Ho sbagliato facoltà? Quando gli esami non vanno..

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Non so se ricordate..a settembre scrissi su questo forum che ero indeciso tra ingegneria e fisica, alla fine scelsi fisica perchè la ritenevo affascinante e avevo letto dei libri sulla fisica teorica, poi alcuni mesi fa mi rendo conto che tutto sommato la matematica era meglio e che non avevo idea di cosa fosse vera fisica (non avendola quasi mai fatta in modo decente al liceo), colmo dei colmi ora credo di aver sbagliato tutto, compreso indirizzo di facoltà..

Vi spiego è da settembre, primo giorno di corso, che studio OGNI giorno geometria e algebra lineare, ho studiato un mucchio di tempo durante le vacanze di natale e fatto una full immersion di teoria a gennaio (sapevo praticamente ogni teorema) e contro ogni previsione non ho passato l'esame..quando credevo seriamente di poter prendere un voto tipo 28 se non 30..

Sconforto totale.., due settimane dopo c'era lo scritto di analisi su serie e integrali (il resto ho avuto l'esonero), anche in questo caso ho studiato ogni giorno almeno 8 ore, fatto un quaderno intero di esercizi ed ero tranquillo, salvo poi scoprire qualche giorno fa che non l'ho passato..

Ora sono stato comunque ammesso all'orale ma mi sento male..studio tanto e non succede nulla..e sono stanco di vedere integrali, ne ho abbastanza di libri scritti in formule,
sento la mancanza del puro studio normale, quello che leggevi e capivi e imparavi, è dura ammetterlo anche a me stesso ma mi manca lo studio mnemonico (in cui ero bravo perchè leggevo una volta e ricordavo tutto..) e sopratutto stavo seriamente cominciando a riflettere sul fatto che non voglio passare il resto della vita su formule..

Se a settembre qualcuno mi avesse detto: se scegli fisica/matematica dovrai fare matematica tutto il giorno! A quei tempi gli avrei risposto che non c'erano problemi, ora non ne sono per nulla sicuro..

Premetto anche che mi sono buttato su fisica perchè non avevo le idee chiare e praticamente mi piacevano tutte le materie del liceo, per cui vedevo fisica come una cosa ampia in cui magari ci rientrava pure la filosofia, ora mi rendo conto che non è così e mi manca studiare un testo scevro di formalismo matematico..

A me piaceva risolvere i giochini e i problemini di logica ma non so se sono disposto a stare ore e ore su problemi matematci..ma a me piaceva studiare molto in generale e forse è per quello che il mio rendimento in matematica era alto come nelle altre materie

Dopo lo sproloquio chiedo a voi ancora una volta, avete avuto periodi simili? Avrei voglia di iscrivermi altrove e cambiare aria..
:cry:

Risposte
Luca.Lussardi
Confermo le parole di Camillo: se cominci ad avere rifiuto verso le discipline che studi è doveroso che tu cambi percorso.

Camillo
Se il tuo è proprio un rifiuto verso la matematica allora devi cambiare strada, non puoi per tutta la vita fare qualcosa che ti nausea.
Ai tuoi spiegalo per bene e vedrai che capiranno anche se non sarà facile.
Fare l'orale di Analisi non ha senso, sarebbe dare un contentino ai tuoi ma poi fra 2 mesi ci risei, i problemi restano irrisolti tale e quale.
In bocca al lupo :D

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...non credo capirebbero, mi incoraggierebbero a ritentare gli esami ancora e ancora e io non ho piu voglia di fare nemmeno un integrale..
Secondo la vostra esperienza sarebbe fruttuoso ritentare analisi in queste condizioni? Nel caso lo passassi potrei zittire parenti e Co per almeno due mesetti. ;)

tecnos1
Se ti può consolare ho visto più abbandoni ad ingegneria risppetto a fisica...

Sk_Anonymous
"login":
solo chi gli lo dice ai miei che voglio "perdere" un anno? :(

È pur vero che loro pagano le tue tasse*, ma è pur sempre il tuo futuro. Convincili che non è un anno perso, perché non lo è: ti ha aiutato a capire cosa vuoi fare davvero (indipendentemente se cambierai o no), e non per i cinque anni di università, ma per il resto della vita. Credo che un anno di fronte a tutto il resto della vita sia ben poca cosa.
_______________________________________
* Se ne sentono a giro: "Hai 18 anni, sei maggiorenne, fai quello che vuoi" e simili. Ma quando mai? Non è vero niente. Non è un numerino sulla carta d'identità che può rendere possibile questo.

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Difficoltà patologica..mmmm..bhè non mi sembra una diagnosi del tutto errata..
Il problema è che è difficile lasciare da parte genitori e tutti gli altri perchè avevano cominciato a credere pure loro che fossi geniale matematicamente parlando e insomma è una brutta batosta per uno che era il migliore del suo liceo non passare gli esami e perdere un anno..però mi rendo conto che non posso continuare così, insomma tutti, compagni di classe, prof, genitori si apsettavano che all'università e sopratuttoa fisica avrei praticamente eccelso come al solito e invece mi sono ritrovato a rivalutare completamente quello che voglio,
voi consigliate lo stesso di provare a dare l'orale di analisi? (Avrei l'appello a fine mese e dovrei costringermi a riaprire quei maledetti teoremi)
Se dipendesse da me credo che metterei la matematica nel sacco e mi dedicherei a vedere quale corso di laurea mi piace davvero per non fare errori l'anno prossimo, come mi avete consigliato potrei andare a sentire delle lezioni..solo chi gli lo dice ai miei che voglio "perdere" un anno? :(

ps avevo pensato che un buon compromesso tra studio più mnemonico e scientificità fosse medicina, magari utilizzerei questo tempo per prepararmi ai test..

Luca.Lussardi
Le difficoltà capitano a tutti, la matematica ha una sua difficoltà intrinseca, e chi dice che ha fatto tutti e 5 gli anni senza problemi mente. Bisogna quindi valutare effettivamente se si tratta di difficoltà fisiologica o patologica. Nel secondo caso, e a tratti mi sembra di capire che sia proprio questa, forse è meglio che rivedi cosa veramente ti piace fare e ti interessa, lasciando da parte il tuo ex prof, i tuoi genitori e tutti: il tuo futuro è solo tuo.

Sk_Anonymous
"login":
Insomma vero che i matematici/fisici hanno anche altri interessi, ma non potete negare di amare la matematica o quanto meno di trovarla interessante e divertente sopratutto, perchè senza che ti diverti non li reggi i criteri d'integrablilità..

Guarda, alcuni miei compagni di corso parlano così: "Che palle, è matematica, quindi fa schifo." Insomma, questo non credo sia vero in tutti i casi...

login2
Si ma per avere una seppur minima possibilità di riuscire in questa facoltà devo impiegare tutto il mio tempo nella matematica..insomma vedo che i miei compagni ci pensano pure nel tempo libero, e gli fa piacere pensarci, io invece la vivo come una sofferenza, cioè faccio quello che devo fare per senso del dovere ma appena posso e ho un minuto libero butto tutto all'aria e mi dedico ad altre cose, tipo suonare oppure leggere altre cose, addirittura non sopportando più i teoremi ho cominciato con piacere a rileggermi il libro di biologia che mi è sempre piaciuta..

Insomma la domanda che mi faccio è: sei disposto per tutta la tua vita a fare della matematica/fisica le tue passioni? Sei disposto a rinunciare al resto? Sei disposto ad averci a che fare per tutto il giorno? A settembre avrei detto ad occhi chiusi di si..ora mi sento male al solo pensiero di dover riprendere in mano il libro di analisi..

Insomma vero che i matematici/fisici hanno anche altri interessi, ma non potete negare di amare la matematica o quanto meno di trovarla interessante e divertente sopratutto, perchè senza che ti diverti non li reggi i criteri d'integrablilità..

Per quanto riguarda i prof. carismatici credo ne esistano fin troppo pochi, insomma i problemi sorgono quando gli stupidi come me identificano le persone con le materie che insegnano..e allora sono guai per lo sfortunato studente XD

Sk_Anonymous
"gio73":
Riguardo la faccenda del prof bravo e carismatico: che noia!

Ma no! Io grazie ad un professore bravo e carismatico mi sono innamorato della Filosofia al liceo, e dell'Algebra Lineare all'Università.
"Login":
io sono molto insofferente e mi manca leggere che ne so un classico

Questo puoi farlo anche senza cambiare CdL. Io faccio Fisica eppure mi sono letto quasi tutte le poesie di Gozzano e Corazzini.
Rinnovo: vai a vedere anche altri corsi, di CdL differenti, chissà che qualcuno ti colpisca di più o, magari, di meno. Ma non fare scelte avventate!

gio73
Ciao Login,
sei abbastanza giovane da poter cambiare indirizzo senza essere troppo penalizzato e abbastanza maturo per prendere una decisione consapevole.
Come a Giulio a me sono sempre piaciute le materie scientifiche, però un po' di sforzo e di disciplina personale ci vuole (anche nella musica credo...)

Riguardo la faccenda del prof bravo e carismatico: che noia!

login2
Capisco..solo che ho sempre avuto il timore di avere costruito un castello di carte per non deludere il mio professore del liceo e ora sta crollando tutto perchè senza identificazione con lui la matematica è tornata a non piacermi poi così tanto..mentre per i miei compagni di corso si divertono e non hanno problemi a passare in facoltà 8 ore al giorno a fare matematica notte e giorno, anzi ci fanno pure le battute.., io sono molto insofferente e mi manca leggere che ne so un classico, sopratutto mi manca studiare al modo tradizionale, mi manca fare discorsi, mi manca scrivere...

Allo stesso tempo però dopo questi due anni di amore per la matematica ho quanto meno capito che non è brutta come io pensavo da piccolo e se dovessi abbandonare matematica/fisica non vorrei perdere questa passione per la scienza che ho acquisito..che distastro.. :'(

Sk_Anonymous
"login":
La riflessione è nata dallo sconforto..ma c'è purtroppo una indecisione di base che avevo fin dall'ultimo anno di liceo..
Mi spiego meglio andavo bene in tutto perchè mi piaceva tutto, mi piaceva studiare sopratutto storia, filosofia e andavo pazzo per la genetica..ora i miei dubbi sono supportati da un dubbio fondamentale che ho da anni:

[...][size=50] taglio per snellire la risposta [/size][...]

è dura ammetterlo con me stesso ma forse i miei talenti, fin da piccolo, erano di memorizzare velocemente, scrivere e parlare in pubblico..

Insomma sono diventato razionale solo gli ultimi due anni di liceo, e sono sempre stato più o meno consapevole che gli esercizi non standard non sapevo farli..il problema è che facedo maree di esercizi poi mi riuscivano i compitini facili del liceo..

La risposta a questo, credo, che puoi saperla solo tu. Ciò che potresti fare è, nelle ore in cui non hai lezione, andare a vedere le lezioni universitarie di altre materie e vedere se/quanto ti prendono. Un mio compagno di liceo voleva iscriversi a Lettere Moderne, ma dopo aver visto una lezione ha cambiato idea in modo inderogabile finendo ad Economia (ed ora si è arruolato in Marina).


"login":
Siete sempre stati bravi in matematica? Fin da piccoli vi piaceva?

A me è sempre piaciuta (tranne la parentesi di terza e quarta liceo). Ma al liceo ho preso anche voti bassissimi, anche un 2 e un 2 e mezzo! Oltre che qualche 5 o 4.

"login":
Per me uno che è portato lo fa senza sforzoe gli piace naturalmente,

Beh, potrà essere quasi "divertente", ma sicuramente non senza sforzo.

login2
La riflessione è nata dallo sconforto..ma c'è purtroppo una indecisione di base che avevo fin dall'ultimo anno di liceo..
Mi spiego meglio andavo bene in tutto perchè mi piaceva tutto, mi piaceva studiare sopratutto storia, filosofia e andavo pazzo per la genetica..ora i miei dubbi sono supportati da un dubbio fondamentale che ho da anni:

Non sono stato bravo in matematica sempre..alle elementari praticamente non sopportavo i numeri e odiavo le divisioni, alle medie praticamente era la materia che più odiavo ma ci tenevo ai voti a quindi la studiavo anche se ero consapevole del fatto che non la capivo e che davanti agli esercizi non standard non sapevo che pesci prendere..
I miei mi hanno fatto iscrivere lo stesso allo scientifico, nonostante io volessi fare classico o artistico perhè mi piaceva il latino e ai tempi avrei voluto laurearmi in storia..
Il primo anno di scientifico ho la media dell'otto in tutte le materie tranne in matematica, all'inziio zoppico con 6 per poi finire al 4 costantemente..i miei genitori allora mi fanno fare una recupero di matematica casalingo obbligandomi a fare eesrcizi gli ultimi mesi dell'anno almeno 2-3 ore al giorno e alla fine finisco l'anno con 7.
Col metodo degli esercizi a volontà faccio pure il secondo anno con 6-7 ma contnuo a non sopportare la materia, la svolta arriva in terza con un nuovo professore, egli è talemente bravo che comincio a non odiare più la matematica e in quarta l'innamoramento finale per questa materia, comincio a prendere 10 ai compiti ma ancora non ci credo che sono diventato bravo in matematica..

E la questione è questa, il professore in questione era talmente bravo e carismatico che io credo di aver identificato la materia con lui, era il mio modello e volevo a tutti i costi imitarlo e quindi sotto con gli esercizi, comincio a pensare che in realtà non ero soddisfatto di risolvere esercizi ma ero appagato dal fatto che in classe li facevo solo io e venivo lodato dal prof. che non so perchè credeva che io fossi un genio matematico..
Il problema è che l'ultimo anno ho finito per crederci pure io di essere un genio matematico e ho scelto la facoltà che racchiudeva matematica ma anche tutto il possibile, fisica mi sembrava ampia..

è dura ammetterlo con me stesso ma forse i miei talenti, fin da piccolo, erano di memorizzare velocemente, scrivere e parlare in pubblico..

Insomma sono diventato razionale solo gli ultimi due anni di liceo, e sono sempre stato più o meno consapevole che gli esercizi non standard non sapevo farli..il problema è che facedo maree di esercizi poi mi riuscivano i compitini facili del liceo..

Scusate il secondo sproloquio
Siete sempre stati bravi in matematica? Fin da piccoli vi piaceva?

Per me uno che è portato lo fa senza sforzoe gli piace naturalmente, per esempio suono senza sforzo da quando sono bambino, senza aver studiato musica, mi basta ascoltare una canzone per riprodurla sul piano senza sapere neanche le note..ecco per me essere bravi in matematica dovrebbe essere un po' come essere portati per la musica..

Sk_Anonymous
"login":
Vi spiego è da settembre, primo giorno di corso, che studio OGNI giorno geometria e algebra lineare, ho studiato un mucchio di tempo durante le vacanze di natale e fatto una full immersion di teoria a gennaio (sapevo praticamente ogni teorema) e contro ogni previsione non ho passato l'esame..quando credevo seriamente di poter prendere un voto tipo 28 se non 30..

Sconforto totale.., due settimane dopo c'era lo scritto di analisi su serie e integrali (il resto ho avuto l'esonero), anche in questo caso ho studiato ogni giorno almeno 8 ore, fatto un quaderno intero di esercizi ed ero tranquillo, salvo poi scoprire qualche giorno fa che non l'ho passato..

Beh, può capitare che il primo semestre di esami vada male. Si deve acquisire una mentalità di studio diversa dal liceo o da ingegneria, e non è detto che la si ingrani subito. Ognuno ha i suoi tempi!

"login":
Ora sono stato comunque ammesso all'orale ma mi sento male..studio tanto e non succede nulla..e sono stanco di vedere integrali, ne ho abbastanza di libri scritti in formule,
sento la mancanza del puro studio normale, quello che leggevi e capivi e imparavi, è dura ammetterlo anche a me stesso ma mi manca lo studio mnemonico (in cui ero bravo perchè leggevo una volta e ricordavo tutto..) e sopratutto stavo seriamente cominciando a riflettere sul fatto che non voglio passare il resto della vita su formule..

Se a settembre qualcuno mi avesse detto: se scegli fisica/matematica dovrai fare matematica tutto il giorno! A quei tempi gli avrei risposto che non c'erano problemi, ora non ne sono per nulla sicuro..


Premetto anche che mi sono buttato su fisica perchè non avevo le idee chiare e praticamente mi piacevano tutte le materie del liceo, per cui vedevo fisica come una cosa ampia in cui magari ci rientrava pure la filosofia, ora mi rendo conto che non è così e mi manca studiare un testo scevro di formalismo matematico..

Non è che dici questo solo in preda allo sconforto? Questo puoi saperlo solo tu, ma te lo chiedo così ci pensi. :smt023

Zero87
Dalle tue parole mi sembra di rileggermi quando ho iniziato la LM-40.

Pensavo che non fosse adatta a me (del corso di analisi funzionale ho capito solo i numeri di pagina delle dispense la prima volta che l'ho seguito... poi ho fatto analisi III e l'ho riseguito ed è andata meglio!), che non avessi la mentalità giusta... e una metà delle cose che hai scritto...

Nel mio caso si trattava del passaggio tra una triennale inutile (matematica economica) a una magistrale in matematica pura nella quale il modus operandi era totalmente diverso e si dava per scontato un astrattismo fantascentifico del quale non sapevo neanche l'esistenza. Prendo per esempio il post che ho appena scritto qui
viewtopic.php?f=47&t=111385&p=730458#p730458
questo tipo di pensiero astratto (lì raccontato "alla meglio") l'ho acquisito con la magistrale.
Alla triennale ero convinto che gli interi fossero il doppio dei naturali e che i razionali fossero infinitamente più di entrambi...

Comunque, cardinalità a parte, vedendo la mia esperienza personale posso stimolarti ad andare avanti e vedere se continuano queste difficolta. Nel mio caso ho passato un primo anno da "spararsi": 3 mesi d'estate 6 ore al giorno (minimo) le ho passate a studiare analisi funzionale...
Però pian pianino, un passetto alla volta ho recuperato le conoscenze che non avevo e ho acquisito (tranne per la geometria!) la mentalità giusta per andare avanti e... tra una settimana e mezzo mi laureo.

... ovviamente sono andato un anno (e un po') fuori corso... ma chissene, io ho la coscienza pulita e mentre gli altri erano al mare il primo anno sono stato a studiare analisi funzionale, il secondo analisi complessa e il terzo a scrivere la tesi!

login2
Ho ancora 18 anni perchè sono andato a scuola un anno prima... ho fatto il liceo scientifico tradizionale..

vict85
Qualche dubbio ai primi tempi è normale. Comunque su questo aspetto ingegneria non è molto diversa. Probabilmente studi in maniera un po’ troppo mnemonica. Che tipo di liceo hai fatto?

gio73
Quanti anni hai?

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