IMS e Ingegneria Matematica
Salve a tutti.
Come ho già detto, ho intenzione di iscrivermi il prossimo
anno al cdl in Ingegneria Matematica. Sono però a conoscenza del
fatto che tale corso si trova solo a Milano, e io, come molti
ben sanno, vivo a Roma. Volevo sapere se questo corso di laurea
corrisponde a quello di Ingegneria Matematica presente a Milano:
http://www.uniroma2.it/ppg/ims/
Potete aiutarmi?
Come ho già detto, ho intenzione di iscrivermi il prossimo
anno al cdl in Ingegneria Matematica. Sono però a conoscenza del
fatto che tale corso si trova solo a Milano, e io, come molti
ben sanno, vivo a Roma. Volevo sapere se questo corso di laurea
corrisponde a quello di Ingegneria Matematica presente a Milano:
http://www.uniroma2.it/ppg/ims/
Potete aiutarmi?
Risposte
Hai ragione fireball. Sono d'accordo che la scelgono con troppa superficialità.
Questi più che giudizi frettolosi sono i pareri che mi sono fatto con le persone che ho conosciuto laureate in matematica e quelle in ingegneria.
Chieti? Io non sono di quelli che pregiudicano Chieti qua a Pescara, l'unica cosa che mi da fastidio e che l'autobus cosiddetto "no stop" roma pescara allunga di 30minuti circa per fermarsi a chieti scalo perchè deve uscire dall'asse molto prima...
)
Auguri e goditi l'uni
x Fireball: è proprio il fatto di avere professori esigenti che mi ha aiutato, penso sia la stessa cosa per lui... Se impari ad accontentarli lungo i 4 anni poi ti abitui e a lezione sai già come comportarti... Ti do un consiglio: non rimandare mai, e non ti ritrovare mai indietro. Cerca di capire tutto a lezione e hai la strada battuta. E' così che poi non studi.
Questi più che giudizi frettolosi sono i pareri che mi sono fatto con le persone che ho conosciuto laureate in matematica e quelle in ingegneria.
Chieti? Io non sono di quelli che pregiudicano Chieti qua a Pescara, l'unica cosa che mi da fastidio e che l'autobus cosiddetto "no stop" roma pescara allunga di 30minuti circa per fermarsi a chieti scalo perchè deve uscire dall'asse molto prima...

Auguri e goditi l'uni
x Fireball: è proprio il fatto di avere professori esigenti che mi ha aiutato, penso sia la stessa cosa per lui... Se impari ad accontentarli lungo i 4 anni poi ti abitui e a lezione sai già come comportarti... Ti do un consiglio: non rimandare mai, e non ti ritrovare mai indietro. Cerca di capire tutto a lezione e hai la strada battuta. E' così che poi non studi.
Ragazzi, ma qui siete tutti geni?
Complimenti! Non studiate e vi danno i 30 all'università
e i 100 all'esame di maturità... Però!
Deduco che per voi è stato facile prendere 100 alla maturità;
beati voi! Nella mia scuola ho tutti professori molto molto
esigenti, io che sono in quinta liceo scientifico PNI
mi sto facendo un mazzo così, ma tanto il 100 non me lo danno
lo stesso, perché per quanto una persona studi, le sue conoscenze
o non bastano mai o sono parziali, imprecise e superficiali:
i miei prof riescono a trovare sempre una certa "incompletezza"
delle conoscenze in uno studente.
Per Maverick: certo che ad Ingegneria Informatica la situazione,
a quanto ho capito, è proprio triste...
Il problema è che Ing. Informatica è diventata praticamente
una facoltà "di moda" e non è più una facoltà seria,
quindi ci si iscrive chiunque... E i risultati si vedono.
Complimenti! Non studiate e vi danno i 30 all'università
e i 100 all'esame di maturità... Però!
Deduco che per voi è stato facile prendere 100 alla maturità;
beati voi! Nella mia scuola ho tutti professori molto molto
esigenti, io che sono in quinta liceo scientifico PNI
mi sto facendo un mazzo così, ma tanto il 100 non me lo danno
lo stesso, perché per quanto una persona studi, le sue conoscenze
o non bastano mai o sono parziali, imprecise e superficiali:
i miei prof riescono a trovare sempre una certa "incompletezza"
delle conoscenze in uno studente.
Per Maverick: certo che ad Ingegneria Informatica la situazione,
a quanto ho capito, è proprio triste...
Il problema è che Ing. Informatica è diventata praticamente
una facoltà "di moda" e non è più una facoltà seria,
quindi ci si iscrive chiunque... E i risultati si vedono.
ok. che sei di pescara mi interessa perchè io sono di chieti. tutto qui.
per il resto in bocca al lupo per il futuro e buon anno (non ce l'ho con te è solo che mi sembra che dai giudizi un po' frettolosi)
per il resto in bocca al lupo per il futuro e buon anno (non ce l'ho con te è solo che mi sembra che dai giudizi un po' frettolosi)
Non mi sto basando sulle esperienze liceali....anche io al liceo non studiavo e ho preso 100, e ora che faccio l'uni non studio e prendo sempre 30 e lode...
Uno deve scegliere la propria facoltà in base a cosa vuole fare nel futuro, non pensi? Non si può mica studiare 5 anni a occhi chiusi senza sapere nulla sul mondo del lavoro e poi come va va. E voglio chiarire: con questo NON VOGLIO dire che secondo me la tua facoltà l'hanno istituita degli incompetenti, dico solo che ci sono delle differenze.
Io, se devo essere sincero, la mia facoltà l'ho scelta un po' per paura: se avessi dovuto seguire interamente i miei interessi avrei fatto matematica. Ma avevo paura di passare la vita a fare delle professioni che non sono adatte a me, oppure avrei dovuto continuare a studiare, e avrei desiderato sempre qualcosa di più...però mi affascinava il mondo della robotica, quindi mi sono trovato bene lo stesso.
Ingegneria matematica sembra molto interessante, e sono contento per gli studi che tu starai facendo, ma non è per me, avrei la stessa paura. E soprattutto, all'inizio, dove lavori?
Non è importante che hai preso 100 in un modo o nel'altro (l'ho fatto anch'io), perchè come ti ho detto prima, il merito è tuo. Stiamo parlando di scelte universitarie.
Goditi gli esami che stai facendo, che sono stupendi. E poi, l'hai detto, non ancora si misura in modo adeguato con il mondo del lavoro, quindi è ancora tutto da vedere...
ps. Perchè ti interessa che sono di Pescara?
pps. Ingegneria dell'automazione indirizzo Robotica
Uno deve scegliere la propria facoltà in base a cosa vuole fare nel futuro, non pensi? Non si può mica studiare 5 anni a occhi chiusi senza sapere nulla sul mondo del lavoro e poi come va va. E voglio chiarire: con questo NON VOGLIO dire che secondo me la tua facoltà l'hanno istituita degli incompetenti, dico solo che ci sono delle differenze.
Io, se devo essere sincero, la mia facoltà l'ho scelta un po' per paura: se avessi dovuto seguire interamente i miei interessi avrei fatto matematica. Ma avevo paura di passare la vita a fare delle professioni che non sono adatte a me, oppure avrei dovuto continuare a studiare, e avrei desiderato sempre qualcosa di più...però mi affascinava il mondo della robotica, quindi mi sono trovato bene lo stesso.
Ingegneria matematica sembra molto interessante, e sono contento per gli studi che tu starai facendo, ma non è per me, avrei la stessa paura. E soprattutto, all'inizio, dove lavori?
Non è importante che hai preso 100 in un modo o nel'altro (l'ho fatto anch'io), perchè come ti ho detto prima, il merito è tuo. Stiamo parlando di scelte universitarie.
Goditi gli esami che stai facendo, che sono stupendi. E poi, l'hai detto, non ancora si misura in modo adeguato con il mondo del lavoro, quindi è ancora tutto da vedere...
ps. Perchè ti interessa che sono di Pescara?
pps. Ingegneria dell'automazione indirizzo Robotica
rimane che non sono d'accordo.
cmq, io sono contento di quello che faccio e di dove lo faccio, e mi fido di chi ha istituito il mio corso di laurea che se finora ha sfornato solo 35 laureati di primo livello non si è ancora misurato col mondo del lavoro. rimane una scommessa sulla quale io punto ad occhi chiusi.
tu cmq sei ancora "giovane" dal punto di vista universitario, non basarti sulle esperienze liceali perchè lì anch'io ho fatto l'esame di maturità (100/100 senza punti di bonus) senza praticamente studiare visto che mi ricordavo quasi tutto. l'università è diversa...
p.s. ho visto ora che sei di pescara, questo mi darebbe un motivo in più per continuare la discussione.
p.p.s. ma tu cosa studi di preciso e dove?
cmq, io sono contento di quello che faccio e di dove lo faccio, e mi fido di chi ha istituito il mio corso di laurea che se finora ha sfornato solo 35 laureati di primo livello non si è ancora misurato col mondo del lavoro. rimane una scommessa sulla quale io punto ad occhi chiusi.
tu cmq sei ancora "giovane" dal punto di vista universitario, non basarti sulle esperienze liceali perchè lì anch'io ho fatto l'esame di maturità (100/100 senza punti di bonus) senza praticamente studiare visto che mi ricordavo quasi tutto. l'università è diversa...
p.s. ho visto ora che sei di pescara, questo mi darebbe un motivo in più per continuare la discussione.
p.p.s. ma tu cosa studi di preciso e dove?
Tu hai generalizzato un po' troppo. Il metodo di apprendimento non dipende interamente da che branca di ingegneria hai scelto, ma dipende anche da te. Io fin'ora ho preso sempre 30 e lode, ma senza studiare "i 2 giorni", l'importante è che a lezione seguo e capisco. Anche a me succede la stessa cosa, io seguo delle lezioni, apprendo, e gli altri intorno si soffermano su futilità. Se tu anche sei bravo e non hai problemi a seguire la lezione penso che tu debba prenderti un po' di merito, senza addossarlo alle differenze tra una laurea e l'altra. Se un'ingegnere civile è bravo e intelligente, e gli piace la matematica, potrebbe anch'esso non avere problemi a seguire alcuni dei tuoi corsi, sempre che ne abbia le basi. E poi credimi, ti sei contraddetto da solo, perchè se qualcuno non distingue R da Z o da N non penso dipenda dal fatto che ha scelto informatica. Quelle cose si fanno il primo giorno di lezione di analisi I e il primo giorno di lezione di algebra lineare.
Hai ragione, l'ingegnere matematico può essere anche chiamato. E' questo che dico. Se non lo chiamano non farà mai nulla di pratico. Dipendi da una necessità di un azienda che ha bisogno di miglioramenti nella modellistica, o cose del genere. Invece, un altro ingegnere, oltre a poter essere chiamato per fare cose del genere, può mettersi all'opera in modo autonomo.
Un'altra generalizzazione che hai fatto è il fatto che se io faccio alcune materie, poi alla fine dei 5 anni mi ricordo ben poco. Parla per te, io non ho mai avuto questi problemi. Soprattutto se uno ha una passione (come io penso di averla per la matematica) è possibile continuare ad interessarsi di ciò anche se passi un ciclo in cui non hai esami di matematica. E inoltre non sono d'accordo su una cosa, tu sottovaluti la base di matematica che molte ingegnerie possono fornirti.
Non fare l'esempio di ingegneria gestionale. Quella (sarà un mio parere) io la chiamerei ingegneria "economica", una di quelle con meno matematica tra le altre. per non parlare di ingegneria civile. E' abbastanza comune che un ingegnere alle prime armi ha problemi a trovare impiego, ma il tuo esempio è solo un caso particolare. Ti potrei citare mio cugino, laureato in ingegneria informatica, ha trovato subito impiego in una ditta produttrice di software che lo pagava più di 3 milioni al mese e aveva tutta la libertà di proporre di tutto e di più.
Ma allo stesso tempo, piacendogli la matematica, si era inserito in alcune organizzazioni di gare di matematica, e roba del genere.
Infine, ognuno sceglie in base alle sue prospettive sul futuro. Io non deciderei mai di passare la mia vita davanti ad un computer, ma neanche di passare la vita a fare dottorati tesi e ricerche senza un po' di colore. Ad ognuno la sua.
Hai ragione, l'ingegnere matematico può essere anche chiamato. E' questo che dico. Se non lo chiamano non farà mai nulla di pratico. Dipendi da una necessità di un azienda che ha bisogno di miglioramenti nella modellistica, o cose del genere. Invece, un altro ingegnere, oltre a poter essere chiamato per fare cose del genere, può mettersi all'opera in modo autonomo.
Un'altra generalizzazione che hai fatto è il fatto che se io faccio alcune materie, poi alla fine dei 5 anni mi ricordo ben poco. Parla per te, io non ho mai avuto questi problemi. Soprattutto se uno ha una passione (come io penso di averla per la matematica) è possibile continuare ad interessarsi di ciò anche se passi un ciclo in cui non hai esami di matematica. E inoltre non sono d'accordo su una cosa, tu sottovaluti la base di matematica che molte ingegnerie possono fornirti.
Non fare l'esempio di ingegneria gestionale. Quella (sarà un mio parere) io la chiamerei ingegneria "economica", una di quelle con meno matematica tra le altre. per non parlare di ingegneria civile. E' abbastanza comune che un ingegnere alle prime armi ha problemi a trovare impiego, ma il tuo esempio è solo un caso particolare. Ti potrei citare mio cugino, laureato in ingegneria informatica, ha trovato subito impiego in una ditta produttrice di software che lo pagava più di 3 milioni al mese e aveva tutta la libertà di proporre di tutto e di più.
Ma allo stesso tempo, piacendogli la matematica, si era inserito in alcune organizzazioni di gare di matematica, e roba del genere.
Infine, ognuno sceglie in base alle sue prospettive sul futuro. Io non deciderei mai di passare la mia vita davanti ad un computer, ma neanche di passare la vita a fare dottorati tesi e ricerche senza un po' di colore. Ad ognuno la sua.
mi spiace ma non sono d'accordo nel fatto che un ignegnere matematico sia più dipendente di altri ingegneri. a parte il fatto che la strada della libera professione non è banale per nessuno, cmq in generale il processo non è del tipo: l'ingegnere matematico fa una teoria che poi cerca di vendere a qualcuno. è il contrario, cioè qualcuno va dall'ingegnere e gli commissiona un lavoro (che può essere l'analisi di alcuni dati, la stima di un premio equo, la previsione di un andamento finanziario ecc). l'ingegnere fa il lavoro e se lo fa bene nel senso che ci azzecca tanto meglio. la stessa cosa fanno gli altri ingegneri solo in ambiti diversi.
io vivendo in un collegio universitario formato al 90% da ingegneri ho la fortuna di avere una panoramica molto dettagliata dei vari corsi di ingegneria (almeno del poli di milano). ti assicuro che nessun ingegnere appena laureato sa fare l'ingegnere. ha solo acquisito una "mentalità" e alcune capacità di analisi e di impostazione dei problemi. purtroppo non resta molto delle cose che si sono imparate nei vari esami, se non il fatto che se serve si sa dove cercare e avendo già studiato certi argomenti li ri riprende in poco tempo.
tutto questo senza contare che il mondo del lavoro è molto complesso. è raro andare a fare quello per cui si è studiato, almeno all'inizio. conosco gente laureata brillantemente in ignegneria meccanica che come primo impiego è entrata alla Hilti (nota multinazionale leader nel settore) e fa praticamente il rappresentante di trapani in giro per i cantieri (è chiaro che poi le prospettive di crescita sono notevoli, ma ci vuole comunque tempo).
da quello che posso vedere poi, se si ha una forte base in matematica si riescono a studiare anche altre materie senza troppe difficoltà, ma se si hanno forti basi in altre discipline non si ha di solito la giusta flessibilità mentale per affronta problemi matematici. per esempio ho visto gli esami di matematica che fanno fare alla specialistica ad ignegneria civile o gestionale. sono abbastanza facili rispetto ai nostri eppure gli studenti non capiscono niente a lezione. l'anno scorso ho seguito il corso di algebra e logica insieme agli informatici. è stato oggettivamente il corso più facile che abbia fatto. ho preso 30 studiando 2 giorni per entrambe le prove eppure gli informatici non ci capivano niente. sono stati bocciati in massa perchè (oltre ad avere forti lacune elementari tipo alcuni non sapevano quale fosse l'insieme N e quale quello Z pue essendo al terzo anno) non riuscivano ad avere una mentalità abbastanza astratta per capire cosa fosse una struttura algebrica e come andassero verificate alcune proprietà delle operazioni. sinceramente sono stato molto contento di non essere come loro...
io vivendo in un collegio universitario formato al 90% da ingegneri ho la fortuna di avere una panoramica molto dettagliata dei vari corsi di ingegneria (almeno del poli di milano). ti assicuro che nessun ingegnere appena laureato sa fare l'ingegnere. ha solo acquisito una "mentalità" e alcune capacità di analisi e di impostazione dei problemi. purtroppo non resta molto delle cose che si sono imparate nei vari esami, se non il fatto che se serve si sa dove cercare e avendo già studiato certi argomenti li ri riprende in poco tempo.
tutto questo senza contare che il mondo del lavoro è molto complesso. è raro andare a fare quello per cui si è studiato, almeno all'inizio. conosco gente laureata brillantemente in ignegneria meccanica che come primo impiego è entrata alla Hilti (nota multinazionale leader nel settore) e fa praticamente il rappresentante di trapani in giro per i cantieri (è chiaro che poi le prospettive di crescita sono notevoli, ma ci vuole comunque tempo).
da quello che posso vedere poi, se si ha una forte base in matematica si riescono a studiare anche altre materie senza troppe difficoltà, ma se si hanno forti basi in altre discipline non si ha di solito la giusta flessibilità mentale per affronta problemi matematici. per esempio ho visto gli esami di matematica che fanno fare alla specialistica ad ignegneria civile o gestionale. sono abbastanza facili rispetto ai nostri eppure gli studenti non capiscono niente a lezione. l'anno scorso ho seguito il corso di algebra e logica insieme agli informatici. è stato oggettivamente il corso più facile che abbia fatto. ho preso 30 studiando 2 giorni per entrambe le prove eppure gli informatici non ci capivano niente. sono stati bocciati in massa perchè (oltre ad avere forti lacune elementari tipo alcuni non sapevano quale fosse l'insieme N e quale quello Z pue essendo al terzo anno) non riuscivano ad avere una mentalità abbastanza astratta per capire cosa fosse una struttura algebrica e come andassero verificate alcune proprietà delle operazioni. sinceramente sono stato molto contento di non essere come loro...
...ti do ragione. Resta il fatto che l'ingegnere matematico ha sempre bisogno di qualcuno che applichi le sue teorie e le sue stime, qualcuno che coordini il suo lavoro e lo applichi. Quello di cui parli tu è sempre il lavoro del ricercatore, non altro. La base matematica forte, se non è accompagnata di una buona base di abilità nell'applicarla, sarà sempre subordinata ad un insieme di altri professionisti che utilizzano o rendono utilizzabile il modello da te creato.
E' la differenza tra l'informatico e l'ingegnere informatico. Il primo avrà pur una base più forte di informatica, ma non sarà in grado di finalizzare in modo completo il proprio lavoro alla costruzione e alla commercializzazione, essendo anche meno versatile in quanto a professioni.
Inoltre, un ingegnere matematico avrebbe bisogno di un meccanismo di studio complesso e nuovo per poter acquisire l'abilità nella costruzione di una macchina oppure di un palazzo, mentre un ingegnere edile, un ingegnere automatico, con la loro base in matematica (credimi molto ampia, soprattutto nel secondo caso, guarda gli esami) avrebbero bisogno di pochi studi per raggiungere una più ampia e completa preparazione nella matematica.
Il mio parere è che le aziende, consocendo le differenze tra un ing matematico ed un ing applicato, vedono nel primo il vantaggio della dipendenza. Un ingegnere del secondo tipo è più adatto a fare il libero professionista, ed è allo stesso tempo in grado di applicare la sua conoscenza in matematica alla proposta di miglioramenti a meccanismi già esistenti, coordinando da se' il lavoro necessario, eventualmente anche coordinando una azienda.
Con questo voglio dire che sebbene siano queste le differenze, la scelta dipende interamente dall'interesse dello studente, che potrebbe volersi immergere nella ricerca, togliendo ogni freno alla sua passione in matematica, oppure potrebbe voler sbizzarrire la propria creatività nella ricerca di idee innovative e nella loro applicazione...
E' la differenza tra l'informatico e l'ingegnere informatico. Il primo avrà pur una base più forte di informatica, ma non sarà in grado di finalizzare in modo completo il proprio lavoro alla costruzione e alla commercializzazione, essendo anche meno versatile in quanto a professioni.
Inoltre, un ingegnere matematico avrebbe bisogno di un meccanismo di studio complesso e nuovo per poter acquisire l'abilità nella costruzione di una macchina oppure di un palazzo, mentre un ingegnere edile, un ingegnere automatico, con la loro base in matematica (credimi molto ampia, soprattutto nel secondo caso, guarda gli esami) avrebbero bisogno di pochi studi per raggiungere una più ampia e completa preparazione nella matematica.
Il mio parere è che le aziende, consocendo le differenze tra un ing matematico ed un ing applicato, vedono nel primo il vantaggio della dipendenza. Un ingegnere del secondo tipo è più adatto a fare il libero professionista, ed è allo stesso tempo in grado di applicare la sua conoscenza in matematica alla proposta di miglioramenti a meccanismi già esistenti, coordinando da se' il lavoro necessario, eventualmente anche coordinando una azienda.
Con questo voglio dire che sebbene siano queste le differenze, la scelta dipende interamente dall'interesse dello studente, che potrebbe volersi immergere nella ricerca, togliendo ogni freno alla sua passione in matematica, oppure potrebbe voler sbizzarrire la propria creatività nella ricerca di idee innovative e nella loro applicazione...
dipende cosa intendi per professionalizzante. certo io non progetterò mai un palazzo o qualche macchina (almeno non ne avrò le competenze appena uscito dall'università) ma ti assicuro che oggi le aziende ricercano molto gente che abbia una base matematica forte proprio perchè molte volte il problema è quello di modellizzare un fenomeno. io poi faccio l'orientamento metodi statistici e ti assicuro che in finanza ormai è tutto un processo stocastico. le compagnie assicurative si basano sui processi stocastici, in più saper analizzare dati, serie temporali e costruire modelli predittivi è sempre più richiesto.
per l'altro indirizzo, cioè calcolo scientifico, anche in questo caso il settore è molto in espansione visto che ormai con gli strumenti di calcolo che abbiamo è possibile mettere a frutto il grande apparato teorico che è stato sviluppato e fare simulazioni numeriche un po' di tutto. per esempio hai presente la coppa america e alinghi? beh il mio prof di analisi numerica (alfio quarteroni) nonchè capo del centro di calcolo del poli era il capo del team che ha svolto le simulazioni numeriche di alinghi. pensa che migliorare dell'1% la precisione delle stime e del modello significa guadagnare 30 secondi all'arrivo...
per l'altro indirizzo, cioè calcolo scientifico, anche in questo caso il settore è molto in espansione visto che ormai con gli strumenti di calcolo che abbiamo è possibile mettere a frutto il grande apparato teorico che è stato sviluppato e fare simulazioni numeriche un po' di tutto. per esempio hai presente la coppa america e alinghi? beh il mio prof di analisi numerica (alfio quarteroni) nonchè capo del centro di calcolo del poli era il capo del team che ha svolto le simulazioni numeriche di alinghi. pensa che migliorare dell'1% la precisione delle stime e del modello significa guadagnare 30 secondi all'arrivo...
Maverick grazie per la precisazione, ma non ritieni che la parola che hai usato sia un pochino generica? Quello che intendevo io, è, dove lavora un ingegnere specializzato in matematica? ai centri di ricerca e di calcolo... e cmq io dico ciò perchè non so se ci sono percorsi professionalizanti negli ultimi anni di laurea. Se ci sono è meglio, anche se non mi sembra che come laurea dia una gran formazione professionale.
Per Marco83: a me sembra che tu non abbia letto con attenzione
gli esami della Laurea Triennale e quelli della Laurea Specialistica:
gli esami da te citati ci sono tutti, solo che appartengono
a orientamenti diversi. Al termine della Triennale, ci sono tre orientamenti
da scegliere prima della Specialistica: civile-ambientale, industriale,
dell'informazione (cioè informatico: io sceglierò quest'ultimo).
Scienza delle costruzioni c'è, come c'è anche Meccanica dei Fluidi
che mi pare si chiami in un altro modo (Fluidodinamica delle Macchine),
anche se forse non appartengono all'orientamento informatico.
E poi rimango allibito leggendo dal tuo post che manca la Fisica Tecnica,
l'Elettrotecnica, la Scienza dei Materiali... Questo anzi è proprio
ciò che non manca proprio per niente e mi pare più presente di ogni altra cosa!!!
Per favore, rileggi per bene e con attenzione tutte le pagine del sito
http://www.uniroma2.it/ppg/ims/ : ti garantisco assolutamente che
non ci sono lacune (se per lacune si intende quello che intendi tu),
anzi: è proprio tutto il contrario!!! Auguri e buon anno anche a te! [:)]
gli esami della Laurea Triennale e quelli della Laurea Specialistica:
gli esami da te citati ci sono tutti, solo che appartengono
a orientamenti diversi. Al termine della Triennale, ci sono tre orientamenti
da scegliere prima della Specialistica: civile-ambientale, industriale,
dell'informazione (cioè informatico: io sceglierò quest'ultimo).
Scienza delle costruzioni c'è, come c'è anche Meccanica dei Fluidi
che mi pare si chiami in un altro modo (Fluidodinamica delle Macchine),
anche se forse non appartengono all'orientamento informatico.
E poi rimango allibito leggendo dal tuo post che manca la Fisica Tecnica,
l'Elettrotecnica, la Scienza dei Materiali... Questo anzi è proprio
ciò che non manca proprio per niente e mi pare più presente di ogni altra cosa!!!
Per favore, rileggi per bene e con attenzione tutte le pagine del sito
http://www.uniroma2.it/ppg/ims/ : ti garantisco assolutamente che
non ci sono lacune (se per lacune si intende quello che intendi tu),
anzi: è proprio tutto il contrario!!! Auguri e buon anno anche a te! [:)]
in più di matematica serve che oltre a poter fare il professore e il ricercatore puoi anche fare l'ingegnere. semplice.
Mi spiego, non so che dire in riguardo alle materie, che sono molto interessanti e stimolanti (anche se ritengo ci sia qualcosa di più originale tra le ingegnerie in circolazione)
ma non vedo che tipo di futuro ti possa assicurare una facoltà del genere, e quindi ci penserei due volte prima di annoverarla tra le migliori ...
ma non vedo che tipo di futuro ti possa assicurare una facoltà del genere, e quindi ci penserei due volte prima di annoverarla tra le migliori ...
Ehi, senza offesa per nessuno, io ho già fatto la mia scelta, che è quella di pensare ad un corso di facoltà (una facoltà di ingegneria) che mi sembrasse allo stesso tempo molto interessante e pieno di sbocchi professionali, e parlo di sbocchi di qualità.
Solo ora sento di Ingegneria matematica. Scusate la mia domanda, parlo da ignorante, ma a che cosa potrà mai servire (in più di matematica, che permette di fare il professore ed il ricercatore)?
Solo ora sento di Ingegneria matematica. Scusate la mia domanda, parlo da ignorante, ma a che cosa potrà mai servire (in più di matematica, che permette di fare il professore ed il ricercatore)?
Evidentemente mi sono espresso male, un po come hai fatto tu (dal momento che nn hai detto che"secondo te" è la migliore, bensì che "a quanto hai capito" è la migliore).
Io ritengo questa facoltà, come tra l'altro ka facoltà di ingegneria matematica, molto valide.
Tuttavia, come hai potuto notare, molti dei corsi da me citati (ad eccezione di scienza delle costruzioni) sono presenti nel manifesto degli studi del corso di Milano, che ritengo più volto ai problemi ingegneristici.
Le mie perplessità riguardano sostanzialmente un solo punto: una volta che ci si è laureati si può sostenere l'esame di stato. A seguito di questo, si acquisisce il titolo di ingegnere (senza ulteriori specifiche) che ti permette di firmare progetti di qualsiasi tipo (eccezion fatta per alcune classi) in campo ingegneristico.
Questo spiega le mie perplessità per la mancanza di tutta una serie di corsi che io ho indicato come "fortemente caratterizzanti".
Personalmente credo che con un corso di studi di questo tipo tu acquisirai un'altissima capacità di analisi dei modelli, tuttavia potrebbe mancarti il nesso tra la realtà e il modello, cioè quel passo che distingue l'ingegnere dal matematico applicato.
Ti invito a non offenderti per quel che ti dico, in quanto certe cose è meglio sentirsele dire (e rifletterci) prima di effettuare una scelta, piuttosto che scoprirle a metà strada.
Visto che non potrò rispondere per qualche giorno, auguro buone feste e buon anno a tutti.
Io ritengo questa facoltà, come tra l'altro ka facoltà di ingegneria matematica, molto valide.
Tuttavia, come hai potuto notare, molti dei corsi da me citati (ad eccezione di scienza delle costruzioni) sono presenti nel manifesto degli studi del corso di Milano, che ritengo più volto ai problemi ingegneristici.
Le mie perplessità riguardano sostanzialmente un solo punto: una volta che ci si è laureati si può sostenere l'esame di stato. A seguito di questo, si acquisisce il titolo di ingegnere (senza ulteriori specifiche) che ti permette di firmare progetti di qualsiasi tipo (eccezion fatta per alcune classi) in campo ingegneristico.
Questo spiega le mie perplessità per la mancanza di tutta una serie di corsi che io ho indicato come "fortemente caratterizzanti".
Personalmente credo che con un corso di studi di questo tipo tu acquisirai un'altissima capacità di analisi dei modelli, tuttavia potrebbe mancarti il nesso tra la realtà e il modello, cioè quel passo che distingue l'ingegnere dal matematico applicato.
Ti invito a non offenderti per quel che ti dico, in quanto certe cose è meglio sentirsele dire (e rifletterci) prima di effettuare una scelta, piuttosto che scoprirle a metà strada.
Visto che non potrò rispondere per qualche giorno, auguro buone feste e buon anno a tutti.
Ho detto che per me è la migliore ingegneria...
Comunque Marco83, potevi dire più semplicemente
che ti fa schifo, senza fare questo lungo giro di parole.
Comunque Marco83, potevi dire più semplicemente
che ti fa schifo, senza fare questo lungo giro di parole.
Sono contento di vedere tanto entusiasmo per un corso di studi, anche se personalmente ritengo sia inopportuno affermare che tale facoltà sia "la migliore ingegneria che c'è", dal momento che l'ingegneria è un campo talmente vasto che una classifica risulta inappropriata.
Inoltre dando un'occhiata al link postato, noto con mio dispiacere che, nonostante frequentando questo corso si ottenga la qualifica di ingegnere, sono presenti profonde lacune in quei campi che contraddistinguono l'ingegneria dalle altre discipline, come la scienza delle costruzioni, la meccanica dei fluidi, la fisica tecnica, tutto il campo dei materiali (ad esclusione di 5 miseri crediti in condivisione con chimica),l'elettrotecnica, etc.
Inoltre (ma questo è un parere puramente personale) la pianificazione delle lezioni su tre trimestri risulta molto penalizzante, in quanto costringe gli studenti ad "accumulare" conoscenza, spesso senza lasciare il tempo di assuefarsi alla materia e coglierne quindi i più intimi aspetti. Ripeto, questo è un parere personale.
Inoltre dando un'occhiata al link postato, noto con mio dispiacere che, nonostante frequentando questo corso si ottenga la qualifica di ingegnere, sono presenti profonde lacune in quei campi che contraddistinguono l'ingegneria dalle altre discipline, come la scienza delle costruzioni, la meccanica dei fluidi, la fisica tecnica, tutto il campo dei materiali (ad esclusione di 5 miseri crediti in condivisione con chimica),l'elettrotecnica, etc.
Inoltre (ma questo è un parere puramente personale) la pianificazione delle lezioni su tre trimestri risulta molto penalizzante, in quanto costringe gli studenti ad "accumulare" conoscenza, spesso senza lasciare il tempo di assuefarsi alla materia e coglierne quindi i più intimi aspetti. Ripeto, questo è un parere personale.
...
fireball, capisco i tuoi dubbi. a roma non so com'è (ho un amico a tor vergata che fa tecomunicazioni e da come mi dice è valida, ma non so molto), a milano di sicuro è molto buona, ma mi sembra di capire che il tuo problema sia andare lontano da casa.
ora, io disto da milano più o meno quanto disti tu visto che sono abruzzese. a suo tempo non ci ho pensato su molto e sono andato (pur essendo solo senza amici che facessero la mia stessa scelta) e ora ringrazio il fatto di non aver avuto troppi dubbi pernchè penso di essere maturato molto. cmq la scelta è tua...
ora, io disto da milano più o meno quanto disti tu visto che sono abruzzese. a suo tempo non ci ho pensato su molto e sono andato (pur essendo solo senza amici che facessero la mia stessa scelta) e ora ringrazio il fatto di non aver avuto troppi dubbi pernchè penso di essere maturato molto. cmq la scelta è tua...
Quindi devo proprio venire a Milano?
O magari l'anno prossimo Ing. Matematica sorge anche a Roma?
O magari l'anno prossimo Ing. Matematica sorge anche a Roma?