellistica matematico-fisica gli piace di più allora meglio ing. fisica o ing. matematica. In ogni caso non credo gli sia preclusa la ricerca è solo che è una via, a mio modesto parere, più contorta.

Diplomacy1
Anche io ho il dubbio che ingegneria fisica sia un pò una via di mezzo che non porta a nulla, però conosco due ragazzi che hanno fatto ingegneria fisica, e pensa te che sono stati assunti prima di finire la magistrale, e non hanno nemmeno diritto al bonus di 80€ di Renzi, nemmeno al bonus ridotto (per prendere il bonus ridotto non devi superare i 26000 euro lordi all'anno, che per un ragazzo che ancora non si è laureato sono tantissimi soldi..).-


Io non voglio fare polemiche su soldi e cose varie, era solo un informazione utile (spero) per chi come te (e me) deve scegliere come portare avanti la sua vita.

Sk_Anonymous
"iMatteo1":
quanto sarebbe difficile un passaggio da ingegneria fisica a fisica sperimentale (delle particelle). Grazie

Ti sarebbero sicuramente richiesti almeno tre esami della triennale: Meccanica Analitica, Meccanica Quantistica e Fisica Nucleare e Subnucleare, più lo studio autonomo o con un quarto corso (dove presente) di Meccanica Relativistica. Senza queste quattro materie, studiare fisica delle particelle è impossibile.
Sinceramente, se sei intenzionato a voler continuare gli studi in fisica particellare, allora iscriviti a Fisica, sarebbe inutile iscriverti a Ingegneria Fisica, perché ti porterebbe verso il filone delle basse energie (mentre la fisica delle particelle è talvolta chiamata fisica delle alte energie), tralasciando completamente quello che ti interessa.

sapo931
Sicuramente sarai più volto verso le applicazioni e la parte ingegneristica, ma per molte di queste materie la ricerca si fa molto più di questo tipo che non meramente teorica (soprattutto in ambito privato).

Ad esempio leggi cosa dicono il bando di dottorato in fisica del polimi e il correlato progetto formativo:

https://www.fisi.polimi.it/it/didattica ... di_ricerca

"Progetto Formativo Phd FIsica Polimi":

Translating scientific knowledge into new technology and transferring innovation to the production system represent a necessary step for many companies, also dictated by an increasingly global market.
For this purpose, a figure with a broad cultural background is needed. In particular, many advanced sectors of industry
and research require a good knowledge in topics such as condensed matter physics, optics, laser technology and instrumentation, and nanostructured materials.

Intermat
Io ti dico quello che mi ha detto lui. Non ho mai detto che non puoi fare ricerca ed in ogni caso probabilmente con un dottorato si puo' recuperare qualcosa, però lui mi ha chiaramente detto che al massimo si può fare ricerca da un punto di vista ingegneristico ovvero si potrà affiancare un fisico nello studio di determinati fenomeni in quanto si hanno delle basi più solide nel campo ingegneristico piuttosto che fisico. In ogni caso probabilmente dipende anche dall'impostazione data dal corso di studi. Nella mia mente nanotecnologie ed elettronica rientrano più nel campo dell'ingegneria e sicuramente sono materie che potrebbero riguardare un ing. matematico o fisico. Per quanto riguarda la scienza dei materiali il prof. mi ha detto che non rientrerebbe comunque nelle mansioni dell'ing matematico (secondo il piano di studi presenti a Roma), anche lì lui mi ha detto che si potrebbe fare qualcosa ma sempre sul lato ingegneristico.
Questo è quanto mi ha detto lui, per il resto credo che nelle materie che tu hai citato un ing. fisico potrebbe tentare di fare ricerca ma credo che quello non sia proprio il suo sbocco naturale. Solitamente ing. matematica e fisica rientrano nella modellistica matematico fisica per l'ingegneria quindi a me sembra credibile quello che mi ha prospettato il professore.

PS: Ovviamente niente è precluso, però semplicemente non sarebbe la via più naturale nè più logica, anche perché se uno avesse coscienza già da ora di voler fare ricerca potrebbe seguire direttamente fisica dato che da la stessa preparazione in molti di quei campi (Scienza dei Materiali è un CDL) e in più solitamente presenta molti più laboratori.

sapo931
"Intermat":
Io ti posso dire che parlando con il prof. che coordina ing. matematica a Tor Vergata lui mi ha detto di non pensare assolutamente che con una laurea di questo tipo si possa fare ricerca in fisica. Io me lo immaginavo e sinceramente non era quello il mio interesse, però dato il tuo dubbio ti consiglierei di valutare bene. Ho letto che tu non ti riferisci a ing. matematica ma il discorso non credo cambi molto anche perché a Tor Vergata ing. matematica è fortemente orientata alla modellistica-fisica. Pensa bene a cosa vuoi fare (non che tu non possa cambiare durante la triennale o alla fine): se vuoi fare ricerca in fisica fai Fisica, se vuoi studiare dei modelli matematico-fisici applicati ai fluidi o a varie altre cose (tra le quali la finanza) allora scegli ingegneria matematica o ingegneria fisica.


Non è che non si può fare ricerca in fisica se studi ingegneria fisica, semplicemente non in tutta la fisica.
Sarai infatti abbastanza preparato (su alcuni aspetti anche più di un fisico) per fare ricerca su:
fisica della materia condensata (in particolare sullo stato solido)
plasmi
biofisica
materiali
nanotecnologie
elettronica (dal punto di vista fisico, soprattutto sui semiconduttori, microelettronica ed elettronica dello stato solido)

mentre ovviamente non saprai mai nulla di teoria quantistica dei campi (se non le poche nozioni di formalismo che vedi in fisica della materia condensata) o di relatività generale.

Intermat
Io ti posso dire che parlando con il prof. che coordina ing. matematica a Tor Vergata lui mi ha detto di non pensare assolutamente che con una laurea di questo tipo si possa fare ricerca in fisica. Io me lo immaginavo e sinceramente non era quello il mio interesse, però dato il tuo dubbio ti consiglierei di valutare bene. Ho letto che tu non ti riferisci a ing. matematica ma il discorso non credo cambi molto anche perché a Tor Vergata ing. matematica è fortemente orientata alla modellistica-fisica. Pensa bene a cosa vuoi fare (non che tu non possa cambiare durante la triennale o alla fine): se vuoi fare ricerca in fisica fai Fisica, se vuoi studiare dei modelli matematico-fisici applicati ai fluidi o a varie altre cose (tra le quali la finanza) allora scegli ingegneria matematica o ingegneria fisica.

Il vero consiglio che mi sento di darti è questo: manda una email al coordinatore di corso e chiedigli un appuntamento per farti chiarire i dubbi. Non aver timore di fare domande, nella stragrande maggioranza dei casi i professori sono molto disponibili a dare questi chiarimenti! Quindi prova a contattare sia il coordinatore a fisica sia ad ingegneria fisica, chiedi gli sbocchi e chiedi di spiegarti un pochino cosa si studia. Se proprio dovessi aver difficoltà ad andare a parlarci di persona prova a scrivergli alcune domande per email. Sicuramente ti risponderanno!

Buon compleanno e buona fortuna sia per i tuoi studi attuali sia per la scelta dell'università!

PS: In che città pensavi di iscriverti?

PPS: Considera che io sto finendo ora la triennale (non in ingegneria fisica!) e sto ancora cercando di capire quale magistrale fare...e questa per me è una scelta ancora più difficile!

kobeilprofeta
Ciao Matteo... Auguri ;)
Io direi con l'iniziare a confrontare gli esami dei due corsi: cerca i piani di studio di entrambe e paragonali. Poi piú o meno le idee che hai non sono sbagliate. Di piú non ti so dire. Aspetto rinforzi di gente che ha provato o sa di piú.

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